Ryzen 9 7950X e Ryzen 7 7700X alla prova: con Zen 4 AMD abbraccia DDR5 e PCI Express 5.0

Ryzen 9 7950X e Ryzen 7 7700X alla prova: con Zen 4 AMD abbraccia DDR5 e PCI Express 5.0

Abbiamo finalmente provato le prime CPU basate su architettura Zen 4 di AMD, nello specifico i modelli Ryzen 9 7950X e Ryzen 7 7700X con 16 e 8 core. La nuova gamma Ryzen 7000 introduce il socket AM5, il supporto alle DDR5 e al PCI Express 5.0. Come si comportano le nuove CPU di AMD? Scopriamolo insieme in questa recensione.

di , Paolo Corsini pubblicato il nel canale Processori
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[HWUVIDEO="3290"]Ryzen 9 7950X e Ryzen 7 7700X, scopriamo le prestazioni delle nuove CPU AMD[/HWUVIDEO]

I nuovi processori Ryzen 7000, insieme alle motherboard basate sul socket AM5, inaugurano un nuovo capitolo della storia di AMD. In questo articolo proviamo due dei quattro modelli al lancio, le CPU Ryzen 7 7700X e Ryzen 9 7950X.

Dal 2017 a oggi la società statunitense ha sfornato in ambito desktop ben quattro serie di CPU Ryzen, tutte compatibili con un'unica infrastruttura, il socket AM4. Il mondo hi-tech però va avanti e nell'ultimo periodo ha accolto due importanti innovazioni: l'arrivo delle memorie DDR5, capaci di sostenere la fame di bandwidth delle moderne CPU multi-core, e la connettività PCI Express 5.0, utile a proiettare i futuri SSD NVMe e le schede video desktop di nuova generazione verso nuovi livelli prestazionali.

Per AMD il cambio di piattaforma e il salto al socket AM5 era ormai diventato inevitabile non solo per le motivazioni riportate, ma anche per assicurarsi di avere un'infrastruttura in grado di supportare le necessità di alimentazione e le innovazioni delle future CPU, a partire dai Ryzen 7000. Fortunatamente, la formula che tanto successo le ha portato con il socket AM4 non subisce variazioni: AMD si è detta impegnata a supportare il socket AM5 fino al 2025 e oltre.

I Ryzen 7000 si possono installare solo sulle motherboard socket AM5 con chipset X670E, X670, B650E e B650. Viceversa, non è possibile inserire nelle nuove schede madri i processori delle serie precedenti (dai Ryzen 1000 ai 5000 per intenderci). Chiarito questo punto, vediamo quali sono le caratteristiche del socket AM5 e perché si è reso necessario.

Socket AM5, la nuova casa delle CPU AMD Ryzen

Quando si osserva il socket AM5 è immediatamente chiaro il principale cambiamento: ci troviamo davanti a un socket LGA (Land Grid Array) e non di tipo PGA (Pin Grid Array). I pin di contatto che prima erano sui processori sono ora passati nel socket, in modo simile a quanto vediamo da un decennio abbondante sulle CPU di casa Intel.

Questo consente non solo ad AMD di raggiungere i propri obiettivi tecnici, ma anche di spostare un elemento critico (i pin) dalla CPU alla motherboard, rendendo la gestione dei processori in caso di installazione e sostituzione più semplice. Certo, gli utenti finali dovranno continuare a prestare attenzione a non stortare i pin del socket sulla motherboard. Il socket AM5 presenta 1718 pin, mentre i pin sulle CPU AMD destinate al socket AM4 erano 1331.

Il nuovo socket AM5 ha un Package Power Tracking (PPT) massimo di 230W, un valore superiore di 88W ai 142W del socket AM4. Il PPT è un numero importante perché si tratta della potenza di picco che il socket può erogare alle CPU installate, aspetto di particolare importanza per sostenere alte frequenze operative sui modelli con molti core. Il PPT non va confuso con il TDP delle CPU, argomento di cui ci occuperemo più avanti parlando dei primi Ryzen 7000 ad arrivare sul mercato.

Come scritto in apertura, il socket AM5 si è reso necessario anche per implementare le nuove tecnologie che segneranno il mondo dei personal computer dei prossimi anni, le memorie DDR5 e il PCI Express 5.0. L'aspetto interessante è che AMD è riuscita a creare un socket che non richiede di cambiare il dissipatore rispetto all'era AM4: gli utenti che acquistano una motherboard AM5 possono installarvi un dissipatore ad aria o liquido compatibile con il socket AM4. Questo si deve al fatto che le dimensioni fisiche sono le medesime, 40 x 40 mm.

Chipset AMD 600, quattro modelli per ogni esigenza

Arrivare alla declinazione commerciale della prime piattaforme AM5 significa parlare di chipset, ovvero quel compagno del processore che ne espande connettività e funzionalità. AMD ha annunciato quattro chipset chiamati X670 Extreme (X670E), X670, B650 Extreme (B650E) e B650. Al lancio delle nuove CPU saranno inizialmente disponibili solo motherboard di basate sui top di gamma X670E e X670, mentre i modelli B650E e B650 arriveranno a ottobre.

In che modo si differenziano questi chipset? Il chipset AMD X670 Extreme offre le opzioni più varie in termini di connettività, supportando con interfaccia PCI Express 5.0 tanto soluzioni di storage come le schede video in abbinamento al set di funzionalità per l'overclock più spinto. Il modello X670 mantiene il supporto all'overclock e al PCI Express 5.0 per lo storage, mentre il supporto al PCIe 5.0 per le schede video diventa opzionale.

Per il modello AMD B650 Extreme troviamo supporto PCI Express 5.0 fisso per le periferiche di storage e opzionale per quelle grafiche, mentre il modello AMD B650 ha il supporto PCI Express 5.0 solo per gli SSD: entrambi i modelli B650 supporteranno l'overclock. Se notate una certa ridondanza, effettivamente, sembra esserci. Chiaramente tra i chipset X e quelli B ci sono altre differenze in termini di linee e numero di porte supportate, ma quello che valeva in passato vale anche oggi: concentratevi sulle caratteristiche del singolo modello di motherboard in fase di acquisto, scegliendo bene in base alle vostre esigenze attuali e future.

Ryzen 7000, dai nuovi processi produttivi alla GPU integrata

Talvolta il passaggio a una nuova architettura di microprocessori è accompagnato anche da avanzamenti del processo di produzione, atti a mantenere l'efficienza generale del chip su livelli simili se non migliori rispetto alle proposte precedenti. Nel caso dei Ryzen 7000 continuiamo ad avere, in modo simile alle serie 3000 e 5000, un processore basato su chiplet, dove al centro del package del processore c'è un I/O Die con accanto uno o due Compute Die, a seconda del modello di CPU e più specificamente del numero di core messi a disposizione.

  Compute die I/O die
Matisse (Ryzen 3000, Zen 2) 3,9 miliardi di transistor, 74 mm2 2,09 miliardi di transistor, 125 mm2
Vermeer (Ryzen 5000, Zen 3) 4,15 miliardi di transistor, 80 mm2 2,09 miliardi di transistor, 125 mm2
Raphael (Ryzen 7000, Zen 4) 6,5 miliardi di transistor, 70 mm2 3,4 miliardi di transistor, 122 mm2 

AMD produce il Compute Die dei Ryzen 7000 presso TSMC con processo produttivo a 5 nanometri (N5), un balzo in avanti rispetto ai 7 nanometri (N7) delle gamme Ryzen 5000 e 3000. L'I/O Die, invece, è al centro di un miglioramento persino maggiore, dai 12 nanometri ai 6 nanometri.

Se nel caso dei Compute Die la novità è chiaramente l'architettura Zen 4 che muove i core, e di cui ci siamo occupati in questo approfondimento, vale la pena concentrarsi sull'I/O Die perché vede una novità rilevante sia per sé stesso sia per l'intera gamma di CPU Ryzen desktop: integra una GPU basata su architettura RDNA 2.

Tutte le CPU Ryzen 7000 desktop presentate offrono per la prima volta (se escludiamo le APU derivate dal mondo mobile) la grafica integrata, spesso abbreviata in iGPU. Si tratta di una svolta interessante per AMD, ma che non deve essere necessariamente collegata al mondo del gaming.

La GPU RDNA 2 offre 2 Compute Unit in grado di lavorare fino a 2,2 GHz. Lo scopo di questa GPU è principalmente quello di assicurare la prima accensione del sistema ed eventuale diagnostica in caso di problemi, ma non solo: AMD punta a soddisfare le necessità dei settori business, CAD e CAM, ambiti che prevedono una CPU potente ma non necessitano di elevate prestazioni grafiche.

La iGPU RDNA 2 è interessante perché supporta la decodifica AV1, la codifica e decodifica H.264 e HEVC, DisplayPort 2.0 con UHBR10, HDMI 2.1 con Fixed-Rate Link, USB Type C con DisplayPort Alt Mode, schermi fino al 4K a 60 Hz e persino la grafica ibrida.

Più in generale, l'I/O Die supporta DDR5 fino allo standard JEDEC DDR5-5200 con supporto ECC, mette a disposizione un totale di 28 linee PCI Express 5.0 (24 accessibili, di cui 16 per la grafica e 8 per gli SSD NVMe), offre la tecnologia di BIOS Flashback via USB per il ripristino del firmware in caso di problemi e integra un'interconnessione Infinity Fabric ottimizzata, che serve per parlare con i Compute Die in modo efficiente e veloce. Al fine di consumare meno, l'I/O Die si affida a metodologie di gestione energetica che AMD ha applicato per la prima volta a bordo dei processori Ryzen 6000 mobile.

Zen 4, cosa offre in sintesi?

Rimandandovi a un altro articolo per un approfondimento tecnico sull'architettura, parliamo brevemente di cosa offrono i core Zen 4 alla base dei nuovi Ryzen 7000. Zen 4 è definita da AMD come un'architettura che compie un significativo passo avanti in termini di prestazioni e consumi rispetto a Zen 3: i dati diffusi dalla società, apparentemente, lo dimostrano.

Con un incremento medio dell'IPC (le istruzioni calcolate per ciclo di clock) del 13% e un aumento delle frequenze fino al 16%, le CPU Ryzen 7000 garantiscono prestazioni single-thread il 29% maggiori rispetto alla serie Ryzen 5000.

Spostando il raffronto con i processori FX basati sul progetto Piledriver, quelli pre-Zen 1 per intenderci, AMD afferma di essere riuscita in queste cinque generazioni a migliorare l'IPC di 2,42 volte. In termini di consumi, i Ryzen 7000 consumano il 62% in meno a parità di prestazioni rispetto ai 5000, oppure garantiscono fino al 49% di prestazioni in più se si confrontano CPU a 16 core con la medesima alimentazione al socket in Cinebench R23 multi-core.

L'architettura raddoppia la quantità di cache L2 per core portandola da 512 KB a 1024 KB e prevede il supporto AVX-512. "Le istruzioni AVX-512 sono implementate su un data path a 256 bit. Questo elimina i compromessi termici e di frequenza di altre implementazioni", anche se c'è un impatto per quanto concerne le prestazioni di picco. Quel che conta è che AVX-512 permette di gestire carichi di lavoro di inferenza, legati al mondo dell'intelligenza artificiale, molto più velocemente che con l'architettura Zen 3: si parla di prestazioni multi-core FP32 superiori del 30% e multi-core int8 fino a 2,5 volte più veloci.

ROG Crosshair X670E Hero, primo contatto con una scheda madre AM5

Insieme alle due CPU Ryzen 7000, AMD ci ha fornito una motherboard socket AM5, la ASUS ROG Crosshair X670E Hero. Si tratta di una motherboard di fascia alta, studiata per gli overclocker e per chi non bada a spese.

Compatibile con il formato ATX, con 18+2 fasi da 110 Ampere e un comparto di alimentazione che prevede due connettori Dual Procool II che si aggiungono all'ATX 24 pin. Accanto a quest'ultimo c'è un connettore PD_12V_PWR che serve a fornire ulteriore alimentazione agli slot PCI Express di tipo x16. Tutto è, come vedete, corposamente raffreddato da un heatsink appositamente studiato, con una copertura che ne impreziosisce l'aspetto.

La motherboard prevede due slot PCI Express 5.0 x16 rinforzati, i quali possono operare singolarmente in modalità x16 oppure in modalità x8-x8 se entrambi occupati. Nella parte inferiore c'è anche uno slot PCIe 4.0 x1 per schede aggiuntive. Sulla destra del socket, nella posizione classica, troviamo quattro slot DIMM DDR5 che consentono di sfruttare il dual-channel e supportare fino a 128 GB di RAM.

Quanto all'archiviazione, la ROG Crosshair X670E Hero offre un totale di 4 slot M.2 e sei porte SATA 6 Gbps. Gli slot M.2_1 e M.2_2 sono do tipo 2280 e con interfaccia PCIe 5.0 x4, e vengono gestiti direttamente dalla CPU. A questi si aggiungono gli slot M.2_3 e M.2_4 (2280), entrambi PCIe 4.0 x4, gestiti dal chipset X670E. Tanto per gli slot PCI Express quanto per quelli M.2, ASUS ha implementato sistemi di aggancio e sgancio rapido e semplificato come Q-Latch e Q-Release, come già visto su altre schede madri già in commercio.

Insieme alla motherboard ASUS fornisce una scheda PCI Express 5.0 in formato AIC che permette di avere un quinto SSD M.2 a bordo, nel caso lo si desiderasse. L'installazione della scheda nel secondo slot grafico imporrà però al primo di operare con solo 8 linee (x8). L'audio HD è gestito da un codec Realtek ALC4082, con DAC/AMP ESS Sabre9218PQ.

In termini di altre specifiche tecniche, nel pannello di I/O posteriore abbiamo la connettività Wi-Fi 6E con Bluetooth 5.2 tramite due connettori dedicata all'antenna esterna in bundle, una porta Ethernet da 2,5 Gbit, ben 2 USB4 Type C gestite da un controller Intel JHL8540, una porta USB 3.2 Gen 2x2 Type C, 8 porte USB 3.2 Gen 2 (8 Type-A e una Type C), una porta HDMI, cinque jack audio placcati oro, un'uscita ottica S/PDIF e tasti BIOS FlashBack e Clear CMOS.

Naturalmente a bordo troviamo una pletora di connettori, da quelli delle ventole a quelli della pompa del dissipatore a liquido, fino a un connettore RGB. A questi si aggiungono i connettori USB interni, tra cui ce n'è anche uno USB 3.2 Gen 2x2 Type C.

Tecnologia EXPO per le memorie DDR5: XMP in salsa AMD

AMD ha deciso di creare una sua versione dei profili XMP 3.0 e l'ha chiamata EXPO. Al pari di XMP, permette di far operare le memorie a velocità e timing più spinti degli standard JEDEC. Al debutto EXPO sarà supportato da oltre 15 kit DDR5 di produttori come G.Skill, ADATA, Corsair, GeIL e Kingston con velocità fino a 6400 MT/s.

EXPO non è altro che una tecnologia di "auto-overclock" della memoria che AMD introduce per la prima volta con i Ryzen 7000 e le piattaforme socket AM5. In pratica, quando inserite una memoria DDR5 sulla piattaforma, questa va impostarsi secondo i dettami dello standard JEDEC del modulo, ad esempio DDR5-5200, ma attivando EXPO i moduli possono operare secondo velocità e timing ben superiori stabilite dal produttore della RAM, ad esempio salendo fino a 6000 o 6400 MT/s.

Grazie a EXPO si guadagnano quindi prestazioni, secondo AMD si parla di circa il 6-10% passando dall'impostazione JEDEC DDR5-5200 a DDR5-6000 con EXPO nel gaming in Full HD.

EXPO è una specifica royalty free, quindi i produttori che la implementano non devono riconoscere alcun obolo ad AMD o altri. Inoltre, per estrema trasparenza con i clienti finali i produttori di kit EXPO sono tenuti a pubblicare un certificato in cui illustrano componenti, tabella completa dei timing e altre informazioni utili sia agli smanettoni che ai neofiti.

I processori Ryzen 7000 sono accompagnati da un controller di memoria DDR5-5200, con un valore di default dell'interconnessione Infinity Fabric di 1733 MHz. Laddove nel caso dei Ryzen 5000 il consiglio principale era quello di mantenere un rapporto 1:1:1 per fclk (Infinity Fabric Clock), uclk (Memory Controller Clock) e mclk (DRAM Clock), con le nuove CPU non è più così.

Poiché le DDR5 hanno frequenze di molto superiori alle DDR4, AMD consiglia di lasciare l'impostazione di Infinity Fabric su AUTO e scalare il controller di memoria e la DRAM sul rapporto 1:1. Con l'impostazione AUTO, in genere, oltre al rapporto 1:1 tra RAM e controller, quello tra RAM e Infinity Fabric è 3:2. Ad esempio:

  • DDR5-4800 = RAM 2400 MHz, IMC 2400 MHz, IF 1600 MHz
  • DDR5-5200 = RAM 2600 MHz , IMC 2600 MHz, IF 1733 MHz
  • DDR5-6000 = RAM 3000 MHz, IMC 3000 MHz, IF 2000 MHz

Quando una memoria opera oltre 3000 MHz, ossia DDR5-6000, i rapporti definiti da AUTO cambieranno in base alla frequenza della memoria in uso. La frequenza del controller (uclk) passerà al rapporto 1:2 rispetto alla frequenza della memoria, mentre il rapporto di IF "fluttuerà" per mantenersi tra 1850 e 2100 MHz.

Secondo AMD lo "sweet spot", ovvero l'impostazione di memoria a cui si ottengono i risultati migliori con i processori Ryzen 7000 (o cui andare oltre apporta miglioramenti marginali), è proprio DDR5-6000 perché mantiene il rapporto su 1:1 e, con il passare del tempo, vedremo prezzi sempre più bassi e timing ridotti. Per i Ryzen 5000 lo sweet spot era quello DDR4-3600.

Ryzen 7000, i modelli al lancio: Ryzen 9 7950X guida la pattuglia

Nella seguente tabella un confronto tra le principali specifiche delle nuove CPU Ryzen 7000 e la precedente serie 3000:

Modello Core Thread Base clock Boost clock Cache L2+L3 GPU integrata TDP Prezzo
Ryzen 9 7950X 16 32 4,5GHz 5,7GHz 80MB 170W 699$
Ryzen 9 7900X 12 24 4,7GHz 5,6GHz 76MB 170W 549$
Ryzen 7 7700X 8 16 4,5GHz 5,4GHz 40MB   105W 399$
Ryzen 5 7600X 6 12 4,7GHz 5,3GHz 38MB   105W 299$
Ryzen 9 5950X 16 32 3,4GHz 4,9GHz 72MB No 105W 799$
Ryzen 9 5900X 12 24 3,7GHz 4,8GHz 70MB No 105W 549$
Ryzen 7 5800X 8 16 3,8GHz 4,7GHz 36MB No 105W 449$
Ryzen 5 5600X 6 12 3,7GHz 4,6GHz 35MB No 65W 299$

Osservando le specifiche tecniche dei nuovi arrivati notiamo immediatamente un netto incremento delle frequenze di clock rispetto ai corrispondenti modelli della serie Ryzen 5000. Colpisce in particolare, per il top di gamma Ryzen 9 7950X, l'incremento nella frequenza di boost clock massima che è di 800 MHz rispetto a quella di Ryzen 9 5950X ma notiamo come per tutte le CPU le frequenze siano salite in misura considerevole, tanto nel base clock come in quello boost.

AMD afferma di aver testato internamente delle unità, da 12 e 16 core, capaci di mantenere un clock "all-core boost" di 5,2 GHz. È importante specificare che l'algoritmo alla base del boost di queste CPU è ancora il noto "Precision Boost 2": non ci sono stati aggiornamenti da parte della società sotto questo aspetto.

Non cambia il numero di core, tantomeno quello dei thread che possono essere processati in parallelo; la cache L3 rimane invariata per quantitativo per ogni processore mentre cambia la cache L2 che raddoppia per quantità.

Altre differenze sono da rintracciarsi nel TDP: al momento la gamma 7000 non prevede modelli con consumo contenuto in 65 Watt, mentre il precedente limite di 105 Watt viene superato dalle CPU Ryzen 9 che si portano a 170 Watt di TDP. Infine, da sottolineare la presenza di una GPU integrata basata su architettura RDNA 2 in tutti i Ryzen 7000, aggiunta che abbiamo già illustrato nei paragrafi precedenti.

Configurazione di test

Di seguito sono riportati i componenti utilizzati per i test di questi processori.

  • Sistema operativo: Windows 11 Pro italiano
  • SSD M.2: Samsung SSD 980 Pro 2TB
  • Quantitativo memoria: 2x16GB
  • Scheda video: Nvidia GeForce RTX 3080Ti Founders Edition
  • Alimentatore: Cooler Master V850 Platinum
  • Driver video: NVIDIA GeForce 516.94 WHQL

Piattaforma AMD Ryzen 5000

  • Scheda madre ASUS ROG Crosshair VIII Extreme
  • Memoria: G.Skill DDR4-3600 16-19-19-19-39 1T

Piattaforma AMD Ryzen 7000

  • Scheda madre ASUS ROG Crosshair X670E Hero
  • Memoria: G.Skill Trident Z5 DDR5-6000 30-38-38-38-96

Piattaforma Intel Core 12000

  • Scheda madre MSI MPG Z690 Carbon WiFi
  • Memoria: Corsair Vengeance DDR5-5200 38-38-38-84

Di seguito le differenti applicazioni utilizzate nella valutazione dei processori:

Calcolo

  • Povray 3.7.0
  • Cinebench 23
  • Blender 3.3
  • Corona Benchmark 1.3
  • Indigo benchmark v4.4.15
  • KeyShot Viewer 11.2.1
  • 3DF Zephyr Lite
  • Agisoft Metashape
  • V-Ray 5 benchmark

Compressione

  • 7-Zip 22.01
  • Winrar 6.11

Multimedia

  • Handbrake 1.5.1 - 64bit
  • Davinci Resolve 18.0.3

Produttività

  • Procyon
  • PCMark 10

Giochi, risoluzione 1920x1080 e 2560x1440

  • Shadows of the Tomb Raider - DX 12 qualità alta, TAA
  • F1 2022 DX12- qualità alta, anti aliasing TAA, anisotropico 16x, Monaco, Pioggia Forte
  • Far Cry 6 - Qualità alta - Anti Aliasing TA
  • Metro Exodus - impostazione qualitativa high
  • Dirt 5 - qualità alta, selezionare fisse tutte e 3 le risoluzioni, RTX off, risoluzione dinamica off
  • Borderlands 3 - impostazione alta
  • Hitman 3 - impostazione extra, variable rate shading off, HDR no, Ray tracing no, DLSS qualità

Consumi e temperature: qualche sorpresa

I processori Ryzen 7000 adottano una tecnologia produttiva particolarmente sofisticata ma vedono aumentare in misura sensibile il dato di TDP dichiarato da AMD. Nel corso dei nostri test, a conferma di questo, abbiamo rilevato valori di consumo ben più elevati delle CPU Ryzen della serie 5000 soprattutto per quanto riguarda il top di gamma Ryzen 9 7950X

Il dato in idle tiene conto delle differenti piattaforme tra le varie CPU Intel e AMD ma mostra un sostanziale allineamento dei risultati tra i processori inseriti in questo confronto: di fatto tutte le più recenti CPU implementano tecniche di contenimento dei consumi in idle che le rendono equivalenti in questa configurazione di utilizzo.

Passando al dato a pieno carico si possono evidenziare differenze ben più significative tra i processori in prova: il sistema con CPU Ryzen 7 7700X registra un valore di consumo a pieno carico che è equivalente a quello delle due altre CPU AMD Ryzen della serie 5000, con le quali del resto condivide il TDP massimo indicato in 105 Watt. Ben più elevato il consumo del processore Ryzen 9 7950X, che tocca i 341 Watt come piattaforma senza però raggiungere il picco della CPU Intel Core i9-12900K di ben 370 Watt. Da questo grafico emergono alcuni dati di sintesi: il primo è che i nuovi processori Ryzen 7000 hanno consumi più elevati dei predecessori, ma è la stessa AMD a confermarlo con quel dato di TDP di 170 Watt indicato per i modelli Ryzen 9. Il secondo è che le CPU Intel Core di 12a generazione rimangono, soprattutto per le proposte top di gamma, quelle con i consumi complessivi più elevati pur con prestazioni velocistiche che sono mediamente inferiori a quelle delle corrispondenti proposte AMD: vedremo nelle prossime settimane quanto questo quadro sia destinato a cambiare con il debutto dei primi modelli Intel Core di 13a generazione.

Se osserviamo i dati di potenza del processore, registrati servendoci dell'utility HWInfo, notiamo come portando la CPU al 100% delle risorse con il benchmark Cinebench R23 in loop su tutti i core la potenza richiesta si mantenga costante nel tempo per tutti i processori, con differenze significative però spostandosi da uno all'altro. Notiamo molto bene come il processore Core i5-12600K sia quello con il consumo di picco più contenuto, seguito a breve distanza da Ryzen 7 5800X, Ryzen 7 7700X e Ryzen 9 5950X che in effetti hanno lo stesso TDP dichiarato. Il Core i7-12700K si pone su un gradino più in alto, distanziato dal top di gamma AMD Ryzen 9 7950X e dal modello Intel Core i9-12900K che sono quelli con i consumi più alti: per quest'ultimo si tocca il dato di 280 Watt.

Le temperature delle CPU seguono una dinamica pressoché speculare, con una nota specifica per le due nuove CPU AMD con architettura Zen 4: HWInfo riporta per entrambe una temperatura che si stabilizza sulla soglia di 95 gradi, valore che non viene superato da nessuna delle due e che è di fatto un limite massimo. Poco sotto la CPU Core i9-12900K, mentre registrano temperature ben più contenute le altre CPU inserite nel confronto. Dobbiamo precisare che questi valori di temperatura vengono registrati utilizzando componenti diversi tra i vari processori, pertanto devono essere confrontati non in valore assoluto quanto relativamente tra processori basati sulla stessa architettura. Per tutte le CPU in prova sono stati utilizzati sistemi di raffreddamento a liquido di tipo AIO.

Benchmark Ryzen 9 7950X e Ryzen 7 7700X

Calcolo

La prima parte di questa analisi prestazionale dei nuovi processori AMD Ryzen della famiglia 7000 non può non partire dai test di puro calcolo, cioè quelli in grado di sfruttare al meglio la disponibilità di un elevato numero di core che processano in parallelo. Prima di questi però vediamo il comportamento in single core dei chip con due test molto popolari, Cinebench R23 e POV-Ray, che integrano una modalità di rendering a singolo core oltre a quella multi-core.

Notiamo chiaramente come i due processori Ryzen 7000 si posizionino ai vertici in queste elaborazioni single thread, distanziando in misura significativa i predecessori basati su architettura Zen 3 in virtù della più elevata frequenza di clock alla quale possono operare. Il divario con le CPU Intel Core di 12a generazione è molto ridotto in questi due test, a conferma di come AMD sia riuscita con queste nuove CPU a pareggiare Intel in ambito single thread.

Se passiamo alle elaborazioni multi-thread che sfruttano tutti i core, registriamo un netto balzo in avanti di entrambi i processori AMD Ryzen 7000 rispetto ai modelli della famiglia 5000. Il margine di vantaggio è più netto per la proposta top di gamma Ryzen 9 7950X, in virtù sia degli affinamenti architetturali sia del più elevato guadagno in termini di frequenza di clock massima che può essere mantenuta con tutti i core impegnati al 100% rispetto a quanto non avvenga con il modello Ryzen 9 5950X.

Queste applicazioni di calcolo confermano quanto evidenziato con POV-Ray e Cinebench: i nuovi processori Ryzen 7000 permettono di ottenere un incremento notevole delle prestazioni velocistiche rispetto a quanto ottenuto con le CPU Ryzen della serie 5000. Prendendo quale riferimento le prestazioni del processore Intel Core i5-12600K, calcoliamo l'aumento medio dei risultati ottenibile con le due nuove CPU Ryzen 7000: per il Ryzen 7 7700X il miglioramento medio è del 20%, mentre con Ryzen 9 7950X abbiamo di fatto un raddoppio delle prestazioni medie con un netto margine di vantaggio su Ryzen 9 5950X e Core i9-12900K. Questo è lo scenario d'uso tipico dei processori per il quale le CPU Ryzen 7000 mostrano i più netti benefici prestazionali rispetto alla precedente generazione e alle proposte concorrenti: un cambio di piattaforma trova giustificazione principalmente in questo scenario applicativo, molto più che con altri.

Compressione e decompressione

Con le applicazioni legate alla compressione e decompressione dei file un elevato numero di core viene sempre ben sfruttato, ma anche una frequenza di clock elevata può influenzare in modo tangibile il risultato finale. È per questo motivo che ci possiamo attendere un buon incremento prestazionale complessivo nel passaggio dalle CPU Ryzen 5000 alla nuova serie 7000.

I processori AMD Ryzen spiccano in questo tipo di elaborazione e i due nuovi arrivati confermano questo trend, riuscendo a distanziare quelli che li hanno preceduti. Rilevanti i risultati medi ottenuti dal processore Ryzen 9 7950X, capace di prestazioni che sono una volta e mezzo superiori rispetto a quelle del riferimento Core i5-12600K e di circa il 30% migliori di quelle del Ryzen 9 5950X a parità di numero di core.

Multimedia

L'ambito delle applicazioni multimediali vede in genere una dinamica speculare a quella registrata con i programmi di calcolo, pur se con una inferiore dipendenza dal numero di core integrati nella CPU. Queste applicazioni non sempre sfruttano tutti i core, soprattutto quando questi sono numerosi, ma mostrano di prediligere un IPC elevato e frequenze di clock alte: sono questi i due ambiti sui quali AMD è intervenuta con l'architettura Zen 4 integrata nei processori Ryzen 7000.

Le nuove CPU AMD permettono di registrare un buon balzo in avanti sul piano delle prestazioni medie anche con applicazioni multimediali; Ryzen 9 7950X si conferma essere la CPU più veloce al momento sul mercato, distanziando in modo netto tanto il modello 5950X come quello Intel Core i9-12900K. Al pari di quanto evidenziato con le applicazioni di puro calcolo, anche lo scenario multimediale si rivela essere uno di quelli che giustifica l'aggiornamento da un sistema socket AM4 a uno socket AM5 abbinato a un processore Ryzen della serie 7000.

Benchmark: produttività personale

Anche con applicazioni di produttività personale i nuovi processori AMD Ryzen 7000 si confermano capaci di un passo in avanti importante rispetto ai predecessori della serie 5000, riuscendo in media a distanziare anche le proposte Intel Core di 12a generazione che con questa tipologia di applicazioni riescono sempre a far segnare ottimi risultati complessivi. Del resto questo ambito beneficia più di un IPC elevato e di frequenze di clock alte che di un gran numero di core a disposizione per l'elaborazione parallela.

Giochi

Nelle analisi con i giochi abbiamo usato una scheda video NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Founders Edition alle risoluzioni video di 1920x1080 e 2560x1440 pixel, selezionando impostazioni qualitative alte ma non spinte al massimo così da fare in modo che i frame al secondo generati dipendessero maggiormente dalla potenza di calcolo del processore abbinato e meno dalla scheda video. Per questo motivo abbiamo escluso i test alla risoluzione di 4K, perché questa è tipicamente limitata dalla potenza di calcolo della GPU e influenzata solo marginalmente dal processore scelto.

Il comportamento medio dei processori vede la CPU Ryzen 9 7950X distanziare il modello Core i9-12900K in una misura che possiamo definire marginale: un paio di punti percentuali di differenza, che di fatto sono indistinguibili all'atto pratico anche all'occhio del videogiocatore più allenato e appassionato. Nel confronto con la CPU Ryzen 9 5950X c'è un interessante guadagno in termini di fps, con le due CPU Ryzen 7000 che di fatto pareggiano il conto con quelle Intel Core di 12a generazione quantomeno nei titoli da noi utilizzati nel confronto. Non abbiamo avuto a disposizione per tempo un processore AMD Ryzen 7 5800X3D con tecnologia 3D V-Cache: nel confronto tra questa CPU e quelle qui analizzate sarebbero potuti emergere risultati interessanti, che più di tutti lasciano pensare che il processore di riferimento in casa AMD per i videogiocatori possa essere quello in arrivo nei prossimi mesi basato su architettura Zen 4 e dotato proprio di tecnologia 3D V-Cache.

Tanta potenza in più, ma c'è un prezzo da pagare

Arriviamo al termine di questa nostra analisi mettendo a confronto i processori tra di loro, riparametrando tutti i valori ottenuti nei singoli test rispetto a quelli del processore Intel Core i5-12600K così da ottenere un quadro di riferimento medio. Ricordiamo che la CPU Ryzen 9 7950X deve essere confrontata con il predecessore Ryzen 9 5950X e con la concorrente Intel Core i9-12900K, mentre il listino ufficiale di Ryzen 7 7700X di 399 dollari è identico a quello della CPU Intel Core i7-12700K.

Il dato medio vede la CPU Ryzen 9 7950X nettamente in vantaggio su quella Core i9-12900K, che ha prestazioni medie di fatto speculari a quelle del modello Ryzen 9 5950X di precedente generazione. Nel confronto diretto Ryzen 9 7950X è il 23% più veloce, in media, di Ryzen 9 5950X e il 20% rispetto a Core i9-12900K.

Ryzen 7 7700X e Core i7-12700K sono di fatto allo stesso livello come andamento medio nella nostra suite di test; in alcuni casi è la nuova arrivata di casa AMD a fare di meglio, mentre in altri la spunta la proposta Intel. Il divario medio tra queste due proposte è meno del 2%, mentre è del 15% in media il balzo in avanti del processore Ryzen 7 7700X rispetto al modello Ryzen 7 5800X. Nel confronto tra Intel e AMD molto dipende dal tipo di applicazione utilizzata e da come questa si adatti al meglio alle due differenti architetture messe a confronto. Lo vediamo bene, del resto, osservando il comportamento dei processori riparametrato per le diverse tipologie di applicazioni che abbiamo misurato.

 

Per un possessore di sistema AMD Socket AM4 è consigliabile il passaggio alla nuova piattaformasocket AM5, abbinata a CPU Ryzen della serie 7000? Non c'è una risposta univoca, in quanto dipende dal tipo di utilizzo e dal processore attualmente in uso:

  • se il processore è della serie Ryzen 3000 o precedente la risposta è, budget permettendo, sicuramente positiva: le nuove CPU permettono di ottenere un netto balzo in avanti rispetto ai predecessori, già evidente con le CPU Ryzen della serie 5000 e ancora di più con quelle precedenti, offrendo oggi un percorso di aggiornamento già definito per le future CPU Ryzen che arriveranno nei prossimi anni.
  • se l'ambito di utilizzo tipico è quello del puro calcolo, che beneficia in modo pressoché lineare tanto di un maggior numero di core come di un aumento della frequenza di clock, l'adozione di una CPU della serie 7000 è consigliato anche se si possiede un sistema con Ryzen 5000, soprattutto se questo si accompagna ad un incremento nel numero dei core rispetto alla CPU attualmente in uso.
  • più difficile la scelta per il videogiocatore appassionato: le nuove CPU portano in dote un incremento prestazionale che è però contenuto nel complesso. Per chi vuole assemblare un sistema gaming ora basato su CPU AMD la scelta potrebbe essere quella legata alla CPU Ryzen 7 5800X3D ancora su piattaforma socket AM4, con un notevole contenimento dei costi complessivi, in attesa che la tecnologia 3D V-Cache faccia il suo debutto anche con i processori Ryzen basati su architettura Zen 4.

Il passaggio alla nuova piattaforma socket AM5 con memoria DDR5 porta ovviamente a un costo di aggiornamento più elevato: apre spazi di upgrade con le future generazioni di AMD Ryzen ma implica un maggiore impatto economico, con per giunta consumi che come abbiamo visto si sono alzati non di poco nelle CPU Ryzen 9. Non siamo ancora al livello delle proposte concorrenti Intel Core di 12a generazione ma quel netto vantaggio, in termini di rapporto tra prestazioni e consumi, che AMD poteva vantare con la precedente generazione si è in parte perso per strada alla ricerca di un incremento nelle prestazioni complessive.

Resta in ogni caso da vedere quale sarà la risposta di Intel con i processori Core di 13a generazione, per i quali dovremo attendere solo poche settimane: il mercato delle CPU desktop è ritornato ad essere estremamente interessante e sulla carta con molta concorrenza, oltre che con sempre più potenza di calcolo a disposizione degli utenti.

[HWUVIDEO="3290"]Ryzen 9 7950X e Ryzen 7 7700X, scopriamo le prestazioni delle nuove CPU AMD[/HWUVIDEO]
198 Commenti
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Portocala26 Settembre 2022, 15:31 #1
Sarà per colpa del troppo hype ma personalmente mi aspettavo di più.
marchigiano26 Settembre 2022, 15:32 #2
più di così? sono bestie e consumano meno
coschizza26 Settembre 2022, 15:34 #3
Originariamente inviato da: marchigiano
più di così? sono bestie e consumano meno


sono si bestie ma consumano di piu e hanno temperature al limite estremo
ghiltanas26 Settembre 2022, 15:41 #4
usciti finalmente, cosi spero di beccare il 5700x a un prezzaccio...personalmente ho intenzione di tenere am4 ancora un bel po', spero che con le prossime revisioni i consumi tornino a calare
OrazioOC26 Settembre 2022, 15:42 #5
Beh se queste sono le versioni lisce, in game le varianti con cache 3d romperanno i muri.

Tutto bello, di contro hanno solamente il prezzo e i consumi, troppo alti entrambi.
Perseverance26 Settembre 2022, 15:47 #6
Manca la 3D V-Cache ma è comprensibile visti gli assorbimenti. Difficile giudicare l'IPC, non si capisce se è al pari con intel, se l'ha superata o se è ancora sotto. La sensazione è che siano al pari (finalmente).
xk180j26 Settembre 2022, 15:51 #7
cosa è stato usato come dissipatore?
coschizza26 Settembre 2022, 15:53 #8
Originariamente inviato da: xk180j
cosa è stato usato come dissipatore?


un mega aio
Vash_8526 Settembre 2022, 15:59 #9
Noto con piacere che i soliti cloni dei "PR" stanno già intervenendo per fare damage control, vuol dire che il prodotto è buono
Poty...26 Settembre 2022, 16:01 #10
ho il 5950x settato per bene fa 28300 a cine r23 e 181000 a 7zip. insomma non mi tange minimamente l'idea di cambiare piattaforma piuttosto vorrei TANTO una cavolo di gpu...

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