CrossFire: la sfida di ATI a SLI

CrossFire: la sfida di ATI a SLI

Era il 1999 l’anno in cui ATI introdusse la sua prima soluzione a doppio processore grafico il cui nome era Rage Fury MAXX. Oggi, a sei anni di distanza, l’azienda canadese torna nel mercato consumer con la tecnologia CrossFire e lo specifico scopo di dare battaglia alle configurazioni SLI di NVIDIA

di , Raffaele Fanizzi pubblicato il nel canale Schede Video
NVIDIAATI
 

SuperTiling, Scissor e Alternate Frame Rendering

Affinché possa essere sfruttata al massimo la potenza di calcolo di entrambi i processori grafici attraverso la tecnologia CrossFire, ATI ha messo a punto tre differenti modalità di funzionamento: SuperTiling, Scissor ed Alternate Frame Rendering.

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La prima può essere considerata come la vera e propria novità legata alla tecnologia CrossFire in quanto si tratta di una modalità del tutto inedita. Come il nome stesso fa intendere, la modalità SuperTiling, derivata dai più potenti sistemi di simulazione, consiste nel suddividere lo schermo in tante piccole tessere, ciascuna con dimensioni pari a 32x32 pixel. Immaginiamo di sovrapporre il monitor ad una scacchiera e di assegnare il calcolo dell’area dello schermo individuata dai quadrati neri alla scheda master e quella individuata dai quadrati bianchi alla scheda slave. Il vantaggio principale dovuto ad una simile suddivisione dell’immagine è quello di ottenere un bilanciamento del carico ideale ed uniforme per entrambi i processori grafici, migliore rispetto a quello disponibile nella modalità Scissor.

Quest’ultima è simile a quella denominata Split Frame Rendering per la tecnologia SLI e si traduce in una divisione orizzontale del frame in due parti, ognuna delle quali è elaborata da una GPU. Anche se la divisione non è necessariamente al 50%, ma varia dinamicamente a seconda delle caratteristiche della scena, ATI ritiene che la modalità SuperTiling sia in grado di offrire un bilanciamento di carico migliore, ottimale in ogni situazione.

Già vista con ATI nella Rage Fury MAXX e ripresa anche da NVIDIA nella sua tecnologia SLI, CrossFire supporta anche la tecnica denominata Alternate Frame Rendering. In questo caso non assistiamo ad una suddivisione dei calcoli relativi ad un frame tra i due processori grafici, ma le due GPU si spartiscono i frame elaborando una quelli pari e l’altra quelli dispari. Questa è la modalità che offre le migliori prestazioni, anche se sarà interessante verificarne l’efficienza utilizzando configurazioni non omogenee, cioè con schede video non dotate della medesima potenza di calcolo. In questo caso, infatti, se per le modalità SuperTiling e Scissor è possibile assegnare maggiori porzioni dello schermo alla scheda più potente, con l’Alternate Frame Rendering il bilanciamento del carico diventa più complesso.

Alternate Frame Rendering permette, stando alle dichiarazioni di ATI, di ottenere le più elevate prestazioni velocistiche complessive, con però il limite dato da alcuni problemi di compatibilità che possono insorgere con alcuni giochi. Per questo motivo ATI consiglia di utilizzare questa modalità solo se viene assicurata la piena compatibilità dello specifico gioco. Le modalità Scissor e Alternate Frame Rendering sono disponibili con tutte le applicazioni Direct 3D ed OpenGL, mentre la tecnica SuperTiling è supportata solo con l’API di Microsoft.

Uno degli aspetti più interessanti della tecnologia CrossFire è dato dalla sua completa compatibilità con tutti i titoli passati, presenti e futuri disponibili sul mercato, considerando tutte le modalità disponibili. ATI ha puntato molto su questo aspetto durante la sua presentazione, ben conscia delle critiche a cui è sottoposta la tecnologia SLI in proposito.

 
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