Honor 9: la nostra recensione completa

Honor 9: la nostra recensione completa

Honor 9 è una conferma, non una rivoluzione. È uno smartphone potente, bello da vedere, realizzato con materiali ricercati e di qualità, costruito in maniera impeccabile. Si fonda sull'esperienza del colosso multinazionale Huawei, ma con lo spirito del tutto diverso di Honor. In questo modo si rivolge ad un target di utenti del tutto nuovo, caratterizzato non solo da giovani ma anche da chi si sente dentro giovane. Ecco la nostra recensione.

di pubblicato il nel canale Telefonia
Huaweihonor
 

Recensione Honor 9

Quando nel 2014 nasceva Honor aleggiava nell'aria un'aura di cambiamento. Il colosso Huawei entrava sul mercato con una realtà nascente, una scommessa, andando a solleticare gli appetiti di un'utenza del tutta nuova. Honor 6, il primo del nuovo sottomarchio, si imponeva nella fascia media del mercato con un prezzo estremamente invitante a fronte delle specifiche tecniche integrate: si rivolgeva ad un pubblico giovane (anche solo nell'animo), ma aveva qualche problema. Il primo? La scocca in plastica, risolto sul secondo modello con un unibody in lega metallica. Altri problemi? La fotocamera non all'altezza dei concorrenti e il design anonimo, entrambi risolti con Honor 8.

E adesso è il turno di Honor 9.

[HWUVIDEO="2368"]Honor 9: recensione completa ITA[/HWUVIDEO]

Prima di parlare di Honor 9 è doveroso sciorinare dei numeri visto che fra Honor 6 e il nuovo arrivato ne è passata di acqua sotto i ponti. Honor vanta oggi 100 milioni di seguaci e una base d'utenza di 80 milioni di individui in 74 regioni e paesi. È il primo e-brand in Cina per fatturato e quote di mercato, e nella sola prima metà del 2017, a tre anni dal debutto, può sfoggiare una crescita del 75%. Abbiamo detto che si rivolge al pubblico più giovane, ed in effetti l'80% dei fan della società ha fra i 18 e i 34 anni d'età. Insomma, Honor è cresciuta e da scommessa è ormai una realtà consolidata, una di quelle realtà che ormai devono essere considerate insieme ai top player nella scelta del prossimo device.

Cosa cambia su Honor 9? Il nuovo dispositivo è uno step evolutivo rispetto al predecessore con la compagnia che si mostra attenta a rispondere alle critiche mosse dagli utenti sul modello precedente: ci riferiamo naturalmente al sensore di impronte, che si trova adesso sulla parte frontale e non più sul retro. Vengono mantenuti invece i materiali, che rimangono vetro (con lavorazione a 15 strati per realizzare i riflessi scenografici ormai tipici della line-up) e metallo, mentre viene introdotto un nuovo colore (Glacier grey). Blu (ormai iconico) e grigio sono disponibili sul mercato sin da subito, mentre il Midnight Black arriverà in un secondo momento, con la seconda ondata di rilasci.

Sotto la scocca troviamo un processore HiSilicon Kirin 960 realizzato con processo produttivo ancora una volta a 16-nm, supportato da una GPU Mali-G71 MP8 e da 4 o 6 GB di RAM. Lo storage è in tutti i casi da 64 GB, espandibile via micro-SD, all'interno di un tray che può accomodare o la microSD, o la SIM. È supportata naturalmente la modalità dual-SIM dual-standby. Lato connettività troviamo NFC, 4G+ (LTE-A Cat. 6 con download da 300 Mbps e upload da 50 Mbps), VoLTE, WLAN+ 3.1, e non manca un sensore ad infrarossi. Ad alimentare il tutto troveremo una batteria da 3.200 mAh compatibile con la ricarica rapida (30 minuti da 0 al 40% secondo la compagnia).

  Honor 9
OS Android 7.0 con EMUI 5.1(Custom)
Processore HiSilicon Kirin 960
4 x Cortex-A73 @ 2,4 GHz
4 x Cortex-A53 @ 1,80 GHz
RAM 4 - 6 GB
Display LCD IPS 5,15"
Risoluzione 1920 x 1080 (428 PPI)
Storage 64 GB
Espandibili via microSD
Fotocamere Retro 20 MP f/2.2 + 12 MP f/2.2
Flash Dual-LED - PDAF - Hybrid Zoom 2x
Video 4K @ 30fps
Fronte 8 MP f/2.0
Connettività 4G LTE-A Cat. 6 (300-50 Mbps)
Wi-Fi 802.11ac dual-band
Bluetooth 4.2
GPS / A-GPS / GLONASS
NFC
Sensore infrarossi
Sensore d'impronte frontale
Porte USB Type-C
Audio da 3,5mm
Batteria Li-Ion 3.200 mAh non rimovibile
Ricarica rapida
Dimensioni 147,3 x 70,9 x 7,5 mm
Peso 155 g

Il modulo fotografico è piuttosto simile a quello di Huawei P10 (non il Plus, visto che manca la stabilizzazione ottica). Lo smartphone fa uso di una stabilizzazione di tipo elettronico e di due sensori separati fra cui il principale è da 20 MP monocromatico, coadiuvato da un obiettivo f/2.2. Questo viene utilizzato per raccogliere il livello di dettaglio dall'ambiente circostante, mentre a tutte le informazioni sui colori ci pensa il sensore RGB da 12 megapixel, sempre con obiettivo f/2.2. La soluzione consente di ottenere numerosi vantaggi: maggiore dettaglio, anche di notte, foto con sfondo sfocato simulato, ed altro.

I moduli sono leggermente più spessi, ma ancora una volta a filo con il resto della scocca, ed utilizzano tecnologie sviluppate interamente in-house (a differenza dei P10 che fanno affidamento a Leica). La fotocamera integra inoltre una nuova funzionalità (assente sui prodotti Huawei) simile alle Live Photos di iOS con cui viene registrato un piccolo video della durata di 2 secondi per ogni fotografia scattata. Sulla parte frontale troviamo invece una fotocamera da 8 megapixel con obiettivo ad apertura f/2.0. Infine, lo smartphone utilizza una tecnologia definita 3D immersive audio sviluppata in collaborazione con Monster.

Il tutto sfrutta EMUI 5.1, la personalizzazione Android 7.0 proprietaria di Huawei che consente - stando ai proclami di Honor - di svolgere il 90% delle operazioni con un massimo di 3 tap sullo schermo.

Ergonomia, design

In un'epoca in cui si punta tutto sulle cornici ridotte Honor ingrandisce il suo smartphone, aumenta le dimensioni delle cornici e mantiene inalterata la diagonale del display. Si tratta di una questione puramente funzionale, dal momento che così facendo la compagnia è riuscita ad inserire il sensore di impronte sulla parte frontale per una semplicità di accesso al terminale superiore in tutte le circostanze. Questa, ed altre modifiche, cambiano in maniera sostanziale l'estetica dello smartphone, che rimane particolarmente riconoscibile ma viene modificato in molte parti essenziali. Rimane pulita la parte frontale, che aggiunge il tasto home e due tasti, tutti capacitivi.

Frontalmente Honor 9 utilizza una lastra di vetro più resistente del predecessore, ancora una volta 2.5D, quindi con angoli arrotondati. Lungo la cornice superiore troviamo fotocamera, sensore di prossimità, capsula telefonica con LED integrato. Le cornici laterali sono estremamente compatte, tutto a vantaggio dell'ergonomia generale del dispositivo. Dietro notiamo altre novità, prima fra tutte il vetro definito "3D", quindi non solo con angoli arrotondati ma con curve vere e proprie. Le due scocche in vetro, realizzate nello stesso colore, vengono mantenute in sede da un frame in metallo senza soluzioni di continuità.

Senza sensore di impronte posteriore Honor 9 sembra più pulito e più facile da maneggiare. Dietro troviamo infatti solo il logo Honor, i due moduli per la fotocamera e la dicitura Dual Lens hybrid zoom. Nell'uso di tutti i giorni Honor 9 è indubbiamente più ingombrante di Galaxy S8 (versione standard) o di LG G6, ricordando nell'approccio lo stile delle passate generazioni. Per chi vuole il sensore sul fronte, però, questa soluzione rappresenta ancora ad oggi un must per via della mancanza di tecnologie che permettono di inserirlo all'interno del vetro del display.

Lungo i lati lo smartphone integra: sulla parte superiore solamente un microfono e il sensore infrarossi, sulla parte sinistra il vano per SIM (due in formato Nano) o microSD, sulla parte destra selettori per il volume e tasto di accensione. Infine, nella parte posteriore, un connettore audio da 3,5 millimetri, il connetture USB di Tipo-C reversibile compatibile con la carica rapida, e griglia per speaker e, probabilmente, microfono.

Display

Il display di Honor 9 è piuttosto tradizionale in termini numerici: utilizza un pannello dalla diagonale di 5,15 pollici a risoluzione Full HD con densità dei pixel pari a 428 PPI. Secondo i proclami della compagnia è compatibile con lo spazio colore DCI-P3, lo stesso utilizzato da Galaxy S8 e iPhone 7, per una fedeltà cromatica superiore. Per l'uso quotidiano la risoluzione nativa del pannello LCD IPS di Honor 9 non rappresenta a nostro avviso un limite, senza far rimpiangere le soluzioni con pannelli Quad HD. Ad onor del vero non abbiamo nemmeno rimpianto troppo i display edge-less di Galaxy S8 o G6, belli sì ma ne possiamo anche fare a meno senza soffrirne troppo la mancanza a fronte di qualche centinaio di euro in più nel portafogli.

Sulla base dei test che abbiamo effettuato utilizzando un colorimetro professionale, possiamo dire che il pannello usato da Honor è di ottima qualità, capace di coprire l'intero triangolo di riferimento con una discreta precisione su tutte le tonalità. Il punto di bianco è leggermente traslato verso tonalità calde, e questo risulta evidente solo se confrontiamo lo smartphone con altri pannelli dalla resa più fedele rispetto al riferimento. Nell'uso di tutti i giorni il pannello è efficace, anche sotto la luce del sole, grazie ad una luminosità massima di 372 cd/m² e ad un ottimo rapporto di contrasto. Come il predecessore, anche Honor 9 ha un ottimo pannello LCD capace di offrire una buona qualità delle immagini in ogni circostanza.

LG G6

Software ed esperienza d'uso

Ai giorni nostri l'esperienza d'uso dei diversi terminali Android non è poi così differente, soprattutto considerando che sul robottino verde è possibile utilizzare launcher di terze parti per rendere il più possibile coerente l'approccio software del terminale ai propri gusti e alle proprie esigenze. C'è da dire però che ci sono dispositivi che quasi impongono l'uso di launcher di terze parti, ed altri che invece consentono di mantenere quello nativo. È il caso di Honor 9 e della sua EMUI 5.1 basata su Android 7.0, aggiornata al momento in cui scriviamo al bollettino di sicurezza di Google relativo al mese di maggio.

Il launcher consente un buon livello di personalizzazione (ad esempio si può abilitare o disabilitare l'app drawer, in modo da avere sulla Home solo le app più importanti o tutte quelle installate. Sul piano grafico ci troviamo di fronte ad una sorta di rivisitazione di iOS, con colori chiari, traslucenze e finestre con angoli smussati. Le impostazioni per la personalizzazione del sistema e per avere un maggior controllo del dispositivo sono veramente parecchie: solo a citarne alcune possiamo ad esempio modificare la temperatura dei colori del display, attivare le doppie app da usare separatamente con l'una o l'altra SIM, e molto altro.

Non manca, infine, una modalità Simple per accedere con tutta semplicità alle funzioni principali dello smartphone, pensata principalmente per utenti molto giovani o in età avanzata. Il launcher integrato sulla EMUI 5.1 perde l'accesso rapido a Google Now (o Google Assistant in inglese), che comunque è presente sul dispositivo, e si è rivelato sufficientemente fluido ed affidabile nell'uso di tutti i giorni. Di default è attivo un utile widget per orario e meteo integrato, ma è naturalmente possibile installare qualsiasi widget in abbinamento alle app installate sul sistema.

Prestazioni e autonomia

Honor 9 adotta il SoC al top della gamma fra quelli sfornati in questa generazione dalla sussidiaria di Huawei HiSilicon, il Kirin 960. È lo stesso che troviamo sui top di gamma della compagnia "madre", ovvero Mate 9 e i due P10. È realizzato completamente in casa e si compone, lato CPU, di quattro core ARM Cortex-A73 a 2,4GHz e 4 core Cortex-A53 a 1,8 GHz. Il SoC viene stampato da TSMC con un processo produttivo a 16-nm, meno avanzato quindi rispetto a quello usato su Snapdragon 835 e sui processori Exynos che troviamo sui Galaxy S8 italiani. La CPU viene abbinata a 4 o 6 GB di RAM (2 le versioni disponibili in Italia) e una GPU Mali-G71 in configurazione con 8 cluster.

Ma lasciamo parlare i nostri benchmark.

Nell'uso di tutti i giorni Honor 9 si rivela uno smartphone spesso fluido e affidabile, con risultati che sono in linea con quelli - già molto buoni - del suo predecessore. Durante le nostre prove abbiamo verificato qualche sporadico micro-lag (soprattutto se si effettuano più operazioni velocemente l'una dopo l'altra) e un surriscaldamento piuttosto evidente durante le operazioni più pesanti (giochi e benchmark), che diventa solo leggero negli incarichi di tutti i giorni (anche GPS). Hanno avuto probabilmente un ruolo determinante le elevate temperature di questi giorni.

Sul fronte dell'autonomia Honor 9 non ci ha fatto gridare al miracolo, rivelandosi nella norma in questo particolare ed importante ambito. Siamo riusciti a chiudere le nostre giornate senza troppi problemi, tuttavia lo smartphone è fra quei modelli che vanno ricaricati tutti i giorni e che impongono una certa moderazione per non arrivare ad ora di cena senza carica. Nei nostri test in laboratorio Honor 9 ha fatto registrare un risultato nella media, pari a circa 10 ore di navigazione Wi-Fi continua. Per effettuare i nostri test abbiamo impostato la luminosità del display al valore di 200 cd/m² e, nel caso del test in navigazione Wi-Fi, utilizzato uno script automatizzato che simula l'interazione dell'utente con le pagine web, usando il browser nativo. Di seguito il risultato.

Per effettuare i nostri test abbiamo impostato la luminosità del display al valore di 200 cd/m² e, nel caso del test in navigazione Wi-Fi, utilizzato uno script automatizzato che simula l'interazione dell'utente con le pagine web, usando il browser nativo. Di seguito il risultato.

Fotocamera

Il comparto fotografico di Honor 9 è piuttosto ricercato, e utilizza una soluzione a doppio modulo con un approccio abbastanza interessante. Il sensore principale è da 20 MP, solo bianco e nero, ed è supportato da un obiettivo f/2.2 meno luminoso rispetto alle altre soluzioni top di gamma della concorrenza. Anche il sensore secondario da 12 MP RGB, che dona alle immagini scattate le informazioni necessarie sui colori, è abbinato ad un obiettivo poco luminoso. Questo perché il sensore monocromatico consente di catturare maggiore luce rispetto ad un corrispettivo RGB di pari dimensioni, e può offrire questi dati al sensore secondario unendo le due informazioni e ottenendo scatti di qualità. Ricordiamo che l'app Fotocamera implementa anche una modalità Manuale che consente di selezionare singolarmente le impostazioni di scatto. Di seguito potete trovare alcuni scatti realizzati con Honor 9.

Clicca sulle immagini per ottenere un'anteprima della foto originale

Standard

Hybrid zoom

Standard

Standard

Hybrid Zoom

Standard

Hybrid Zoom

Standard

La fotocamera di Honor 9 è di buona qualità sotto la luce del sole, capace di sfoderare un buon livello di dettaglio soprattutto nella parte centrale dell'immagine. Si fa sentire la mancanza della stabilizzazione ottica nelle condizioni di scarsa luminosità ambientale, con il sistema a doppia lente che può sopperire solo parzialmente alla sua assenza. Nella nostra foto dell'ape, infatti, si perde un po' di dettaglio e si scorge un leggero micromosso, con un risultato generale comunque sulla sufficienza. Abbiamo provato anche il nuovo sistema di hybrid zoom, che utilizza i dati di entrambi le lenti per simulare uno zoom ottico: il risultato è buono, con un guadagno di dettaglio assolutamente percepibile anche ad occhio nei crop più spinti. Sotto la luce del sole fanno meglio a nostro avviso gli zoom ottici 2X veri e propri (iPhone 7 Plus o Xiaomi Mi 6), anche se il risultato ottenuto da Honor 9 è comunque soddisfacente e migliore di uno zoom digitale. La modalità "Portrait" per ottenere lo sfondo sfocato è come al solito piuttosto scenica, come sul predecessore, ma non esente da difetti se non si rispettano le rigide restrizioni imposte dal produttore.

 

Sul fronte dei video lo smartphone può registrare sia in Full HD a 60 fotogrammi al secondo che alla risoluzione Ultra HD 4K a 30 fotogrammi al secondo. Il risultato dei video è particolarmente gradevole, sia come dettaglio che come gamma dinamica, ma la stabilizzazione non è paragonabile a quella di iPhone e Galaxy S di attuale generazione.

Conclusioni

Come scrivevamo nell'introduzione Honor 9 è una conferma, non una rivoluzione. Parte da un'ottima base, quella di Honor 8, e aggiunge tutto quello che serve per essere definito un terminale di ultima generazione. Non ci sono stravolgimenti - quelli c'erano stati l'anno scorso - ma solamente qualche piccolo passo in avanti: vengono mantenuti materiali e finiture, ma viene leggermente cambiato il form factor in favore di una migliore ergonomia grazie al sensore d'impronte posizionato finalmente davanti. C'è qualche variazione anche sotto la scocca, con la stessa piattaforma hardware di Huawei P10 e un miglioramento prestazionale che in realtà si vede solo sulla carta. Nell'uso di tutti i giorni è difficile fare distinzioni fra Honor 8 e Honor 9 sul piano delle performance pure, anche se il nuovo modello tende talvolta a surriscaldarsi.

C'è un miglioramento anche nelle fotocamere che, a differenza dei due P10 di Huawei, vengono realizzate con componenti e tecnologie tutte proprietarie. Adottano un sistema definito hybrid zoom che ci ha convinto e che consente di ottenere uno zoom vero rispetto alla modalità standard, con un aumento sensibile nel dettaglio impresso su foto, e vengono anche aggiunte nuove modalità (ad esempio una rivisitazione delle Live Photo di iPhone anche su Android). Honor 9 si conferma anche quest'anno come un terminale affidabile, curato sia sul piano software che su quello hardware e anche molto piacevole a vedersi: un modello certamente da considerare se si apprezza il bel design e le soluzioni ricercate e particolari. Ma vale la pena passare al nuovo top di gamma di Honor se si ha un terminale di ultima generazione?

A nostro avviso chi ha comprato Honor 8 può dormire sonni tranquilli, con il nuovo modello che offre sensibili miglioramenti solo se consideriamo i terminali di due generazioni fa. Rispetto ad Honor 7, ad esempio, fotocamera e display hanno fatto grandi passi in avanti, e anche sul fronte dell'autonomia ci sono grossi vantaggi (anche nel tempo di ricarica). Honor 9 rimane comunque un terminale dalle ottime qualità, intendiamoci, tuttavia gli manca quella piccola caratteristica in più per considerarlo un best-buy. E il prezzo, 449 Euro in Italia, non è più così no-brainer come una volta.

 

PRO

  • Buone prestazioni
  • Bel design
  • Software rifinito
  • Sensore d'impronte frontale fulmineo

CONTRO

  • Riscalda quando sotto sforzo
  • Prestazioni GPU non all'altezza dei concorrenti
  • Dimensioni superiori rispetto al predecessore
  • Scarsa innovazione
21 Commenti
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ningen28 Giugno 2017, 13:56 #1
Smartphone interessante che, secondo me, è più equilibrato nel rapporto prezzo/prestazioni rispetto a molti altri competitor.

Ps Ma siete sicuri che il mi6 ha un'autonomia in wifi quasi uguale al redmi 4 pro che ha una batteria da 4100 mha? Se è cosi è un risultato molto sorprendente.
Bestio28 Giugno 2017, 14:15 #2
Bellissimo, sopratutto blu, ma troppo caro.
Anche perchè allo stesso prezzo ormai si può trovare LG G6 che come schermo (e fotocamera) mi pare decisamente superiore, oppure il "cugino" Huawei P10, che almeno ha lo stabilizzatore ottico.

Ma adesso che l'Honor 8 si trova sui 300€ direi che è diventato lui il best buy, anche perchè credo che il 9 non valga assolutamente 150€ in più.

Purtroppo sono finiti i tempi dell'Honor7 dove con 300€ si poteva comprare un cellulare quasi ai livelli delle "flagship" dellla concorrenza.
Surrucagnolo28 Giugno 2017, 17:50 #3
"buone prestazioni"

Ma se è molto più veloce di un s8 che ha problemi nella gestione della ram.



"dimensioni superiori rispetto al predecessore"

Ha l'impronta davanti e i tasti direzionali sotto lo schermo e diventa molto più usabile.



"scarsa innovazione"

Certo, meglio avere un 18:9 inutili e l'impronta sul retro.. quella si che è innovazione.


Se dovete recensire senza avere competenza in materia di design e usabilità, lasciate perdere!

O_o
ningen28 Giugno 2017, 21:09 #4
Originariamente inviato da: Surrucagnolo
"buone prestazioni"

Ma se è molto più veloce di un s8 che ha problemi nella gestione della ram.


S8 nella gestione della ram è scandaloso, per quello che è il top di gamma di casa Samsung.
Duran29 Giugno 2017, 00:01 #5
quote:

"dimensioni superiori rispetto al predecessore"

Ha l'impronta davanti e i tasti direzionali sotto lo schermo e diventa molto più usabile.

praticamente, è l'unica cosa davvero positiva di questo honor 9 e l'unica cosa di cui davvero sento la mancanza nell'honor 8.
Com'è possibile omettere nella recensione la presenza, finalmente, dei tasti SOTTO lo schermo, che tra l'altro sono switchabili!?

Sono rimasto deluso da autonomia, il jack per le cuffie messo sotto al telefono e non sopra mi pare una cagata, e il fatto che si surriscaldi al contrario del suo predecessore mi lascia perplesso. Forse sarà per via della nuova gpu

La fotocamera è un altro punto dolente di questo telefono ma alla fine costa meno della concorrenza. il suo giusto prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 350 euro, non di più. per la versione 64gb e 6gb di RAM


nickname8829 Giugno 2017, 10:04 #6
Dove è finito il famigerato prodotto dall'elevato prezzo / qualità ?
Oramai se costa uguale agli altri è inutile anche proporlo
Scorpitron29 Giugno 2017, 11:15 #7
non vorrei fare il PRO CINA ma il mi 6 è imbattibile.
Prestazioni autonomia, software e sopratutto prezzo. In molti diranno ok e la garanzia? sinceramente per un telefono che ora sta circa 360€ della garanzia me ne sbatto tanto con 15-20€ lo si rimanda in cina e te lo riaprano non è che da noi facciano diversamente sempre 30-60 giorni ci vogliono per la riparazione
Bestio29 Giugno 2017, 11:45 #8
Originariamente inviato da: Scorpitron
non vorrei fare il PRO CINA ma il mi 6 è imbattibile.
Prestazioni autonomia, software e sopratutto prezzo. In molti diranno ok e la garanzia? sinceramente per un telefono che ora sta circa 360€ della garanzia me ne sbatto tanto con 15-20€ lo si rimanda in cina e te lo riaprano non è che da noi facciano diversamente sempre 30-60 giorni ci vogliono per la riparazione


Senza memoria espandibile e senza jack audio non lo vorrei nemmeno regalato. (alla batteria saldata ormai bisogna farsene una ragione )
Non ho mai voluto avere niente a che fare con Apple proprio per queste cose, di certo non mi vado a comprare un Android con le stesse limitazioni.
Alekos Panagulis29 Giugno 2017, 12:44 #9
Originariamente inviato da: Bestio
Senza memoria espandibile e senza jack audio non lo vorrei nemmeno regalato. (alla batteria saldata ormai bisogna farsene una ragione )
Non ho mai voluto avere niente a che fare con Apple proprio per queste cose, di certo non mi vado a comprare un Android con le stesse limitazioni.


Quoto.
nickname8829 Giugno 2017, 12:55 #10
Originariamente inviato da: Bestio
Senza memoria espandibile e senza jack audio non lo vorrei nemmeno regalato. (alla batteria saldata ormai bisogna farsene una ragione )
Non ho mai voluto avere niente a che fare con Apple proprio per queste cose, di certo non mi vado a comprare un Android con le stesse limitazioni.

Si ma almeno xiaomi ti rifila ste limitazioni alla metà del prezzo e con caratteristiche HW molto superiori rispetto a quanto fa Apple.

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