Recensione PULSE Explore: le cuffie TWS per PS5 convincono, ma non del tutto

Sony espande ulteriormente l'ecosistema PS5 con un altro accessorio pensato per massimizzare l'esperienza di gioco. Parliamo delle PULSE Explore, le prime cuffie TWS progettate specificamente per la console next-gen: un prodotto che presenta diversi pregi, ma anche grandi difetti.
di Pasquale Fusco pubblicato il 29 Gennaio 2024 nel canale PerifericheSonyPlaystation
Tra gli innumerevoli headset compatibili con PlayStation 5, pochi modelli provengono dalla sempre più popolare categoria delle cuffie TWS (True Wireless Stereo). Di questi, una manciata ancora più piccola ha accesso a funzionalità considerate essenziali per il gaming next-gen, prima fra tutte la connettività a bassa latenza: troviamo quest'ultima sulle Hammerhead Hyperspeed di Razer e sulle GTW 270 Hybrid di EPOS, che tuttavia sacrificano alcune feature che avrebbero permesso al giocatore di sfruttare appieno PS5. Ecco dunque che interviene Sony.
Le 'piccole' Explore derivano dalle già note cuffie over-ear PULSE disponibili sin dal debutto commerciale di PlayStation 5, le quali si sono sempre distinte per l'ottimo rapporto qualità-prezzo. Un pregio che, vi anticipiamo, non sembra essere condiviso dalle prime cuffie TWS di Sony progettate appositamente per la sua console, visto l'esorbitante prezzo di lancio.
Le funzionalità, se non altro, non mancano e abbracciano un altro prodotto appena integrato nel sempre più espanso ecosistema PS5; quella Portal che si è presentata al grande pubblico come una console portatile, ma che di fatto è un semplice accessorio concepito per il gioco da remoto.
Dopo aver trascorso più di un mese in compagnia delle PULSE Explore, vogliamo condividere con voi le nostre impressioni a freddo su questa nuova periferica.
Design, costruzione e indossabilità
Rimosse dalla confezione - che includeva un manuale di guida rapida, il dongle, il cavo di ricarica USB-C e un set di gommini sostitutivi - le PULSE Explore catturano immediatamente l'attenzione con il loro singolare design. Partiamo dal case di ricarica che custodisce gli auricolari: è visibilmente più grande della maggioranza delle custodie viste per altre cuffie TWS, ma sfoggia delle linee alquanto accattivanti e, soprattutto, conformi all'ormai iconico design di PS5.
Ritroviamo le curve morbide della console negli auricolari stessi, che prendono le distanze dai più blasonati modelli TWS per proporre un'estetica originale e, a prima vista, ingombrante - ve ne parleremo a breve. Insolito anche il sistema di input: al posto dei comandi touch, molto diffusi tra i modelli true wireless, troviamo un bilanciere fisico per la regolazione del volume, posizionato sull'estremità superiore di ciascun auricolare. Andando a 'pizzicare' le Explore, possiamo interagire in maniera inaspettamente naturale sia con il bilanciere del volume sia con il pulsante Link; quest'ultimo ci permette di accoppiare le cuffie con PS5 e con Portal.
Al tatto, tuttavia, la primissima sensazione non è stata piacevole. La qualità costruttiva che viene percepita non ci farebbe pensare ad un prodotto 'premium': la parte del case che scorre sul lato per svelare gli auricolari appare alquanto fragile, facilmente soggetta a graffi e ad eventuali danni estetici oltre che meccanici. A tal proposito, in poco più di un mese di utilizzo (non propriamente asssiduo), il meccanismo a scorrimento ha lasciato un piccolo segno sul case - visibile solo in controluce, per fortuna. Gli earbuds sono purtroppo composti dagli stessi materiali e, come volevasi dimostrare, non c'è voluto molto tempo per procurare un lieve graffio ad uno degli auricolari.
NB: giuriamo di essere sempre molto delicati con i prodotti che proviamo e che nessun paio di cuffie TWS è stato maltrattato durante i nostri test.
Il lato positivo della 'plasticità' delle cuffie è che questa regala grande leggerezza al prodotto, ma si perdono non pochi punti in portabilità a causa delle generose dimensioni del case.
In merito alla voluminosità degli auricolari, anche in questo caso il feedback iniziale non è stato positivo, ma dobbiamo ammettere che ci si fa presto l'abitudine. Premettiamo che potrebbe volerci più di qualche semplice giorno per 'azzeccare' il corretto orientamento delle cuffie senza andare a sbirciare in cerca della solita L o R. Una volta indossate, le PULSE Explore saranno più o meno comode a seconda dei gommini scelti, i quali variano in dimensione.
Se indossate correttamente, le Explore non esercitano alcuna pressione sul padiglione auricolare con le sue 'alette'. Si può invece avvertire un lieve fastidio proveniente dal condotto uditivo, già dopo un'ora di utilizzo; dopo due ore, con ogni probabilità vorrete rimuovere le cuffie e concedervi una pausa. "Ci si fa presto l'abitudine", nel senso che dopo svariati giorni di utilizzo siamo riusciti a superare le due ore di gioco ininterrotto senza detestare gli earbuds.
Chiariamo che, almeno nella nostra esperienza, nessun paio di cuffie TWS risulta confortevole dopo qualche ora di utilizzo e questo discorso riguarda anche le più popolari AirPods di Apple. Si tratta in ogni caso di un dato soggettivo e dunque variabile, ma possiamo affermare con certezza che le PULSE Explore non sono tra gli auricolari (gaming e non) più comodi da indossare.
Connettività e autonomia
La connettività a bassa latenza delle PULSE Explore è permessa da un dongle USB-A incluso nella confezione; questo adattatore assume un nome specifico: PlayStation Link. È stato progettato da Sony per potenziare la comunicazione tra la console next-gen e le sue nuove periferiche, come le Explore qui analizzate e le Elite - altra novità dell'ecosistema PS5 che ripropone e perfeziona il form factor delle classiche PULSE. Cosa più importante: PlayStation Link ci permette di utilizzare gli earbuds in modalità low-latency anche su PC e Mac, oltre che su Portal.
Durante il nostro test non abbiamo mai avvertito alcun tipo di lag, sia nelle partite effettuate direttamente su PS5 che in quelle riprodotte in modalità remota su Portal.
Da quando il trend delle cuffie TWS si è diffuso a macchia d'olio, questi prodotti sono intrinsecamente legati a smartphone e tablet. Sony non poteva quindi non implementare la connettività multi-dispositivo: indossando le Explore, mentre giochiamo su PS5 o PC/Mac possiamo anche rispondere alle telefonate in arrivo sul nostro telefono o ascoltare la musica riprodotta su iOS o Android - se non vorrete riprodurla su PS5 tramite l'app di Spotify. Il 'pairing' con smartphone e tablet avverrà tramite Bluetooth, con la semplice pressione di un tasto.
Nonostante le generose dimensioni degli auricolari e della custodia, la batteria delle PULSE Explore non fa gridare al miracolo, ma fa sicuramente il suo dovere. Per gli auricolari, Sony dichiara un'autonomia garantita di 5 ore di gioco con una singola ricarica, mentre il case può offrire altre 10 ore di utilizzo dopo aver riposto le cuffie al suo interno. Non tutte le proposte third-party fanno di meglio, a meno che non si decida di uscire dalla sfera 'gaming'.
Funzionalità e qualità
Per la fascia di prezzo in cui si inseriscono, le PULSE Explore peccano sul fronte delle funzionalità considerate 'avanzate', mentre offrono tutte le feature più essenziali per giocare su console o PC sfruttando la grande versatilità offerta da un paio di cuffie TWS.
Nella fattispecie, manca la cancellazione attiva del rumore (ANC), tecnologia presente invece in numerosi prodotti di questa categoria, anche nelle fasce più basse, e in alcuni modelli di cuffie over-ear - come le EPOS H3PRO Hybrid. Chiariamo che l'ANC non rappresenta una feature sempre apprezzata in ambito gaming, ma torna spesso utile durante l'utilizzo combinato di cuffie e smartphone. Assenti anche i sensori di rilevamento in-ear, 'indispensabili' per interrompere automaticamente la riproduzione quando andiamo a rimuovere uno o più auricolari.
In compenso, le PULSE Explore sembrano offrire una (piccola) marcia in più sul fronte della comunicazione. Paragonato a quelli integrati in altri earbuds TWS, il microfono delle Explore è più che dignitoso e la sua qualità viene migliorata ulteriormente dall'IA: l'Intelligenza Artificiale interviene per rimuovere i rumori esterni, il che ci consente di comunicare in chat vocale o durante le telefonate in maniera più chiara. Certo, siamo ancora lontani dalla qualità raggiunta da alcuni headset over-ear, ma per delle cuffie TWS è un buon risultato.
A tal proposito, passare da un paio di cuffie over-ear ad un paio di auricolari wireless ha avuto senz'altro un grande impatto sui primissimi feedback legati alla qualità sonora. Consci dei limiti di questo tipo di periferica, abbiamo apprezzato le PULSE Explore in fase di gioco e le abbiamo apprezzate ancora di più durante l'utilizzo con lo smartphone.
Partiamo dalla premessa che Sony ha scelto dei driver magnetici planari per le sue prime cuffie TWS per PS5. Almeno sulla carta, questi driver dovrebbero riprodurre suoni ricchi e dettagliati, accompagnati da bassi profondi e nitidi. Nella pratica, le Explore regalano un'ottima resa degli alti e riproducono dei bassi 'accettabili', ma mai particolarmente accentuati. Al lancio del prodotto e nelle settimane immediatamente successive, questa situazione non poteva essere migliorata, dal momento che le Explore non offrivano alcuna opzione legata al bilanciamento.
Con il più recente aggiornamento del firmware di PS5 (v24.01-08.60.00) è stata però introdotta un'opzione - accessibile dal menu del Centro di Controllo - per accedere all'equalizzazione del suono delle PULSE Explore. Ora è possibile accedere a tre preset EQ: Standard, Bass boost e Sparatutto. Mentre la prima non apporta modifiche al bilanciamento predefinito, la seconda ridefinisce finalmente i bassi e migliora in maniera percepibile l'esperienza d'ascolto in fase di gioco; a conti fatti, dopo aver scelto questo preset EQ non siamo più tornati indietro.
Buona, tutto sommato, l'equalizzazione per gli shooter che va ad accentuare ulteriormente le frequenze alte, ma qui occorre spendere qualche parola sul suono direzionale.
Senza troppe sorprese, le PULSE Explore sono compatibili con la tecnologia Tempest 3D di PlayStation 5, ma non si sono rivelati i dispositivi migliori per l'audio tridimensionale. In God of War: Ragnarok, i rapidi fendenti scagliati da Kratos con le sue Lame del Caos suonano in maniera chiara, mentre i più pesanti colpi del Leviatano perdono un po' di spessore. Ancora meno soddisfacente è stato però il suono direzionale, al punto che faticavamo più del solito ad individuare la posizione dei nemici nell'ambiente di gioco. Inutile dire che in uno sparatutto online, come The Finals, le PULSE Explore non si sono rivelate molto efficienti.
Conclusioni
Le PULSE Explore di Sony sono disponibili all'acquisto dallo scorso 6 dicembre a 219,99 euro. Un prezzo che inserisce questo prodotto tra i meno accessibili nella categoria degli auricolari TWS di fascia medio-alta e, senza dubbio, tra i più costosi in quella degli earbuds da gaming. Un prezzo che, al tempo stesso, si scontra con la maggior parte delle criticità che abbiamo evidenziato, come la deludente qualità costruttiva o l'assenza delle feature più avanzate (ANC e non solo).
Le cuffie progettate appositamente per PlayStation 5 possono vantare caratteristiche e feature - legate soprattutto alla connettività - di cui non possono fregiarsi molte delle soluzioni più economiche; tali caratteristiche, tuttavia, non costituiscono il motivo principale per cui sentiamo di raccomandarle. Prodotti come quelli già menzionati nell'apertura di questa recensione superano le Explore sul fronte prestazionale e non solo, offrendo al tempo stesso la connettività a bassa latenza e un prezzo di vendita più appetibile.
I super-appassionati che, invece, vorranno completare il proprio ecosistema PS5 con un altro prodotto ufficiale potrebbero essere meglio disposti a spendere una simile cifra per le PULSE Explore di Sony. Segnaliamo, comunque, che al momento non è possibile acquistare gli auricolari da direct.playstation.com né dal marketplace di Amazon.it.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià tirarli fuori dalla custodia con sto freddo è contro la convenzione di Ginevra!
Ne ho lette di recensioni,sono ottimi ma ancora da migliorare,ma stanno già sviluppando un miglioramento,per adesso gli xmems sono ibridi ma promettono ottimi risultati.
Già tirarli fuori dalla custodia con sto freddo è contro la convenzione di Ginevra!
Si, ma veramente... di cosa stiamo parlando? Tirare fuori gli auricolari dalla custodia può graffiare sia la stessa che gli auricolari!? Che obbrobrio.
E il suono direzionale carente! Ovvero, l'unica cosa che dovrebbero avere di perfetto delle cuffie da gaming.
Per non parlare di come ci si dovrebbe fare l'abitudine alla loro scomodità (inutilmente, visto che si continua a cercare di reinventare la ruota con forme d'improponibile ergonomia).
Il tutto a 219,99 Euro.
Da parte di Sony era prevedibile un prodotto che non vale il prezzo di listino, prezzo gonfiatissimo in perfetto stile "for the p(l)ayers"
Ma la cosa più grave, qualità costruttiva e features mancanti per il prezzo, per me è il difetto di ergonomia, se come si legge dopo poco stancano
Scaffale finchè non scenderanno a metà prezzo o anche meno.
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