IDF Fall 2006, day 1, Quad Core ma non solo

Apre ufficialmente i battenti l'intel Developer Forum 2006, edizione autunnale. Largo spazio alle architetture Quad Core, ma anche al processo produttivo a 45nm, a Santa Rosa, a Robson, alle previsioni per il futuro del settore informatico e a molto altro ancora, esposto nel keynote di apertura dl presidente di Intel, Mr. Paul Otellini
di Alessandro Bordin , Andrea Bai pubblicato il 27 Settembre 2006 nel canale SistemiIntel
Uno sguardo a Robson
Robson è il nome dato da Intel al modulo di memoria Flash che verrà integrato nella piattaforma Santa Rosa attesa per l'inizio del 2007, destinata ad affiancare NAPA nei sistemi portatili. I vantaggi garantiti da questa soluzione dovrebbero consistere in minori tempi di boot e di ripristino in seguito ad uno stand-by o ad una ibernazione, oltre ovviamente ad un più veloce accesso ai file utilizzati più di frequente dal sistema operativo.
L'esigenza di una simile soluzione nasce da una desolante considerazione: le prestazioni delle CPU sono cresciute di trenta volte nel corso dell'ultimo decennio, contro uno sconcertante fattore 1,2-1,5X dei dischi rigidi. Robson si propone come alternativa a questo gap ben noto, cercando di velocizzare drasticamente alcune operazioni in cui il disco rigido costituisce un collo di bottiglia.
E' ben noto ad Intel che Microsoft, con l'appoggio di Samsung, stia spingendo per integrare qualcosa di molto simile direttamente nei dischi rigidi. Dischi di questo tipo prendono il nome di dischi ibridi, equipaggiati appunto sia dai comuni piatti che da moduli di memoria flash. Microsoft integrerà in Windows Vista due funzionalità, ovvero ReadyBoost e ReadyDrive. La prima permetterà di utilizzare memorie esterne, tipo le pen drive USB, come cache di sistema. La seconda altro non è che una tecnologia che permette al sistema operativo di riconoscere ed utilizzare memoria Flash "interna".
Intel sottolinea come Robson permetta di fruire di queste due funzionalità contemporaneamente, il tutto con diversi vantaggi. Il primo è senza dubbio quello di sfruttare i benefici del ReadyDrive senza disporre di un disco ibrido. Un vantaggio decisamente non da poco. Allo stesso tempo il quantitativo di memoria fungerebbe da cache si sistema, rendendo di fatto inutile l'utilizzo di periferiche esterne. Altro vantaggio consisterebbe nell'aggiornabilità dei moduli Robson, inseriti sulla scheda madre in stile modulo RAM e non saldato. Questo permetterebbe l'aggiornamento del quantitativo di memoria, qualora vi fosse l'esigenza di qualcosa in più.