ASUS ProArt 1, un PC completo ad altissime prestazioni per creator e non solo

ProArt è un marchio di ASUS che strizza l'occhio a professionisti e creator. Un ecosistema fatto di tanti componenti che si fondono nell'ASUS ProArt 1, un PC assemblato da NEXT in un elegante e ampio case ProArt PA602 al cui interno troviamo un Core i9-14900K raffreddato a liquido (ProArt LC 420) e una GeForce RTX 4080 SUPER piuttosto compatta.
di Redazione pubblicato il 15 Aprile 2024 nel canale SistemiASUSProArt
Qualche tempo fa abbiamo avevamo assemblato da noi un PC ProArt (qui e qui), facendo affidamento su alcuni componenti della linea di ASUS destinata a creator e professionisti. Nel corso dei mesi la società taiwanese ha lavorato sodo per rendere ProArt un vero e proprio ecosistema e oggi possiamo vedere i frutti di tale impegno in un PC completo realizzato da NEXT dalle indubbie qualità velocistiche ed estetiche. Il PC è stato ribattezzato "NEXT CREATOR modello PROART 1 | Powered by ASUS", più semplicemente ProArt 1, e potete acquistarlo a circa 4000 euro.
Se per lungo tempo l'offerta ProArt abbia riguardato solo i monitor e le schede madri, oggi è possibile creare un PC quasi interamente basato sul brand di ASUS: nel sistema le uniche soluzioni non ProArt sono le memorie e l'alimentatore (comunque di casa ASUS, un TUF Gaming da 850W).
Oltre alla motherboard, la collaudata ammiraglia ProArt Z790 CREATOR WIFI, i componenti ProArt che spiccano e che rappresentano una assoluta novità sono tre: il case ProArt PA602, il dissipatore ProArt LC 420 e la scheda video ProArt GeForce RTX 4080 SUPER OC.
Prima di analizzare il sistema nella sua interezza, soffermiamoci proprio su questi componenti partendo dalla GPU. Con la gamma ProArt ASUS ha riposto molta attenzione alle dimensioni delle schede: la ProArt GeForce RTX 4080 SUPER OC occupa solamente 2,5 slot e ha dimensioni di 300 x 120 x 50 mm. Vedremo nei test come il dissipatore meno ingombrante impatterà sulle temperature della GPU.
Il case ProArt PA602 è tanto grande quanto, a nostro giudizio, funzionale e bello. Dimensioni di 593 x 560 x 245 mm e un peso di 16 chilogrammi danno già il quadro di un case pensato per non mettere limiti in termini di potenza e componenti installabili. Difatti, si possono installare una motherboard fino al formato E-ATX e schede video sia in orizzontale che verticale (opzionalmente).
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Esteticamente abbiamo un frontale che lascia passare l'aria fresca grazie a una copertura con una griglia aperta: tra ognuna delle barre c'è uno spazio di 15,5 mm. La parte sinistra è caratterizzata da una paratia in vetro temperato oscurato per vedere l'hardware all'interno: nella parte bassa si può osservare una striscia forata con la scritta ProArt, più estetica che funzionale. L'altra paratia è la classica in acciaio. La parte superiore è forata e così tutto il posteriore del case: insomma, il case agevola un ampio ricircolo dell'aria in previsione delle configurazioni di fascia alta che tipicamente si vedono in ambito workstation e nei PC desktop più spinti.
Il case ha diverse chicche su cui soffermarsi che consentono di aprirlo facilmente in ogni sua parte per una configurazione agevole. Due pulsanti posizionati nella parte posteriore superiore consentono di rimuovere i pannelli laterali, che scattano verso l'esterno.
Di primo acchito viene da bloccare la caduta del pannello in vetro temperato con la mano, e di norma fatelo sempre come misura di sicurezza, ma ASUS ha previsto che il pannello blocchi la sua discesa e quindi non cada rovinosamente a terra o sulla scrivania.
Troviamo altri due tasti dietro alla parte frontale, in un incavo sopra le paratie laterali: servono per rimuovere agevolmente il frontale e intervenire sulle due ventole preinstallate a marchio ProArt da 200 mm (200 x 38 mm). Sono enormi e servono a immettere molta aria fresca all'interno girando lentamente per non incrementare la rumorosità.
Il top è facilmente rimovibile sollevando e tirando una linguetta posteriore, ottenendo così accesso a un vano definito Pro Space dove troviamo, invisibile dalla camera principale del case, il radiatore del dissipatore a liquido ProArt LC 420.
Arriviamo alla camera principale, dove abbiamo i componenti hardware sopra un vano coperto in cui è "nascosto" l'alimentatore. Oltre alla ventola posteriore da 140 mm (140 x 28 mm), vediamo che nel case ci sono un discreto numero di passaggi per portare i cavi alla motherboard. L'altro elemento interessante è l'holder regolabile per sostenere le schede video più pesanti e la copertura della parte passacavi che, unitamente a quella del vano alimentatore, cerca di convogliare l'aria verso al centro e in direzione della ventola in espulsione.
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Nel posteriore, oltre agli 8 slot, è possibile notare il sistema di fissaggio dell'alloggiamento della scheda grafica che non richiede l'uso di attrezzi: comodo, ma consigliamo in caso di trasporto del case di rimuovere comunque la scheda video onde evitare spiacevoli sorprese.
Da un punto di vista dell'assemblaggio, vediamo come NEXT abbia fatto un bel lavoro per offrire una configurazione oltre che funzionale anche bella a vedersi. Questo sia frontalmente che posteriormente, dove oltre alla pulizia dei cavi grazie alle soluzioni di instradamento e le fascette in velcro, troviamo un hub per la gestione delle ventole (fino a 6) e delle porte frontali. Dove vedete quella sorta di griglia è possibile installare unità SSD da 2,5 pollici, per un totale di 8 nel case, mentre nella camera dell'alimentatore c'è un supporto per installare fino a 4 unità da 3,5 pollici.
Chiudiamo quindi con il frontale, da destra verso sinistra. Troviamo subito il tasto di accensione, accompagnato da un interruttore a scorrimento che permette di bloccarlo o sbloccarlo, in modo da evitare pressioni accidentali.
Segue il tasto di reset, per riavviare il sistema in caso di problemi e un trio di porte USB, due USB 3.0 Type A (anche nota come USB 3.2 Gen1) e una UBS 3.2 Gen 2x2 Type C. Al jack da 3,5 mm per le cuffie si affianca un tasto per il controllo delle ventole, accompagnato dalle diciture Auto e Max: nel primo caso Auto lascia al sistema la facoltà di accelerare o ridurre la velocità del raffreddamento a seconda del carico, mentre Max imposta la velocità massima qualora sia necessario. Di seguito un compendio delle caratteristiche del case ProArt PA602:
- Dimensione: Mid Tower, 593 x 560 x 245 mm
- Peso: 15,8 kg
- Motherboard: EATX, ATX, Micro-ATX, Mini-ITX, DTX, Mini-DTX
- Alloggiamento dischi: 4 x da 2.5", 4 x 2.5"/3.5" Combo
- Slot espansione: 8 orizzontali, 2 (verticale aggiuntivi)
- Porte frontali: 2 x USB 3.2 Gen1, 1 x UBS 3.2 Gen 2x2 Type C, 2 x USB 2.0, Pulsante Controllo ventola, Pulsante Reset
- Supporto radiatori: fino a 420 mm
- Supporto raffreddamento (frontale): 2 x 200 mm (preinstallate)
- Supporto raffreddamento (top): 3 x 120 mm o 3 x 140 mm
- Supporto raffreddamento (posteriore): 1 x 120 mm o 1 x 140 mm (preinstallata)
- Massima altezza dissipatore CPU: 190 mm
- Massima lunghezza GPU: 450 mm
- Massima lunghezza PSU: 190 mm
- Filtri antipolvere rimovibili: frontale, superiore, fondo
- Spazio per cable management: 30 mm
Soffermiamoci, prima di parlare dell'hardware e delle sue prestazioni, sul dissipatore ProArt LC 420. Il raffreddamento a liquido AIO da 420 mm è caratterizzato da tre ventole Noctua NF-A14 industrialPPC-2000 PWM da 140 mm che sono garanzia di funzionamento efficiente e silenzioso.
Sulla pompa, collegata al radiatore tramite 450 mm di tubi rinforzati, troviamo una striscia LED illuminata che indica il carico del sistema, le temperature e le velocità delle ventole. La testata presenta un design minimalista si integra perfettamente con l'estetica dei componenti della famiglia ProArt. Al posto del radiatore del dissipatore a liquido è possibile installare tre ventole da 120 o 140 mm.
Hardware di primo livello per lavorare e non solo
Ormai i PC sono tuttofare, perché anche l'utenza lo è: chi lavora con programmi di fotoritocco, editing video e altro, spesso, è anche un videogiocatore o uno streamer / creator. Per soddisfare le variegate esigenze, ASUS offre con questo PC ProArt una configurazione al massimo livello.
La CPU e ProArt LC 420 alle prese con un carico impegnativo
Il cuore è il Core i9-14900K, processore top di gamma di casa Intel - se escludiamo lo speciale modello KS. Forte di 24 core e 32 thread, la CPU di Intel può accelerare fino a 6 GHz con carichi leggeri.
Per verificarne il comportamento, e la capacità di raffreddamento del ProArt LC 420, abbiamo usato Cinebech 2024, eseguendo quattro test con il benchmark multi-core, grazie al quale è possibile identificare le differenze tra le vari impostazioni.
Il sistema ci è arrivato con l'impostazione ASUS MultiCore Enhancement impostata su "Enabled - Remove All limits (90 °C)", il che significa che l'ottimizzazione delle soglie di potenza e corrente avviene mantenendo la CPU al massimo a 90 °C.
Abbiamo successivamente modificato l'impostazione selezionando prima "Disabled – Enforce All limits" e poi "Enabled - Remove All limits". Nel primo caso vengono impostati i rapporti di core Turbo di default di Intel (la CPU viene limitata a 253W), nel secondo le soglie di temperatura, potenza e corrente vengono ottimizzate per mantenere le massime prestazioni.
Infine, abbiamo lasciato l'impostazione "Auto - Lets BIOS Optimize" per vedere se il firmware della casa taiwanese impattasse in qualche modo rispetto alle altre impostazioni. Prima di analizzare il comportamento della CPU, vediamo il punteggio ottenuto nel test multi-core di Cinebench 2024:
L'impostazione in cui il Core i9-14900K è limitato a 253W è quella in cui la CPU restituisce meno prestazioni. Possiamo vedere che l'impostazione "Auto - Lets BIOS Optimize" ed "Enabled - Remove All limits (90 °C)", sostanzialmente, si equivalgono. Selezionando "Enabled – Remove All limits" si ottengono le massime prestazioni, un +3% circa che però ha un impatto specifico sui consumi, come vedremo più avanti.
Come potete vedere, i risultati ottenuti sono in funzione delle frequenze raggiunte dalla CPU; nello scenario "senza limiti" la CPU opera a un clock leggermente maggiore.
Abbiamo anticipato che l'impostazione "Enabled - Remove All limits" non è gratis, ma ha delle ripercussioni, non solo sui consumi, anche sulle temperature. L'impostazione che rimuove tutti i limiti porta il Core i9-14900K a toccare i 100 °C, mentre l'impostazione scelta da NEXT non consente alla CPU di superare i 90 °C.
Si può vedere invece come l'impostazione che lascia impostare al BIOS spinga sul breve sulle prestazioni, facendo schizzare la temperatura, per poi tagliare il clock, con il conseguente calo della temperatura a 80 °C. L'impostazione che invece impone tutti i limiti porta la CPU a operare costantemente a 80 °C, senza picchi. Tra 80 e 100 °C c'è un delta del 25%, a fronte di un +3% delle prestazioni. Una disparità da valutare se si vuole preservare la longevità della CPU.
Arriviamo quindi ai consumi: come vedete, dai 253W del profilo "Disabled - Enforce All limits" si passa ai 340W di quello "Enabled - Remove All limits". Anche qui, ribadiamo che il miglioramento prestazionale non giustifica l'uso di questa impostazione nella vita di tutti i giorni, se non per l'appunto nella ricerca di record in qualche test.
Il sistema Powered by ASUS assemblato da NEXT si è comportato ottimamente, permettendo alla CPU di Intel di rendere al meglio anche con i core sotto carico pesante anche nello scenario senza vincoli, dove spesso abbiamo visto la temperatura della CPU salire a circa 100 °C con altri dissipatori a liquido di fascia alta.
All'interno del sistema ci sono due moduli da 32 GB, per un totale di 64 GB, di memoria Kingston Fury Beast DDR5-6000 con timing 40-40-40-80. Importante la dotazione dal punto di vista dello storage: ben 5 TB di spazio, grazie a due SSD M.2 PCIe 4.0 Kingston, SKC3000S e SNV2S4000G.
Insieme, il processore Intel e alla RTX 4080 SUPER rappresentano un'ottima configurazione per chi desidera fare editing video, quindi abbiamo dato il sistema a chi si occupa di montare i video per il nostro canale YouTube al fine di avere un suo parere. Il collega Dorin Gega monta i nostri video quotidianamente su un sistema con Ryzen 7 5800X, 32 GB di memoria e RTX 2070 SUPER. Come si sarà trovato passando a questo sistema ProArt di ASUS? La risposta è semplice: decisamente bene!
Queste le caratteristiche del video usato per la prova svolta con Adobe Premiere Pro:
- Video: 1920x1080 (1,0), 25 fps, Progressive, 203 (75% HLG, 58% PQ), Hardware Encoding, Nvidia Codec
- Audio: AAC, 192 kbps, 48 kHz, Stereo
- Bitrate: CBR, Target 10,00 Mbps
Il video ottenuto ha una lunghezza di 9 minuti e 02 secondi. Il sistema con Ryzen 7 5800X e RTX 2070 SUPER ha impiegato 6 minuti e 46 secondi nell'encoding, mentre il sistema ProArt 1 con Core i9-14900K e RTX 4080 SUPER solo 4 minuti e 11 secondi. In pratica, siamo passati da 406 secondi d'attesa a 251, un calo di quasi il 40%!
Se pensate a una riduzione del tempo di encoding del 40% per tutti i progetti che un creator o un professionista svolge nel corso delle giornate e dei mesi, si tratta di molto più lavoro in meno tempo. Ovviamente le differenze possono più o meno marcate a seconda degli effetti implementati, e se questi effetti usano o meno la GPU via CUDA.
Un altro vantaggio di un sistema con queste specifiche è la navigazione in timeline, il playback del video durante l'editing e la gestione di file di grosse dimensioni a elevati bitrate. Il sistema ProArt 1 permette di muoversi agilmente lungo la timeline senza impuntamenti o frame drop durante la lavorazione di un progetto, senza dover ricorrere alla generazione di file proxy per i video e dover abbassare la qualità della preview.
Oltre a risparmiare tempo nel rendering del file, abbiamo anche un guadagno di tempo non dovendo creare dei file proxy e soprattutto senza impuntamenti da parte del programma di editing, Adobe Premiere Pro nel nostro caso, ottenendo quindi un processo molto fluido nella creazione del video.
Avere un sistema così prestante, oltre a far risparmiare tempo nelle fasi di rendering, fa risparmiare stress nell'editing puro senza dover assistere a fenomeni di freeze e frame drop e senza dover pre-renderizzare una sezione del video per avere un riscontro effettivo di un effetto applicato.
Abbiamo dato un'occhiata anche alle prestazioni in gaming del PC ProArt 1, usando due titoli pesanti come Cyperpunk 2077 e Alan Wake 2, riprodotti in 4K e 1440p per sfruttare un altro componente - e che componente - della famiglia ProArt: il monitor ProArt 32UCR, un display 32 pollici con risoluzione 4K, pannello IPS Quantum Dot e retroilluminazione mini-LED che stupisce per qualità visiva.
Facendo leva sul DLSS 3, il sistema si dimostra in grado di gestire in modo ottimale anche i videogiochi più pesanti al massimo delle impostazioni, persino in 4K e con il ray tracing attivo. Non solo, l'hardware al centro di questo sistema consente anche di gestire il path tracing, anche detto full ray tracing.
Abbiamo voluto anche verificare l'andamento delle temperature della ASUS ProArt RTX 4080 SUPER OC, visto che si tratta di una RTX 4080 particolarmente compatta. Abbiamo impostato Hitman 3 con dettagli al massimo e ray tracing attivo in 4K, eseguendo il test integrato in loop diverse volte. Come vedete nel grafico qui sopra, la GPU mantiene temperature operative assolutamente buone e questo le consente di raggiungere le massime prestazioni.
Conclusioni
Il ProArt 1 confezionato da NEXT su componenti ASUS ProArt è un PC che farà felici tutti i creatori e i professionisti in cerca di alte prestazioni, flessibilità e perché no, anche un sistema ben assemblato e piacevole da osservare.
Il Core i9-14900K è una garanzia di prestazioni sia nel gaming che nei carichi multi-thread più pesanti, pane per chi fa rendering video o lavora con programmi 3D. Anche la GeForce RTX 4080 SUPER non è da meno, velocissima nel gaming anche in 4K e ideale per chi lavora con software che sfruttano CUDA. Nella nostra prova abbiamo rilevato enormi miglioramenti in tal senso passando da un sistema di qualche anno fa al sistema ASUS ProArt.
Il dissipatore a liquido ProArt LC 420 si è comportato ottimamente, permettendo alla CPU di esprimersi al meglio anche sotto carico: abbiamo testato il processore sotto diverse impostazioni di BIOS per darvi un quadro accurato del suo comportamento a bordo della motherboard ProArt Z790 CREATOR WIFI.
Durante l'uso il PROART 1 si è distinto per una rumorosità non troppo elevata pur se messo alle strette, frutto delle sue dimensioni e delle ventole frontali da 200 mm che immettono aria fresca in modo silenzioso. Il case ProArt PA602 è senza dubbio molto grande e offre adeguato spazio per l'aggiunta di ulteriore hardware o supportare la prossima generazione di componenti. Chi ne apprezza la qualità, ma vuole realizzarsi un altro tipo di sistema, lo trova in vendita separatamente a 250 euro.
Il PC di NEXT PROART 1 | Powered by ASUS non è quindi un sistema per tutti e non vuole esserlo, si rivolge a una platea per cui "il tempo è denaro", non solo per il disbrigo del lavoro, ma anche per chi non vuole perdere ore tra selezione dei componenti e assemblaggio. Se ricadete in questa descrizione, il sistema ProArt 1 vi lascerà assolutamente soddisfatti.
In alternativa, per quanti invece preferiscano ingombri e budget più contenuti sul sito NEXT è presente anche il modello ProArt 2, un PC desktop decisamente più compatto ma altrettanto ben bilanciato ed equipaggiato con processore Intel Core i7-14700F, 32 GB di memoria DDR5, SSD da 2TB e scheda video NVIDIA GeForce RTX 4060 Ti. Il suo prezzo è di 1750€, ma può essere ulteriormente potenziato aggiungendo ad esempio GPU più potenti o considerarsi una base di partenza per richiedere configurazioni Powered by ASUS su misura.
ProArt - Create with the Best, l'occasione giusta per risparmiare!
È da pochi giorni attiva la campagna promozionale "ProArt - Create with the Best", valida fino al 21 maggio 2024, ed indirizzata a soddisfare le esigenze di ogni content creator, dai videomaker in erba ai veri "Pro".
La promozione offre diverse opzioni di cashback e copre tutte le categorie di prodotto, con tantissime proposte a brand ProArt e non solo, utili per realizzare o aggiornare una build performante e professionale o completare il proprio setup di editing e di lavoro. Fanno parte dell'iniziativa diversi prodotti come le schede madri "ammiraglie" ProArt Z790-CREATOR WIFI e ProArt X670E-CREATOR WIFI, nonché l'ottima ProArt GeForce RTX 4080 SUPER OC Edition (cashback di 90€). C'è anche il PC ProArt 1 che abbiamo provato, accompagnato da un rimborso di 235€!
Non mancano il case ProArt PA602, il dissipatore a liquido ProArt LC 420 e una gamma di monitor che spaziano dai 27 ai 34 pollici, disponibili in formato 16:9 o ultra wide, che si caratterizzano per differenti tecnologie impiegate, dall'IPS all'OLED e mini LED. Tra questi il fenomenale ProArt PA32UCR-K. Per tutti i dettagli vi rimandiamo al sito dedicato di ASUS, dove vi basta cliccare su "APPROFITTA SUBITO DELL'OFFERTA!" per vedere l'entità del cashback per tutti i prodotti parte dell'iniziativa.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnni addietro sinonimo di qualità.. MA OGGI LA MUSICA E' CAMBIATA.
Parlando di schede madri (sempre avuto asus) ho notato un degrado qualitativo importante.
L'attuale MOBO del mio nuovo PC (asus TUF GAMING X670E) che dovrebbe essere una di classe elevata ha diversi difetti e anche diversi altri utenti del 3d dedicato sul forum hanno riscontrato problematiche di varia natura.
https://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2981130
Ho decisamente cambiato parametri verso ASUS.
paragonare un processore da 500€ con uno da 200€, dotazione di ram raddoppiata, schede video di generazione differente: la disonestà intellettuale...
E' pubblicità e neanche velata, ormai è la prassi da un po' tempo a questa parte...
Ah beh ma quello è meno dello scontato.
Ovvio che tutta la linea "brandizzata" ufficiale è il pretesto per fartela pagare un rene.
Per avere sempre e comunque il top del rapporto qualità-prezzo non c'è nulla come scegliersi i propri componenti da sè.
Disonestà intelletuale.
Frequento il sito credo da circa 20 anni. E la trasformazione è evidente. Sono abbonato agli RSS ebbene le "notizie" (??) che ricevo quotidianamente altro non sono che un "volantino pubblicitario" che reclamizza delle PSEUDO OFFERTE.
Così come per la oramai defunta rivista PC Professionale mi sento "tradito" da due vecchi amici.
Che amarezza !
poi io non posso capire che una scheda video costi 1200 €.
il proart2 ha più senso ma resta comunque un giocattolo che non ha niente a che fare con PRO a cui dovrebbe fare riferimento. le workstation che conosco io lavorano con gli Xeon o con i Threadripper
ProArt è un marchio di ASUS che strizza l'occhio a professionisti e creator. Un ecosistema fatto di tanti componenti che si fondono nell'ASUS ProArt 1, un PC assemblato da NEXT in un elegante e ampio case ProArt PA602 al cui interno troviamo un Core i9-14900K raffreddato a liquido (ProArt LC 420) e una GeForce RTX 4080 SUPER piuttosto compatta.
Click sul link per visualizzare l'articolo.
E' la prima cosa che ho notato quando ho visto quel 40% e mi sono detto, ma che diavolo di cpu hanno messo affinché batta la concorrenza del 40%, poi ho notato la qualità del confronto, una cpu con il doppio dei core e di una generazione successiva, ottimo.... già leggendo non riuscivo a spiegarmi come facessero a dire che il case fosse bello, ma adesso è tutto moooolto più chiaro!
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