All-In-One di ultima generazione: come sfruttarli appieno
Intel, da tempo impegnata nello sviluppo tecnologico di soluzioni portatili e ibride, ha recentemente rilasciato una serie di linee guida rivolte agli sviluppatori.
Nello specifico, si tratta di una serie di consigli utili a valutare con attenzione l’impatto che la propria applicazione avrà sulla sensazione di immersione dell’utente. Al centro di questo approccio i device All-In-One di ultima generazione, che presentano caratteristiche ibride tra quelle di un All-In-One tradizionale e un computer portatile.
I portatili All-In-One sono caratterizzati da schermi ampi, funzionalità multitouch e possibilità di orientare e reclinare il display fino a renderlo parallelo alla scrivania. Queste caratteristiche aprono nuovi scenari di utilizzo che in qualche modo ci ricordano più un utilizzo da tablet che da desktop tradizionale.
Tra le caratteristiche avanzate, quelle che maggiormente impattano sull’utente sono:
- Interfaccia multitouch e multi utente
- Interazioni avanzate basate sul riconoscimento vocale e il movimento del corpo dell’utente
- Utilizzo di gadget esterni, ad esempio smartphone usati come controller
- Utilizzo della tecnologia WiDi (Intel Wireless Display), per il collegamento ad uno schermo TV ad alta risoluzione senza l’utilizzo di cavi
- Integrazione della tecnologia Intel Rapid Start che, unita alle caratteristiche delle ultime versioni di Windows, contribuisce ad attivare il dispositivo in pochi secondi ed essere subito operativi
Ecco quali sono le linee guida di Intel per l’ottimizzazione delle applicazioni nei vari scenari di utilizzo
Comprendere le funzionalità dei portatili All-In-One
I computer portatili All-In-One rappresentano la naturale evoluzione dei tradizionali AIO. Grazie al supporto tecnologico di Intel sono state introdotte nuove funzionalità, tra le quali si segnala la possibilità di adattare la posizione dello schermo, tipicamente compreso tra 18,4’’ e 27’’, in assetto verticale, reclinato o orizzontale. Il pannello multitouch ha un minimo di 10 punti di tocco e viene introdotta la “mobilità leggera” grazie ad una batteria integrata, che consente l’utilizzo del pannello secondo nuove modalità.
Una tecnologia particolarmente utile è quella Intel Smart Connect: consente di portare il sistema in uno stato di elevato risparmio energetico, garantendo comunque un periodico accesso alla rete per sincronizzare email e altri contenuti, per poi ritornare in uno stato di sospensione a sincronizzazione avvenuta.
Altre tecnologie ereditate dai processori Intel di 4a generazione sono Intel Quick Sync Video per la transcodifica veloce di file multimediali, Intel Clear Video HD per migliorare la qualità dei video (particolarmente indicata per flussi in streaming che spesso contengono evidenti artefatti dovuti alla compressione), Intru 3D per il supporto alla visione stereoscopica e Intel Wireless Display per il supporto a schermi TV ad alta risoluzione senza l’utilizzo di cavi.
Scegliere con cura l’ambiente di sviluppo
Il sistema operativo Windows, dalla versione 8 in poi, introduce una doppia modalità di fruzione delle applicazioni. Le applicazioni in stile Modern UI che passano tramite Windows Store e comprendono le nuove API WinRT da una parte, e le applicazioni Windows Desktop che sfruttano il classico .Net e Win32 dall’altra.
Ottimizzare le app per l’utilizzo tramite touch
Grazie alle nuove API di Windows, è possibile scrivere applicazioni ottimizzate per touch sia in ambiente Windows Desktop sia in ambiente Windows Store. Non ci sono quindi preclusioni dal punto di vista tecnico, ma gli strumenti necessari sono già a disposizione degli sviluppatori.
Comprendere il punto di vista degli utenti
Con l’arrivo dei dispositivi portatili AIO, più utenti possono interagire contemporaneamente sulla stessa app, per cui bisogna pensare a scenari d’utilizzo nuovi e adattare i controlli di conseguenza.
Ad esempio, in un videogame con 2 o 4 giocatori, è possibile posizionare orizzontalmente il dispositivo e offrire i controlli sui quattro lati del display, consentendo quindi un’interazione simile a quella offerta dai tradizionali giochi da tavolo. Lo stesso concetto si può applicare anche ad applicazioni di produttività, ad esempio con un workbench condiviso in cui diversi utenti manipolano appunti ed immagini su un'unica superficie di lavoro.
Altre possibilità di interazione sono date dall’uso delle tecnologie di Intel Perceptual Computing, che consentono di gestire l’input tramite movimenti della mano, riconoscimento del volto e della voce. Si tratta di una tecnologia per alcuni versi simile a quella implementata da Microsoft con Kinect, ma a differenza di quest’ultima consente un controllo molto più preciso a distanza ravvicinata. La prima è viceversa ottimizzata per l’uso ad alcuni metri di distanza dal monitor e con un minore grado di precisione nel riconoscimento dei movimenti e quindi inadatta ad un dispositivo portatile AIO.
Conclusioni
Grazie a questa panoramica Intel cerca di sensibilizzare gli sviluppatori ad abbracciare nuovi paradigmi di interazione, che vadano di pari passo con l’avanzamento tecnologico dei dispositivi. Le novità introdotte hanno rupercussioni non soltanto sulle applicazioni di fruizione di contenuto, ma anche su quelle di produttività personale grazie alle possibilità di collaborazione multiutente, l’interazione multimodale tramite i gesti, la compatibilità con display wireless e le funzioni avanzate di codifica video e accelerazione tramite OpenCL e Intel QuickSync Video.