iPad Pro, il tablet che sogna di essere notebook

iPad Pro, il tablet che sogna di essere notebook

Il nuovo big tablet della Mela ha l'ambizione di poter sostituire il notebook nella vita di tutti i giorni. Ma per riuscirci completamente è forse necessario attendere ancora qualche generazione

di pubblicato il nel canale Apple
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Apple A9X: il cuore di iPad Pro

Tra le novità implementate in Apple con iPad Pro non poteva di certo mancare un nuovo SoC, necessario per gestire al meglio l'elevata risoluzione video di questo prodotto rispetto agli altri modelli della famiglia iPad che l'hanno preceduto sul mercato e in generale per fornire quella potenza di elaborazione che ci si attende di avere a disposizione da una soluzione posizionata nel segmento top di gamma del mercato.

Ecco quindi che iPad Pro integra al proprio interno il SoC A9X, evoluzione di quello A9 che Apple ha abbinato agli smartphone iPhone 6S e iPhone 6S Plus. L'approccio seguito è speculare a quello dei prodotti di precedente generazione, iPad Air 2 da un lato e iPhone 6 - iPhone 6 Plus dall'altro: la famiglia di smartphone implementa per prima la nuova architettura, che viene utilizzata quale base per sviluppare il SoC adottato nella soluzione tablet e caratterizzato dal suffisso X. Nella tabella seguente abbiamo messo a confronto le caratteristiche tecniche di iPad Pro con quelle dei precedenti tablet della famiglia iPad Air, includendo anche le ultime due generazioni di smartphone Apple.

iPad Pro iPhone 6S - 6S Plus iPad Air 2 iPhone 6 - 6 Plus iPad Air
Risoluzione schermo 2732x2048 1334x750
1920x1080
2048x1536 1334x750
1920x1080
2048x1536
Densità di pixel 264 PPI 326-401 PPI 264 PPI 326-401 PPI 264 PPI
Processore Apple A9X
Dual core da 2,26 GHz
Apple A9
Dual core da 1,8 GHz
Apple A8X
Tri core da 1,5 GHz
Apple A8
Dual core da 1,4 GHz
Apple A7
Dual core
GPU PowerVR Serie 7 PowerVR GT7600 PowerVR GXA8650 PowerVR GX6450 IMG PowerVR G6430
RAM 4 GB LPDDR4 2 GB LPDDR4 2 GB LPDDR3 1GB LPDDR3 1GB LPDDR3
Bus memoria 128bit 64bit 128bit 64bit 64bit

Vogliamo soffermarci in questa analisi sulle caratteristiche architetturali dei vari SoC, così da meglio evidenziare le peculiarità del modello A9X implementato in iPad Pro. Partiamo dall'architettura della componente CPU, che rimane di tipo dual core così come in A9 adottato in iPhone 6S pur con un incremento della frequenza di clock che passa da 1,8 GHz a 2,26 GHz. Se portiamo il confronto al chip A8X notiamo subito come Apple abbia abbandonato la strategia di un'architettura triple core per il proprio SoC top di gamma, così come invece fatto in A8X, preferendo un design dual core ma dalla frequenza di clock sensibilmente più elevata.

Cambia anche il sottosistema memoria, con un bus da 128bit di ampiezza abbinato a memoria LPDDR4 in quantitativo di 4 Gbytes: la risultante è una bandwidth raddoppiata rispetto a quanto fornito da Apple con il chip A9 utilizzato negli smartphone iPhone 6S, grazie all'ampiezza del bus doppia, oltre a un quantitativo di memoria di sistema che cresce del 100%. Una scelta di questo tipo è pressoché scontata considerando la superiore risoluzione dello schermo di iPad Pro: il numero di pixel di questo pannello è circa 2,6 volte quello del display di iPhone 6S Plus e 1,8 volte prendendo quale riferimento il pannello di iPad Air 2.

Non sorprende, a questo punto, anche osservare l'evoluzione dal versante della GPU integrata nel SoC: per A9X troviamo un'architettura PowerVR della serie 7 dotata di ben 12 cluster al proprio interno, un numero che è doppio rispetto ai 6 dei quali è dotato il chip A9 adottato nei modelli iPhone 6S. Alla luce di questo dati ci possiamo attendere un incremento delle prestazioni velocistiche con applicazioni grafiche pari al 100% a parità di risoluzione rispetto a quanto offerto dal chip A9, mentre dal versante CPU quando l'elaborazione non trova nella bandwidth del memory controller del chip A9 un evidente collo di bottiglia un incremento del 25% circa dato dalla sola differenza nella frequenza di clock di A9X e A9.

Passiamo ora ad analizzare questi dati iniziando dal versante CPU di A9X, utilizzando il tradizionale pacchetto di test da browser che sono la base in tutte le analisi dei dispositivi mobile.

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octane.png (27866 bytes)

kraken.png (31520 bytes)

I classici test legati alle prestazioni nella navigazione web mostrano un passo in avanti di A9X rispetto ad A9, quantificabile tra il 12% e il 23% a seconda del test: si tratta di risultati allineati alle aspettative, in considerazione della frequenza di clock effettiva dei due SoC.

webxprt_2015.png (24779 bytes)

Il benchmark WebXPRT 2015, che esegue una serie di test automatizzati da browser, conferma l'incremento prestazionale ottenuto da iPad Pro rispetto a iPhone 6S Plus e ovviamente anche con riferimento a iPad Air 2: la superiore frequenza di clock del SoC A9X gioca in questo caso a favore, permettendo un incremento delle prestazioni che è di circa il 15% sul SoC A9 e di oltre il 35% prendendo quale riferimento il tablet iPad Air 2.

geekbench_1.png (33341 bytes)

I dati dell'overall score di Geekbench 3 evidenziano in modo chiaro il margine di vantaggio del chip A9X su quello A9 adottato in iPhone 6S Plus: siamo a circa il +25% tanto in single-core come in multi-core

geekbench_2.png (40770 bytes)

Osservando i risultati degli altri test ottenuti con Geekbench in modalità multi-core viene confermata la dinamica di aumento delle prestazioni vista in precedenza, con però una nota particolare con riferimento al test memoria. In questo caso registriamo un aumento del 60% confrontando iPad Pro e iPhone 6S Plus, soluzioni che condividono la stessa tecnologia di memoria ma che si differenziano per l'ampiezza del bus memoria pari a 128bit per il primo dispositivo e a 64bit per il secondo.

basemark_os_ii_memory.png (23608 bytes)

Questo comportamento del versante memoria è confermato anche dal test specifico contenuto in Basemark OS II: notiamo l'incremento rispetto a quanto ottenuto da iPhone 6S Plus grazie all'incremento del bus memoria che passa dai 64bit della soluzione smartphone ai 128bit del nuovo tablet pro.

In sintesi, le prestazioni velocistiche di iPad Pro lato CPU sono superiori a quelle ottenibili con iPhone 6S Plus con un margine variabile tra il 10% e il 25%, con quest'ultimo limite massimo teorico dato dalla differenza di frequenza di clock esistente tra il SoC A9 dei nuovi iPhone 6S e quello A9X utilizzato in iPad Pro. Detto in altri termini, la potenza di calcolo a disposizione è sempre tale da non creare alcun problema di fluidità nella risposta del sistema, grazie anche al raddoppio del quantitativo di memoria di sistema che passa a 4 Gbytes e all'incremento della bandwidth della memoria di sistema che supera i 51 Gbytes al secondo.

 
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