Intel Core Ultra 200V: massima efficienza contro AMD e Qualcomm
Arrivano al debutto ufficiale i primi processori Intel Core Ultra di seconda generazione, 200V, basati su architettura Lunar Lake. Grandi novità dal punto di vista architetturale per guadagnare un'efficienza mai vista prima d'ora, per notebook sempre più veloci e in grado di operare per lungo tempo lontani dalla presa della corrente
di Paolo Corsini pubblicato il 03 Settembre 2024 nel canale ProcessoriIntelCoreLunar Lakenotebook consumer
Storicamente l'IFA di Berlino è sempre stata occasione di introduzione, per molte aziende del settore tecnologico, di nuovi prodotti e tecnologie. In questa edizione 2024 la scena è dominata da Intel, che nei giorni precedenti l'apertura ufficiale della fiera annuncia le proprie soluzioni Core Ultra di seconda generazione.
Dietro questo nome troviamo i nuovi processori per sistemi notebook sottili, indicati con il nome in codice di Lunar Lake le cui caratteristiche tecniche base erano già state anticipate da Intel in occasione del Computex 2024 di Taipei, nel mese di maggio. I primi notebook in commercio, proposti da oltre 20 partner Intel con oltre 80 modelli diversi disponibili, sono preordinabili da quest'oggi e verranno commercializzati a partire dal 24 settembre.
L'obiettivo che ha guidato lo sviluppo di queste soluzioni è stato per Intel la volontà di ridurre il consumo energetico complessivo della piattaforma sino al 50% rispetto alla precedente generazione, risultato che è stato ampiamente ottenuto alla luce dei dati mostrati dall'azienda. Tutto questo volendo abbinare core x86 ancora più veloci, una GPU di nuova generazione e un pacchetto di unità di elaborazione per l'intelligenza artificiale che potesse rappresentare un riferimento dal punto di vista prestazionale nell'era dei Copilot+ PC di Microsoft.
Da questo ambizioso obiettivo sono scaturite differenti scelte architetturali che caratterizzano i processori Lunar Lake, a partire da quella di integrare la memoria di sistema direttamente sul package del processore e non può sulla scheda madre. A questa si affianca il nuovo cluster di E-Cores, che passano a 4 della famiglia Skymont in Lunar Lake rispetto ai 2 Crestmont di Meteor Lake con l'obiettivo che questi diventino quelli maggiormente utilizzati dalle elaborazioni e in questo modo privilegiare l'efficienza complessiva. Per un'analisi più dettagliata delle peculiarità architetturali di Lunar Lake rimandiamo al nostro precedente articolo, accessibile a questo indirizzo.
Intel sintetizza i risultati di queste ottimizzazioni con un raddoppio del rapporto tra prestazioni e Watt consumati nel passaggio ai sistemi Core Ultra 200 di nuova generazione da quelli Core Ultra 100 basati su architettura Meteor Lake. Tutto questo si riflette anche sull'autonomia di funzionamento con batteria dei notebook Lunar Lake, capaci di valori che sono migliori di quelli della concorrenza AMD e Qualcomm a parità di caratteristiche del notebook oggetto di analisi.
Una delle vie attraverso le quali Intel è intervenuta per ottimizzare l'efficienza energetica è stata quella di rimuovere il supporto alla tecnologia HyperThreading, non ritenuta la scelta migliore proprio nell'ottica di contenere al massimo i consumo. In questo modo Intel ha ottenuto un incremento del 15% delle prestazioni rispetto alla potenza, con un +10% delle prestazioni ottenute a parità di area del die. Il nuovo fabric di interconnessione tra le differenti componenti interne dei processori ha inoltre permesso di ridurre le latenze, molto contenute sia nel confronto con i processori Core Ultra Meteor Lake di precedente generazione sia prendendo quale riferimento le piattaforme concorrenti.
La componente GPU integrata nei processori Lunar Lake è quella Xe 2, la seconda generazione di GPU Intel Xe che l'azienda americana inserisce all'interno dei propri processori mobile a più basso consumo. Al suo interno trovano posto sino a 8 Xe cores, per un totale di 64 vector engines con 8 Mbytes di cache dedicata. La memoria video è ovviamente condivisa con quella di sistema ma la sua installazione direttamente sul package del processore permette di ottenere interessanti benefici a livello di latenza di accesso.
A seconda delle differenti versioni di processore la memoria può essere presente in quantitativi di 16 Gbyte oppure 32 Gbytes, sempre di tipo LPDDR5X-8533 MT/s e pertanto in grado di assicurare una elevata bandwidth complessiva. Le versioni di CPU che hanno sigla numerica che termina con 6 sono dotate di 16GB di memoria, mentre per quelle che terminano con il numero 8 hanno 32GB di memoria di sistema integrata.
Non possiamo, con questa nuova piattaforma, non parlare anche di potenzialità in ambito di elaborazioni di intelligenza artificiale, per le quali Intel ritiene che la ricetta vincente sia data da un mix bilanciato di GPU, CPU e NPU quali unità di elaborazione. Da questo dati significativi per tutte e 3, con la NPU in grado di toccare un picco di 48 TOPS che arrivano sino alla soglia di 67 TOPS con la componente GPU integrata nelle versioni di processore più potenti.
Lunar Lake non è solo sinonimo di nuovi processori, ma indica una piattaforma completa che vede numerosi componenti integrati all'interno del SoC. Troviamo infatti supporto nativo alla tecnologia Thunderbolt 4 che integra quello Thunderbolt Share per facilitare la condivisione tra due PC di schermo, tastiera, storage, mouse e ovviamente files. A livello di silicio è stato anche implementato il supporto alla rete WIFI 7, assieme alla connettività Bluetooth 5.4.
Intel ha fornito molti dati prestazionali a confermare il balzo in avanti in termini di prestazioni rispetto sia alla precedente generazione, sia nel confronto con le soluzioni AMD Strix Point e Qualcomm X Elite: i dati riportati evidenziano un certo margine di vantaggio medio per le CPU Lunar Lake, a confermare l'attenzione di Intel verso l'ottenimento di prestazioni elevate in ogni ambito applicativo.
Il vantaggio prestazionale è evidente non solo con le applicazioni che coinvolgono la componente CPU ma anche con riferimento alla GPU integrata, capace di distanziare quella del processore AMD HX370 della famiglia Strix Point di ultima generazione presentato al Computex di Taipei. Intel beneficia poi del boost addizionale dato dall'Xe SS Performance Mode, la tecnica di Super Sampling implementata nelle proprie GPU della famiglia Xe che assicura un ulteriore boost delle prestazioni compreso tra il 30% e il 60% a seconda del titolo scelto.
Anche con il ray tracing la proposta Intel fa un balzo in avanti sul piano delle prestazioni velocistiche, riuscendo a distanziare la piattaforma Strix Point di AMD in modo marcato a seconda del tipo di applicazione utilizzata. E' da rimarcare come i notebook sottili che vedranno l'utilizzo di processori Lunar Lake non son per loro natura pensati quali piattaforme gaming ma le potenzialità di queste CPU, con risoluzione full HD, sono tali da garantire una buona giocabilità complessiva anche con i titoli più recenti e complessi.
In questa tabella sono riportate tutte le versioni di processore Lunar Lake che Intel rende disponibili per i partner, per le quali dobbiamo evidenziare come siano sempre presenti per tutte 4 P-Core e 4 E-Core, con differenze date dalle frequenze di clock Max Turbo per ciascuno dei processori e la LLC che può essere da 8MB oppure 12MB. Cambia anche la struttura della GPU, che integra 8 Xe Cores nelle versioni più potenti e 7 nelle altre CPU con frequenze di clock massime differenti; il TDP varia da un minimo di 8 Watt sino ad un massimo di 37 Watt quale dato Max Turbo, con il dato di base power pari a 17 Watt per tutte le CPU con l'unica differenza di quella top di gamma Core Ultra 9 288V che ha un dato di 30 Watt.
Nei prossimi giorni, tra i padiglioni dell'IFA di Berlino, vedremo mostrati i diversi notebook con processori Lunar Lake che i vari partner di Intel renderanno disponibili in commercio. Dopo il rilascio dei sistemi Qualcomm Snapdragon X Elite e quelli AMD con processori Strix Point è giunto il momento di Intel di rivoluzionare il mercato dei sistemi portatili sottili. Dal 24 settembre questi nuovi modelli saranno acquistabili, anche se è facile prevedere che trascorreranno ancora alcune settimane prima che la disponibilità complessiva raggiunga volumi adeguati a far fronte alla domanda. Quello che è certo è che il mercato dei sistemi notebook sottili è da oggi ancora più interessante e competitivo, con capacità in termini di potenza di calcolo ed efficienza energetica che mai abbiamo visto prima in form factor compatti e sottili.
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAttendo le CPU desktop,
mi fionderò su un Intel Core Ultra 9 285K.
Manca poco...
queste cpu sono solo per ultramobile per il resto avrai le cpu standard
Inoltre, mettere in grafico le performance con upscaler è un po' da venditori di pentole.
infelice la necessità di dover comprare un portatile nel periodo degli LLM
non voglio copilot, non voglio windows.
a questo punto tiro avanti col macbook pro del 2012
infelice la necessità di dover comprare un portatile nel periodo degli LLM
non voglio copilot, non voglio windows.
a questo punto tiro avanti col macbook pro del 2012
Comprati un altro MacBook se non vuoi Windows... Gli Apple Silicon sono dei gioielli.
io mi chiedo quando arriveranno in massa i prodotti ryzen ai sul mercato, per ora ci sono 3 notebook in croce
Confermo... Ho fatto un raffronto dei risultati ottenuti con Geekbench 6 tra l'M3 del mio MBA e il top di gamma Core Ultra 9 288V ( entrambi in configurazione 4P + 4E core ) ed i risultati in multicore sono a vantaggio di M3. Praticamente uguali in single core. Da tenere conto che i SoC Apple a differenza di quelli Intel non hanno nessun tipo di turbo boost.
Gli imminenti M4 per Mac dovrebbero ottenere un bell'incremento in single core, intorno ai 3600 punti su Geekbench, e superare i 13000 punti in multi core.
Vorrei testarle senza AI...
Se togliamo la parte AI non mi meraviglierei se le nuove Core Ultra 200 avessero meno potenza pura di calcolo della 14a famiglia Intel (e dunque anche della 13a)...Come al solito danno una granellino di tecnologia un po' alla volta...
Ritengo che con un vecchio 13900K (di 2 anni fa) ed un a RTX40x0 si ha potenza da vendere anche per i più esigenti anche con AI.
Intel sembra che abbia aggirato il problema montando della ram direttamente nel SOC.
Mossa audace ma che come si legge anche dai commenti qui non piacerà a tutti.
Mi chiedo se AMD potrebbe decidere di fare una cosa simile magari con la cache 3D.
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