Recensione Elgato Key Light, WAVE:3 e Stream Deck+: perfetti per una postazione ''tuttofare''

Recensione Elgato Key Light, WAVE:3 e Stream Deck+: perfetti per una postazione ''tuttofare''

Abbiamo cercato di capire quali potrebbero essere i prodotti adatti per realizzare una postazione di streaming minimale e semplice. Ecco perché abbiamo deciso di provare tre prodotti Elgato come la luce Key Light, il dispositivo di controllo Stream Deck+ e il microfono Wave: 3 che possono soddisfare proprio questi requisiti.

di pubblicato il nel canale Periferiche
Elgato
 

La produzione di contenuti digitali, in particolare nel mondo dello streaming e della creazione di video online, ha vissuto una crescente popolarità negli ultimi anni. In questo contesto, la necessità di strumenti di alta qualità che semplifichino e migliorino l'esperienza degli utenti è diventata sempre più evidente. Abbiamo cercato di capire quali potrebbero essere i prodotti adatti per realizzare una postazione di streaming minimale, semplice ma altrettanto professionale e con Elgato abbiamo sicuramente ottenuto un ottimo risultato. Elgato, marchio noto per la sua leadership nel settore degli accessori e degli strumenti per la produzione di contenuti, ha infatti a catalogo tre prodotti chiave che mirano a soddisfare le esigenze dei creatori digitali: Elgato Key Light, Elgato Stream Deck+ e Elgato Wave: 3.

Elgato Key Light è una soluzione di illuminazione professionale progettata specificamente per migliorare la qualità della luce durante le sessioni di streaming o le registrazioni video. Con la sua costruzione elegante e regolazione continua della temperatura del colore, offre una luminosità personalizzabile che si adatta alle esigenze di qualsiasi ambiente di produzione. La facilità d'uso e la flessibilità nel posizionamento fanno di questo prodotto una scelta intrigante per coloro che cercano una soluzione di illuminazione affidabile per le loro attività di creazione di contenuti. 

C’è poi Elgato Stream Deck+ ossia un dispositivo di controllo che ha rivoluzionato il modo in cui i creatori gestiscono le loro trasmissioni. Con tasti retroilluminati programmabili, questo stream deck consente agli utenti di personalizzare facilmente i comandi e le azioni con un singolo tocco. La sua integrazione con un'ampia gamma di applicazioni e piattaforme di streaming lo rende uno strumento versatile per chiunque cerchi un modo efficace e intuitivo per gestire le proprie trasmissioni in diretta.

Infine, c’è Elgato Wave: 3 un microfono USB che offre una qualità audio cristallina per la registrazione vocale e lo streaming. Dotato di un filtro anti-pop integrato e di un sistema di sospensione per ridurre i rumori indesiderati, il Wave: 3 è progettato per garantire una riproduzione vocale nitida e professionale. Con funzionalità aggiuntive come il controllo del mixaggio e la registrazione a 24 bit, questo microfono è un'opzione interessante per coloro che cercano un miglioramento significativo nella qualità audio dei loro contenuti.

 

In questa recensione, esploreremo in dettaglio ciascuno di questi prodotti Elgato, valutandone la progettazione, le prestazioni e la praticità d'uso.  

Elgato Key Light: un ''faro'' intelligente e sempre pronto

Iniziamo con Elgato Key Light ossia una soluzione di illuminazione intelligente progettata per soddisfare le esigenze dei creatori di contenuti digitali, fotografi e videomaker. Con una costruzione elegante e una serie di funzionalità avanzate, questo sistema promette di elevare la qualità della luce nelle sessioni di streaming, registrazioni video e produzione fotografica. Sì, perché sembra essere un oggetto apparentemente secondario nella propria attrezzatura, ma in realtà non lo è affatto. Una scena ben illuminata si riesce ad immortalare benissimo persino con uno smartphone, mentre una buia può mettere in difficoltà pure una fotocamera top di gamma. Molto spesso però il tempo impiegato per sistemare a modo un set di luce è talmente elevato che in alcune situazioni potrebbe risultare un po’ esagerato. Ecco perché molto spesso rimane più comoda la soluzione ad una singola luce che possa venire accesa, determinata l’intensità e il colore unicamente da un’app o da una singola postazione. Da qui l’idea di Elgato che con la Key Light ha deciso di portare all’estremo proprio questa potenzialità e soluzione soprattutto perché pensata idealmente per lo streamer ma che, come vedremo, potrà essere usata in modo saggio e funzionale anche da altri. 

Nella nostra esperienza con Elgato Key Light, abbiamo esplorato le sue caratteristiche chiave, valutandone l'efficacia, la facilità d'uso e la versatilità. 

Un aspetto che colpisce immediatamente è il design raffinato della Elgato Key Light. La sua struttura snodabile e sottile si integra facilmente nell'ambiente di lavoro senza risultare ingombrante. La base solida e stabile assicura una posizione sicura sulla scrivania, mentre il braccio regolabile e la testa rotante consentono di angolare la luce in modo quasi sempre preciso, adattandola alle esigenze specifiche del momento. La costruzione di qualità suggerisce una durata nel tempo e una resistenza all'usura che si traducono in un investimento affidabile per gli utenti che cercano una soluzione di illuminazione a lungo termine. 

In confezione troveremo tutto quello che serve per utilizzare la Key Light di Elgato partendo da quello che è l’elemento più importante e anche distintivo per certi versi ossia il braccio da scrivania con testa a sfera. Sì, perché la Key Light di Elgato potrà venire utilizzata in modo stazionario agganciandola alla scrivania piuttosto che ponendola su di un classico stativo da pavimento. Qualitativamente il braccio da agganciare al tavolo è solido e anche molto ben fatto. È in metallo con un morsetto nella parte inferiore che stringendo garantisce l’aggancio sicuro al tavolo della scrivania, senza danneggiarla, e con un massimo di spessore pari a 60 mm ed un minimo di 55 cm anche se la seconda sezione può spingerlo ad essere posizionato su tavole di spessore anche di 125 cm.

In confezione troveremo anche un alimentatore e questo sarà un segnale imprescindibile tale per cui la Elgato Key Light non potrà essere utilizzata senza attaccarla alla corrente. Poco male perché è realizzata per lo streamer e si sa che lo streamer ha la sua postazione di gioco fissa. La facilità d'uso della Key Light è un elemento che merita attenzione visto che l'installazione è rapida e intuitiva

Da non sottovalutare poi la presenza di una piccola testa a sfera alla quale è possibile avvitare il pannello LED che per onore di cronaca sappiate che è realizzato in metallo per una superficie luminosa che può spaziare fino a 600 cm2 con uno spessore di appena 35 millimetri. Il metallo rende il pannello molto resistente con una robustezza che viene interrotta, per modo di dire, da quello che è l’unico aspetto sporgente del device ossia la zona centrale che include l’elettronica, il tasto di accensione e spegnimento e l’eventuale reset.

Poco male perché tutto è equilibrato, realizzato con un lavoro certosino di finiture che spaziano fino alla texture sulla parte posteriore del pannello che può facilmente essere esposto a riprese senza apparire posticcio e brutto. 

A livello tecnico la Elgato Key Light è un portento perché risulta costituita da 160 LED realizzati da OSRAM. Questo permette di avere una potenza fino a 2800 lumen. Per un classico confronto sappiate che le potenti lampade smart odierne possono raggiungere al massimo gli 850 lumen. Oltretutto, e qui sta la genialata di Elgato, sulla Key Light è presente un diffusore integrato che garantisce di rendere la forte illuminazione completamente omogenea senza dunque scorgere i singoli LED presenti. Questo è cruciale per ottenere immagini e video di alta qualità, garantendo che ogni dettaglio sia nitido e ben definito. Inoltre, la regolazione della luminosità in modo graduale, come vedremo, consente di adattare facilmente l'intensità della luce alle esigenze specifiche della scena o dell'ambiente di lavoro.

Un altro punto forte della Key Light è la sua compatibilità con il software di streaming e di registrazione. Attraverso l'apposito tool Elgato Control Center, gli utenti possono regolare le impostazioni della Key Light direttamente dal computer, semplificando il processo di controllo e personalizzazione dell'illuminazione durante le sessioni di streaming. Questa integrazione intelligente riduce la necessità di regolazioni manuali e consente un controllo più immediato e preciso. La compatibilità è massima perché l’app è presente sia per Mac che Windows ma anche per iOS e Android permettendo dunque di avere sempre a portata di mano la regolazione totale della luce. 

La potenza luminosa della Elgato Key Light è poi impressionante. L'elemento distintivo però è senza dubbio la sua capacità di regolare la temperatura del colore in modo continuo, consentendo un controllo preciso dell'atmosfera luminosa. Questo è particolarmente utile per creare ambienti caldi o freddi a seconda delle necessità della situazione. La temperatura del colore regolabile da 2900 a 7000 Kelvin offre una gamma di opzioni che va dal bianco caldo al bianco freddo, fornendo la flessibilità necessaria per adattarsi a diverse condizioni di illuminazione ambientale. Il controllo è semplice e sempre efficace direttamente da app. Oltretutto la possibilità di utilizzare lo Stream Deck+ (o anche gli altri prodotti di Elgato) rende ancora più veloce il poter comandare la luce in ogni sua derivazione. Ci ha colpiti oltre alla potenza anche l’uniformità con cui viene indirizzata la luce su di un piano o un volto. 

Il suo prezzo è forse l’unica vera nota che potrebbe non piacere a tutti. Sì, perché la Key Light non è (giustamente) economica visto che il prezzo raggiunge i 199€ di listino. 

Elgato Stream Deck+: la plancia di comando personalizzabile

Come detto per l’utilizzo della Elgato Key Light, oltre alle varie applicazioni e tool presenti su smartphone e PC, è possibile avere il massimo controllo della luce anche tramite l’Elgato Stream Deck+ che però, attenzione, potrà permettervi di fare molto di più e non solo con le luci. Sì, perché Elgato Stream Deck+ rappresenta una pietra miliare nell'ambito della produzione di contenuti digitali, offrendo una soluzione innovativa e versatile per la gestione delle trasmissioni in diretta.  

Il ''Plus'' presente nel nome chiaramente lo differenzia dai suoi fratelli per la presenza, oltre ai classici sei pulsanti personalizzabili con schermi OLED, di una piccola barra a display aggiuntiva e anche di quattro controller rotativi che non faranno altro che dare man forte alla personalizzazione dello Stream Deck+ e anche al lavoro quotidiano dello streamer e non solo. 

Un aspetto che colpisce immediatamente dello Stream Deck+ è il suo design ergonomico e compatto. Il dispositivo è composto da una griglia di tasti retroilluminati, ognuno programmabile con icone personalizzate, che offre un feedback visivo immediato. La costruzione solida e la sensazione tattile dei tasti conferiscono un tocco di qualità, suggerendo un'attenzione particolare ai dettagli nella progettazione del dispositivo. Oltretutto Elgato permette di scegliere tra la classica finitura nera elegante o quella più fresca di colore bianco.

Sono gusti ma ammettiamo che entrambe soddisfano sicuramente quell’aspetto di modernità che la maggior parte degli utenti cerca. Oltretutto sulla scrivania rimane un prodotto serio, elegante e solido durante l’utilizzo. Peccato forse da un punto di vista logistico che non sia possibile modificare l’inclinazione ma è forse meglio così permettendo di avere comunque un prodotto solido per lungo tempo. 

La parte inferiore vede la presenza di un pad antiscivolo che garantisce al Deck+ di stazionare sulla scrivania in modo perentorio. Sul retro invece troviamo la porta USB-C per la connessione con un cavo, in dotazione, assolutamente robusto e di ottima qualità perché rivestito. Peccato forse per la terminazione con USB-A e non USB-C e anche dell’assenza di un possibile adattatore in dotazione. Poco male comunque perché è palese che chi utilizzerà questo tipo di accessorio lo farà con una pletora di hub e accessori che non faranno sicuramente rimpiangere la scelta di Elgato. Unica pecca importante però quella di non poter collegare la Stream Deck+ di Elgato ad un hub su Mac e questo significa che per farla funzionare sarà obbligatorio collegare il cavo ad una porta del Mac. E sappiamo che se si usa un MacBook questo diventa non proprio comodo.

La vera forza dello Stream Deck+ emerge quando si esplora la sua capacità di personalizzazione. L'applicazione companion, disponibile per il download gratuito, consente di assegnare a ciascun tasto una vasta gamma di comandi, azioni e macro. La libreria di integrazioni è impressionante, coprendo le principali piattaforme di streaming, software di editing video, social media e molte altre applicazioni. Questo rende il Stream Deck+ incredibilmente flessibile, adattabile alle esigenze specifiche di ciascun utente. L'installazione e la configurazione dello Stream Deck+ sono sorprendentemente semplici. Dopo aver collegato il dispositivo al computer, l'app companion rileva automaticamente le applicazioni installate e suggerisce azioni predefinite per i tasti.

Il processo di personalizzazione è intuitivo, con la possibilità di trascinare e rilasciare azioni direttamente sui tasti. La facilità d'uso è evidente anche durante l'utilizzo quotidiano, con i tasti retroilluminati che forniscono un feedback visivo chiaramente comprensibile. Poter gestire azioni complesse con un singolo tocco è particolarmente utile durante le trasmissioni in diretta, dove la gestione simultanea di scene, transizioni, suoni e comandi può risultare impegnativa. La possibilità di creare folder e pagine multiple aumenta ulteriormente la capacità di personalizzazione, consentendo agli utenti di organizzare le proprie azioni in modo logico e accessibile.

Ci sono, come detto, 8 pulsanti disposti su due file da 4 colonne a cui si aggiunge un display sottile e touchscreen posto al di sopra dei quattro controller rotativi che hanno funzione di rotazione orario e antioraria ma anche di pressione. Nel software di personalizzazione di Elgato è possibile scegliere tra due liste di plugin che riguardano i ''Keys'' e i ''Dials'': i primi sono esplicitamente per i pulsanti mentre i secondi sono stati ideati per le rotelle. Oltretutto direttamente dal pannello è possibile aggiungere ogni tipo di plug-in andando a pescare in un separato store di Elgato che ha deciso di suddividere a modino le varie sezioni di discover, plugins, icon, music e sound effects per rendere il tutto estremamente comodo e veloce da poter utilizzare. Oltretutto, almeno da quello che abbiamo trovato noi, non ci sono plug-in a pagamento.

Come detto in precedenza è possibile creare un una cartella per ogni tasto dove porre all’interno altre 7 funzioni visto che l’ottavo pulsante servirà per tornare indietro. L’utente potrà anche creare una serie di profili e ogni profilo potrà avere fino a 10 pagine che oltretutto potranno venire scorse orizzontalmente con un semplice passaggio del dito sullo schermo piuttosto che usare i tasti per direzionare la navigazione. Una nuova funzionalità comoda per snellire i tempi di navigazione.

L'integrazione di funzionalità avanzate, come la possibilità di mostrare immagini dinamiche sui tasti (chiamate "tastiere virtuali"), aggiunge un livello di dinamicità al dispositivo. Questo è particolarmente utile per identificare rapidamente la funzione di ciascun tasto, specialmente quando si lavora con un gran numero di azioni programmate. La fluidità con cui lo Stream Deck+ si adatta a diverse situazioni di utilizzo è un elemento chiave nella sua efficacia complessiva.

Un altro aspetto positivo del Stream Deck+ è la compatibilità continua con gli aggiornamenti del software. Elgato dimostra un impegno costante nell'implementare nuove funzionalità, miglioramenti e integrazioni, garantendo che il dispositivo rimanga all'avanguardia e in grado di soddisfare le esigenze mutevoli degli utenti. Non solo perché la presenza del backup e del ripristino permetterà agli utenti di non avere mai paura di perdere le impostazioni magari accumulate in anni di utilizzo. Ricordate che lo Steam Deck+ è legato al proprio PC o Mac e questo significa che unendolo ad un altro PC o Mac non riconosciuto, il Deck+ apparirà inizialmente del tutto vuoto come se fosse al primo avvio. Un vantaggio per mantenere sempre e comunque protetti i dati sensibili o le impostazioni di chi lo ha usato precedentemente. 

L’uso classico che se ne fa di uno Stream Deck+ è quello appunto per lo streaming audio e video. Il device di Elgato permette di risultare compatibile praticamente con tutto: si potrà infatti avere accesso immediato a YouTube, Twitch, X, Facebook altri programmi di streaming e ancora tutti i vari plugin che portano alle luci Elgato, Philips o ancora alla classica domotica di casa come Home Assistant, Tado, Twinkly o altro. Ci è piaciuta la personalizzazione grafica che possiamo dare alla striscia di display OLED: sì, perché tramite il tool di Elgato possiamo impostare in background un certo tipo di sfondo preimpostato o addirittura caricare un’immagine personalizzata con quel formato in modo tale da avere ciò che desideriamo. Chiaramente questo piccolo schermo servirà per indicare i comandi delle rotelle che, come il resto, potremo personalizzare a proprio piacimento in un modo che prima d’ora Elgato non aveva mai permesso. Sì, perché sarà possibile agire sulle rotelle per modificare ad esempio alcuni parametri usando Photoshop oppure per qualche altro software. Non appena entreremo in esso, la barra si modificherà per il software attivo, per poi sparire una volta usciti dal programma. Capite che questo apre scenari pressoché infiniti che permettono di avere shortcuts immediati da utilizzare con ogni (o quasi) software. 

In questo caso il vantaggio di uno Stream Deck+ come questo di Elgato sta nel suo essere praticamente universale. In giro ci sono molti controller che nascono specificatamente per il video editing o anche per il photo editing ma possono fare solamente quello. Qui invece si può fare un po’ tutto personalizzando a modo il Deck+ è possibile usare l’Elgato con una serie di programmi ma anche di azioni quotidiane, come lanciare una pagina web, un codice impostato o anche un canale di streaming o altro, che altri sognano di fare. Un solo controller per comandare tutto, è forse questo uno slogan che potremmo dare al Deck+ di Elgato. 

In conclusione, il Elgato Stream Deck+ è un dispositivo di controllo che ha davvero rivoluzionato il modo in cui i creatori gestiscono le loro trasmissioni in diretta e la produzione di contenuti digitali. La sua combinazione di design intuitivo, flessibilità di personalizzazione e funzionalità avanzate lo posiziona come uno strumento essenziale per streamer, creatori di contenuti e professionisti del settore. Nonostante il prezzo possa sembrare inizialmente un investimento significativo, parliamo infatti di 229,99€, la facilità con cui il Stream Deck+ semplifica complesse attività di produzione di contenuti lo rende un valore aggiunto che può migliorare notevolmente l'efficienza e la qualità del lavoro creativo.

Elgato WAVE:3

Analizziamo infine l’ultimo pezzo della postazione ossia l’Elgato Wave:3 che si posiziona come microfono USB di alta qualità, progettato per soddisfare le esigenze dei creatori di contenuti digitali impegnati nella registrazione vocale e nello streaming. Dalle premesse sappiate che il microfono promette di offrire una qualità audio cristallina insieme a funzionalità avanzate. Dopo aver sperimentato il Wave:3, è evidente che queste premesse sono state soddisfatte visto che il device offre una combinazione convincente di prestazioni audio, design intuitivo e flessibilità d'uso.

Partiamo dalle sue caratteristiche estetiche perché sappiamo che oggi lo streamer o chi per lui guarda assolutamente all’aspetto estetico di ogni componente della sua postazione di registrazione video o audio. Intanto sappiate che il Wave:3 di Elgato è un microfono dalle dimensioni non esagerate che viene fornito in confezione con un piccolo piedistallo con una forcella che ne permette anche l’inclinazione. È un supporto da scrivania, forse un po’ troppo basso, anche se il consiglio è senza dubbio quello di acquistare un'estensione per il supporto o andare direttamente sul braccio snodabile a sospensione che permette di certo una portata extra ma soprattutto anche la canalizzazione dei cavi. 

A livello tecnico il Wave:3 di Elgato è un microfono a condensatore dotato di una capsula cardioide da 24 bit, il microfono cattura chiaramente e in modo dettagliato la voce dell'utente, fornendo una riproduzione audio cristallina. La risposta in frequenza ampia (70 Hz - 20 kHz) garantisce praticamente che ogni sfumatura della voce sia catturata, risultando in registrazioni vocali ricche e dettagliate. Questa precisione audio è fondamentale per coloro che cercano una qualità professionale per le loro registrazioni vocali o trasmissioni in diretta. Oltretutto la sensibilità ai 120dB permettono di utilizzarlo addirittura non spingendosi oltre il 30% del gain e dunque mantenendo estremamente basso il rumore di fondo. C’è un’uscita da 3,5 mm sul retro accanto alla USB-C dove si collega il cavo relativamente lungo e di buona fattura. 

A livello costruttivo è un microfono di buona quali anche se forse qui Elgato poteva fare di meglio. Sì, perché la parte inferiore del Wave: 3 è in policarbonato che sicuramente risulta robusta ma che non rende la stessa sensazione che si può avere con il metallo con cui è invece realizzata la parte superiore del microfono. La forma è classica e relativamente compatta con una singola rotella contornata da 7 LED per il controllo. È una rotella che può venire premuta per il controllo del gain, l’uscita in cuffia o il bilanciamento audio USB con il PC.

Per capire in quale delle tre impostazioni stiamo agendo esistono tre ulteriori LED al di sopra della rotella che identificano appunto lo stato. Non manca un accesso diretto alla funzione ''Mute'' che sappiamo essere fondamentale per chi registra audio o anche per chi fa streaming live. In questo caso infatti sul Wave:3 di Elgato è possibile mettere in Mute l’audio semplicemente sfiorando con un dito la parte superiore del microfono, senza generare alcun rumore meccanico. Si attiverà automaticamente un LED rosso attorno alla rotella per far capire di aver disattivato il microfono. 

Un'altra caratteristica che distingue il Wave:3 è il filtro anti-pop integrato. Questo componente riduce efficacemente i suoni esplosivi, come la "p" e la "b", garantendo una registrazione vocale più pulita e priva di rumori indesiderati. È una componente particolarmente importante per coloro che utilizzano il microfono in ambienti non trattati acusticamente o durante le sessioni di streaming in cui la qualità audio è di primaria importanza. 

La versatilità del Wave:3 si evidenzia attraverso la sua flessibilità d'uso. Il microfono è compatibile con una varietà di piattaforme e software di registrazione, rendendolo adatto sia per l'utilizzo professionale in studi di registrazione che per l'uso quotidiano in ambienti di streaming online. La connessione USB semplifica notevolmente l'installazione, eliminando la necessità di apparecchiature audio complesse o adattatori aggiuntivi.

Questa caratteristica lo rende accessibile anche per coloro che non sono esperti tecnici, ma desiderano comunque una qualità audio superiore. Oltretutto per chi non volesse lasciare nulla al caso ecco che al solito Elgato propone il suo punto di forza ossia l’integrazione con il software Wave Link del brand. È un software avanzato che offre un controllo dettagliato su molteplici fonti audio, consentendo agli utenti di regolare facilmente il mixaggio durante le sessioni di registrazione o streaming.

Una funzione è particolarmente utile quando si desidera bilanciare la voce con altri suoni, come musica di sottofondo o effetti sonori. L'interfaccia intuitiva di Wave Link semplifica notevolmente questo processo, offrendo un controllo pratico senza la necessità di passare attraverso complesse configurazioni audio.

Elgato Wave:3 si afferma come un microfono USB di buona qualità, ideale per registrazioni vocali e streaming. La sua qualità audio cristallina, il filtro anti-pop integrato e l'integrazione con il software Wave Link offrono una combinazione potente per chi cerca una soluzione affidabile per le loro esigenze audio. Sebbene il prezzo possa sembrare leggermente superiore rispetto ad alcuni microfoni USB sul mercato, parliamo di 169,99€ di listino, le funzionalità avanzate giustificano l'investimento per coloro che pongono una priorità sulla resa audio impeccabile nei loro progetti creativi.

 

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