KIOXIA 3 SSD in prova: Exceria e Exceria Plus (M.2 PCIe) e Exceria SATA

KIOXIA 3 SSD in prova: Exceria e Exceria Plus (M.2 PCIe) e Exceria SATA

La nuova linea di SSD consumer di KIOXIA approda ora nei negozi, online e non. Sono giunti in redazione tre modelli appartenenti a serie differenti, che abbiamo analizzato per capire bene come vanno e come si posizionano nel mercato. Ecco le nostre considerazioni

di pubblicato il nel canale Storage
Kioxia
 

Non è nostra intenzione dilungarci molto su KIOXIA, ricordando brevemente che si tratta del nuovo nome sotto cui si cela l'eredità di Toshiba Memory Europe e prima ancora OCZ. Alcuni approfondimenti possono essere trovati in articoli pubblicati in precedenza ("Il marchio KIOXIA arriva ora anche sui prodotti consumer - ex Toshiba Memory Europe -" e "KIOXIA e Toshiba, ecco il punto della situazione per SSD attuali e futuri", per chi volesse approfondire).

Arriviamo quindi subito al dunque: in redazione sono giunti tre modelli appartenenti alle famiglie Exceria ed Exceria Plus, con interfaccia PCIe e form factor M.2, oltre ad un modello SATA sempre denominato Exceria. I nomi, quindi, sono quelli della tradizione Toshiba, ma cerchiamo di scendere più nel dettaglio sulle caratteristiche di ogni serie, che ricordiamo essere destinate al pubblico consumer, pur con diversi target.

Exceria SATA

Questa nuova serie di SSD è dotata di interfaccia SATA e form factor da 2,5 pollici slim (7mm di spessore), quindi ricade in quel settore molto affollato di solid state drive che vanta il rapporto più vantaggioso fra capienza e prezzo, pagando ovviamente una penale in termini di prestazioni se rapportato a soluzioni M.2 PCIe. Il limite teorico dei 600MB/s, come è ben noto, contraddistingue questa tipologia di SSD, che restano comunque quelli più venduti.

Questa proposta di KIOXIA quindi è un classico che più classico non si può: capienze di 240GB, 480GB e 960GB, velocità di lettura e scrittura dichiarate rispettivamente di 555MB/s e 540MB/s, chip ovviamente Toshiba BiCS FLASH TLC e controller non dichiarato come da tradizione, anche se leggendo in rete su fonti non ufficiali si parla sempre di un controller Toshiba. Occorre aprire una parentesi: anche in passato Toshiba dichiarava di realizzare il controller, salvo poi scoprire che quasi sempre erano dei Phison con pochissime differenze (ci sembra brutto chiamarli rimarchiati). Come vanno? Come un po' tutti gli SSD SATA, ormai.


Pattern 1GB


Pattern 16GB


Pattern 64GB

Quello che abbiamo riscontrato è una buona tenuta delle prestazioni anche con pacchetto dati campione ampio, cosa che accade con i migliori SSD (considerando le differenze anche grandi fra un test e l'altro, con stessi parametri), sebbene questa sia una simulazione che ben poco rispecchia l'utilizzo ordinario di un SSD, specie se installato come unità di sistema. I prezzi? Insieme alle considerazioni li trovate alla fine.

Exceria NVMe SSD

Kioxia Exceria NVMe è una serie di SSD che si colloca nel segmento M.2 "value": si scende a un compromesso prestazionale rispetto agli M.2 più performanti, ma costano anche meno. Praticamente tutte le aziende che producono SSD hanno scelto una politica di commercializzazione di questo tipo, andando quindi a differenziare l'offerta M.2 in economici e super veloci, per semplificare. Oltre al già citato form factor M.2 2280, l'interfaccia è compatibile con le specifiche PCIe 3.0 x4, protocolli NVMe e ovviamente ritroviamo i chip Toshiba BiCS Flash a 96 layer, gestiti da un controller "proprietario".

Le capienze disponibili sono di 250GB, 500GB e 1TB, con velocità di lettura e scrittura massime rispettivamente di 1700MB/s e 1600MB/s (per il modello più capiente). La garanzia in questo caso sale a 5 anni, si parla inoltre di 400TBW in relazione al più capiente da 1TB, cosa che porta le scritture giornaliere nell'ordine dei 200/220GB. Abbastanza normale, per il settore "value".


Pattern 1GB


Pattern 16GB


Pattern 64GB

Fatta eccezione per il pattern da 64GB, oneroso un po' per tutti gli SSD, le prestazioni registrate con i pattern da 1GB e 16GB non sono per nulla male anzi, superano anche i valori dichiarati, visto che la velocità di scrittura è prossima ai 1700MB/s.

Exceria Plus NVMe SSD

Con questa famiglia KIOXIA intende proporre soluzioni senza compromessi prestazionali, restando ovviamente nell'ambito del PCIe 3.0 x4. Ecco quindi che le prestazioni dichiarate salgono fino a 3400MB/s in lettura e 3200MB/s in scrittura, valori più o meno doppi rispetto a quelli garantiti dalla famigia non plus. Si sale anche con le capienze disponibili: sparisce il modello da 250GB e si parte dai 500GB, affiancato da quelli da 1TB e 2TB.

Anche in questo caso ritroviamo gli stessi chip e controller proprietario di cui sappiamo poco (ma ipotizziamo, qualora sia lo stesso, che vegano usati 8 canali e non 4). L'apparente raddoppio del TBW dichiarato, 800, non tragga in inganno: essendo riferito ad un modello da 2TB, è lo stesso se contato secondo il parametro delle scritture giornaliere. Come già più volte sottolineato, occorre prendere con le pinze questi valori poiché ci sono aziende molto cautelative (come appunto KIOXIA) e altre ben più spudorate nel proporre questi valori. Restiamo sulla logica e sul pratico: non abbiamo mai ricevuto lamentele di SSD guastatisi prima della fine del periodo di garanzia per le troppe scritture effettuate, ma solo per altri problemi e a pochissimo tempo trascorso dall'acquisto (quindi il problema era di altro tipo).


Pattern 1GB


Pattern 16GB


Pattern 64GB

Anche in questo caso KIOXIA sembra andare cauta con i valori dichiarati, in quando sono leggermente superiori i dati rilevati strumentalmente. Come per tutto il lotto la consistenza delle prestazioni ci ha convinto, anche col pattern da 16GB, a riprova di come la tradizione Toshiba / OCZ rivive forte in questo brand.

Considerazioni e prezzi

Non ci siamo dilungati molto nell'analisi prestazionale: da tempo, e per scelta, abbiamo scelto di approcciare gli SSD con un atteggiamento diverso. Prima di tutto sono dispositivi diventati commodity (specie i modelli SATA), in secondo luogo è veramente difficile cogliere differenze nell'esperienza reale, anche a fronte di test sensibilmente diversi nei freddi test (ovviamente confrontando SSD di pari interfaccia e settore). Mettendosi nei panni degli appassionati e dei lettori, abbiamo scelto di gran lunga un approccio più concreto, come ad esempio valutare il rapporto qualità prezzo, in un mondo appunto in cui proliferano SSD molto simili fra loro.

Questi modelli KIOXIA, in Italia, costano ancora un po' troppo, inutile girarci intorno. Abbiamo preso a riferimento Amazon, ma anche in altri shop la situazione è più o meno questa. Il modello SATA soffre sicuramente la concorrenza di Crucial BX500 (sotto i 100 Euro o più di lì, sempre su Amazon), ma anche gli altri due sono collocati su una fascia di prezzo troppo elevata per impensierire la concorrenza. I modelli sono molto validi, sia chiaro. Evidentemente KIOXIA deve ancora trovare i giusti accordi col canale distributivo in Italia. Già, perché ad esempio in Francia i prezzi sono simili a quelli della concorrenza diretta.

Quelli ad averci più convinto sono sicuramente Exceria SATA ed Exceria Plus NVMe, ottimi per prestazioni e da valutare in fase di acquisto qualora di assisterà ad un ridimensionamento dei prezzi nel nostro paese.   

13 Commenti
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phmk13 Luglio 2020, 18:19 #1
Meglio i Sabrent
bonzoxxx13 Luglio 2020, 19:42 #2
Speriamo escano più marche "alternative", sabrent cmq tanta roba, anche silicon power non male.

Cmq l'accoppiata migliore ora come ora è nvme da 256/512 + ssd sata da 1TB (+ eventuale storage meccanico), con 200€ passa la paura.
emanuele8314 Luglio 2020, 11:15 #3
Originariamente inviato da: phmk
Meglio i Sabrent


stai trollando?

in ogni caso mi interesserebbe vedere come si comportano i sabrent da 8Tb. Per lavoro ne avremmo bisogno da montare su un datalogger ma 1500 euro l'uno è un po tanto. A sto punto investiamo negli U.2
mattia.l15 Luglio 2020, 13:31 #4
articolo interessante
Axel.vv15 Luglio 2020, 14:26 #5
Originariamente inviato da: emanuele83
stai trollando?

A sto punto investiamo negli U.2


Ma gli U.2 possono essere messi in RAID? Me lo sono sempre chiesto.
emanuele8315 Luglio 2020, 15:12 #6
Originariamente inviato da: Axel.vv
Ma gli U.2 possono essere messi in RAID? Me lo sono sempre chiesto.


perché no? una volta implementato l'NVME sopra lo standard PCIe (cosa che stiamo facendo impiegando blasfemie inimmaginabili) per il SW (e il FW) gli U.2 sono trasparenti. Vedi una partizione se poi implementi un controller AISD a monte non ti cambia nulla. Gli U.2 non sono altro che costosi SSDs per il mondo enterprise e che hanno dentro embedded il temperature management e te li garantiscono da 0 a 70°C. il vantaggio è che il Form factor 2.5" 15mm ti permette di mettere dentro piú memorie e quidi raggiungere 32terabyte oggi per unità. Inoltre rispetto agli m2 li pluggi unplugghi piú facilmente.
bonzoxxx15 Luglio 2020, 15:23 #7
Originariamente inviato da: emanuele83
stai trollando?

in ogni caso mi interesserebbe vedere come si comportano i sabrent da 8Tb. Per lavoro ne avremmo bisogno da montare su un datalogger ma 1500 euro l'uno è un po tanto. A sto punto investiamo negli U.2

Come prezzi siamo li ma gli U.2 sono sicuramente più robusti
emanuele8315 Luglio 2020, 15:50 #8
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Come prezzi siamo li ma gli U.2 sono sicuramente più robusti


Il nostro prodotto ha 4x m.2 di cui 2 direttamente connessi alla logica senza PCie switch da usare come buffer per i dati. ame interessa la robustezza degli m.2 in temperatura e sotto condizioni di vibrazione automotive, piú che le erformance pure. siam limitati cmw a 4x lanes pcie gen3 quindi piu di 32gbps non si va, dopo lo switch siamo anche a meno perchà abbiamo 32 lanes pcie che devono passare atrraverso 16 lanes. quidni dimezziamo la bandwidth sul singolo SSd specialmente se andiamo in raid. Piu che alto mi chiedo che chip di memori ahanno i sabrent vista la guerra sui samsung NF1 che intel ha portato avanti forzando il consorzio sulla specifica m.2 1.2 che di fatto taglia fuori i samsung NF1. Chi produce i chip per sabrent?
bonzoxxx15 Luglio 2020, 17:19 #9
Le NAND dovrebbero essere micron:

https://www.thessdreview.com/our-re...one-might-need/
emanuele8316 Luglio 2020, 09:59 #10
Originariamente inviato da: bonzoxxx
Le NAND dovrebbero essere micron:

https://www.thessdreview.com/our-re...one-might-need/


mmm micron è pappa e ciccia con intel. Samsung un paio di anni fa non ci riusci a ficcare tB per chi inun pachage tanto piccolo per un M.2 normale (infatti hanno fatto gli NF1).

Gli U.2 sono buoni perché facilmente removibili (abbiamo 6x bays) ma con gli M.2 sovrapposti (e interleaved) e correttamente raffreddati magaricon un sistema a liquido avremmo la stessa capacità in metà volume. Per la rev 2 mi sa che andiamo di sabrent M.2

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