Apple Watch 9: cosa significa essere carbon neutral? La recensione

Apple Watch serie 9 sembra lo stesso di sempre: cassa in acciaio o alluminio, display quadrato senza quasi cornici, pulsante e digital crown per le interazioni. Eppure c’è davvero tanto di nuovo in uno smartwatch che cambia il modo di lavorare grazie al chip S9 e soprattutto si propone come il primo vero prodotto Carbon Neutral di Apple. Cerchiamo di capire cosa significa
di Bruno Mucciarelli pubblicato il 05 Ottobre 2023 nel canale AppleAppleWatchwatchOS
Se guardiamo il nuovo Apple Watch serie 9 e lo mettiamo a confronto con un Apple Watch serie 8 non troveremo alcun tipo di differenza se non la colorazione della casa in alluminio o acciaio, con il nuovo rosa che di certo va di pari passo con la moda del momento. Con i prodotti Apple però non ci si deve mai fermare alla prima apparenza soprattutto ora che, dopo anni e anni di rivoluzioni tecnologiche, si è giunti ad un periodo di micro rinnovamenti che devono essere considerati più come step evolutivi capaci di aggiungere quel qualcosa in più, assente nella precedente generazione.
Con Apple Watch serie 9 è proprio così e l’idea che ci siamo fatti, e di cui siamo consci da tempo, è che un nuovo prodotto Apple non deve per forza stravolgere quanto fatto solo 12 mesi prima anzi l’idea dell’azienda è quella di proporre ogni anno dispositivi che possano durare sempre di più garantendo longevità, affidamento e spazzando via quell’idea di obsolescenza programmata che è sulla bocca di tutti quando si parla di prodotti tecnologici.
Sì, esteticamente Apple Watch serie 9 è lo smartwatch di alta qualità che conosciamo da tempo ma di fatto al suo interno le cose cambiano e lo fanno non solo perché c’è il nuovo System in Package S9 ma soprattutto perché a cambiare è l’idea di fondo ossia quella di dare più spazio al Neural Engine e a tutto ciò che ne deriva. E vedremo che il nuovo ‘’Doppio Tap’’ in arrivo ad ottobre per tutti aprirà ad un utilizzo nuovo dell’Apple Watch che fa dei gesti un’arma fondamentale richiamando proprio al primo visore Vision Pro presentato da Apple qualche mese fa alla WWDC 2023. Si rinnova anche l’Ultra Wideband che con la seconda generazione permette una localizzazione del watch ancora più estrema. Oltretutto anche Siri ne risente, positivamente, di questi miglioramenti hardware rivelandosi più veloce nel rispondere ma anche più gratificante nelle risposte giuste.
Rimane l’iconica cassa in alluminio o acciaio inossidabile, in base alla scelta del modello. Un display rettangolare che, come vedremo, migliora la luminosità sia di picco massimo che di minimo. Mentre aumenta l’autonomia spingendo Apple Watch serie 9 a fare quasi 18 ore di utilizzo continuo senza risparmi energetici che invece se attivati portano a raggiungere le 36 ore. E vedremo che sarà effettivamente così.
Ma soprattutto Apple Watch serie 9 è il primo prodotto di Apple completamente carbon neutral. Un passaggio che giustamente l’azienda ha sottolineato durante la presentazione allo Steve Jobs Theater e che ribadisce ancora una volta sul proprio sito. Lo smartwatch di nona generazione infatti riduce del 78% la sua dipendenza dal carbonio in fase produttiva e assieme al nuovo cinturino Sport Loop permette di raggiungere l’etichetta di prodotto a zero emissioni di carbonio con sette anni di anticipo rispetto alle previsioni obiettivo di Apple del 2030. Un insieme di innovazioni nella progettazione, nelle tecnologie e anche nell’organizzazione aziendale che scopriremo proprio in questa nostra recensione cercando di capire passo passo cosa ha veramente fatto Apple per l’ambiente fino ad oggi.
Apple Watch serie 9: il primo prodotto Carbon Neutral
Un aspetto importante se non fondamentale visto l’evolversi del cambiamento climatico da qualche anno a questa parte, riguarda l’aspettativa che l’utente ha nei confronti di quello che un’azienda tech come Apple, e non solo, ha fatto e sta facendo per l’ambiente. Il cambiamento climatico sta già avendo gravi impatti sull’intero pianeta, provocando condizioni meteorologiche estreme come siccità, ondate di calore, piogge torrenziali, inondazioni e frane sempre più frequenti. Ecco perché per limitare gli effetti si sta cercando di raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro la metà del 21° secolo. Una sfida fondamentale che Apple ha già intrapreso da qualche anno ma che oggi ha dato il suo primo vero frutto: Apple Watch serie 9 ossia il primo dispositivo ad impatto neutro.
Cosa significa produrre oggi uno smartwatch Carbon Neutral? Apple per farlo è partita dai materiali: l’alluminio della cassa dei Watch dai modelli serie 5 in poi, dunque anche Watch serie 9, risulta realizzata con materiali totalmente riciclati. C’è una speciale lega in alluminio aerospaziale leggera, robusta e resistente ai graffi che risulta derivante da materiale al 100% riciclato. Nelle batterie di Watch 9, Apple ha utilizzato per la prima volta solo cobalto riciclato, un primo passo per poi utilizzarlo per tutte le batterie dei device entro il 2025.
L’oro delle placcature o anche lo stagno nelle saldature di vari circuiti stampati o ancora le terre rare nei magneti, il tungsteno nel Taptic Engine e il rame nella scheda logica sono tutti materiali riciclati che permettono di ottenere uno smartwatch che contiene addirittura il 30% di materiali riciclati. E ricordate che a fare lo sporco lavoro di recupero ci pensano Daisy, Dave e Taz, i robot della catena di smontaggio di Apple, utilizzati proprio per recuperare dai dispositivi le parti costituite dai materiali utili per il riciclaggio che oltretutto vengono addirittura reimmesse sul mercato come materie prime anche per altre aziende che possono dunque usarle per realizzare nuovi prodotti.
E poi, parlando ancora di materiali, i nuovi cinturini sono stati ridisegnati per essere non solo più robusti e piacevoli da indossare ma, per esempio, il nuovo Sport Loop è stato realizzato con l’82% di fibre riciclate e parte del filato contiene materiale recuperato da vecchie reti da pesca. Niente più pelle ma un nuovo tessuto FineWoven che contiene il 68% di materiali riciclati mantenendo lo stesso livello qualitativo di prima.
Apple ha il suo programma di ‘’trade-in’’ che non è solamente una soluzione per chi vuole acquistare un nuovo prodotto con la mela risparmiando qualcosa con la restituzione ma è anche un incentivo al riciclaggio dagli standard elevati e più sicuri per essere smaltiti o riutilizzati. Utilizzare un dispositivo più a lungo è chiaramente un vantaggio per l’ambiente perché significa estrarre meno risorse dalla terra.
Ma non è solo questione di materiali perché un prodotto ad impatto neutro è un prodotto che viene prodotto usando solo elettricità pulita al 100%. Apple Watch serie 9 ne è l’esempio. Sappiate che l’elettricità rappresenta praticamente più di tre quarti della cosiddetta carbon footprint di un Apple Watch e questa viene usata per la maggior parte per la fase di fabbricazione. L’azienda di Cupertino da quest’anno è riuscita a usare solo energia pulita al 100% impegnandosi a realizzare impianti eolici e fotovoltaici o aiutando anche i fornitori a fare lo stesso.
Anche le spedizioni di un prodotto Apple generano comunque un impatto ambientale. Ecco perché l’azienda si è impegnata nelle spedizioni via mare che consumano il 95% in meno di anidride carbonica rispetto al trasporto aereo. Quindi più navi e meno aerei per spedire gli Apple Watch dalla fabbrica alla destinazione successiva riducendo le emissioni a quasi la metà di prima. E anche la confezione di vendita di Apple Watch può fare la differenza: le attuali sono più compatte e questo permette di spedire il 25% di unità in più ad ogni viaggio. Oltretutto anche i materiali dell’imballaggio sono composti al 100% da fibre permettendo di eliminare praticamente del tutto la plastica entro il 2025.
Apple Watch serie 9 è il primo vero passo verso il progetto più ambizioso di Apple 2030 per la neutralità delle emissioni di carbonio in tutti i processi di produzione dei device con la mela. Ma è un primo passo decisivo da un’azienda che può chiaramente non solo dare il suo contributo effettivo ma anche l’esempio ad altri.
Apple Watch serie 9: il migliore per chi non ce l’ha
L’apparenza spesso inganna e con Apple Watch serie 9 sicuramente questa frase è più azzeccata che mai. Sì, perché a livello estetico, come detto nella premessa, il nuovo smartwatch dell’azienda di Cupertino non cambia praticamente una virgola il suo aspetto e come diciamo da tempo questo è sicuramente un bene per chi ama il brand e per chi soprattutto non vuole dover acquistare ogni anno un nuovo Apple Watch perché magari il suo aspetto estetico è migliore di quello acquistato 12 mesi prima. Molti brand concorrenti lo fanno ma Apple sa come fidelizzare il cliente e soprattutto in questo delicato periodo di crisi climatica, prolungare la vita di un prodotto tecnologico non può che far bene anche all’ambiente. E abbiamo visto il perché.
Dunque su Apple Watch serie 9 a cambiare ci sono le tonalità cromatiche, soprattutto per la versione con l’alluminio, che vede per la prima volta un Apple Watch veramente Rosa. Le altre invece rimangono fedeli al passato con la colorazione Mezzanotte (quella in prova), quella Argento, l’ormai conosciuta Galassia e ancora la versione rossa Product(RED). Per i modelli in acciaio inossidabile invece le colorazioni sono le medesime dello scorso anno ossia Argento, Grafite e Oro. Niente più versioni in ceramica che erano già scomparse con la serie 8 e ancora quelle in titanio che sono esclusiva sostanzialmente delle versioni Ultra 2.
Anche la cassa, che sia in alluminio o in acciaio, rimane la medesima della serie 8. Questo significa che il nuovo Apple Watch si propone in due diverse versioni da 41mm e da 45mm con curve e angoli raccordati tali da permettere di avvolgere lo schermo a tutto vantaggio non solo della bellezza estetica ma anche dell’usabilità. Le cornici sono ad oggi le più ridotte su di un device del genere e questo garantisce la massima visibilità delle informazioni grazie anche ad un sistema operativo, watchOS 10, che ha visto le app ridisegnate proprio per renderle a tutto schermo sfruttando meglio questo effetto.
Ci sembra inutile ribadire nuovamente ciò che abbiamo sempre detto sulla qualità costruttiva di un Apple Watch perché rimane anche in questa nuova serie 9 sicuramente un orologio premium realizzato con elevati standard produttivi. Se proprio vogliamo trovare una pecca in tal senso, possiamo ancora una volta sottolineare il fatto che il suo grande display non è indenne a graffi anche se dopo un anno di utilizzo dell’Apple Watch serie 8 abbiamo trovato pochissime abrasioni cosa che invece non era capitata con Watch serie 7 dove i graffi erano molto più vistosi e numerosi. Quindi uno step migliorativo sicuramente c’è stato per la serie 8 e sicuramente lo ritroviamo anche su questa nuova serie 9.
Un primo cambiamento invece arriva dal display di Apple Watch serie 9. È sempre un pannello di ottima fattura di tipo OLED LTPO con due diverse versioni che chiaramente cambiano in base alla dimensione: 41mm per avere un pannello da 1,69 pollici con risoluzione di 430 x 326 pixel oppure da 45mm con invece un pannello da 1,9 pollici e 484 x 396 pixel. Rispetto alla precedente generazione qui Apple spinge la luminosità massima che raddoppia arrivando ai 2000 nit piuttosto che i 1000 nit precedenti. Ma non solo perché la sua qualità si spinge questa volta anche sulle basse luminosità. Sì, perché in questo caso il nuovo pannello del Watch 9 potrà abbassarsi fino ad 1 nit in situazioni più buie.
A livello pratico non sarà facilissimo distinguere la differenza con il pannello della generazione precedente ma il motivo sostanzialmente è dettato dal fatto che il sensore di luminosità integrato nella smartwatch lavora talmente bene che solo in situazioni veramente estreme di luce diretta sarà possibile osservare la sua massima luminosità. La percezione della differenza con il precedente non è sempre palpabile ma di fatto al polso ci ritroveremo ad avere uno smartwatch davvero tanto luminoso quando serve e perfettamente leggibile in ogni situazione, ora anche quando l’ambiente è davvero tanto buio. Oltretutto rimane una feature importante quella dell’Always-On per la visione delle informazioni anche a schermo spento con una luminosità che raggiunge ora i 500nits.
Come detto il vero cambiamento è l’hardware. Apple propone su Watch serie 9 un System in Package (SiP) S9 che non solo cambia il potenziale nudo e crudo dello smartwatch ma propone un nuovo tipo di approccio che finora non era mai stato così indirizzato verso la perfetta integrazione tra hardware e software. Da una parte offre prestazioni ancora più elevate di S8 pur aumentando dall’altra l’efficienza energetica che su di uno smartwatch non è cosa da poco.
Il nuovo S9 SiP è il processore più potente mai realizzato da Apple per un suo Watch. Tecnicamente è una CPU dual-core a 64-bit dotata di 5,6 miliardi di transistor, che equivalgono al 60% in più rispetto all'Apple Watch Series 8, e una GPU capace di spingere di oltre il 30% le velocità di elaborazione. Questa combinazione non fa altro che supportare animazioni ed effetti ancora più fluidi di prima grazie anche ad una riprogettazione delle app avvenuta con watchOS 10. Il dato importante però del nuovo SiP S9 riguarda la presenza del motore neurale a 4 core in grado di elaborare attività di apprendimento automatico con velocità fino a due volte maggiori di quelle viste lo scorso anno con la Serie 8. Ed è qui che cambia l’approccio di Apple con il suo smartwatch di ultima generazione. Sì, perché da una parte c’è l’uso di Siri che permette ora una risposta molto più rapida e soprattutto più precisa anche quando si è offline.
E poi c’è anche l’introduzione della nuova gesture ‘’Doppio Tap’’ che garantisce un primo importante passo nel poter utilizzare Apple Watch anche senza l’interazione fisica con lo schermo. L’abbiamo potuto provare grazie all’uscita della Beta 2 di watchOS 10.1 rilasciata da pochissimo e le prime impressioni sono decisamente positive. L’idea è quella di consentire all’utente di usare il movimento delle dita per controllare Apple Watch. Sì, vero è già presente con l’Assistive Touch ma il nuovo Doppio Tap è una cosa differente perché è ottimizzato per essere eseguito in background dalla Neural Engine di S9 e non dalla CPU come con l’altro. Chiaramente la prova è stata fatta su di una versione Beta anche se pubblica ma di certo ancora non completa e prima dell’uscita effettiva prevista durante il mese di ottobre, potrà sicuramente perfezionarsi.
Cosa possiamo fare con il Doppio Tap? Il doppio tap consente agli utenti di selezionare l'azione principale in un’ampia gamma di app e notifiche di watchOS, tra cui:
- Aprire la Raccolta Smart da qualsiasi quadrante e scorrere tra i diversi widget.
- Rispondere o terminare le telefonate.
- Visualizzare un messaggio da una notifica, scorrere le notifiche più lunghe con un ulteriore doppio tap, rispondere tramite dettatura e inviare un messaggio.
- Mettere in pausa, riprendere e terminare un timer.
- Fermare o far ripartire un cronometro.
- Posticipare una sveglia.
- Riprodurre o mettere in pausa un brano musicale, un podcast o un audiolibro.
- Passare alla nuova visualizzazione dell'altitudine nell'app Bussola.
- Scattare una foto su iPhone con l'app Fotocamera su Apple Watch.
- Avviare o interrompere i promemoria per un allenamento automatico.
- Eseguire l'azione principale dalle notifiche, comprese quelle di terze parti come, ad esempio, rispondere a un messaggio in arrivo da un'app di messaggistica, ecc.
Ok, tecnicamente sappiamo che non è una funzionalità nuova perché Apple aveva introdotto il suo Assistive Touch con watchOS 8 che pressapoco funziona allo stesso modo. Sappiate però che quella è una funzionalità di Accessibilità ossia per chi ha difficoltà motorie degli arti e non è attivata di default, qui invece si parla di una tecnologia che l’utente trova di sistema sul Watch serie 9 e che risulta più fluida e anche più semplice da utilizzare. I sensori infatti sono ora in grado di rilevare i cambiamenti del flusso sanguigno quando i muscoli dell’avambraccio si muovono. Questo consente di controllare il dispositivo e navigare nei menù con una mano. E nello specifico sappiate che la differenza tra Assistive Touch e Doppio Tap sta nel fatto che il primo richiede più energia in quanto viene eseguito direttamente dalla CPU mentre per il secondo c’è l’ottimizzazione per essere eseguito in background dalla Neural Engine di S9, questo il motivo della presenza solo su Apple Watch 9 e Ultra 2. Oltretutto a differenza dell’Assistive Touch che supporta più gesti come il singolo tap o anche la chiusura del pugno, con Doppio Tap invece è così più semplice ed immediato tale da rendere contestuale la gestione delle azioni principali di un’app.
Sempre parlando di hardware l’altra novità presente su Apple Watch serie 9 riguarda il nuovo chip Ultra Wideband di seconda generazione. Sembra una cosa di poco conto ma vi assicuro che l’upgrade si è fatto sentire in questi giorni di utilizzo. Il motivo è presto detto perché il chip sostanzialmente consente di utilizzare la ricerca di precisione del proprio iPhone tramite l’Apple Watch. L’azione la si poteva fare anche precedentemente con tutti gli Apple Watch ma solo tramite l’attivazione di un segnale sonoro ossia facendo squillare l’iPhone dall’Apple Watch. Ora invece, come avviene con gli AirTag o anche con gli AirPods di ultima generazione, è possibile trovare più facilmente l’iPhone utilizzando non solo il rilevamento acustico ma anche osservando a schermo la distanza con il suggerimento della direzione. Unica nota negativa è quella di poter usare questo sistema di feedback tattile e acustico solo con iPhone 15 o 15 Pro che a loro volta sono in possesso del chip.
E ammettiamo che nella prova il vantaggio di avere l’Ultra Wideband è palese visto che abbiamo impiegato la metà del tempo per trovare l’iPhone 15 Pro Max con l’indicazione anche visiva di Apple Watch 9 piuttosto che un iPhone 14 Pro Max con l’indicazione solo acustica. Sempre il chip Ultra Wideband permetterà di integrarsi comodamente con l’HomePod: se si è vicini a quest’ultimo, sulla schermata del Watch appariranno suggerimenti multimediali facili e veloci da far partire dallo speaker mentre se l’audio è già attivo su HomePod, ecco che sul Watch saranno visibili i comandi per il controllo.
A livello di sensori il nuovo Apple Watch serie 9 rimane un fedele compagno dell’atleta professionista o di quello amatoriale. Utilizzare Apple Watch significa affidarsi ad uno smartwatch sicuro nel rilevamento dei dati proprio grazie a quello che abbiamo detto in precedenza ossia che a piccoli passi ogni anno Apple ha reso sempre più inattaccabile dagli errori il suo orologio smart e fitness. Il monitoraggio del battito cardiaco come anche quello dell’ECG o ancora l’ossigenazione del sangue, il rilevamento del sonno e anche quello della temperatura risultano un passo avanti agli altri concorrenti.
Chi si allena può fare davvero affidamento su Watch serie 9 perché i parametri registrati saranno monitorati con precisione e potranno anche segnalare, ad esempio, eventuali fibrillazioni atriali cosa che altri concorrenti invece ancora non fanno. Rimane valido anche per la segnalazione di eventuali incidenti con la possibilità di chiamare automaticamente i soccorsi indicando la propria posizione proprio come fa l’iPhone dallo scorso anno tramite giroscopio, accelerometro, GPS, barometro e microfono.
Sulle novità in seno a watchOS 10 abbiamo parlato già qualche settimana fa ma ammettiamo che trovare un’interfaccia grafica rinnovata completamente e anche più funzionale è un ottimo approccio per usare Watch 9. Le app sono ora state pensate per essere meglio visibili a tutto schermo e per avere maggiori informazioni a colpo d’occhio.
Basta ruotare la Digital Crown da qualsiasi quadrante per entrare nella Raccolta Smart ed avere widget di ogni tipo capaci di indicazioni specifiche per il momento.
C’è oltretutto l’introduzione del Benessere mentale per registrare l’umore della giornata o una particolare emozione scegliendo fra una serie di immagini evocative e riflettere dunque sul proprio stato emotivo.
La bussola è stata migliorata permettendo non solo di avere una visione migliore dei dati ma anche di poter usare la funzione Backtrack per tornare sui propri passi in caso ci si perda in un trekking più estremo. Migliora l’app che tiene conto degli allenamenti che è divenuta più professionale con tante più specifiche tecniche ma anche zone di frequenza cardiaca direttamente nell’app nativa oltre a creare allenamenti a intervalli personalizzati.
Ok, tutte cose che si possono fare da anni con altri smartwatch dedicati solo allo sport ma è chiaro che trovarli ora anche su Apple Watch non fa che permettere ad Apple di allinearsi con la concorrenza più verticale negli allenamenti.
Il vantaggio di avere un nuovo processore SiP S9 è poi quello della migliore efficienza energetica e dunque una maggiore autonomia. Apple Watch dovrà essere ricaricato quotidianamente o al massimo ogni due giorni ma abbiamo trovato Watch 9 migliore da questo punto di vista con un’autonomia che si migliora rispetto a prima e cosa non da poco siamo riusciti a fare più di un’intera giornata di lavoro con lo smartwatch al polso e monitorare anche il sonno durante la notte. Chiaramente usare lo smartwatch per allenamenti comporta una riduzione importante della batteria ma è altrettanto vero che qui Apple ha introdotto una modalità di Risparmio energetico capace di intervenire disattivando il display sempre attivo, le letture del sensore in background e ancora limitando la connessione Wi-Fi. Oltretutto la ricarica è veloce perché bastano 45 minuti per avere l’80% di carica mentre soli 8 minuti permettono poi oltre 8 ore di autonomia.
Apple Watch serie 9: come sempre non per tutti
Apple Watch serie 9 dunque è un upgrade capace di massimizzare quanto di buono è stato fatto fino ad oggi rendendo sempre più completo e prestante lo smartwatch di punta dell’azienda. Qui non c’è stato un cambiamento estetico ma Apple ha deciso di cambiare l’hardware proponendo un processore SiP S9 non solo più potente ma soprattutto con l’idea di dare più spazio all’interazione con l’utente tramite il Neural Engine e il nuovo Doppio Tap o anche l’Ultra Wideband di seconda generazione per la Posizione precisa.
Come sempre vale l’idea che chi è in possesso di un Apple Watch serie 7 o 8 non ha molte motivazioni per cambiare ed acquistare il nuovo smartwatch di Apple se non voler stare al passo con i tempi ed avere un device più longevo negli aggiornamenti e nelle funzionalità future. A chi invece vuole per la prima volta provare questo tipo di dispositivo o è in possesso di un Apple Watch serie 5 o 6 o precedenti chiaramente non possiamo che consigliarlo per ritrovarsi al polso uno degli ultimi ritrovati tecnologici per sensoristica, batteria ma anche capacità sportive.
Apple Watch serie 9 è il solito Apple Watch che già conosciamo. Apple si mantiene avanti rispetto alla concorrenza che comunque non sta a guardare e le varie soluzioni di Samsung o anche di Google sono indicative di un progresso della concorrenza che è sicuramente migliorata ma che deve forse ottimizzare quello che è fondamentale in Apple ossia il software. Apple sembra avere ancora la formula vincente nel mondo degli smartwatch grazie ad un prodotto di qualità premium che lavora in simbiosi perfetta con un ecosistema che non lascia buchi. Apple Watch serie 9 è ancora un passo in avanti in tutto questo.
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Guardate che avete postato l'articolo completamente sbagliato. il titolo e l'incipit sono dell'apple watch, ma l'articolo sotto è di un LARK M1 e LARK C1
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