Recensione iPhone 11 e 11 Pro: autonomia e fotografia nuovamente da primato
I nuovi iPhone 11 e iPhone 11 Pro innovano parecchio rispetto ai due predecessori, implementando moduli fotografici rivoluzionati con un nuovo "punto di vista" e una nuova Night Mode che funziona decisamente bene. Ci sono anche altre novità degne di nota, come il processore Apple A13 Bionic e - non da ultima - un'autonomia operativa nettamente migliorata rispetto a XR, XS e XS Max
di Andrea Bai pubblicato il 02 Ottobre 2019 nel canale AppleAppleiPhone
Recensione iPhone 11 e iPhone 11 Pro
Settembre è quel mese dell’anno in cui iniziano le scuole, "è tempo di migrare", l’estate lascia il posto all’autunno e Apple presenta la nuova gamma di iPhone. E’ ormai un appuntamento fisso da svariati anni: entro la prima metà del mese la Mela mostra al mondo la nuova generazione dei propri smarphone, così che nel giro di pochi giorni i nuovi iPhone possano essere in commercio. Non è un vezzo ma una precisa scelta strategica: in questo modo v’è la certezza che nell’ultimo trimestre ottobre-novembre-dicembre, che per la Mela rappresenta il primo trimestre nel nuovo anno fiscale, tutti i nuovi smarthpone siano in commercio per l'intero trimestre e, ovviamente, per la stagione degli acquisti delle festività natalizie e di fine anno.
Quest’anno Apple giunge all’11esima generazione (in realtà ce n'è qualcuna in più, ma come ben sappiamo le versioni “S” sono più un aggiornamento che una iterazione evolutiva) e per la prima volta nella storia di iPhone vediamo usato il suffisso Pro. Un suffisso che la Mela è solita usare per altri prodotti (Mac - desktop e portatili - e iPad) e che di norma sta a identificare dispositivi dalle prestazioni maggiori e con una dotazione hardware più robusta rispetto ai modelli base. Vediamo quindi subito, in tabella per praticità di consultazione, quali differenze vi siano tra i nuovi iPhone 11 Pro, iPhone 11 Pro Max e iPhone 11, aggiungendo al confronto anche i diretti predecessori ovvero iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR.
iPhone 11 |
iPhone 11 Pro | iPhone 11 Pro Max | iPhone Xs | iPhone Xs Max | iPhone XR | |
Display | 6,1 pollici - 1792x828 pixel | 5,8 pollici - 2436x1125 pixel | 6,5 pollici - 2688x1242 pixel | 5,8 pollici - 2436x1125 pixel | 6,5 pollici - 2688x1242 pixel | 6,1 pollici - 1792x828 pixel |
Tecnologia Display | LCD | OLED | OLED | OLED | OLED | LCD |
Dimensioni | 150,9 x 75,7 x 8,3 mm | 144,0 x 71,4 x 8,1 mm | 158,0 x 77,8 x 8,1 mm | 143,6 x 70,9 x 7,7 mm | 157,5 x 77,4 x 7,7 mm | 150,9 x 75,7 x 8,3 mm |
Peso | 194g | 188g | 226g | 177g | 208g | 194g |
SoC | Apple A13 Bionic | Apple A13 Bionic | Apple A13 Bionic | Apple A12 Bionic | Apple A12 Bionic | Apple A12 Bionic |
Fotocamera posteriore | Doppia fotocamera da 12 megapixel: -Ultra-grandangolare f/2.4 |
Tripla fotocamera da 12 megapixel: -Ultra-grandangolare f/2.4 |
ripla fotocamera da 12 megapixel: -Ultra-grandangolare f/2.4 |
Doppia fotocamera da 12 megapixel: -Grandangolare f/1.8 |
Doppia fotocamera da 12 megapixel: -Grandangolare f/1.8 |
Singola fotocamera da 12 megapixel: -Grandangolare f/1.8 |
Night mode | Sì | Sì | Sì | No | No | No |
Fotocamera frontale | True Depth da 12 megapixel | True Depth da 12 megapixel | True Depth da 12 megapixel | True Depth da 7 megapixel | True Depth da 7 megapixel | True Depth da 7 megapixel |
Resistenza all'acqua | IP68 | IP68 | IP68 | IP68 | IP68 | IP67 |
Capienze | 64GB - 256GB - 512GB | 64GB - 256GB - 512GB | 64GB - 256GB - 512GB | 64GB - 256GB - 512GB | 64GB - 256GB - 512GB | 64GB - 128GB |
Vediamo quindi immediatamente che la piattaforma hardware è comune ai tre nuovi smartphone: tutti infatti sono equipaggiati con il SoC A13 Bionic, di cui parleremo più approfonditamente in seguito. Le differenze principali riguardano il comparto fotografico, il display, le dimensioni, e i materiali di costruzione. Vediamo più da vicino, grazie alla presa di contatto con i nuovi iPhone 11 Pro e iPhone 11, senza aver avuto la possibilità purtroppo di provare il Max.
Indice
- Recensione iPhone 11 e iPhone 11 Pro
- iOS 13, nuovi colori e vetro più resistente
- Display da primato, anche per iPhone 11
- Fotocamera: obiettivo Ultra Wide e Night Mode
- Apple A13 Bionic, un concentrato di potenza
- Batteria: un buon passo avanti
- Prezzi: tutto come prima, ma iPhone 11 costa meno
- Considerazioni
Nuovi colori e il vetro più resistente tra gli smartphone
Partiamo con iPhone 11 Pro: si tratta di uno smartphone da 5,8 pollici, equipaggiato con display OLED (Apple lo chiama Super Retina XDR), con chassis in acciaio e vetro posteriore ad effetto satinato, 4 colori (tra cui la nuova livrea Midnight Green), provvisto di tre fotocamere posteriori da 12 megapixel su cui il web ha già avuto modo e maniera di ironizzare abbondantemente e fotocamera TrueDepth frontale da 12 megapixel (sulla quale si basa inoltre il sistema di sblocco FaceID). Le dimensioni di iPhone 11 Pro sono grossomodo simili a quelle del diretto predecessore, iPhone Xs: l’ingombro è pressoché identico, ma qualche piccolissima variazione delle dimensioni (il dettaglio è nella tabella sopra), assieme alla presenza della tripla fotocamera posteriore, rende ovviamente incompatibili le cover del precedente modello con il nuovo iPhone 11 Pro. Peso leggermente superiore, di 11 grammi. Migliora il grado di impermeabilità: la certificazione rimane IP68, ma apple dichiara però che il nuovo iPhone 11 Pro è capace di resistere ad immersione continua fino a 4 metri per un massimo di 30 minuti, laddove per il predecessore la resistenza dichiarata era di 2 metri fino a 30 minuti. Capienze di 64GB, 256GB e 512GB. Apple dichiara che il vetro usato per iPhone 11 è il "vetro più resistente nel mondo degli smarthpone": si tratta di una formulazione realizzata da Corning, il noto produttore di Gorilla Glass, in esclusiva solo per Apple.
iPhone 11, che rappresenta il modello d’ingresso nella linea iPhone 11, è invece provvisto di display LCD da 6,2 pollici (Liquid Retina HD è il nome che usa Apple), chassis in vetro e alluminio, 6 diverse colorazioni e doppia fotocamera posteriore da 12 megapixel: il predecessore iPhone Xr era invece dotato di singola fotocamera. La fotocamera TrueDepth è anche qui da 12 megapixel (iPhone Xr ce l’aveva da 7MP) e anche in questo caso si registra il miglioramento della resistenza all’acqua che passa da IP67 a IP68: protetto da immersioni continue fino a 3 minuti per due metri di profondità, laddove per iPhone XR la protezione era garantita solamente fino a 1 metro. Le capienze di iPhone 11 sono di 64GB e 128GB. Le dimensioni qui sono identiche a quelle del predecessore, ma anche in questo caso si registra l’incompatibilità delle custodie dovuta alla presenza del modulo posteriore a doppia fotocamera, piuttosto diverso per forma e profilo rispetto a quello a singola fotocamera del predecessore.
Tutta la linea iPhone 11 (quindi anche Pro e Pro Max) non ha più il 3D Touch: Apple lo aveva già estromesso lo scorso anno da iPhone XR sostituendolo con l’Haptic Touch che questa volta trova posto anche sui “fratelli maggiori”. Entrambi i modelli sono dual-SIM con supporto ad una SIM fisica di tipo nano-SIM e ad una SIM virtuale tramite tecnologia eSIM.
I nuovi iPhone della serie 11 ospitano iOS 13, che introduce svariate novità rispetto al sistema operativo di precedente generazione tra cui, quella più evidente alla vista, è la Dark Mode, il tema scuro che tanto sta andando di moda in questo periodo. L'utente ha la possibilità di impostare il tema scuro manualmente oppure di programmarne l'attivazione in una finestra temporale prestabilita, per esempio alla sera. L'attivazione del tema scuro influisce sugli elementi di interfaccia e sullo sfondo e, se supportato dallo sviluppatore, anche con le app di terze parti.
Un'altra nuova funzionalità introdotta con iOS 13 è "Sign in with Apple", che permette di sfruttare l'utenza Apple ID già in possesso per effettuare la registrazione con nuove app o servizi web senza la necessità di compilare nuovi form di registrazione e scegliere nuove password. Tramite l'impronta digitale, il volto o anche semplicemente il codice d'accesso al telefono si autorizzerà la nuova registrazione che verrà effettuata in maniera totalmente automatica.
Novità anche per Apple Maps, con la nuova "vista incroci" che aiuta a prendere la giusta direzione nella navigazione punto-punto anche nelle intersezioni stradali più complesse, le informazioni sul trasporto pubblico in tempo reale, la possibilità di condividere con terzi il tempo stimato di arrivo (per esempio ad un incontro o ad un appuntamento) e anche le informazioni sullo stato dei voli.
Display da primato, anche per iPhone 11
iPhone 11 Pro è equipaggiato con un display “Super Retina XDR” da 5,8 pollici, di tipo OLED e con risoluzione di 2436x1125 pixel per 458 pixel per pollice di definizione. Il display è di tipo true-tone (cioè ha la capacità, grazie ai sensori d’ambiente, di adattare automaticamente il livello di luminanza e la temperatura colore del punto di bianco in accordo con l’illuminazione dell’ambiente circostante). Apple dichiara una luminanza massima di 800 candele su metro quadro, rapporto di contrasto di 2000000:1 (ma trattandosi di OLED sappiamo che il rapporto di contrasto è infinito, in quanto il nero essendo realizzato con lo spegnimento dei led non può emettere alcuna radiazione luminosa) e aderenza al Wide Color Gamut P3. iPhone 11 vede invece l’impiego di un display “Liquid Retina HD” da 6,1 pollici, di tipo LCD e con tecnologia IPS, con risoluzione di 1729x828 pixel e definizione di 326 pixel per pollice. Anche in questo caso ritroviamo la tecnologia True tone. Per questo pannello Apple dichiara una luminanza massima di 625 candele su metro quadro, rapporto di contrasto di 1400:1 e, anche qui, aderenza al Wide Color Gamut P3.
iPhone 11 Pro - Gamut
iPhone 11 - Gamut
iPhone 11 Pro - Gamma
iPhone 11 - Gamma
iPhone 11 Pro - RGB
iPhone 11 - RGB
iPhone 11 Pro - DeltaE
iPhone 11 - DeltaE
Le analisi al colorimetro mostrano un quadro veramente sbalorditivo per i display di ambedue i modelli. Non solo il gamut è ampio e arriva a coprire pressochè interamente lo standard P3, ma il bianco è molto preciso grazie anche ad un bilanciamento RGB davvero buono, la curva di gamma segue in maniera molto precisa il riferimento 2.2 e la fedeltà cromatica è su valori degni di un monitor realmente professionale, sia per iPhone 11 Pro ma anche per iPhone 11, che ricordiamo utilizza un pannello LCD. Per quanto riguarda iPhone 11 Pro abbiamo, ovviamente, un rapporto di contrasto infinito, mentre per iPhone 11 il rapporto di contrasto intra-frame misurato è di 1551:0.
La luminanza massima misurata, utilizzando un faretto LED puntato sui sensori ottici dei telefoni allo scopo di simulare le condizioni di forte illuminazione che si possono ottenere all'aperto in una giornata di sole, permettono di ottenere oltre 650 candele su metro quadro per iPhone 11 e più di 860 candele su metro quadro per iPhone 11 Pro.
Fotocamera: arriva obiettivo Ultra Wide e la Night Mode
Con la nuova famiglia iPhone Apple si è concentrata in particolare sull’evoluzione del comparto fotografico, che vede importanti novità sia per iPhone 11 Pro, sia per iPhone 11 che guadagnano entrambi un obiettivo ottico in più rispetto ai diretti predecessori.
iPhone 11 Pro - Ultra Wide
iPhone 11 - Wide
iPhone 11 Pro - Tele
Per quanto riguarda iPhone 11 Pro abbiamo tre obiettivi ottici posteriori, i due già presenti nella generazione precedente che apple chiama “Wide” e “Telephoto” e corrispondono ad focali equivalenti di 26mm e 25mm e sono caratterizzati da un’apertura massima del diaframma di f/1.8 e di f/2.0, e il nuovo “Ultra Wide” da f/2.4 e che corrisponde ad una focale equivalente di 13mm. In pratica il comparto fotografico di iPhone 11 Pro corrisponde, in miniatura, a ciò che su una reflex è il classico obiettivo zoom tuttofare da kit, che solitamente si estende su una gamma di focali da 18mm a 55mm. Anche per iPhone 11 la novità ottica è rappresentata dall’obiettivo Ultra-Wide che si aggiunge all’obiettivo “Wide” già presente sul precedente iPhone XR.
Oltre alle novità ottiche, Apple introduce per entrambi i telefoni anche la modalità Night Mode - disponibile però solamente sull'obiettivo "di mezzo", quello da 26mm - che promette una resa molto più accurata delle immagini catturate di notte o in condizioni di bassissima luminosità, andando quindi a dare una risposta a quei passi avanti compiuti, proprio in questo campo, da avversari quali Huawei e Samsung. E sempre in ottica di risposta alla concorrenza vanno viste anche le funzionalità “Auto Adjustment” che si appoggiano in maniera significativa a tecniche di intelligenza artificiale per l’ottimizzazione automatica degli scatti.
La modalità Night Mode si attiva in maniera automatica quando iPhone rileva una scena a bassa luminosità: l'utente avrà la possibilità di lasciar fare tutto al telefono, e in questo caso premendo il pulsante di scatto vedremo comparire un timer che ci indica per quanto tempo mantenere l'inquadratura, e al contempo la fotografia si comporrà in anteprima sullo schermo. Si potrà comunque decidere di disattivare la modalità, oppure scegliere manualmente la durata di ciò che Apple chiama "tempo di fusione", ovvero l'intervallo di tempo in cui mantenere l'inquadratura durante il quale iPhone esegue più scatti con diversi tempi di posa, usando informazioni diverse per ciascuno scatto e riunendole nella foto finale.
Quando lasciato operare in modalità automatica, il tempo di fusione viene determinato oltre che sulla base della quantità di luce della scena che stiamo immortalando, anche dalle vibrazioni cui è soggetto il telefono, il che significa che quando assicurato ad un supporto stabile il tempo di fusione può aumentare anche in maniera sensibile. Ma nella maggior parte delle condizioni, con telefono impugnato a mano, e foto scattata "al volo", la modalità Night Mode restituisce scatti molto soddisfacenti, con un buon livello di dettaglio e con un rumore adeguatamente contenuto, ovviamente il tutto in relazione allo strumento che stiamo usando: non dimentichiamoci che si tratta pur sempre di uno smarthpone e che questo genere di fotografie fino a qualche anno fa era impensabile.
Night Mode off
Night Mode on (3s)
Night Mode on (9s)
Flash
Negli scatti comparati qui sopra abbiamo eseguito una foto di un angolo del nostro laboratorio molto buio, illuminato solo dalla fioca luce di un'altra stanza. Come vediamo la modalità Night Mode risulta molto efficace e permette di realizzare scatti che pur leggermente rumorosi e un poco "impastati" risultano assolutamente utilizzabili e con una resa molto più naturale rispetto all'utilizzo del flash.
Crop 100% - Night Mode 3 secondi
Crop 100% - Night Mode 9 secondi
Qui sopra un dettaglio delle due fotografie scattate con la modalità Night Mode con tempo di fusione di 3 secondi e di 9 secondi. Nel secondo caso, nonostante il tempo più lungo, ritroviamo uno scatto più nitido e meno rumoroso, capace di conservare meglio i dettagli della scena. Entrambe le fotografie sono state eseguite a mano libera, senza supporti di alcun tipo, appoggiando solamente il corpo alla parete per guadagnare un poco più di stabilità.
Riserveremo al comparto fotografico di iPhone 11 e 11 Pro alcune prove approfondite di laboratorio, a confronto anche con altri smartphone, ma gli scatti di prova che abbiamo realizzato in questa prima fase dell'analisi di iPhone dimostrano un risultato assolutamente convincente per la modalità Night Mode, che amplia considerevolmente le possibilità d'uso di iPhone nel campo della smartphone photography.
Qui di seguito riportiamo alcune foto di confronto fra la "modalità notturna" dei nuovi iPhone in relazione a quelle di alcuni degli ultimi smartphone della concorrenza, Galaxy Note 10+ e OnePlus 7T.
Apple iPhone 11
Clicca sulle immagini per ingrandire
Night Mode Off - Night Mode On
Night Mode Off - Night Mode On
Apple iPhone 11 Pro
Night Mode Off - Night Mode On
Night Mode Off - Night Mode On
Samsung Galaxy Note 10+
Night Mode Off - Night Mode On
OnePlus 7T
Night Mode Off - Night Mode On
Night Mode Off - Night Mode On
Nel nostro confronto possiamo notare come la Night Mode di iPhone 11 e iPhone 11 Pro sia sensibilmente superiore a quella dei due concorrenti. Nelle immagini ci sono punti in ombra e punti illuminati e i due iPhone riescono a mantenere un bilanciamento corretto dei colori insieme a un ragguardevole livello di dettaglio. OnePlus 7T, invece, offre il miglior scatto nella modalità Foto naturale, che invece su iPhone è un po' sottoesposta, tuttavia la modalità notturna del cinese tende a impastare troppo i dettagli pur offrendo un buon bilanciamento dei colori. Galaxy Note 10+ offre invece un discreto livello di dettaglio, ma le immagini sono un po' più scure rispetto ai due concorrenti e soprattutto meno nitide rispetto ad iPhone 11 e 11 Pro.
iPhone 11 Pro (3s) - Galaxy Note 10+ - OnePlus 7T
iPhone 11 Pro (9s) - Galaxy Note 10+ - OnePlus 7T
I due nuovi device di Apple vincono anche per quanto riguarda la personalizzazione: come abbiamo scritto poco sopra se si vuole maggiore certezza di ottenere una foto riuscita è sufficiente lasciare tutto in automatico e far decidere il software, mentre se si ha un buon punto di appoggio si può decidere di attivare la modalità di fusione a 10 secondi. Così facendo si presta un po' il fianco al micromosso, ma si riduce notevolmente il rumore dell'immagine.
Ritroviamo poi, diretta evoluzione dai precedenti Xs e Xr, anche la funzionalità Smart HDR che Apple afferma di aver migliorato e va ora sotto il nome di Next-generation Smart HDR: l’obiettivo è ovviamente quello di spingersi sempre più in là per quanto riguarda il recupero di ombre troppo chiuse e luci al limite del bruciato. Come sempre la modalità Smart HDR può essere lasciata attiva di default, oppure selezionata di volta in volta per ciascun singolo scatto.
Si apprezza inoltre una evoluzione migliorativa dell'interfaccia fotografica, inserita nel nuovo iOS 13 e che rende il comparto foto di iPhone più completo rispetto a quanto fosse in precedenza. Anzitutto l'utente può vedere, mentre scatta la foto, anche una porzione di scena inquadrata dagli obiettivi a più corta focale che il telefono va comunque a registrare ed utilizzare nel caso si applichino regolazioni automatiche (per esempio può usare le informazioni aggiuntive per applicare in maniera più accurata un algoritmo per raddrizzare la foto qualora questa sia leggermente storta). Nell'interfaccia di scatto si avranno inoltre a disposizione, con uno swipe verso l'alto, in maniera più chiara e più facilmente accessibile i comandi delle funzioni speciali, quali l'attivazione del flash, della modalità HDR, del formato della foto, del timer e degli effetti in tempo reale.
Con il nuovo iOS 13 vengono inoltre aggiunti una serie di strumenti per la post-produzione degli scatti che di fatto rendono quasi inutili molte app di terze parti e vanno ad ampliare l'arsenale di regolazione già presente nelle versioni precedenti. Si parte da strumenti comuni, quale esposizione e recupero di ombre, per arrivare anche a strumenti più sofisticati per la regolazione di nitidezza, per la vignettatura e la vividezza dei colori.
Per quanto concerne le fotocamere posteriori permane un problema fastidioso già visto a partire da iPhone X, che si è ripresentato con iPhone Xs e Xs Max e cioè l'insorgenza di alcuni riflessi nelle fotografie specie quando in una scena ad alto contrasto si trovano sorgenti luminose puntiformi o comunque relativamente piccole (i lampioni di una strada, o un neon di un ufficio): i riflessi generati da queste luci sul vetro di copertura dell'obiettivo si vedono anche nella foto, e spesso sono molto difficili, se non impossibili, da eliminare anche con un certosino lavoro di post-produzione.
Fotocamera frontale - iPhone 11 Pro
Fotocamera frontale - iPhone X
C'è qualche novità anche per la fotocamera anteriore, e riguarda entrambi i modelli: aumenta la risoluzione (pass adai 7 megapixel dei diretti predecessori ai 12 attuali), si allarga l'angolo di campo - la fotocamera esegue una sorta di "zoom out" quando si orienta il telefono in orizzontale - e c'è ora il supporto alla registrazione di video in 4K a 60fps e la possibilità di registrare "slofies" (termine coniato dalla mela per indicare i video selfie in slow motion) a 120fps.
Esempi di scatto: iPhone 11 vs iPhone 11 Pro vs Galaxy Note 10+
Clicca sulle immagini per ingrandire
iPhone 11 Pro - Galaxy Note 10+ (Zoom 2x)
iPhone 11 Pro - iPhone 11 (Ultra-wide)
iPhone 11 Pro - Galaxy Note 10+ (Zoom 2x)
iPhone 11 Pro - Galaxy Note 10+ (Zoom 2x)
Le differenze negli scatti fra iPhone 11 Pro e 11 sono irrisorie nella stragrande maggioranza delle circostanze, tuttavia fra i due iPhone e Galaxy Note 10+ è possibile notare una gestione completamente diversa nell'elaborazione delle immagini. Apple preferisce colori più naturali e fedeli al vero e una postproduzione meno marcata, mentre Samsung propone scatti con una maggiore saturazione e una maschera di contrasto applicata in maniera più aggressiva. Nonostante ciò le foto degli iPhone sono più nitide e ricche di dettagli sotto la luce del sole, al buio e in condizioni intermedie. Lo stesso comportamento si può notare con zoom ottico e modulo ultragrandangolare, più definiti su iPhone che non su Galaxy Note 10+. In condizioni intermedie (la foto del magazzino, ad esempio) ha comunque la meglio lo zoom ottico di Galaxy Note 10+, che riesce a risolvere un maggior quantitativo di dettaglio. Come abbiamo detto poco sopra, però, ci riserviamo di dare un giudizio più certosino con il confronto fotografico che arriverà nei prossimi giorni nelle pagine di Hardware Upgrade.
Di seguito trovate i crop 100% degli scatti eseguiti con i tre terminali.
iPhone 11 Pro - iPhone 11 - Galaxy Note 10+
iPhone 11 Pro - Galaxy Note 10+ (Zoom 2x)
iPhone 11 Pro - iPhone 11 - Galaxy Note 10+ (Ultra-wide)
iPhone 11 Pro - iPhone 11 - Galaxy Note 10+
iPhone 11 Pro - Galaxy Note 10+ (Zoom 2x)
iPhone 11 Pro - iPhone 11 - Galaxy Note 10+
iPhone 11 Pro - Galaxy Note 10+ (Zoom 2X)
Video: 4K 60fps in ripresa
Tutte e tre le fotocamere di iPhone 11 e iPhone 11 Pro supportano la registrazione di video 4K fino a 60fps con gamma dinamica estesa e stabilizzazione. Nelle operazioni di registrazione video un aiuto importante viene apportato dal Neural Engine che si occupa di ottimizzare le impostazioni per i vari elementi presenti nella scena, allo scopo di registrare maggior dettaglio e meno rumore. Tra le novità nelle funzionalità di ripresa video vi è una tecnica chiamata "Audio Zoom": a seconda della lente usata, l'audio viene registrato e in seguito equalizzato e post prodotto in maniera tale da rispecchiare meglio i contenuti della scena. Per esempio usando la lente ultragrandangolare la scena sonora cercherà di rispettare quanto ripreso dall'obiettivo, mentre se usiamo la lente tele per un'intervista, l'audio sarà più concentrato sulla voce dell'intervistato. Infine anche per i video sono a disposizione nativamente dall'interfaccia dell'app alcuni strumenti di editing per una "sgrossatura" iniziale del girato: rotazione, ritaglio, modifica dell'esposizione e filtri creativi.
Apple A13 Bionic, un concentrato di potenza
Il cuore pulsante di entrambi i nuovi smartphone, e anche del modello Max, è il System-on-Chip Apple A13 Bionic: si tratta di una soluzione che sul lato CPU prevede la presenza di sei core, due dei quali (Lighting) dedicati a i task che richiedono elevata potenza computazionale e operano a 2,65GHz, mentre altri quattro core (Thunder) ad alta efficienza per le operazioni più ordinarie. I core Lighting presentano inoltre acceleratori Machine Learning che vanno sotto il nome di AMX Block e, secondo le dichiarazioni della Mela, sono capaci di mostrare prestazioni sei volte superiori rispetto ai core Vortex di Apple A12 nelle operazioni di moltiplicazione di matrici. I blocchi AMX sono capaci di eseguire fino ad un milione di miliardi di operazioni al secondo. Secondo Apple i due core Lighting sono del 20% più veloci e del 30% più parchi in consumo rispetto ai core Vortex di Apple A2, mentre i core Thunder vedono un consumo energetico inferiore del 40% rispetto ai core Tempest di Apple A12 a fronte di un migliramento prestazione del 20%. Lato GPU troviamo una soluzione personalizzata a quattro core, accreditata di un incremento prestazionale del 20% rispetto al predecessore, con una riduzione del 40% nel consumo energetico. Presente poi un nuovo Neural Engine, capace di prestazioni superiori del 20% rispetto a quanto possibile con il SoC A12 Bionic di precedente generazione e accreditato di un consumo energetico il 15% inferiore. Il SoC Apple A13 Bionic è realizzato dalla taiwanese TSMC, con il processo produttivo N7 Pro a 7 nanometri, ed è costituito da 8,5 miliardi di transisto: rispetto al predecessore troviamo quindi un 1,6 miliardi di transistor in più.
Le analisi delle prestazioni verificate con la nostra consueta suite di test mostrano un comportamento da primato, almeno nella maggior parte delle situazioni e a confronto con gli smartphone fino ad oggi provati. E' considerevole l'incremento prestazionale rispetto alla generazione precedente di iPhone, che in media si colloca sul 25% circa, in una fascia di oscillazione da 43% a 10% a seconda degli scenari di test.
Batteria: un buon passo avanti
Con i nuovi iPhone 11 e iPhone 11 Pro Apple promette un significativo miglioramento dell'autonomia operativa, grazie ad una miglior gestione energetica dovuta sia ai passi avanti sul fronte di riduzione del consumo energetico del SoC, sia ad una serie di accorgimenti lato software che aiutano a preservare la batteria. La Mela non ha rilasciato i numeri tecnici delle nuove unità integrate, tuttavia grazie ai numerosi teardown pubblicati online abbiamo scoperto che iPhone 11 implementa una unità da 3.110mAh, mentre su iPhone 11 Pro ne abbiamo una da 3.046mAh.
Abbiamo messo sotto stress i due dispositivi, e le loro batterie, con il nostro test d'autonomia in navigazione Wi-Fi eseguito impostando la luminanza del display al valore di 200cd/m² ed eseguendo uno script automatizzato che simula la navigazione di un utente all'interno di varie pagine web. Come possiamo vedere dal grafico che riportiamo qui di seguito i nuovi iPhone 11 e 11 Pro riportano una durata della batteria decisamente superiore rispetto ai predecessori. Il modello standard ha ottenuto un risultato di 100 minuti in più rispetto ad XR, mentre 11 Pro supera nettamente addirittura anche XS Max (l'unico "XS" che abbiamo provato l'anno scorso).
Il problema batteria, in altre parole, sembra essere del tutto archiviato in casa Apple. La giornata viene coperta senza troppi affanni e la ricarica serale è richiesta solo in casi estremamente eccezionali.
Con iPhone 11 Pro (e anche Max, ma non iPhone 11 "base") viene fornito in dotazione l'alimentatore da 18W con connettore USB-C e cavo USB-C Lightning, con funzionalità di ricarica rapida: il 50% della batteria viene ricaricato in 30 minuti.
Prezzi: tutto come prima, ma iPhone 11 costa un po' meno
Cosa succede al listino Apple con l’uscita dei nuovi iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max? Come vediamo nella tabella qui sotto i modelli 11 Pro e 11 Pro Max vanno a collocarsi allo stesso prezzo di lancio che Apple aveva praticato con iPhone Xs e Xs Max, mentre invece iPhone 11 viene proposto ad un prezzo inferiore rispetto a quello che fu per iPhone Xr al suo debutto: 50 euro in meno per il taglio da 64GB e 60 euro in meno per il taglio da 128GB. La nuova linea è quindi, seppur di pochissimo, leggermente più accessibile rispetto alla scorsa generazione.
64GB |
128GB | 256GB | 512GB | |
iPhone 11 Pro | € 1.189,00 | - | € 1.359,00 | € 1.589,00 |
iPhone 11 Pro Max | € 1.289,00 | - | € 1.459,00 | € 1.689,00 |
iPhone 11 | € 839,00 | € 889,00 | € 1.009,00 | - |
iPhone Xs (al lancio) | € 1.189,00 | - | € 1.359,00 | € 1.589,00 |
iPhone Xs Max (al lancio) | € 1.289,00 | - | € 1.459,00 | € 1.689,00 |
iPhone Xr (al lancio) | € 889,00 | € 949,00 | - | - |
Il listino ufficiale Apple prevede ora 15 modelli di iPhone che si differenziano per generazione e capienza, partendo dal modello iPhone 8 a 64GB al prezzo di 599 Euro, e arrivando fino a iPhone 11 Pro Max da 512GB a 1689 Euro: in mezzo molte alternative a prezzi e caratteristiche differenti che possono incontrare varie esigenze e varie disponibilità di budget. Attualmente è ancora possibile ritenere saggio l'acquisto di un modello meno recente, nel caso in cui ancora non si sia già entrati nel mondo iPhone/iOS poiché da iOS 12 Apple ha compiuto un ottimo lavoro per continuare a mantenere reattivi anche gli iPhone con qualche anno sulle spalle.
Modello | Prezzo |
iPhone 8 - 64GB | € 559,00 |
iPhone 8 - 128GB | € 609,00 |
iPhone 8 Plus - 64GB | € 679,00 |
iPhone 8 Plus - 128GB | € 729,00 |
iPhone XR - 64GB | € 739,00 |
iPhone XR - 128GB | € 789,00 |
iPhone 11 - 64GB | € 839,00 |
iPhone 11 - 128GB | € 889,00 |
iPhone 11 - 256GB | € 1.009,00 |
iPhone 11 Pro - 64GB | € 1.189,00 |
iPhone 11 Pro Max - 64GB | € 1.289,00 |
iPhone 11 Pro - 256GB | € 1.359,00 |
iPhone 11 Pro Max - 256GB | € 1.459,00 |
iPhone 11 Pro - 512GB | € 1.589,00 |
iPhone 11 Pro Max - 512GB | € 1.689,00 |
A ciò è opportuno aggiungere alcune considerazioni circa la retrocompatibilità del nuovo iOS 13 con i modelli precedenti: il nuovo sistema operativo mobile offre supporto fino ad iPhone SE: ciò significa che tutti i modelli da iPhone 5S (che ricordiamo, ha fatto il suo debutto alla fine del 2013) compreso e precedenti non saranno compatibili con il nuovo iOS.
Sempre in tema di prezzi è opportuno osservare la possibilità di aderire, al momento dell'acquisto di un nuovo iPhone, al programma di permuta che riconosce un valore al telefono usato che vogliamo sostituire e permette di "moderare" il prezzo d'acquisto del nuovo modello. Nell'immagine sopra è riportato l'elenco dei modelli di iPhone che rientrano nel programma e la loro relativa valutazione. Tanto per sottolineare, ci verranno riconosciuti fino a 500 euro di valore per un iPhone XS Max da 512GB che lo scorso anno al lancio costava 1689 Euro.
Considerazioni
iPhone 11 Pro rappresenta la maturazione convincente del progetto avviato da Apple con iPhone X e mette a disposizione tutto ciò che l'utente esigente di smartphone - e più precisamente di iPhone - può desiderare di avere. Sul versante fotocamera sono stati compiuti passi avanti davvero notevoli rispetto alle precedenti versioni, generazioni immediatamente precedenti comprese, e la disponibilità di tre obiettivi e della modalità Night Mode rendono iPhone 11 Pro uno strumento veramente completo per tutti gli appassionati di smartphone photograpy. Resta il neo, a dire il vero abbastanza fastidioso, dei riflessi non voluti in alcune condizioni di scatto: un problema che dipende dalle lenti, dal loro trattamento anti riflesso e dai vetri di protezione, e che ci auguriamo venga risolto una volta per tutte con le successive generazioni.
Sul versante prestazionale c'è veramente poco da dire con tantissima potenza elaborativa che mette alle spalle anche gli avverari più blasonati. L'obiezione che potranno sollevare molti è che questa potenza sarà per lo più inutilizzata dalla maggior parte del pubblico. In realtà la capacità computazionale di uno smartphone come iPhone 11 Pro abilita e supporta casi d'uso e applicazioni per i quali gli utenti apprezzano e fruiscono del risultato: anche solo tutto ciò che riguarda gli strumenti di editing delle immagini, o le regolazioni automatizzate apportate dalle tecniche di AI hanno bisogno di tanta potenza di calcolo, per non parlare delle applicazioni di realtà aumentata. Non da ultimi si apprezzano i significativi passi avanti per quanto riguarda l'autonomia operativa, che rendono iPhone più adeguato alle esigenze degli utenti di oggi.
Il display è veramente da primato, con una qualità veramente elevata e soprattutto una fedeltà cromatica priva di appunti che permettono di usare il telefono tranquillamente anche per attività di fotoritocco che vadano oltre l'applicazione amatoriale. Siamo dinnanzi ad uno dei migliori display OLED mai visti fino ad ora su uno smartphone.
A livello costruttivo siamo dinnanzi alla "solita" cura di assemblaggio e materiali che Apple mette nelle sue produzioni. Per iPhone 11 Pro la Mela afferma, come già abbiamo evidenziato nel corso della prova, di utilizzare "il vetro più resistente nel panorama degli smartphone" e sappiamo che si tratta di una fornitura esclusiva da parte di Corning. Non abbiamo affrontato alcun drop test (il telefono è in visione, e non è di nostra proprietà) ma persiste il timore che con una giusta caduta il vetro possa scheggiarsi e fratturarsi irrimediabilmente. Resta quindi sempre consigliabile l'acquisto di una cover - in realtà una scelta quasi obbligata poiché il modulo fotocamera posteriore sporgente non permette di mantenere stabile il telefono quando appoggiato su un piano.
Resta il nodo dei prezzi. La linea Pro è costosa, senza se e senza ma. Chi ha la possibilità e la volontà di affrontare un esborso di oltre 1000 euro per uno smartphone si troverà però tra le mani uno dei migliori smartphone ad oggi in commercio. E il "problema" è che questa nuova linea offre passi avanti notevoli su molti fronti anche già solo a confronto con la generazione immediatamente precedente composta da iPhone Xs e Xs Max: attenzione, non stiamo consigliando in alcun modo l'upgrade per chi è in possesso di uno dei modelli appena citati, stiamo semplicemente constatando che chi lo volesse fare non resterà deluso (molta meno differenza vi fu, ad esempio, tra iPhone X e iPhone Xs). E lo stesso discorso vale nel confronto tra iPhone Xr e iPhone 11.
Quindi sì, iPhone 11 Pro ci ha convinto, ma ci ha convinto ancor di più il "fratellino non-Pro": iPhone 11 è alla stessa altezza del fratello maggiore, per un esborso pur oneroso ma considerevolmente inferiore e compensato da alcuni "minus" assolutamente sopportabili (due obiettivi posteriori, uno schermo LCD - ma di altissimo livello - e senza HDR, una minore resistenza all'acqua, una robustezza complessiva leggermente inferiore). Secondo noi della nuova lineup di iPhone è proprio iPhone 11 il vero best buy.
Vi è tuttavia un'ulteriore considerazione da fare: nessuno dei nuovi iPhone offre supporto al 5G. E' un elemento che forse potrà essere irrilevante per molti, ma per coloro i quali affrontano e pianificano con attenzione - e soprattutto con ottica di medio/lungo termine - l'aggiornamento di uno smartphone (e che magari arrivano da un iPhone vecchiotto, tra quelli non più supportati da iOS 13) può invece rivestire un'importanza non trascurabile, visto che la spesa in gioco è anch'essa assolutamente non trascurabile.
36 Commenti
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adesso va tanto di moda usare densori da 48 mpx per fare oversampling ed uscire con foto migliori a 12mpx.
Qui però possiamo toccare con mano il fatto che le foto ottime si fanno anche con un sensore standard direttamente da 12 mpx.
Ne deduco: tutta fuffa e tutto marketing solo per scrivere 48mpx sulla scatola
Non c'erano dubbi
Qualche volta mi verrebbe voglia di ritornare ad avere un IPhone, poi vedo i prezzi e ci rinuncio,con la metà dei soldi mi porto a casa un one plus ,un OPPO,o un ring magic 3s che sono comunque ottimi.Quel che mi manca dell'iPhone e anche degli Windows Phone,é il sistema operativo sempre scattante anche se ci sono installate mille applicazioni o la memoria quasi piena, con Android é meglio installare il meno possibile e tenere sempre la rom più libera possibile.
La moglie ha dato via l'XS Max per l'11 "pezzente version" e si trova meglio, autonomia infinita.... per essere un iPhone
Il comparto fotografico, anche senza teleobiettivo è notevole, mi ha fatto venire voglia di cambiare il mio XS per il Pro Max
La moglie ha dato via l'XS Max per l'11 "pezzente version" e si trova meglio, autonomia infinita.... per essere un iPhone
Il comparto fotografico, anche senza teleobiettivo è notevole, mi ha fatto venire voglia di cambiare il mio XS per il Pro Max
guarda che anche l'anno scorso, con i modelli XS e XS max, il comparto fotografico era tra i pro.
e scommetto che anche l'anno prossimo sarà tra i pro
elogiamo tanto il supporto lungo (aggiornamenti anche su telefoni vecchi) poi però cambiamo il telefono ogni 2 anni.
Pensiero:
adesso va tanto di moda usare densori da 48 mpx per fare oversampling ed uscire con foto migliori a 12mpx.
Qui però possiamo toccare con mano il fatto che le foto ottime si fanno anche con un sensore standard direttamente da 12 mpx.
Ne deduco: tutta fuffa e tutto marketing solo per scrivere 48mpx sulla scatola
Probabilmente in situazioni diurne e con un'ottimo comparto software un sensore da 48mp in binning a 12 garantisce risultati superiori.
Ma i mp non sono tutto, bisogna vedere il sensore e -specie negli smartphone- l'elaborazione. Non è che come quando usi la reflex in raw dove il grosso lo fanno lente e sensore, qui è diverso. Giusto o sbagliato che sia.
Comunque maneggiato un po' in AS, costruito egregiamente come sempre ma a quel prezzo prenderei altro. Non è come nel caso di SE in cui non esisteva concorrenza, qui la concorrenza c'è. Poi sempre valido che ognuno col suo cc fa quello che vuole
come non fà i selfie?
I o gli slofie sono i selfie in slow motion
Questa mancanza può essere una discriminante, nel senso di longevità del prodotto?
In sostanza: per quanti anni di vita operativa avrà l'iphone 11?
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