WhatsApp sotto il fuoco della censura cinese
Da qualche giorno gli utenti non possono più inviare foto e video, e il blocco sembra si stia estendendo anche ai messaggi testuali. WhatsApp era l'ultimo servizio di Facebook che ancora riusciva a funzionare in Cina
di Andrea Bai pubblicata il 19 Luglio 2017, alle 11:01 nel canale WebNei giorni scorsi molti utenti di WhatsApp in Cina non sono più stati in grado di inviare foto e video e, in alcuni casi, nemmeno messaggi testuali. E' l'effetto della famigerata Great Firewall, il sistema di controllo censorio in vigore nel Paese, che si è abbattuto sul popolare servizio di messaggistica in tempo reale.
WhatsApp era l'ultimo servizio di Facebook che ancora poteva funzionare nel paese della Grande Muraglia, dal momento che il social network e Instagram sono stati bloccati già tempo fa. Il motivo preciso per cui anche WhatsApp sia stato oscurato non è chiaro, ma è probabile che si tratti delle conseguenze derivanti dalla regolamentazione cinese che prevede che tutte le società estere che operano nel Paese conservino in loco i propri dati e Facebook attualmente non opera e non ha progettato la costruzione di un datacenter in Cina.
Il New York Times riporta la dichiarazione di Nadim Kobeissi, della società Symbolic Software: "Secondo le analisi che abbiamo condotto sull'infrastruttura di WhatsApp sembra che la Great Firewall stia imponendo una censura che prende di mira precise funzionalità". Per ora WhatsApp non ha rilasciato alcun commento. E' comunque improbabile che gli utenti possano sentire la mancanza di Whatsapp in Cina, dal momento che nella zona è molto più diffuso WeChat della società cinese Tencent.
Ricordiamo che in Cina anche i servizi di Twitter, Google e Gmail sono inaccessibili.
7 Commenti
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http://www.webnews.it/2017/01/25/la...llegali-le-vpn/
si chiama great firewall perchè blocca tutto anche le vpn
Dubito che WA sia popolare in Cina.
infatti.... la maggiorparte usa we chat e kakao talk
se è questo il motivo "di facciata" è la stessa cosa che prevede il regolamento europeo per la privacy eh. Non è che gli si possa dire molto.
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