Si scatta un selfie, fa 200 mila dollari di danno

Si scatta un selfie, fa 200 mila dollari di danno

Un innocuo selfie ha scatenato una reazione a catena all'interno di una mostra d'arte, provocando danni stimati in 200 mila dollari

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Web
 

Un video che ritrae una turista distruggere alcuni pezzi d'arte durante l'esecuzione di un selfie è diventato virale nelle ultime ore. Ripreso dalle videocamere di sorveglianza di una galleria d'arte nella città di Los Angeles, il video di 35 secondi ha immortalato l'effetto domino scatenato dalla turista, inginocchiatasi di fronte ad una schiera di opere dell'artista Simon Birch per un selfie artistico. Il risultato? 200 mila dollari di danni, per uno dei selfie più costosi della storia.


Prima della distruzione

Nella sala dove è accaduto il misfatto c'erano alcune opere disposte lungo pilastri posizionati l'uno dopo l'altro in maniera ordinata. La turista si è inclinata quel centimetro di troppo per far cadere il primo pilastro il quale si è abbattuto sul secondo, che a sua volta ha fatto cadere il terzo, e così via. Il tutto ha scatenato un effetto domino che in pochi secondi ha polverizzato tutta la fila, sotto lo sguardo inerte (forse divertito?) dei presenti in quel momento nella sala.

La storia si è diffusa rapidamente online una volta che è stata riportata da diversi siti generalisti americani, con l'artista che se da una parte potrebbe essere avvilito per la "perdita" delle opere realizzate, dall'altra potrebbe sfruttare l'onda delle news di questi giorni per godere di un po' di sana pubblicità. Birch ha creato l'esibizione con l'aiuto di 16 artisti interdisciplinari dalla Cina, Hong Kong, USA, Regno Unito e Canada all'interno di un progetto durato 6 anni.

La mostra allestita dall'artista si sviluppa in 14 stanze differenti che raccontano diverse parti della stessa storia. Come parte dell'esibizione Birch, sopravvissuto ad un tumore al cervello, ha distrutto la sua Ferrari 308 da 50 mila dollari, filmando l'impresa. La malattia gli ha permesso di rivalutare alcuni aspetti della sua vita, e la distruzione "artistica" dell'auto sportiva è da definire una reazione alla scoperta della sconfitta del tumore.

29 Commenti
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cignox119 Luglio 2017, 12:17 #1
Mah, siamo sicuri che non sia un fake o una trovata pubblicitaria? Chi mai allestisce una mostra di tale valore (che poi sembra esagerato: erano tutte statue di gesso?) senza proteggerle? Quale assicurazione avrebbe assicurato una simile esposizione?

Chiunque poteva causare quel danno. Giá immagino gli allestitori: "caspita, ecco a che servivano quei bulloni!"
cignox119 Luglio 2017, 12:21 #2
"Bel coltello signor Burton"
il menne19 Luglio 2017, 12:25 #3
E' per me evidente che si tratti di una trovata pubblicitaria realizzata appositamente, basti pensare al fatto che l'artista ha distrutto una Ferrari, appare evidente che la distruzione dell'opera sia una analogia troppo palese per essere casuale, oltre alla altrimenti incredibile assenza di precauzioni per un opera che vale 200,000 $ ( assicurazione, separazione tra opera e pubblico per impedire che qualcuno possa inavvertitamente urtare le colonne, cosa invece altamente probabile, messa in sicurezza dell'opera stessa ).

recoil19 Luglio 2017, 12:30 #4
Originariamente inviato da: schwarzkopf
Si ok, quello del selfie è un genio.
Ma vogliamo parlare del fenomeno che ha concepito l'idea di mettere i pezzi in esposizione su colonne strette e alte senza bloccarle in qualche modo al pavimento?
Anche senza selfie, poteva urtarci dentro qualsiasi altra persona e il risultato sarebbe stato identico...


ma infatti non ci voleva niente a buttarle giù, si vede la tipa che arretra e a un certo punto urta e crea il danno ma non si è buttata con forza quindi non erano per nulla ancorate e probabilmente non pesavano abbastanza per resistere

questo è un fail di chi ha allestito la mostra
ziocan19 Luglio 2017, 12:31 #5
eh soprattutto la camera di sorveglianza tenuta a "mano libera" fa capire che è una ripresa farlocca
aqua8419 Luglio 2017, 12:32 #6
già che c'era poteva metterli anche "a curva" in fondo alle file, così il domino era completo
Piedone111319 Luglio 2017, 12:33 #7
Originariamente inviato da: cignox1
Mah, siamo sicuri che non sia un fake o una trovata pubblicitaria? Chi mai allestisce una mostra di tale valore (che poi sembra esagerato: erano tutte statue di gesso?) senza proteggerle? Quale assicurazione avrebbe assicurato una simile esposizione?

Chiunque poteva causare quel danno. Giá immagino gli allestitori: "caspita, ecco a che servivano quei bulloni!"


Fissare con bulloni al pavimento quello colonne è inverosimile, ma invece che lasciarle vote avrebbero dovuto metterci un peso da almeno 80-100 kg nella base in modo da rendere stabile il tutto.
Più che gli espositori è un genio l'architetto che ha progettato quei cosi.
kamon19 Luglio 2017, 12:35 #8
Originariamente inviato da: schwarzkopf
Si ok, quello del selfie è un genio.
Ma vogliamo parlare del fenomeno che ha concepito l'idea di mettere i pezzi in esposizione su colonne strette e alte senza bloccarle in qualche modo al pavimento?
Anche senza selfie, poteva urtarci dentro qualsiasi altra persona e il risultato sarebbe stato identico...


Già... Forse l'esposizione faceva c***re e volevano intascare i soldi dell'assicurazione

Originariamente inviato da: il menne
E' per me evidente che si tratti di una trovata pubblicitaria realizzata appositamente, basti pensare al fatto che l'artista ha distrutto una Ferrari, appare evidente che la distruzione dell'opera sia una analogia troppo palese per essere casuale, oltre alla altrimenti incredibile assenza di precauzioni per un opera che vale 200,000 $ ( assicurazione, separazione tra opera e pubblico per impedire che qualcuno possa inavvertitamente urtare le colonne, cosa invece altamente probabile, messa in sicurezza dell'opera stessa ).



Più probabile.
inited19 Luglio 2017, 12:55 #9
Gli allestimenti temporanei possono non essere in grado di bloccare un bel niente. La prossima volta che fanno un'esposizione di qualcosa su una sala antica con pavimento a mosaico in un qualsiasi palazzo antico italiano, venitemi a raccontare di come dovrebbero ancorare al pavimento una colonnina e poi sorridete coi denti che vi restano dopo la capocciata che riceverete quando vi avrà sentiti la soprintendenza. Dove lavorio io il pavimento è un semplice parquet, ma è del diciottesimo secolo, quindi anche quello va preservato, perciò anche quando vengono allestite mostre, non si àncora niente e vai di colonnine leggere.
maxsy19 Luglio 2017, 12:58 #10
Originariamente inviato da: inited
Gli allestimenti temporanei possono non essere in grado di bloccare un bel niente. La prossima volta che fanno un'esposizione di qualcosa su una sala antica con pavimento a mosaico in un qualsiasi palazzo antico italiano, venitemi a raccontare di come dovrebbero ancorare al pavimento una colonnina e poi sorridete coi denti che vi restano dopo la capocciata che riceverete quando vi avrà sentiti la soprintendenza. Dove lavorio io il pavimento è un semplice parquet, ma è del diciottesimo secolo, quindi anche quello va preservato, perciò anche quando vengono allestite mostre, non si àncora niente e vai di colonnine leggere.


ok, ma non era meglio non permettere alle persone di passeggiare là in mezzo?
per me trovata pubblicitaria

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