Asus ROG Strix XG27ACS, un 180 Hz che riserva più di una sorpresa

Abbiamo applicato la nostra consueta suite di test al nuovo monitor per giocatori Asus ROG Strix XG27ACS. Parliamo di un 180 Hz, con diagonale di 27 pollici e risoluzione di 2560x1440 pixel. Ecco le nostre considerazioni.
di Andrea Bai , Rosario Grasso pubblicato il 28 Giugno 2024 nel canale PerifericheASUSROGStrix
I videogiocatori che desiderano sperimentare i vantaggi che un monitor ad elevata frequenza di aggiornamento può avere sulle proprie prestazioni di gioco hanno ora la possibilità di rivolgersi ad una serie di prodotti dal prezzo finalmente più accessibile rispetto a quanto disponibile sul mercato solo fino a poco tempo fa, quando alcune tipologie di monitor richiedevano un esborso decisamente non trascurabile per chi si dedica ai videogiochi solo per diletto e senza alcun desiderio competitivo. Questa tendenza si va incrociando anche con l'abbassamento dei prezzi dei pannelli di risoluzione superiore alla tradizionale FullHD, dando quindi modo al pubblico di trovare soluzioni interessanti a prezzi ragionevoli.

Un intrigante punto di convergenza di queste due tendenze è rappresentato al monitor ASUS ROG Strix XG27ACS, che già dai dati di targa appare come una soluzione fortemente indirizzata al pubblico dei giocatori più ampio: oltre il casual gamer, ma senza arrivare alle esigenze del pro gamer o di chi ambisce ad esserlo. Parliamo infatti di un monitor da 27 pollici con risoluzione 1440p (2560x1440 pixel), frequenza di aggiornamento di 180Hz, tempo di risposta GtG dichiarato in 1ms e pannello Fast IPS. Questo prodotto è proposto sul mercato ad un prezzo di 379,00 Euro.
Il monitor offre il supporto alla tecnologia AMD FreeSync e la compatibilità con G-SYNC di NVIDIA, a cui si aggiunge inoltre la funzionalità ELMB-SYNC (Enhanced Low Motion Blur) allo scopo di ridurre l'occorrenza di effetti di tearing e ghosting. Per quanto riguarda invece l'aspetto più strettamente cromatico e tonale, il monitor è certificato Display HDR400 e viene accreditato per una copertura al 97% dello spazio colore DCI-P3 e al 133% dello spazio sRGB.

ASUS ROG Strix XG27ACS mette inoltre a disposizione del giocatore tutte quelle funzionalità pensate espressamente per elevare l'esperienza videoludica. Si segnala, in particolare, Dynamic Shadow Boost che permette di schiarire le aree scure mantenendo la corretta luminanza di quelle chiare, così da venire in soccorso dei giocatori di titoli FPS che possono in questo modo rilevare la presenza di eventuali nemici che tentano di nascondersi in zone buie dello scenario di gioco. Questa funzionalità, assieme ad ASUS Variable OverDrive (regolazione dinamica dell'OverDrive in base al framerate espresso dal sistema) e a Dynamic Crosshair (ottimizzazione del mirino in tempo reale) fanno parte del pacchetto "GamePlus AI".

L'estetica di ASUS ROG Strix XG27ACS richiama quella della linea di prodotti ASUS ROG, anche se non troviamo le esuberanze stilistiche che l'azienda taiwanese riserva per i prodotti di più alta gamma. In questo il monitor si presenta con un aspetto abbastanza essenziale, con solamente la presenza di motivi grafici incisi nella scocca a ricordare la natura prevalentemente gaming del prodotto. Troviamo inoltre una base d'appoggio abbastanza compatta, che presenta una scanalatura utile all'inserimento di dispositivi mobile come smartphone o tablet di piccole dimensioni.
Le dimensioni sono di 61,37 x 36,72 centimetri, per uno spessore del pannello di 8,98cm. Il piedistallo e la base fanno arrivare l'ingombro complessivo a 61.37 x 50.96 x 21.88 cm. Il peso totale è invece di 6,4 chilogrammi, che scendono a soli 3,8 chilogrammi se non si considerano piedistallo e base: anche l'eventuale installazione con un supporto VESA da parete (la compatibilità è con il formato 100x100mm) non risulterà problematica.

Il cenno agli ingombri ci consente di spostarci sull'aspetto ergonomico
di questo monitor, che offre una buona flessibilità in termini di
possibilità di posizionamento. Lo snodo posteriore consente al pannello di
essere orientato in modalità Pivot, ma gli permette anche un'inclinazione
sul piano verticale di 20 gradi all'indietro e di 5 gradi in avanti. Il
piedistallo imperniato sulla base può ruotare a destra e a sinistra fino
ad un massimo di 45 gradi (90 gradi di ampiezza totale di movimento).
Infine il pannello può essere regolato in altezza dal piano della base
d'appoggio fino ad un massimo di 120mm. Sulla sommità del piedistallo è
presente un foro filettato standard da 0,25 pollici che permette di
installare un braccio flessibile per posizionare microfoni o videocamere
nel caso in cui ci si diletti con lo streaming di sessioni di gioco.

Dal punto di vista della connettività, il monitor offre una porta Type-C con supporto DP Alt (segnale video e alimentazione insieme) così da consentire la realizzazione di allestimenti single-cable. Va però osservato che in questo caso la porta USB-C offre una possibilità di erogare solamente 7,5 W, risultando così un po' limitante nel caso in cui si volesse utilizzare il monitor per alimentare un portatile. ASUS ROG Strix XG27ACS mette poi a disposizione una porta DisplayPort 1.4 e una porta HDMI 2.0, offrendo massima flessibilità per il collegamento di altri dispositivi.

La navigazione all'interno dell'On Screen Display è resa possibile da un jog direzionale e una serie di pulsanti collocati nella parte posteriore del monitor, raggiungibili dalla parte destra del display, quando lo si osserva frontalmente. I pulsanti hanno una duplice funzione: accesso rapido ad alcune impostazioni e funzionalità quando l'OSD non è mostrato, oppure pulsanti contestuali (contrassegnati da relativa icona) quando l'OSD è in funzione.

Parlando dell'OSD, ritroviamo la tradizionale impostazione ASUS che ben conosciamo e che già abbiamo incontrato sugli altri monitor della serie ROG. Come d'abitudine troviamo ampie possibilità di regolazione, con tutte le funzioni dedicate ai videogiocatori, ma anche con l'attenzione ad un'utenza più esigente in termini di prestazioni cromatiche: c'è la possibilità di scegliere spazi colori differenti (sRGB, P3 e nativo) e di regolare le impostazioni del bilanciamento del bianco.
Come di consueto abbiamo sottoposto ASUS ROG Strix XG27ACS all'analisi strumentale, utilizzando le sonde i1Pro e i1Display e la suite Calman di Portrait Displays. Abbiamo condotto le misurazioni SDR utilizzando il profilo User con le impostazioni di fabbrica, che rappresenta il comportamento nativo del monitor. Per quanto riguarda le analisi HDR riportiamo solamente il grafico della curva di gamma, dal momento che il comportamento cromatico è pressoché sovrapponibile a quello registrato con la modalità SDR.
Bilanciamento RGB
ASUS ROG Strix XG27ACS - Nativo
Curva di Gamma SDR
ASUS ROG Strix XG27ACS - Nativo
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: 1,014 : 1 |
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
ASUS ROG Strix XG27ACS - Nativo
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 100.00% | 125.15% |
. DCI P3 D65 | 90.73% | 92.26% |
. Adobe RGB | 84.83% | 92.78% |
. BT.2020 | 66.19% | 66.19% |
DeltaE - Macbeth Color Checker
ASUS ROG Strix XG27ACS - Nativo
In modalità SDR le prestazioni in quanto a qualità di immagine in termini cromatici e tonali sono complessivamente molto buone: si segnala in particolare una discreta ampiezza del triangolo di gamut, rilevando una copertura superiore al 90% dello spazio colore DCI P3, che consente di godere di colori ben saturi che si adattano adeguatamente all'impiego gaming. Piuttosto valida la progressione tonale, con una curva di gamma quasi perfettamente aderente al riferimento 2.2. Abbiamo registrato un picco di luminanza di quasi 340 candele su metro quadro, a fronte di un rapporto di contrasto che supera il valore di 1000:1. Si registra la presenza di una leggera dominante fredda, che va a condizionare in misura comunque contenuta la fedeltà cromatica, con un DeltaE medio superiore a 2. Un rapidissimo lavoro di calibrazione permette di rettificare la neutralità dei grigi, consentendo quindi di incrementare l'accuratezza dei colori, così che anche il gamer con inclinazioni creator possa sfruttare appieno il monitor anche per la realizzazione di contenuti video.
Curva di Gamma HDR
ASUS ROG Strix XG27ACS - Game HDR
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma SMPTE2084 HDR |
Rapporto di contrasto: 2,546 : 1 |
Sul fronte HDR vediamo che il picco di luminanza supera abbondantemente le 400 candele su metro quadro, e la curva di gamma si rivela essere abbastanza aderente alla curva HDR di riferimento. Chiaramente l'esperienza HDR su questo monitor è limitata alla resa tonale della curva di gamma, in quanto sia il picco di luminanza contenuto, sia l'assenza di meccanismi di local dimming, non consentono di apprezzare l'esperienza completa della visione in gamma dinamica estesa.
Una funzionalità che sarà particolarmente apprezzata dai giocatori è la già citata Shadow Boost, utile soprattutto per quei giochi con ambienti scuri come spesso avviene con gli sparatutto in prima persona. Lo Shadow Boost analizza le aree scure dell'immagine e le schiarisce leggermente. Questo rende visibili i dettagli che altrimenti sarebbero difficili da distinguere.
A differenza dell'aumento generale della luminosità o del contrasto, Shadow Boost è progettato per modificare solo le aree scure, lasciando inalterate le parti luminose dell'immagine. In questo modo, si evitano gli effetti di sovraesposizione e si mantiene un'immagine complessivamente equilibrata. Per raggiungere questi risultati vengono utilizzati algoritmi avanzati per identificare e migliorare dinamicamente le aree scure, ottimizzando in tempo reale la visibilità senza compromettere la qualità dell'immagine.
ShadowBoost 0
ShadowBoost 1
ShadowBoost 2
ShadowBoost 2
ShadowBoost Dynamic Adjustment
Su ASUS ROG Strix XG27ACS, Shadow Boost è presente in 5 impostazioni: spento, Level 1, Level 2, Level 3 e Dynamic Adjustment, con l'ultima opzione che effettivamente migliora in maniera sensibile la qualità dell'immagine e permette di scorgere dettagli importanti anche nelle aree più scure che normalmente sarebbero di difficile leggibilità. Abbiamo cercato di rendere con un confronto fotografico l'idea di cosa bisogna aspettarsi da queste impostazioni: le foto sono state realizzate con le medesime impostazioni della macchina fotografica e nelle medesime condizioni di luce. Si tratta, ripetiamo, di trasmettere un'idea su come funziona Shadow Boost senza avere la pretesa di trasferire informazioni massimamente precise su colori e resa originale delle immagini, il che sarebbe ovviamente impossibile con questo metodo di cattura.
Per risolvere i problemi di sfocatura con immagini in rapido movimento, ASUS ROG Strix XG27ACS (che ricordiamo essere G-Sync Compatible e non nativamente G-Sync) usa ELMB, una tecnologia sviluppata da ASUS che ha per esteso il nome di Extreme Low Motion Blur. Funziona inserendo una retroilluminazione stroboscopica, che spegne brevemente la retroilluminazione del monitor tra il passaggio da un frame all'altro, migliorando la nitidezza delle immagini in movimento. ELMB, che su ASUS ROG Strix XG27ACS funziona parallelamente alla sincronizzazione variabile della frequenza di aggiornamento (non accade su tutti i monitor), riduce efficacemente il motion blur, come risulta evidente anche dalla demo testufo.com.
Per quanto riguarda il Dynamic Crosshair, si tratta di un'implementazione molto semplice che modifica il colore del mirino visualizzato a schermo impostandolo sul valore perfettamente complementare rispetto al colore dello sfondo della schermata su cui il mirino stesso è posizionato. Serve al giocatore di sparatutto più impegnato per avere una visione in tutti i momenti chiara del punto verso il quale sta rivolgendo la propria arma. Ovviamente, il giocatore può sempre scegliere di mantenere un dato colore fisso, invece della modalità dinamica.
Passando ai nostri test su latenza e tempi di risposta, eseguiti come al solito con lo strumento NVIDIA LDAT, riscontriamo un dato compatibile con le previsioni per quanto riguarda la latenza del display. Con una frequenza di aggiornamento di 180 Hz, ASUS ROG Strix XG27ACS si adatta sia alle esigenze del giocatore che vuole vivere esperienze senza compromessi visivi sia di chi vuole giocare in competitivo senza conseguenze sulla propria resa nei match.
Anche per quanto riguarda il test sui tempi di risposta, i risultati sono soddisfacenti, pur rimanendo ben lontani, per ovvie ragioni legate alle tecnologie su cui questi monitor sono basati, dalle soluzioni OLED e QD-OLED che abbiamo testato recentemente. I tempi di risposta significativamente più bassi che troviamo sugli OLED si sposano bene con le esigenze di gioco, annullando quasi completamente i problemi di ghosting e rendendo le immagini stabili e godibili sotto tutti i punti di vista. Il dato che fa segnare ASUS ROG Strix XG27ACS sotto questo aspetto si traduce comunque in un'esperienza ottima, ma al tempo stesso sensibilmente lontana da quelle che offrono i pannelli OLED o quelli con refresh rate più alti, come l'ASUS ROG PG248QP da ben 540 Hz che abbiamo misurato recentemente. Naturalmente, si tratta anche di monitor su fasce di prezzo completamente diverse dall'XG27ACS.
Sono più interessanti le considerazioni che si possono fare sull'OverDrive (OD), visto che ASUS ROG Strix XG27ACS propone 20 diversi livelli di OD che permettono al giocatore di configurare le modalità di visualizzazione secondo vari tipi di esigenze. L'OverDrive di un monitor è una tecnologia utilizzata per accelerare i tempi di risposta dei pixel. Serve a ridurre il motion blur e il ghosting (effetto scia) che si verificano durante il movimento rapido delle immagini sullo schermo e funziona applicando una tensione supplementare ai pixel in modo da accelerare il loro passaggio da un colore all'altro. Questo è particolarmente utile nei monitor da gioco e nei display ad alta frequenza di aggiornamento come questo ASUS ROG Strix XG27ACS.
Come possiamo vedere dal test, effettivamente aumentare il valore di OverDrive comporta un evidente contenimento dei tempi di risposta. Ma allora perché l'impostazione non è abilitata di default? Mentre l'OverDrive corregge i problemi di ghosting, infatti, un'impostazione eccessiva può determinare quello che gergalmente viene definito come "inverse ghosting", che si traduce in una quasi impercettibile scia bianca che segue l'oggetto in movimento. Abbiamo verificato che il trade-off tra ghosting e inverse ghosting avviene più o meno tra l'impostazione 7 e l'impostazione 8 del valore di OD.
Ciò risulta evidente con il famoso testufo.com, mentre è quasi del tutto impercettibile mentre si gioca. Con il test con l'UFO, invece, settare un OD 20 equivale a vedere una scia bianca a seguire l'UFO decisamente pronunciata. La causa dell'inverse ghosting è dovuta al fenomeno chiamato "overshoot": in condizioni di OverDrive, la maggior tensione applicata al pixel per velocizzarne la transizione, porta il pixel stesso ad assumere brevemente un colore molto vicino al bianco, e comunque differente rispetto al colore "finale" della transizione.
In definitiva, passare dalle prove dei QD-OLED o del 540 Hz prima menzionato a quella di Asus ROG Strix XG27ACS è naturalmente piuttosto traumatico da alcuni punti di vista. Un pannello con un refresh rate più alto conferisce una stabilità alle immagini che qui è molto meno presente. Detto questo, va considerata l'enorme differenza di prezzo: a 379€, infatti, la nuova soluzione di Asus mette a disposizione tante caratteristiche interessanti e un compromesso in termini di risoluzione, diagonale e refresh rate tutto sommato adeguato alle esigenze di tutti i giocatori, anche per chi vuole andare moderatamente sul competitivo.
Inoltre, la resa cromatica del pannello è ottima, con una buona impressione già alla prima accensione, poi suffragata, come abbiamo visto, dai test sperimentali. Parliamo di una soluzione IPS ben lontana in termini qualitativi dai pannelli TN che Asus ROG riproponeva a ripetizione sui propri monitor fino a non molti anni fa.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon solo usa tecnologie tradizionali ma non è nemmeno un Quantum Dot, che da quel che ricordo gli IPS QD debuttarono in massa nel 2022.
Strano che da allora questa tecnologia non sia diventata uno standard per tutti gli LCD, visto che tutti i prodotti IPS montano pannello LG anche con quantum dot, quindi non si tratta di una restrizione imposta da LG.
Esiste un modello chiamato MSI 274UQF, che è molto più vecchio di questo ma come riproduzione colore è uguale o superiore e con analoghe caratteristiche ad un prezzo inferiore.
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