ATI e AMD: un'analisi dell'acquisizione

ATI e AMD: un'analisi dell'acquisizione

L'acquisizione di ATI da parte di AMD è indubbiamente la notizia più importante di questo 2006, e quella che influenzerà maggiormente il mercato. Diamo uno sguardo ai dettagli, avanzando alcune ipotesi sugli scenari che da inizio 2007 si potranno venire a creare

di pubblicato il nel canale Processori
ATIAMD
 

Un'acquisizione dagli effetti importanti

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"That's a great morning for us"

Questa la frase con la quale Hector Ruiz, CEO di AMD, ha aperto la conference call con la quale è stato annunciato l'accordo di acquisizione di ATI da parte di AMD. L'atmosfera che si respira è sicuramente euforica da entrambe le parti, ma la portata dell'annuncio odierno richiede un'analisi più approfondita di quelle che potranno essere le implicazioni.

E' molto difficile, in questo momento, cercare di immaginare quelle che saranno le ripercussioni dirette sul mercato di questo annuncio; è evidente come la sua portata tenda a mettere in secondo piano tutto quello che nel settore dei PC è avvenuto negli ultimi mesi, compreso il debutto delle soluzioni Core 2 Duo di Intel e la rinascita di quest'ultima con la propria nuova serie di processori con architettura Core.

Con questo articolo cercheremo di definire alcuni elementi alla base dell'accordo tra ATI e AMD, fornendo anche alcuni spunti di riflessione su temi specifici in particolare legati alle implicazioni con i partner sia di ATI che di AMD.

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Dave Orton, CEO di ATI, e Hector Ruiz, CEO di AMD

Le condizioni dell'accordo

L'accordo prevede l'acquisizione di tutte le azioni ATI da parte di AMD, per un controvalore di 4,2 miliardi di dollari USA in contanti e 57 milioni di azioni AMD.

Il valore è stato determinato partendo dalla quotazione delle azioni ATI alla chiusura dei mercati Venerdì 21 Luglio, con un prezzo pari a 18,26 dollari ad azione. Per ogni azione ATI AMD pagherà un valore di 20,47 dollari, composto da 16,40 dollari in contanti e 0,2229 azioni AMD.

Dave Orton, CEO di ATI, lavorerà in AMD come executive vice president della business division ATI all'interno della nuova struttura AMD, sotto diretta guida del CEO di AMD Hector Ruiz e del COO Dirk Meyer. Oltre a questo, due dei Directors di ATI entreranno a far parte del consiglio di amministrazione di AMD nel momento in cui la transazione giungerà al completamento.

Una volta terminata l'acquisizione, AMD ha anticipato che beneficierà di una riduzione di costi aggregati di circa 75 milioni di dollari USA entro la fine del 2007. Le sinergie porteranno ad una ulteriore riduzione dei costi aggregati pari a 125 milioni di dollari USA entro la fine del 2008.

Business di ATI con Intel

Dave Orton ha confermato che ATI continuerà ad avere business con Intel, nella forma di piattaforme chipset per processori Intel desktop delle famiglie Core 2 Duo e Pentium 4 - Pentium D, almeno sino a quando l'acquisizione non verrà completata entro la fine del quarto trimestre dell'anno. Sino a quel momento ATI opererà come una divisione o business unit di AMD, quindi con una gestione diretta; detto in altro modo, in termini di business attuale nulla verrà cambiato nel breve periodo.

E' facilmente immaginabile che ATI perderà i rapporti commerciali in corso con Intel al momento attuale; nel corso della conference call AMD ha rimarcato come non vi siano barriere da parte propria circa la continuazione da parte di ATI di rapporti di business con Intel nella forma di soluzioni chipset per piattaforme Pentium e Core 2 Duo. ATI avrà sicuramente un impatto in termini di fatturato rinunciando alla partnership commerciale con Intel, quantificato in circa 100 milioni di dollari a trimestre. D'altro canto, l'utilizzo da parte di Intel di chipset ATI su proprie schede madri Socket 775 LGA è stato un accordo solo di breve periodo, della durata di un paio di trimestri per far fronte alla ridotta disponibilità di soluzioni chipset Intel per il segmento di fascia entry level.

Le piattaforme

Uno dei temi principali che hanno guidato AMD all'acquisizione di ATI è legato allo sviluppo di piattaforme. Nel documento di presentazione della visione strategica di ATI e AMD è riportata una slide molto interessante, che lascia ampio spazio di riflessione su quelle che potranno essere le future evoluzioni delle piattaforme AMD a partire dal 2008.

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Si nota come l'integrazione tra queste due aziende permetterà di avere soluzioni chipset pronte per i vari segmenti di mercato, con flessibilità in termini di processori o di schede video (o sottosistemi video specifici per applicazioni media center). Un segmento nel quale ATI non opera al momento attuale in termini di prodotti è quello delle soluzioni server, indicate come Data Centric: in questo caso quindi è presumibile che ATI possa in futuro sviluppare piattaforme chipset per sistemi Opteron, strada che permetterà ad AMD di avere a disposizione sul mercato proprie soluzioni server e workstation complete con una tempistica più efficace di quanto non sia capace in questo momento.

Nel corso della conference call si è anche prospettata l'integrazione all'interno di futuri processori AMD di porzioni di silicio destinate alle elaborazioni grafiche, in modo molto simile a quanto avvenuto negli anni '90 con l'integrazione delle capacità FPU, Floating Point, all'interno delle CPU del tempo e la scomparsa di schede e processori dedicati a questo specifico ambito di operazioni. Pare possibile, anche nell'ottica di una evoluzione verso un approccio multicore, che i processori del futuro possano integrare al proprio interno una GPU vera e propria, o comunque una parte di silicio destinata alle elaborazioni che al momento attuale sono svolte da un chip video.

 
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