Mouse gaming: guida all'acquisto

Approfittando della presenza in redazione di una moltitudine di mouse da gioco, abbiamo voluto realizzare una comparativa in cui si esaminano le caratteristiche più importanti per i giocatori e si mettono a confronto le soluzioni dei diversi produttori
di Dorin Gega , Rosario Grasso pubblicato il 15 Settembre 2017 nel canale PerifericheBenQRazerCreativeSpeedlinkCooler MasterGigabyteDream MachinesSteelSeriesLogitechRoccatASUS
E' probabile che in questa guida non ci sia il vostro mouse da gioco preferito o quello che avete pianificato di acquistare, ma è allo stesso tempo possibile che, nel caso non abbiate idea di cosa comprare, qui ci sia la soluzione più adatta a voi. Non è facile individuare il mouse gaming ideale, perché questa scelta dipende dalle proprie abitudini, dallo stile di gioco e dal genere di gioco preferito. La scelta, dunque, è estremamente soggettiva, ed è per questo che abbiamo voluto scendere di molto nei dettagli, sia nel video che nell'articolo qui di seguito.
Migliori mouse gaming
Breve elenco dei mouse da gaming di cui tratteremo nel corso dell'articolo. Tratteremo sia mouse economici, fino al valore di 50 Euro, ma nello stesso elenco trovate delle soluzioni più costose. Si tratterà quindi di individuare il miglior rapporto qualità/prezzo. Clicca su ogni link per leggere la descrizione di ogni mouse.
- Zowie FK2, EC2-A, ZA12
- Razer Lancehead
- Razer Naga
- Creative Sound BlasterX Siege M04
- Speedlink Decus Respec
- CoolerMaster MasterMouse Pro L, MasterMouse S e MasterMouse Lite S
- Gigabyte XM300
- Dream Machines DM1 Pro
- SteelSeries Kana
- Logitech G303 Daedalus Apex
- Logitech G402 Hyper Fury
- Roccat Kova
- Asus ROG Pugio
Come scegliere il mouse da gioco
Iniziamo con alcune delucidazioni di carattere generale: riteniamo, infatti, che solo possedendo questi concetti si possa fare una scelta oculata.
- Impugnatura (palm, claw, fingertip)
- Personalizzazione (pulsanti programmabili, macro, pesi, switch)
- Risoluzione (DPI, cm/360)
- Sensore (accelerazione, tempo di risposta, polling rate, lift-off distance, jitter)
- Cavo o wireless
Impugnatura
Una guida sul mouse da acquistare non può prescindere dall'impugnatura. Questa varia da giocatore a giocatore e dipende dalle abitudini maturate da ciascuno di noi nel corso della carriera videoludica. Sono tre le impugnature di riferimento: palm grip (a palmo), che prevede che il palmo sia completamente disteso sulla periferica; claw grip (presa ad artiglio), con mano inarcata sul mouse e dita spioventi sui pulsanti principali; fingertip grip (punte delle dita), il mouse viene spostato solo con le punte delle dita senza appoggiare tutto il palmo sulla periferica. Normalmente la posizione della mano in questo caso è leggermente arretrata.
Personalizzazione
Sul mercato ci sono vari mouse da gioco che permettono di avere ampi margini di intervento sulle caratteristiche, anche principali. Innanzitutto, tramite il software, è quasi sempre possibile configurare le funzioni associate ai pulsanti programmabili presenti sulla periferica. Fa parte di questa categoria la possibilità di configurare delle macro, ovvero delle successioni di pressioni con tempistiche di ritardo l'una dall'altra ben definite. Ma in certi casi è possibile variare anche il peso, l'ergonomia e addirittura smontare la periferica per sostituire gli switch. Per i chiarimenti su come funzionano questo tipo di personalizzazioni guardate il video, dove il tutto è spiegato nel modo più chiaro possibile.
Un ulteriore approfondimento va comunque fatto a proposito di switch. Come nel caso delle tastiere meccaniche, infatti, essi presentano modalità di attuazione differenti: alcuni si lasciano premere con maggiore facilità, altri presentano una resistenza importante. Anche questa è una preferenza del tutto soggettiva, perché spesso mouse troppo sensibili provocano pressioni accidentali, mentre quelli più resistenti restituiscono un feedback non ottimale. Ci sono, poi, mouse che permettono di modificare addirittura l'ergonomia, ad esempio trasformando la periferica da palm grip a claw grip o viceversa. I tasti laterali, inoltre, possono provocare fastidiose pressioni accidentali e il problema è sormontabile sostituendone la copertura con una che inibisce la pressione del pulsante sottostante.
Risoluzione
Questa viene espressa normalmente in DPI (punti per pollice) e indica la quantità di pixel di cui il mouse si sposta sullo schermo in rapporto alla misura fisica espressa in pollici dello spostamento sulla superficie d'appoggio. La misura 800 DPI quindi indica che il mouse si sposta di 800 pixel per ogni pollice sulla superficie d'appoggio.
A scopo di marketing, molto spesso i produttori puntano molto sul numero di DPI: un sensore con alta sensibilità, tuttavia, non sempre corrisponde alla precisione necessaria, anzi molto spesso si preferisce giocare con un'impostazione bassa in termini di DPI, come spieghiamo nel video. Optate per mouse con DPI importanti se disponente di display con risoluzione altissima, ad esempio nel caso dobbiate scorrere una mappa molto grande in un RTS.
Spesso i giocatori si esprimono in termini di distanza percorsa dal mouse per compiere un giro completo di visuale a schermo. Questo dato viene usualmente espresso con l'unità di misura cm/360. Sulla rete ci sono vari tool per calcolare i cm/360 per ogni gioco, fra questi Mouse Sensivity.
Sensore
I mouse di recente generazione possono equipaggiare un sensore ottico o laser. I primi sono solitamente molto precisi e raggiungono velocità sempre più importanti. Ma in certi casi non funzionano sulle superfici lisce o sul vetro. I mouse laser, invece, non danno problemi sulle superfici troppo lisce e possono funzionare sul vetro.
Per rilevare il movimento, i mouse, che siano ottici o laser, emettono un fascio di luce che viene riflessa sulla superficie per poi ritornare al sensore. La procedura, infatti, crea un'immagine che viene memorizzata nel sensore. Per questo motivo molto spesso tra le specifiche tecniche viene indicato proprio il valore dei fotogrammi al secondo che il mouse è in grado di gestire. Soprattutto il dato sugli "IPS" (Inch per secondo) è molto importante, ovvero la velocità massima alla quale il mouse può essere spostato sulla superfice prima che il sensore perda di precisione e fallisca la rilevazione.
Sulla base del tempo impiegato dall'utente per spostare il mouse, poi, in certi casi il cursore si sposta in modo differente: questo concetto è definito all'interno dei software di configurazione come accelerazione. Normalmente i giocatori preferiscono sensori senza accelerazione, in modo da aver la certezza che la propria interazione sia riprodotta in maniera fedele.
Il tempo di risposta è invece il tempo impiegato dalla periferica per recepire l'input dell'utente. E' strettamente correlato al valore del polling rate, ovvero la frequenza con cui il mouse comunica la sua posizione al sistema operativo. Più frequentemente avviene questa comunicazione e maggiore reattività il mouse garantirà.
Altrettanto importante, poi, la cosiddetta lift-off distance, ovvero la distanza massima alla quale il movimento del mouse continua a essere tracciato. Un tipo di giocatori, definito low senser, ama muovere molto il mouse e alzarlo per riposizionarlo in una posizione differente rispetto a quella iniziale. Loro amano avere valori di lift-off distance particolarmente bassi. In opposizione, invece, gli high senser sono quei giocatori che muovono poco la mano per eseguire spostamenti del cursore più grandi.
Il sensore del mouse poi solitamente integra una tecnologia di riduzione del jitter che, in certi casi, può provocare dei ritardi nel tracciamento. Con mouse jitter si intendono quelle irregolarità che il mouse riproduce, ad esempio, per la presenza di polvere sulla superficie, per un'imprecisione intrinseca del sensore o per via del degrado delle componenti o, ancora, per qualche tipo di problematica nelle comunicazioni tra periferica e computer. Se si disegna una linea in un editor di immagini, quindi, in caso di presenza di mouse jitter questa sarà irregolare e "tremolante".
Cavo o wireless
Ci sono alcuni mouse per giocatori, e in questa comparativa ne trovate qualcuno, che operano senza fili. Il fatto di poter spostare la periferica liberamente sulla superficie, senza l'ingombro che potrebbe dare il filo, può risultare cosa particolarmente gradita. Ma l'altra faccia della medaglia riguarda ovviamente il fatto che la batteria può esaurirsi, cosa estremamente fastidiosa se accade nel bel mezzo di una sessione di gioco. Ci sono delle soluzioni ibride che consentono il collegamento sia via cavo che wireless tramite piccole e semplici personalizzazioni.
E' poi importante conoscere, nel caso di mouse wireless, il tipo di collegamento con il sistema principale, che può essere realizzato tramite tecnologia Bluetooth o wireless, solitamente a 2,4 GHz. Sul sistema deve essere installato un ricevitore, che normalmente si presenta nella forma di dongle USB nel caso di tecnologia wireless, mentre è integrato al sistema, quindi invisibile esternamente, per quanto riguarda Bluetooth. Per quanto riguarda wireless bisogna poi analizzare il raggio d'azione entro il quale la periferica continua a funzionare.
Zowie FK2, EC2-A, ZA12
Quando abbiamo affrontato l'argomento CS:GO in abbinamento al tema eSport, abbiamo scoperto che i mouse più frequentemente usati dai pro-player sono proprio i BenQ Zowie. Si tratta di periferiche molto semplici disponibili in varie misure e formati sia per giocatori ambidestri che destrorsi. I mouse della linea Zowie si adattano ai tipi di impugnatura più popolari, a palmo e ad artiglio. Sono molto semplici perché non hanno bisogno di software e tutte le personalizzazioni si realizzano tramite la pressione di combinazioni di pulsanti congiuntamente al collegamento del mouse alla porta USB. Ad esempio, si possono abilitare o disabilitare i pulsanti laterali o cambiare il polling rate. Un pulsante sulla periferica, inoltre, permette di passare da un settaggio DPI all'altro. Abbiamo notato qualche problema di tracciamento con i mouse Zowie sulle superfici bianche: si tratta di periferiche che usano il sensore Avago 3310. Fra questi tre mouse ci sono importanti differenze a livello di ergonomia: per quanto riguarda i due ambidestri ZA12 e FK2 il primo è più alto, precisamente 39 contro 36 millimetri. L'altezza è invece uguale. EC2-A, invece, è più corto e più alto, consigliabile per chi predilige la claw grip.
Razer Lancehead
Questo mouse equipaggia il nuovo sensore laser 5G con sensibilità fino a 16 mila DPI e tracciamento a 450 pollici al secondo (IPS) reali. Alla base del Lancehead troviamo i tasti meccanici Razer, co-progettati insieme al principale fornitore di pulsanti per mouse al mondo, Omron. I nuovi tasti sono ottimizzati e regolati per offrire tempi di risposta più rapidi per il gioco e una maggiore durata sino a 50 milioni di clic. Questo rende i due pulsanti principali del Lancehead fin troppo facilmente attivabili. I nove pulsanti presenti sulla periferica sono programmabili singolarmente. Abbiamo un fattore di forma ambidestro, rotella di scorrimento di tipo tattile e l'illuminazione Razer Chroma con 16,8 milioni di opzioni colore reali personalizzabili, che permette oltretutto la sincronizzazione del colore tra dispositivi differenti.
Con Razer Lancehead, inoltre, arriva il nuovo software Razer Synapse 3, che garantisce una personalizzazione delle componenti ancora maggiore, soprattutto per quanto riguarda l'illuminazione. Grazie alla tecnologia Adaptive Frequency Technology, inoltre, il mouse si può connettere al sistema in modalità wireless oltre che via cavo, assicurando un'importante stabilità di connessione. Per collegare il mouse via cavo al computer basta collegare l'estremità micro USB del cavo presente nella confezione nell'adattatore, mentre l'altra estremità va ovviamente al computer. In alternativa collegare il cavo al ricevitore e mantenerlo lontano dal mouse. Razer Lancehead offre una qualità media delle componenti più alta rispetto a quella delle altre soluzioni presentate in questo articolo, ma allo stesso tempo viene venduto a un prezzo sensibilmente superiore.
Razer Naga
E' un mouse che ha fatto la storia delle periferiche di gioco, grazie ai suoi 12 pulsanti programmabili e all'adattabilità ai vari generi di gioco multiplayer online. Questo perché è dotato di un tastierino da pollice che ha fatto scuola con 12 switch meccanici che restituiscono feedback tattile e acustico, dando al giocatore la certezza che ogni pressione venga registrata. Ogni pulsante può essere configurato con le azioni di gioco preferite, con le varie abilità nei giochi di ruolo, le macro o le granate o il coltello per quanto riguarda gli sparatutto in prima persona. Questo gaming mouse equipaggia un Sensore Laser da 8200 DPI 4G e la rotellina di tipo Tilt-click. La velocità massima è di 200 pollici al secondo e le dimensioni in millimetri di 116L x 69W x 41.6H. Si possono configurare illimitati profili, mentre alcuni sono pre-impostati e favoriscono l'interfacciamento con specifici giochi come World of WarCraft, Warhammer Online e City of Heroes. Recensione
Creative Sound BlasterX Siege M04
Anche Creative si lancia nel mercato delle periferiche di gioco, con una tastiera meccanica oltre che con questo mouse. Si tratta di un debutto interessante con un soddisfacente livello di qualità. Oltretutto il mouse è venduto a un prezzo competitivo per questo tipo di periferica. Offre l'indicatore DPI su tre livelli e sette pulsanti liberamente programmabili. Si tratta, inoltre, di una periferica per utenti destrorsi che si adatta particolarmente bene all'impugnatura a palmo. Abbiamo la superficie gommata e un'ergonomia interessante per una presa confortevole. Il sensore alla base di questa periferica è di tipo PixArt PMW3360, ovvero fra i più diffusi per le periferiche di questo tipo, con sesibilità massima di 12 mila DPI. Interessante anche la retroilluminazione su 16,8 milioni di colori gestita tramite la nuova tecnologia Aurora. Come mostriamo nel video, inoltre, questo mouse offre un tasto dedicato alla modalità cecchino, che riduce la sensibilità rispetto all'impostazione di default, il che viene in soccorso dei giocatori, offrendo maggiore precisione, in quei titoli che non prevedono l'ironsight.
Speedlink Decus Respec
Speedlink è una compagnia tedesca fondata nel 1998 i cui prodotti vengono distribuiti in quasi tutti i paesi europei. Il costruttore dei prodotti Speedlink è la Jöllenbeck GmbH, attiva a livello internazionale, ed esperta nella produzione di accessori da gioco, per i notebook, i PC, i tablet e altro ancora. Speedlink Decus Respec, come suggerisce il nome stesso, è una rivisitazione del precedente Speedlink Decus. Tre le modifiche principali: un nuovo sensore ottico più preciso capace di raggiungere la sensibilità massima di 5 mila dpi, la possibilità di modificare il peso della periferica e qualche cambiamento estetico. Decus Respec si conferma un'ottima periferica per il giocatore più impegnato che ama tenere il polso saldamente fissato sul tappetino o sulla superficie su cui il mouse è poggiato. Una caratteristica interessante riguarda proprio la possibilità di configurazione del peso: sul fondo, infatti, si trova un alloggiamento per sistemare fino a un massimo di 4 pesi da 4,5 grammi ciascuno. Il pulsante di fuoco, inoltre, gestisce la simulazione di pressioni ripetute che in realtà non sono state effettuate, garantendo un maggiore rate di fuoco in uno sparatutto. Tutti i sette pulsanti del mouse, compreso quello di fuoco rapido, sono comunque liberamente programmabili grazie alla memoria interna di 128kbit. Recensione
CoolerMaster MasterMouse Pro L, MasterMouse S e MasterMouse Lite S
Cooler Master MasterMouse Pro L è un mouse per utenti ambidestri con coperture intercambiabili e con una serie di caratteristiche che lo rendono appetibile ai giocatori. La retroilluminazione RGB configurabile e il sensore laser di tipo Avago PMW-3360 IR sono delle funzionalità ormai imprescindibili per dispositivi che vogliono offrire prestazioni importanti lato gaming. Ma è proprio la possibilità di cambiare la copertura che va a cogliere l'esssenza di questo mouse, ovvero la solidità. Con questa soluzione, Cooler Master strizza l'occhiolino ai modder e agli amanti del tuning, che potrebbero voler costruire coperture e pannelli personalizzati tramite una Stampante 3D. La principale differenza tra le altre due soluzioni meno costose, invece, riguarda il fatto che MasterMouse S gode di supporto del software e di retroilluminazione RGB, mentre MasterMouse Lite S è privo di software. Recensione
Gigabyte XM300
Gigabyte XM300 è la soluzione con cui il noto produttore di hardware dà il là alla nuova linea di prodotti Xtreme Gaming dedicati ai giocatori più esigenti. Si tratta di un mouse onesto, che offre interessanti possibilità di personalizzazione e un sensore ottico molto efficiente, il tutto a un prezzo competitivo di circa €50. Stiamo parlando del sensore ottico Pixart 3988 da 6400 DPI e, quindi, capace di adattarsi alla maggior parte delle modalità di interazione, di consentire movimenti precisi in tutte le circostanze e di garantire che l'input del giocatore sia sempre fedelmente riprodotto. Questo mouse presenta la copertura in gomma, mentre all'interno della confezione si trova un set supplementare di piedini in teflon da sostituire a quelli originali per alimentarne la longevità. Recensione
Dream Machines DM1 Pro
DM1 Pro è un mouse dalla forma affusolata che ricorda quella di SteelSeries Kana ma con una gomma opaca che garantisce un'ottima presa. È prodotto dalla realtà polacca Dream Machines ed è dotato di sensore ottico Pixart PMW3310DH, cinque step di DPI contrassegnati da altrettanti effetti di retroilluminazione, switch Omron e altre caratteristiche dedicate ai giocatori come dettagliato nel video. Si caratterizza per una superficie gommata in opposizione alla soluzione lucida tipica del Kana. Recensione
SteelSeries Kana
Kana è un mouse consigliato per i giocatori che amano lift off distance particolarmente alte. E' famoso per la sua superficie lucida: Dorin spiega bene nel video in quali casi si rivela particolarmente utile. Il sensore è di tipo PixArt (Avago per Kana V2) e non presenta accelerazione. Si tratta di un mouse che ha un'ergonomia ripetuta molte volte da altre periferiche simili, che per certi versi non ha un'incarnazione moderna visto che SteelSeries ha modificato le caratteristiche salienti delle sue periferiche nei casi dei più moderni Sensei e Rival 310. Kana è il mouse di SteelSeries basato sul motore di precedente generazione SteelSeries Engine 2, mentre per i mouse con SteelSeries Engine 3 vi rimandiamo a questo indirizzo. Questi ultimi presentano il sensore ottico TrueMove 3 basato sul Pixart 3360. Secondo SteelSeries, alcune precedenti implementazioni del Pixart 3360 introducevano dei ritardi nel tentativo di contenere il jitter quando operavano oltre i 2100 CPI (Counts Per Inch - Campionamenti per Pollice), mentre TrueMove 3 si comporta in maniera perfetta, e continua a mantenere il tracciamento 1:1 come dice SteelSeries, fino a 3500 CPI.
Logitech G303 Daedalus Apex
Logitech G303 Daedalus Apex è un mouse indirizzato principalmente ai giocatori di MOBA, che si fa apprezzare per le sue dimensioni ridotte e per il peso decisamente contenuto. I pulsanti riescono a gestire fino a 5 click al secondo, e la periferica è dotata anche di 6 pulsanti programmabili ai quali sono associabili sia tasti di scelta rapida che macro complesse. I pulsanti principali sono stati testati per sopportare fino a 20 milioni di click. Il mouse pesa 128 grammi ed è dotato di un cavo di 2 metri. Ottimo rapporto qualità/prezzo. Recensione
Logitech G402 Hyper Fury
Unendo una tecnologia per sensore ottico allo stato dell’arte a un accelerometro e a un giroscopio, il Fusion Engine del famoso Logitech G402 Hyper Fury fornisce una velocità di tracciamento fino a 12 metri al secondo. Al suo interno il mouse è dotato di un processore ARM a 32-bit e di memoria per il salvataggio dei profili. L'esclusiva tecnologia Delta Zero assicura a Hyperion Fury un'elevata definizione, mentre la periferica offre anche otto tasti liberamente programmabili. Si tratta di un mouse molto amato dai giocatori anche perché è una sorta di evoluzione di certe pietre miliari del passato di Logitech come l'MX 500. Assicura, oltretutto, una velocità di tacciamento di 550 IPS, la modifica istantanea del settaggio DPI, 8 pulsanti programmabili e frequenza di aggiornamento pari a 1 ms. Recensione
Roccat Kova
Si tratta di un mouse a struttura ottagonale che si adatta contemporaneamente sia ai mancini che ai destrorsi. La disposizione dei pulsanti è completamente speculare, il che può creare qualche fastidio per il giocatore destrorso che può ritrovarsi accidentalmente a premere i pulsanti che si trovano sulla superficie destra della periferica. Questi, comunque, possono essere completamente disattivati, associando loro nessuna funzione tramite il software. Tutti e 12 i pulsanti del mouse Kova, infatti, sono programmabili. Abbiamo anche la funzionalità Easy-Shift[+], la quale permette di associare due assegnazioni allo stesso pulsante all'interno di un unico profilo. Questo vuol dire che abilitando Easy-Shift[+] i pulsanti cambieranno funzione, il che consente di poter gestire in-game una consistente mole di azioni differenti. La funzione Easy-Shift[+], di default abilitata sul pulsante a sinistra in basso, può essere associata a qualsiasi pulsante. Il sensore raggiunge la sensibilità massima di 7000 DPI, mentre il processore alla base di questo mouse è il Turbo Core V2 ARM-based a 32 bit. Recensione
Asus ROG Pugio
Pugio ripropone alcune delle caratteristiche di Asus ROG Spatha e punta molto sulla personalizzazione. Tramite un sistema basato su magneti, infatti, è possibile rimuovere le soluzioni di default per installare i pulsanti laterali di riserva. Il socket commutatore push-fit, inoltre, consente di modificare facilmente gli interruttori con varie resistenze a scatto. Il suo sensore ottico è in grado di raggiungere la sensibilità massima di 7200 DPI e la velocità di 150 IPS. L'estetica rimane un punto di forza del brand Asus ROG. Pugio, infatti, si compone di un rivestimento in metallo dorato ed è dotato di incisioni a fondo. I pannelli laterali in gomma, inoltre, sono ispirati alle trame Maya tipiche delle perifeiche Asus ROG. Ma è la retrolluminazione l'elemento maggiormente degno di nota di questo mouse: è, infatti, decisamente accattivante e gradevole per chi ama questo tipo di soluzioni. Recensione
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAlla fine ho comprato un semplice Logitech da una dozzina di euro che a vederlo sembrava dovesse rompersi dopo due giorni, ed invece, nonostante un uso pesante, dopo tempi, è ancora bello funzionante. Certo, non ha le prestazioni di un mouse da gioco funzionante, però perlomeno funziona, l'ho pagato poco e, se si dovesse rompere lo ricomprerei con pochi euro.
Alla fine ho comprato un semplice Logitech da una dozzina di euro che a vederlo sembrava dovesse rompersi dopo due giorni, ed invece, nonostante un uso pesante, dopo tempi, è ancora bello funzionante. Certo, non ha le prestazioni di un mouse da gioco funzionante, però perlomeno funziona, l'ho pagato poco e, se si dovesse rompere lo ricomprerei con pochi euro.
mah dipende...io ho il logitech g302(la versione precedente al g303 recensito, che praticamente è lo stesso ma senza RGB) da 3 anni ci gioco quasi tutte le sere e quando non ci gioco io spesso lo usa mia moglie con Diablo III e ti assicuro che funziona ancora benissimo e mi trovo da dio
Mi fa piacere sapere che sono l'unico ad aver riscontrato problemi di durata, vuol dire che non è la regola, come pensavo, ciò non toglie che, prima di comprare ancora un mouse da gioco, vorrò prima avere riscontri positivi sulla affidabilità del dispositivo.
Qualche mese fa ho preso in offerta il Logitech G402 ma purtroppo non mi ci trovo proprio...sarà che sono mancino, sarà che ho sempre usato mouse più piccoli e leggeri ma con questo proprio non mi trovo.
Purtroppo non mi pare ci sia moltissima scelta per i mancini
I primi tempi è stato "strano" ... Poi ad oggi non tornerei indietro.
Ottimo sotto tutti i punti di vista ... Velocità, precisione,... Ma com è sta cosa del giroscopio nel G402? C'è anche nel G502?
Un altro pezzo eccelso comunque è lo Zalman ZM-GM4, gran pezzone e lo si trova tra i 40 e i 50 su Amazon ogni tanto.
Penso che ormai tutto questo proliferare di prodotti "di lusso" per il gaming sia solo uno spennare soldi a chi ce li hai (non io
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