Spotify avvia il passaggio verso il cloud con Google

Spotify avvia il passaggio verso il cloud con Google

Il servizio di streaming musicale decide di iniziare a migrare veso il cloud, appoggiandosi ai servizi offerti da Google. Ci vorrà un anno e mezzo per completare l'operazione

di pubblicata il , alle 11:31 nel canale Web
Spotify
 

Nelle scorse settimane abbiamo dato notizia del completo passaggio di Netflix sul cloud, appoggiandosi ai servizi di Amazon Web Services, con la chiusura dell'ultimo datacenter fisico. La migrazione verso il cloud sembra essere una tendenza pronunciata tra i fornitori di servizi di streaming: Spotify ha infatti annunciato di voler spostare sulla Google Cloud Platform buona parte della tecnologia e dell'infrastruttura per l'erogazione in streaming dei propri contenuti musicali.

Spotify continuerà ad appoggiasi ad Amazon Simple Storage Service per la conservazione dei file musicali e ai serivizi CloudFront per distribuire la musica tramite i partner, ma l'infrastruttura core di backend che viene utilizzata per elaborare informazioni e dati verrà spostata dai propri datacenter fisici alla Google Cloud Platform. 250 mila account degli oltre 75 milioni di utenti sono già stati trasferiti, e sarà necessario un anno e mezzo circa per completare tutta l'operazione.

Spotify afferma che la mossa rappresenta un grande affare strategico dato che il cloud computing è oggi in grado di fornire la qualità necessaria a costi sostenibili, una prospettiva non percorribile nel 2006 quando la compagnia ha iniziato le sue attività. Ed è sicuramente un affare per Google dato che la Cloud Platform, che dovrebbe diventare una compagnia con una sua identità accanto Google App e sotto Alphabet, sta ancora arrancando alle spalle di Amazon Web Services.

2 Commenti
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MaxiHori24 Febbraio 2016, 11:41 #1
Un articolo interessante sarebbe un confronto fra il cloud di amazon, microsoft e google
Paganetor24 Febbraio 2016, 11:46 #2
Se l'ha fatto Netflix direi che c'è margine anche per Spotify

comunque interessante questa "contrapposizione" tra chi si dedica solo a una funzione (Netflix, Spotify ecc.) e chi invece punta ad ampliare il più possibile il proprio ambito applicativo (Amazon con l'e-shop, le consegne, il cloud ecc.)

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