Si scatta un selfie, fa 200 mila dollari di danno
Un innocuo selfie ha scatenato una reazione a catena all'interno di una mostra d'arte, provocando danni stimati in 200 mila dollari
di Nino Grasso pubblicata il 19 Luglio 2017, alle 12:01 nel canale WebUn video che ritrae una turista distruggere alcuni pezzi d'arte durante l'esecuzione di un selfie è diventato virale nelle ultime ore. Ripreso dalle videocamere di sorveglianza di una galleria d'arte nella città di Los Angeles, il video di 35 secondi ha immortalato l'effetto domino scatenato dalla turista, inginocchiatasi di fronte ad una schiera di opere dell'artista Simon Birch per un selfie artistico. Il risultato? 200 mila dollari di danni, per uno dei selfie più costosi della storia.
Prima della distruzione
Nella sala dove è accaduto il misfatto c'erano alcune opere disposte lungo pilastri posizionati l'uno dopo l'altro in maniera ordinata. La turista si è inclinata quel centimetro di troppo per far cadere il primo pilastro il quale si è abbattuto sul secondo, che a sua volta ha fatto cadere il terzo, e così via. Il tutto ha scatenato un effetto domino che in pochi secondi ha polverizzato tutta la fila, sotto lo sguardo inerte (forse divertito?) dei presenti in quel momento nella sala.
La storia si è diffusa rapidamente online una volta che è stata riportata da diversi siti generalisti americani, con l'artista che se da una parte potrebbe essere avvilito per la "perdita" delle opere realizzate, dall'altra potrebbe sfruttare l'onda delle news di questi giorni per godere di un po' di sana pubblicità. Birch ha creato l'esibizione con l'aiuto di 16 artisti interdisciplinari dalla Cina, Hong Kong, USA, Regno Unito e Canada all'interno di un progetto durato 6 anni.
La mostra allestita dall'artista si sviluppa in 14 stanze differenti che raccontano diverse parti della stessa storia. Come parte dell'esibizione Birch, sopravvissuto ad un tumore al cervello, ha distrutto la sua Ferrari 308 da 50 mila dollari, filmando l'impresa. La malattia gli ha permesso di rivalutare alcuni aspetti della sua vita, e la distruzione "artistica" dell'auto sportiva è da definire una reazione alla scoperta della sconfitta del tumore.
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChiunque poteva causare quel danno. Giá immagino gli allestitori: "caspita, ecco a che servivano quei bulloni!"
Ma vogliamo parlare del fenomeno che ha concepito l'idea di mettere i pezzi in esposizione su colonne strette e alte senza bloccarle in qualche modo al pavimento?
Anche senza selfie, poteva urtarci dentro qualsiasi altra persona e il risultato sarebbe stato identico...
ma infatti non ci voleva niente a buttarle giù, si vede la tipa che arretra e a un certo punto urta e crea il danno ma non si è buttata con forza quindi non erano per nulla ancorate e probabilmente non pesavano abbastanza per resistere
questo è un fail di chi ha allestito la mostra
Chiunque poteva causare quel danno. Giá immagino gli allestitori: "caspita, ecco a che servivano quei bulloni!"
Fissare con bulloni al pavimento quello colonne è inverosimile, ma invece che lasciarle vote avrebbero dovuto metterci un peso da almeno 80-100 kg nella base in modo da rendere stabile il tutto.
Più che gli espositori è un genio l'architetto che ha progettato quei cosi.
Ma vogliamo parlare del fenomeno che ha concepito l'idea di mettere i pezzi in esposizione su colonne strette e alte senza bloccarle in qualche modo al pavimento?
Anche senza selfie, poteva urtarci dentro qualsiasi altra persona e il risultato sarebbe stato identico...
Già... Forse l'esposizione faceva c***re e volevano intascare i soldi dell'assicurazione
Più probabile.
ok, ma non era meglio non permettere alle persone di passeggiare là in mezzo?
per me trovata pubblicitaria
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