Intel Core-M in test: tanta potenza ma niente ventole

Intel Core-M in test: tanta potenza ma niente ventole

In occasione dell'IDF 2014 Intel mostra i primi dati prestazionali di una piattaforma tablet basata su processore Core-M, dotato di architettura Broadwell e costruito con tecnologia a 14 nanometri. Una potenza di calcolo estremamente elevata abbinata a un sistema di raffreddamento che non prevede ventole di alcun tipo

di pubblicato il nel canale Processori
Intel
 

I primi benchmark di un tablet Core-M 5Y70

L'Intel Developer Forum è storicamente stato utilizzato dall'azienda americana per eseguire alcune dimostrazioni pubbliche alla stampa circa le potenzialità delle proprie CPU di ultima generazione. In passato l'oggetto dell'aanalisi è sempre stato un processore non ancora ufficialmente presentato sul mercato, con una anticipazione prestazionale di alcuni mesi rispetto alla data di commercializzazione. L'edizione 2014 dell'IDF ha seguito di alcuni giorni l'annuncio dei primi processori Intel costruiti con tecnologia a 14 nanometri, appartenenti alla famiglia Core-M.

Queste proposte sono state annunciate ma al momento non ancora disponibili in commercio; i primi sistemi 2-in-1 basati su queste architetture SoC debutteranno sul mercato a partire dal mese di Ottobre pertanto non ne si conoscono ancora le potenzialità in termini di potenza di calcolo. Con questi prodotti Intel vuole entrare in diretta contrapposizione con ARM nel settore dei tablet con display da 10-12 pollici di diagonale, oltre ad andare di fatto a creare una categoria nuova con le proposte 2-in-1 che rappresentano un punto d'incontro tra le potenzialità dei sistemi notebook e quelle dei tablet tradizionali. Grazie al TDP particolarmente contenuto questi processori sono caratterizzati dal raffreddamento passivo, quindi non richiedono l'utilizzo di una ventola al pari dei tablet ARM in commercio.

Abbiamo pertanto avuto modo di vedere in funzione sistemi tablet Core-M utilizzati per alcuni benchmark, oltre a discutere alcune delle caratteristiche tecniche di questi prodotti. I tablet utilizzati, basati su sistema operativo Windows 8.1, sono stati forniti da Intel pertanto non abbiamo potuto direttamente provare applicazioni di nostra scelta; questo sarà possibile solo tra alcune settimane, quando i primi modelli Core-M debutteranno sul mercato. La tabella seguente riassume le specifiche tecniche delle 3 versioni di processore Core-M che Intel ha annunciato la scorsa settimana all'IFA di Berlino:

Modello

Core Thread Clock Clock Turbo GPU Clock GPU Cache L3 TDP
5Y70 2 4 1,1GHz 2,6GHz HD5300 100/850 4MB 4,5W
5Y10a 2 4 0,8GHz 2GHz HD5300 100/800 4MB 4,5W
5Y10 2 4 0,8GHz 2GHz HD5300 100/800 4MB 4,5W

Il tablet in uso è basato su processore Core-M 5Y70: questa CPU ha un TDP di default pari a 4,5 Watt ma può essere configurato per gestire un TDP differente nell'intervallo compreso tra 6 Watt e 3 Watt. La scelta del TDP finale effettivo è a discrezione del produttore del sistema nel quale la CPU viene utilizzata. Se vorrà privilegiare la potenza di elaborazione e adotterà uno chassis adeguato alla gestione del TDP allora utilizzerà l'impostazione del TDP a 6 Watt; qualora l'obiettivo sia quello di assicurare il funzionamento del sistema in condizioni termiche estreme o si voglia raggiungere la massima autonomia di funzionamento ecco che l'impostazione con TDP a 3 Watt risulterà essere quella preferita. Nel caso dei test qui riportati Intel ha scelto una configurazione del TDP pari a 6 Watt, così da ottenere il più elevato livello prestazionale possibile.

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Intel ha utilizzato una piattaforma tablet reference per questi test, indicata con il nome di Llama Mountain. Questo modello, dallo spessore complessivo contenuto in 7,2 millimetri, è stato abbinato a 3 differenti chassis identici per dimensioni ma non per materiale utilizzato: la scelta di queste 3 differenti finiture è legata ad uno studio della conduttività termica di questi materiali e all'incidenza legata al loro utilizzo per un tablet. Alluminio, alluminio placcato oro e rame sono le 3 finiture a disposizione: la prima è quella standard per prodotti di questo tipo e la seconda più sofisticata per quanto non particolarmente più costosa. L'ultima è indubbiamente quella meno percorribile dal punto di vista pratico, sia per il costo del blocco di rame sia per l'incremento di peso.

Intel ci ha confermato come utilizzando un processore Core-M, a differenza di quanto atteso, non è stato possibile evidenziare differenze in termini di comportamento della CPU e di sua variazione delle frequenze di clock per via di una più efficiente dissipazione termica utilizzando un materiale al posto dell'altro. Possibile che questo dipenda dal ridotto consumo di questo processore, non in grado di mettere sotto stress eccessivo lo chassis a prescindere dal materiale utilizzato.

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Il benchmark SunSpider 1.0.2 ha registrato un tempo di elaborazione medio pari a 116,8 millisecondi, valore nettamente più contenuto rispetto a quanto fatto registrare dalle piattaforme tablet basate su sistemi operativi iOS e Android. Questo dato è in effetti allineato a quanto abbiamo registrato nei nostri test con sistemi notebook basati su CPU Intel Core i5 e confermano le qualità di Core-M per quanto riguarda la navigazione web e l'utilizzo di browser.

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Secondo test è un classico della nostra suite di test: parliamo di Cinebench, analizzato nella versione 11.5 e capace di fornire un risultato nel test multithreaded pari a 2,6. Si tratta di un risultato che è allineato a quello dei processori Core i5 per sistemi mobile basati su architettura Haswell e nettamente superiore a quello delle proposte Atom in commercio. Merito di questo risultato è legato anche alla tecnologia Turbo Boost, implementata nelle CPU Core-M e in grado di incrementare sensibilmente la frequenza di clock della CPU per periodi di tempo brevi quando i parametri di funzionamento del sistema lo permettono.

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Terzo benchmark è 3DMark, analizzato con il test Ice Storm Unlimited per un punteggio generale di 50327 punti. Quale riferimento possiamo indicare il chip NVIDIA Tegra K1, capace di un punteggio di poco superiore a 30.000, oppure il chip Apple A7 adottato nelle ultime generazioni di tablet iPad che ottiene circa 15.000 punti con questo benchmark.

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A chiudere una immagine di quello che è il cuore del sistema che è stato utilizzato nei test. Questa è la scheda sulla quale sono montati tutti i componenti del tablet reference design basato su SoCk Intel Core-M, collegata ad un secondo PCB di colore verde sul quale sono montati la memoria di storage e la circuiteria per la gestione della rete WiFi.

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Dimensioni così compatte lasciano ampio spazio per inserire all'interno dello chassis altri componenti. In questa foto la stessa scheda di prima, ruotata sull'altro lato, appoggiata all'interno dello chassis in alluminio utilizzato per il tablet. Si noti al centro una parte di alluminio in rilievo, formata da due rettangoli affiancati, che va posizionata in corrispondenza della placca in rame montata sul processore così da assicurarne la corretta dissipazione termica. L'area dello chassis non occupata da questa scheda vede la presenza di alcuni componenti accessori, come quelli per la porta USB e per il sottosistema audio, ma per la maggior parte è riservata alla batteria da 34Wh di capacità che assicura un'autonomia che Intel quantifica fino a 9 ore.

Il debutto dei primi sistemi 2-in-1 basati su processori Intel Core-M è atteso per i primi del mese di Ottobre; alcuni modelli sono stati esposti dai produttori all'IDF 2014 ma non è stato ancora possibile averli in test per valutarne le effettive potenzialità. Questi test preliminari forniti da Intel lasciano chiaramente intendere come con il passaggio a tecnologia produttiva a 14 nanometri l'azienda sia riuscita a ridurre sensibilmente i consumi delle proprie soluzioni mobile, rendendo accessibili design privi di ventola di raffreddamento ma capaci di assicurare prestazioni molto elevate. Il confronto diretto con le soluzioni basate su architettura ARM, per quanto preliminare, sposta la bilancia a favore di Intel ma sappiamo come il successo di un prodotto mobile non sia legato unicamente alle sue capacità prestazionali ma dipenda dal connubio migliore tra caratteristiche tecniche e qualità del sistema operativo utilizzato.

A che prezzo tutto questo? Molto dipenderà dalle scelte dei vari produttori di tablet e sistemi 2-in-1; Intel si aspetta listini a partire da 699 dollari, con la possibilità che scendano a breve sino a 599 dollari. Cifre quindi non particolarmente popolari, soprattutto pensando ai prezzi di alcuni tablet Android con display da 10 pollici, ma del resto allineate a quelle che sono le potenzialità di queste CPU.

68 Commenti
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Raghnar-The coWolf-11 Settembre 2014, 08:59 #1
In pratica vanno come e meglio di un i5-4500U (che fa 130ms Sunspider, 2.7 cinebench R11.5 e 30k di 3D Mark) consumando un quarto? Dove sta il baco?
Cappej11 Settembre 2014, 09:12 #2
boia! l'uovo di colombo in virtù di questo cambio generazionale!
Tanta Roba!

Unica cosa che non capisco...più 50.000 punti "generali" nel 3Dmark... quando il "GRANDE, IMMENSO, ma soprattutto [U]DEDICATO[/U] NVIDIA K1" mi fa 30.000 punti....!?!?!? ma NVidia non faceva schede Video... un tempo....
AceGranger11 Settembre 2014, 09:13 #3
Originariamente inviato da: Raghnar-The coWolf-
In pratica vanno come e meglio di un i5-4500U (che fa 130ms Sunspider, 2.7 cinebench R11.5 e 30k di 3D Mark) consumando un quarto? Dove sta il baco?


che stanno su un nuovo pp . rispetto al passato le nuove architetture vengono sviluppate con in mente prima di tutto il risparmio energetico, fino a pochi anni fa si pensava solo ad aumentare il TDP.

se va avanti cosi Intel sguadagnera facilmente fasce anche negli smarthphone; se gia i core M hanno 4,5 W di TDP e consumano uno sputo, figuriamoci come saranno gli Atom Airmont a 14nm.
Raghnar-The coWolf-11 Settembre 2014, 09:24 #4
Originariamente inviato da: Cappej
boia! l'uovo di colombo in virtù di questo cambio generazionale!
Tanta Roba!

Unica cosa che non capisco...più 50.000 punti "generali" nel 3Dmark... quando il "GRANDE, IMMENSO, ma soprattutto [U]DEDICATO[/U] NVIDIA K1" mi fa 30.000 punti....!?!?!? ma NVidia non faceva schede Video... un tempo....


beh 50 mila in ice storm unlimited e' piu' dei risultati della Intel HD4000 in un procio QM e un 20% in meno della HD5000!

Cioe' praticamente sembra offrire le stesse prestazioni nell'everyday computing di qualunque Ivy Bridge, ma consumando meno di un Atom!

Alla faccia del salto generazionale...

Mi sa che fra un po' arriva il momento di portare il Vaio Z in museo...
Capozz11 Settembre 2014, 09:39 #5
Originariamente inviato da: Raghnar-The coWolf-
In pratica vanno come e meglio di un i5-4500U (che fa 130ms Sunspider, 2.7 cinebench R11.5 e 30k di 3D Mark) consumando un quarto? Dove sta il baco?


Eh il tempo passa... una volta per fare 2.6 punti al cinebench 11.5 serviva un E8400 @ 4.3 ghz
WolfTeo11 Settembre 2014, 09:46 #6

LOL

semplicemente cache da 4 mb.... gpu aggiornata.... e non è detto che per determinati calcoli che normalemnte viene usato solo il processore... non entri anche la componente gpucomputing...... evoluzione della specie... complimenti....
hrossi11 Settembre 2014, 10:00 #7
Impressionanti i risultati, davvero viene da chiedersi se ci sia qualche trucco dietro.

Hermes
D3stroyer11 Settembre 2014, 10:08 #8
questo non fa altro che elevare a potenza l'hype per skylake che avrà consumi simili ma potenza superiore ancora...e in uscita a 6, 7 mesi di distanza
Eddie66611 Settembre 2014, 10:10 #9
notevole davvero! il mio celeron (atom) j1900, quad core da 10w, fa 1.7 al cinebench 11.5....
andbad11 Settembre 2014, 10:14 #10
E tanti saluti a chi preannunciava la morte imminente dell'x86 a favore di ARM.


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