Processori Xeon D: i primi SoC per sistemi server di Intel

Le novità architetturali introdotte da Intel con i processori Xeon D hanno permesso di ottenere, alla luce dei primi dati prestazionali pubblicati dall'azienda, netti passi in avanti in termini di prestazioni massime e di rapporto tra prestazioni e consumo rispetto al precedente riferimento, il processore Intel Atom C2750 della famiglia Avoton. Intel presenta quest'oggi due versioni di processore Xeon D, caratterizzate da specifiche molto simili in termini di frequenze di clock ma con il numero dei core integrati che è doppio nel modello D-1540 rispetto a quello D-1520.

• Intel Xeon D-1540: 8 core; frequenza di clock di default 2 GHz, picco via tecnologia Turbo di 2,5 GHz con tutti i core e di 2,6 GHz con 1 solo core.
• Intel Xeon D-1520: 4 core; frequenza di clock di default 2,2 GHz, picco via tecnologia Turbo di 2,5 GHz con tutti i core e di 2,6 GHz con 1 solo core.

Analizzando i nuovi processori in termini di pura potenza di calcolo Intel fornisce dati che evidenziano prestazioni che arrivano ad essere sino a 3,4x rispetto a quanto ottenuto dal processore Atom C2750. In funzione del tipo di applicazione il margine di vantaggio varia ma rimane in ogni caso piuttosto sostenuto pur a parità di numero di core integrati nei due processori.

Il confronto in termini di rapporto tra potenza di calcolo ed efficienza energetica è nuovamente a favore del nuovo arrivato: in questo caso il dato è pari a 1,7 volte quello della CPU Atom C2750, giustificato più dall'aumento delle prestazioni che da un contenimento in termini assoluti dei consumi in quanto questi ultimi sono superiori nelle CPU Xeon D. E' l'efficienza energetica complessiva a risultare preferibile in Xeon D-1540, proprio in virtù del sensibile incremento prestazionale ottenuto con l'architettura Broadwell rispetto a quella Silvermont adottata dai processori Atom C2750.

I processori Atom C2750 continuano a restare nella gamma di proposte Intel per sistemi server quali alternative all'utilizzo di processori basati su architettura ARM. Intel ha rimarcato come, alla luce dei propri dati interni, questa CPU ottenga prestazioni sino a 1,7x superiori, oltre a un dato di 2x nel rapporto tra prestazioni e consumo, rispetto a una soluzione Applied Micro X-Gene. La peculiarità di questo confronto è quella di essere basato su una piattaforma HP Moonshot, sistema che può venir popolato di schede dotate di processore Intel Atom C2750 oppure di altre schede con SoC Applied Micro X-Gene a seconda delle preferenze del cliente.

Osservando la completa gamma di processori Intel per sistemi server spicca la posizione del modello Xeon E3-1280 v3, soluzione basata su architettura Haswell destinata a sistemi server a singolo socket. A fronte di un consumo superiore questo processore mette sul piatto prestazioni complessivamente più elevate, che Intel sintetizza come pari a un 1,4x di quelle del modello Xeon D-1540 in ambiti single threaded. Diversamente del resto non poteva essere, in quanto i nuovi processori Xeon D vengono proposti da Intel quale vero e proprio anello di congiunzione nel mondo server tra i processori Atom della serie C e quelli Xeon E3: la scelta tra quali di questi modelli sia da utilizzare nella propria infrastruttura di calcolo è legata al budget, ai requisiti di consumo e allo scenario di utilizzo di riferimento previsto.

Nel corso dei prossimi mesi vedremo in quali sistemi saranno utilizzati i processori Xeon D; ci aspettiamo proposte nel settore networking e in quello dello storage, orientate a scenari di utilizzo più gravosi quanto a risorse di sistema rispetto a quelli per i quali sono adottati i modelli Atom C.