Computex 2023: poche novità ma emergono alcuni nuovi trend

L'edizione 2023 del Computex vede il ritorno ad una partecipazione come negli anni passati: poche novità quelle presentate in un mercato che in questi periodi è in difficoltà per le vendite non soddisfacenti, ma emergono tra i padiglioni alcuni trend particolarmente interessanti
di Paolo Corsini pubblicato il 02 Giugno 2023 nel canale PerifericheIntelAMDNVIDIA
L'edizione 2023 del Computex di Taipei volge ai battenti ed è il momento di alcune riflessioni su questo evento e su quello che in generale l'industria dell'ICT ha mostrato nei padiglioni del quartiere fieristico di Nangang. Computex 2023 è stata la prima vera edizione post Covid: dopo l'annullamento delle edizioni 2020 e 2021, quella dello scorso anno non ha visto di fatto la partecipazione di visitatori stranieri, per via della quarantena di 14 giorni richiesta all'ingresso di Taiwan. Si è quindi ripartiti dopo 3 anni di stop, con l'incertezza circa quello che sarebbe successo e soprattutto su quale livello di partecipazione si sarebbe raggiunto.
Al termine della fiera l'esito è indubbiamente positivo: ampia partecipazione tanto delle aziende locali e asiatiche come dei visitatori. Ci si è spostati a fatica tra i padiglioni della fiera, con un'atmosfera che ha ricordato da vicino quella delle precedenti edizioni del Computex. Tutto come prima? Non proprio: se partecipazione e numero di espositori non hanno di certo deluso, chi si aspettava molti annunci e novità sarà rimasto deluso. Non c'è però da sorprendersi di questo: il Computex, ma questo vale per un po' tutte le fiere di settore internazionali, non è più da tempo sede degli annunci più importanti nel settore dell'ICT.
Se pensiamo a schede video e processori possiamo dire che i giochi erano già fatti. NVIDIA e AMD hanno presentato le proprie soluzioni di fascia media, rispettivamente GeForce RTX 4060Ti e Radeon RX 7600, la settimana precedente mentre Intel e AMD hanno già reso disponibile tutta la propria gamma di processori per sistemi desktop e notebook. Da questo ne è derivata la difficoltà dei produttori di componenti, che non hanno potuto far leva su nuove GPU e CPU per presentare proprie soluzioni aggiornate: solo in pochi casi è stata mostrata qualche novità, ma si è trattato di marginali evoluzioni di prodotti già disponibili sul mercato da tempo.
Tra gli stand della fiera non sono quindi di certo mancati i prodotti, ma di novità di fatto non se ne sono viste. Questo però non vuol dire che il Computex non abbia dato segnali interessanti: più che per le novità, del resto, partecipare al Computex significa cogliere i trend che si andranno a delineare per i prossimi anni. E nel 2023 sono due quelli ben evidenti girando tra gli stand della fiera, con un terzo che definirei "a metà".
Colonnine di ricarica per tutti
In uno dei primi stand che ho visitato al Computex, quello di uno storico e ben noto produttore di schede madri taiwanese, sono rimasto molto stupito nel vedere promossa una soluzione di ricarica AC per vetture elettriche accanto ad una colonnina più voluminosa per la ricarica ad alta potenza in corrente continua in stazioni pubbliche.
Chiedendo informazioni ho scoperto che quel produttore non solo ne ha sviluppato la componente hardware ma anche curato tutta la struttura software, compresa l'interfaccia per l'autenticazione e il pagamento oltre a quella legata, nella soluzione in DC ad alta potenza, ad uno schermo che propone informazioni commerciali di vario tipo. Ho pensato si trattasse di un caso isolato ma così non è: pressoché tutti i principali produttori di hardware e componentistica taiwanesi hanno esposto soluzioni di ricarica per vetture elettriche nei propri stand.
Questo non è un caso isolato quindi ma un vero e proprio trend, che a ben vedere non deve di certo sorprendere vista la crescente diffusione di vetture elettriche e la necessità di implementare soluzioni di ricarica tanto a bassa potenza come di tipo fast. In un mercato che si prevede in crescita esponenziale nei prossimi anni ecco quindi l'interessamento dei produttori taiwanesi, alla ricerca di opportunità di diversificazione in un settore complementare al loro tradizionale ma nel quale possono sfruttare la propria competenza.
Saranno capaci di guadagnare uno spazio anche in questo mercato? Il mondo delle soluzioni di ricarica è indubbiamente in forte espansione ma sono presenti già numerosi produttori con uno storico consolidato e una gamma di prodotti adatta tanto alle necessità dell'utente privato come a chi deve implementare una stazione di ricarica pubblica. Ci si può domandare quale sarà la forza dei produttori asiatici, storicamente impegnati nel mondo dell'hardware, in questo settore: la domanda è forte e crescerà ancora in futuro, vedremo se questo permetterà loro di guadagnare lo spazio necessario.
Più server e meno PC?
Più delle soluzioni di ricarica per vetture elettriche a emergere tra i padiglioni del Computex sono state le soluzioni server per i datacenter. Anche qui tutti i produttori hardware hanno sfoderato le armi, con superfici dei propri stand dedicate alle diverse soluzioni server che sono state spesso superiori a quelle riservate ai business tradizionali.
Del resto, è evidente come la diffusione delle tecniche di intelligenza artificiale abbia generato una domanda per soluzioni di puro calcolo nei datacenter sempre più alta, con una traiettoria che sembra al momento ben indirizzata verso una continua crescita nei prossimi anni. Si presenta una ricca opportunità per i produttori asiatici, che si diversificano da schede madri e schede video seguendo quanto fatto da decenni da due aziende come Supermicro e Tyan che sono storicamente da sempre dedicate al mondo dei server.
Anche in questo caso potremmo sintetizzare che "è più facile a dirsi che a farsi", in quanto il mercato delle soluzioni server è ben consolidato e soprattutto non legato alla sola componente hardware. Per poter raccogliere successo di mercato queste aziende dovranno essere in grado di fornire tutto quello che, in ambito datacenter, si deve accompagnare necessariamente alla componente hardware: dai servizi di supporto all'assistenza a tutto l'ecosistema. Non basta avere l'ultima CPU accoppiata ad una GPU dedicata ai calcoli in datacenter per riscuotere successo commerciale, soprattutto se la volontà è quella di operare all'interno dei grandi datacenter dei colossi del cloud e dell'intelligenza artificiale.
L'hardware è anche bianco
Non è questo un trend consolidato ma è parso ben evidente, muovendosi tra gli stand, come molti produttori abbiano scelto di proporre soluzioni hardware di colore completamente bianco. Non è una novità in senso assoluto in quanto in passato si sono viste schede madri e schede video di questo tipo: a stupire è la diffusione tra un po' tutti i produttori.
Indagando si è scoperto che questi prodotti sono molto richiesti dal mercato cinese, ma la cosa è atipica in quanto il colore bianco viene associato nella cultura cinese alla morte pertanto non viene tipicamente scelto. A richiedere questi componenti sono però i più giovani, che forse come un atto di ribellione verso la società puntano proprio sul colore bianco in modo per certi versi speculare a chi, nel mondo occidentale, si veste di nero e ascolta un certo tipo di musica.
Prenderanno piede anche nel mondo occidentale? E' probabile, in quanto rappresentano una interessante alternativa ai classici colori scuri utilizzati per i componenti hardware. Non credo però cambieranno radicalmente il quadro di un mercato che è sempre molto attento a ricercare l'innovazione e la novità ma che in questa prima metà di 2023 sta facendo molta fatica a trasformare l'interesse del pubblico in acquisto di prodotti dopo gli ultimi anni caratterizzata da una domanda pesantemente influenzata dalle conseguenze della pandemia.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infopreghiamo gli americani affinchè facciano che non avvenga
Credo ci sia un errore nella frase. Per quel che ne so è il colore bianco associato alla morte nelle culture orientali. Oltretutto il resto delle considerazioni fatte acquisisce più senso con la correzione.
L'unica ascia che pende sulla testa di Taiwan è quella dell'ingerenza statunitense. Le provocazioni partono sempre da azioni USA basate su una politica totalmente opportunistica verso la questione.
Le guerre in ex-Jugoslavia, che è Europa tanto quanto l'Ucraina e pure più vicina all'Italia in termini geografici, sono scoppiate negli anni '90.
Una sola cosa. Il motivo per il trend di colore bianco perché il nero in Cina è riferito alla morte... A me pare proprio strano come motivo perché in realtà il colore storicamente associato alla morte in Cina è proprio il bianco. Sui motivi di scelta di tale colore indagherei più sul 'copiare l'estero'
Siamo su hwupgrade, non in facebook...
Aspetto il LianLi O11D XL con supporto ai rad da 420 e il Seasonic Prime Titanium 1300 ATX 3.0 (ancora indeciso tra questo e un FSP....)
Vediamo quanto ci mettono ad arrivare e i prezzi
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