Intel NUC 12 Extreme Dragon Canyon: la potenza di Alder Lake, ma con il limitatore

Intel NUC 12 Extreme Dragon Canyon è l'ultimo mini PC ad alte prestazioni della casa di Santa Clara. Novità di questa generazione è la presenza di un socket LGA 1700, il che permette di sostituire la CPU. Abbiamo provato il kit con il Core i9-12900, un processore molto potente che evidenzia i limiti del sistema di raffreddamento.
di Manolo De Agostini pubblicato il 12 Aprile 2022 nel canale SistemiNUCIntelCoreAlder Lakegaming hardware
L'ultimo sistema Intel NUC Extreme su cui abbiamo messo le mani risale all'agosto 2020, il modello NUC 9 Extreme "Ghost Canyon". A distanza di quasi due anni abbiamo deciso di tornare a dare uno sguardo alla soluzione di punta di casa Intel che quest'anno è incarnata dal NUC 12 Extreme "Dragon Canyon", un modello che si basa sui processori Core di 12a generazione Alder Lake. Nel nostro caso abbiamo provato il modello con kit "NUC12DCMi9", il migliore disponibile, basato su processore Intel Core i9-12900.
Il PC di Intel, che nulla ha a che fare con i mini PC NUC che comunque l'azienda continua a proporre in varie forme, è una soluzione pensata per gamer e creatori di contenuti che ricercano alte prestazioni. Intel offre il sistema sotto forma di "barebone", termine che indica l'assenza di memoria VRAM, storage e scheda video: in pratica Intel mette a disposizione solo la CPU, la mainboard principale e l'alimentatore mentre il resto va acquistato a parte.
Novità importante di questo NUC 12 Extreme è la presenza, per la prima volta, di un socket: la CPU non è più saldata sulla motherboard ma potete installare il processore che volete, purché sia compatibile con il socket LGA 1700, il BIOS lo supporti e - seppur non sia un requisito, ma ne parleremo dopo - non superi un TDP di 65W. Questo è particolarmente interessante per chi acquista l'altro kit disponibile, il NUC12DCMi7, basato sul Core i7-12700 - oppure chi acquisterà questo NUC di seconda mano, senza nemmeno la CPU a bordo.
Rispetto al NUC che avevamo provato in precedenza cambiano le dimensioni (357 x 189 x 120 mm, volumi 8 litri) e la forma ma non muta la sostanza: anche per questo modello Intel propone il suo concetto di soluzione modulare, dove il kit non è altro che una scheda su cui trovano spazio processore, slot per SSD M.2 e di memoria. La scheda si aggancia a uno slot sulla mainboard principale, dove troviamo anche un altro slot PCIe 5.0 x16 gestito della CPU per agganciare la scheda video che desiderate inserire.
Già, cosa ci sta dentro questo NUC? Una scheda video dual-slot, con una lunghezza non superiore ai 30 centimetri. Nel caso delle Founders Edition di NVIDIA, ad esempio, potete inserire una fino a una GeForce RTX 3080 Ti FE in termini di lunghezza. Tenete presente però che all'interno del NUC 12 Extreme c'è un alimentatore 80 Plus Gold da 650 watt di FSP da cui escono connettori due cavi con tre finali a 8 pin per cui vi consigliamo di limitarvi, quanto a potenza del comparto video, ad una proposta NVIDIA GeForce RTX 3080. Noi abbiamo montato una GeForce RTX 3070 Founders Edition per far funzionare il nostro NUC.
Elemento di fondamentale importanza per un sistema come questo è il raffreddamento. Non solo potete scorgere le paratie laterali e quella superiore completamente traforate, ma una volta aperto il sistema vedete le tre ventole da 92 mm posizionate nella parte superiore che servono a espellere l'aria calda. Le ventole sono dotate di griglia protettiva per evitare la collisione delle pale con i cavi sottostanti.
Aria calda che viene espulsa anche dalla parte posteriore, con la ventola posizionata nei pressi della CPU e dello storage che raccoglie il calore e lo incanala tramite un apposito "tunnel" che si congiunge con la parte posteriore. A seconda della scheda video montata, l'aria calda prodotta dalla stessa viene più o meno espulsa dalla parte posteriore, oppure passa all'esterno dalle paratie traforate.
Nella parte posteriore del modulo NUC12DCMi7 potete osservare le due Ethernet, una 10G (controller Marvell AQtion AQC113) e una 2.5G (controller Intel i225-LM), la porta HDMI 2.0b, le sei USB 3.1 Gen 2 di tipo A e due porte Thunderbolt 4. Presente anche un modulo Wi-Fi 6E AX211 integrato. Sempre posteriormente si scorge il connettore per il cavo di alimentazione e l'aggancio Kensington lock.
Se passiamo alla parte frontale, il NUC 12 Extreme sembra apparentemente anonimo ma da acceso tutto cambia. La piastra frontale nasconde infatti il classico logo del teschio di questi NUC che si illumina con luce led RGB, che viene proiettata anche sulla scrivania. Al di sotto troviamo il tasto di accensione e, ancora più sotto, uno slot SDXC con supporto UHS-II, una USB 3.1 Gen 2 di tipo A, una di tipo C e il jack cuffie da 3,5 mm.
Passando al modulo principale interno, alimentato da un connettore EPS a 8 pin, abbiamo smontato il sistema di raffreddamento per mostrarvi in che modo è raffreddata la CPU e il resto dei componenti presenti, come i due slot di memoria SODIMM DDR4-3200 (che supportano fino a 64 GB) e l'archiviazione.
Sulla "faccia" principale del modulo potete montare due SSD M.2 NVMe PCI Express 4.0 x4 (nel nostro caso vedete che ne abbiamo occupato uno solo con un modello di SSD Samsung 980), ma c'è anche uno spazio posteriore per montarne un terzo, sempre PCIe 4.0 x4: Intel offre quindi ampia possibilità ai gamer e ai creator di configurare un PC potente e con ampia capacità di storage.
Provare questo NUC 12 Extreme è interessante soprattutto per capire se la CPU viene raffreddata adeguatamente in questo sistema, perché le prestazioni sono variabili a seconda della scheda video e del resto dei componenti che andrete ad aggiungere. Potremmo fare tanti test, ma nessuno rispecchierebbe davvero il prodotto. Concentriamoci quindi sul microprocessore: com'è fatto questo Core i9-12900?
Prodotto con processo Intel 7 (ex 10nm Enhanced SuperFin), il Core i9-12900 è un processore ibrido con 16 core e 24 thread caratterizzato da un Processor Base Power (PBP) di 65W e un Maximum Turbo Power (MTP) di 202W. Al suo interno 8 core sono detti Performance Core (P-core) e altrettanti sono invece Efficient Core (E-core): i primi si presentano con un base clock di 2,4 GHz ma possono accelerare fino a 5,1 GHz, mentre gli altri passano rispettivamente da 1,8 GHz a 3,8 GHz. Nel processore ci sono 30 MB di cache L3 e 14 MB di cache L2, oltre a una GPU Intel UHD Graphics 770. Il prezzo di questa CPU è 489 dollari.
Riuscirà il "nostro eroe" ad esprimersi al massimo delle sue potenzialità? Prima di passare ai test, abbiamo dato un'occhiata al BIOS di questo NUC 12 Extreme e, oltre notare un parco di impostazioni piuttosto ampio e completo per la gestione del raffreddamento, c'è una voce che ha attirato la nostra attenzione: quella del Package Power Limit 2 (Burst Mode), impostata non a 202W come da specifica del processore ma 221W. Insomma, Intel ha persino alzato l'MTP della CPU e questo potrebbe rappresentare un problema per un sistema di raffreddamento non certo tra i più carrozzati. Vediamo come si comporta il Core i9-12900.
Core i9-12900 su NUC 12 Extreme alla prova
Abbiamo eseguito un test con Cinebench R23 multi-core in loop per una decina di minuti, registrando il comportamento della CPU con HWInfo. Inoltre, abbiamo svolto un test con un carico meno probante per la CPU, ovvero il gaming, con un loop di diverse sessioni di Metro Exodus Enhanced Edition consecutive, tutte in 1080p Ultra per mettere anche un po' di carico sulla CPU e non solo sulla GPU.
Nel test gaming nessuno dei P-core raggiunge mai i 5,1 GHz indicati da Intel per questo modello di CPU, nemmeno con l'MTP impostato a 221W e nemmeno per i 28 secondi indicati dal Tau. Il processore arriva a 4,7 GHz nella fase iniziale, sfiorando una richiesta di quasi 160W per una frazione di secondo, prima di calare mediamente a 4,2-4,3 GHz e attestarsi a circa 65W, al livello del PBP.
Anche durante il test con Cinebench R23 multi-core, se non per i picchi iniziali dove il processore arriva a toccare 185W circa, la CPU si ferma a 65W circa. La frequenza dei P-core si assesta intorno a 2,7-2,8 GHz con sporadici picchi a 4,7 GHz. Questo è legato al fatto che la temperatura di alcuni core schizza subito a 100 °C, innescando i meccanismi di salvaguardia che abbassano il valore fino a 75 °C. Con il carico gaming la temperatura della CPU sale in media di 10 °C, in quanto nel sistema c'è anche il calore della scheda video con cui fare i conti. La GPU, invece, tocca 84 °C e nella nostra sessione non ha mostrato problemi prestazionali raggiungendo una frequenza tra 1850 e 1950 MHz: il problema è, insomma, "lato CPU".
Per ulteriore conferma abbiamo sfruttato il fatto che la CPU del NUC è inseribile in un socket per testarla rapidamente sulla nostra piattaforma di prova, a bordo di una Z690 Aorus Master con un dissipatore a liquido da 360 mm come il Corsair iCUE ELITE LCD. Tolta dal NUC 12 Extreme e accompagnata da un dissipatore più carrozzato, la CPU riesce a esprimersi decisamente meglio.
Il primo incontrovertibile segnale è arrivato dal confronto dei risultati in Cinebench R23: se all'interno del NUC la CPU di Intel fa segnare 18336 punti in multi-core, sulla nostra piattaforma di prova abbiamo registrato 24259 punti. Anche il punteggio single-core è salito da 1800 a 1950 punti circa. Il motivo è chiaro: con il miglior raffreddamento sale non solo la frequenza dei P-core, ma anche quella degli E-core.
Sulla nostra piattaforma di prova il processore Intel Core i9-12900 ha mantenuto in Cinebench R23 una frequenza stabile di 4,7 GHz sui P-core, mentre sul NUC quel clock veniva mantenuto per pochi secondi per poi crollare a 2,7-2,8 GHz. Come abbiamo visto, questo calo comportava un calo della richiesta energetica a 65W, mentre in questo caso il chip si mantiene a 190W circa costanti. Per quanto riguarda gli E-core, invece, si passa dai 2,4 GHz nel NUC 12 Extreme a 3,6 GHz. E in gaming? Grazie al miglior raffreddamento il chip mantiene 4,7 GHz sui P-core stabilmente, senza crollare ai 4,2-4,3 GHz. Gli E-core arrivano a toccare 3,6-3,7 GHz, mentre con lo stesso carico sul NUC si fermavano a 3,3-3,4 GHz.
Insomma, il Core i9-12900 con i suoi 16 core e 24 thread è decisamente troppo per il raffreddamento di questo NUC 12 Extreme.
Conclusione
Il NUC 12 Extreme è un PC abbastanza compatto che può stare sulla scrivania di un gamer o di un content creator se alla CPU integrata si abbinano una scheda video dalle buone prestazioni e un SSD M.2 PCIe 4.0 x4 veloce. Grazie agli ultimi microprocessori Alder Lake di Intel il NUC 12 Extreme garantisce una potenza piuttosto elevata, anche se non così elevata come quella che si otterrebbe da un PC desktop "canonico" a causa dei limiti del sistema di raffreddamento.
Da una parte il NUC 12 Extreme si apre ancora di più all'aggiornabilità, adottando un socket LGA 1700 che in linea di principio - BIOS adatto permettendo - potrebbe consentire l'installazione anche dei futuri microprocessori Intel Raptor Lake (Core di 13a generazione), dall'altra ha evidenziato difficoltà a raffreddare al meglio la CPU, limitandone le prestazioni.
Il sistema di raffreddamento fatica a tenere sotto controllo il processore Intel Core i9-12900, e questo è ancora più vero se teniamo conto del Maximum Turbo Power (ex TDP PL2) impostato a 221 watt. Di conseguenza, il clock del processore nei carichi multi-core e non solo non raggiunge mai le vette teoricamente possibili sulla carta perché diventa troppo caldo e innesca il throttling.
C'è poi anche da tenere conto il problema della rumorosità, perché oltre al sistema di raffreddamento del sistema e della CPU si aggiunge anche quello della scheda video, con diverse centinaia di watt che devono essere dissipati rapidamente (350W con una RTX 3070 sotto carico gaming). Anche se non l'abbiamo provata e quindi non possiamo esprimerci nel merito, la variante dotata di Core i7-12700 potrebbe essere una scelta migliore perché il chip potrebbe scaldare leggermente meno.
Il NUC 12 Extreme è, come le versioni che l'hanno preceduto, più un "prodotto vetrina" per Intel più che un sistema nato per le masse. Intel, però, non ha mai cercato di renderlo un sistema per un ampio pubblico. Diciamo che è una soluzione per chi ricerca un PC particolare, diverso dagli altri, o semplicemente per chi è innamorato dei concetti che sono alla sua base. Anche il prezzo non è dei più allettanti, 1500 euro circa in Europa, a cui aggiungere SSD, RAM e scheda video.
Insomma, un bell'esercizio di stile che potrebbe raccogliere consenso tra chi ama i mini PC potenti ma non ha voglia / esperienza per lanciarsi nell'acquisto di un case ad hoc e nella selezione fai da te di tutti gli altri componenti. In questo caso l'unica vera attenzione da fare è relativa alla scheda video, sia per dimensioni che per potenza.
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoForse avrebbe piu' senso un NUC piu' compatto, collegato magari a una GPU esterna (a quando una recensione?)
Ipotizzo che l'utenza in cerca di performance abbia anche un minimo di competenza nella scelta dell'hardware e nell'assemblaggio quindi non dovrebbe essere un problema.
Sicuramente esisterà una nicchia che compra sti affari ma mi piacerebbe sapere quanti siano.
Si sono tirati scemi per schiacciare l'hardware in una scatoletta di tonno col risutato di avere una cpu top di gamma strozzata da un dissipatore da portatile.
Ma neanche regalato proprio.
Questo è un discorso poco sensato però. Chi guarda soluzioni del genere tendenzialmente non vuole un desktop di dimensioni classiche.
Ma come dicevo, ci sono degli ottimi case mini ITX che permettono di fare un pc compatto scendendo a qualche compromesso ma senza esgarare come in questo NUC che è un i9 che va come un i3.
..poi da quando è che i minitower si fanno chiamare nuc?
Ma che follia e' questa?
Si sono tirati scemi per schiacciare l'hardware in una scatoletta di tonno col risutato di avere una cpu top di gamma strozzata da un dissipatore da portatile.
Ma neanche regalato proprio.
concordo al 300%
non ha senso
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