Senzacensura.eu censurato: 'Fomentava l'odio razziale'
Il portale Senzacensura.eu è stato bloccato dalle Autorità. Gestito da un ventenne nisseno, si basava sulla pubblicazione di notizie false sugli extracomunitari
di Nino Grasso pubblicata il 02 Settembre 2015, alle 11:00 nel canale WebIn una internet che vive e che prolifera nel nome della viralità uno dei fenomeni più diffusi è quello dei siti editoriali basati su notizie false. A modelli con evidenti finalità ironiche, come Lercio o il Corriere del Corsaro, si aggiungono prodotti più subdoli la cui veridicità dei contenuto è difficilmente riconoscibile da un pubblico che affronta il web con scarsa attenzione. Fra questi Senzacensura.eu che, quasi ironicamente, è stato censurato dalle autorità italiane.
Gestito da un ventenne di Caltanissetta e collegato alla pagina Facebook Cresciuti per le strade, il sito, che adesso mostra solo un'enorme pagina bianca e priva di contenuti. sfornava contenuti virali palesemente inventati o esagerati fomentando soprattutto l'odio contro gli extracomunitari. La pagina riportava articoli con titoli vergognosi: "Quattro tunisini stuprano la moglie e poi uccidono il marito a sprangate" o "Catania, 15enne bruciato vivo. Massacrato perché cristiano" sono solo alcuni esempi fra quelli citabili.
L'obiettivo è presto spiegato e lo vediamo applicato anche nella politica degli ultimi anni: far nascere dibattiti utilizzando toni troppo accesi sfruttando argomenti particolarmente stuzzicanti. Ancora meglio se con questi dibattiti, nati spesso da notizie inventate ad-hoc, il giovane nisseno riusciva a fare qualche soldo, con gli utenti ormai fidelizzati spinti a cliccare sugli articoli per scoprire i caratteri più scabrosi - e non veri - delle notizie riportate.
L'obiettivo quindi non era solo fomentare l'odio razziale, ma anche generare qualche provente sfruttando quel popolusmo tanto caro a certi partiti: "Non si tratta di un singolo articolo, ma c’è una reiterazione nel tempo e molte persone erano portate ad avere un senso di risentimento nei confronti degli extracomunitari", ha specificato Marcello La Bella, dirigente della Polizia Postale al sito Meridionews.it.
Sono molte le domande che sorgono di fronte ad un avvenimento di questo tipo, alcune di tipo tecnico: internet è ormai un luogo in cui chiunque può scrivere, ed è chiaro che il sistema pubblicitario sul quale si fonda sta iniziando a fare acqua un po' dappertutto. Basandosi quasi esclusivamente sulle visualizzazioni dà la possibilità a siti quanto meno opinabili di prosperare nel nome della viralità a tutti i costi.
Ed è così che siti pieni di notizie false hanno conquistato il web facendo registrare numeroni degni di portali gestiti da professionisti, sfruttando parallelamente la grandissima abilità di raggiungere le masse conferita dagli strumenti social. Il problema dell'importanza delle views è stato sollevato anche da un'agenzia pubblicitaria di recente, ma ad oggi manca una risposta concreta che permetta di sostituire del tutto l'attuale sistema di advertising utilizzato sulla rete.
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE come lui mille altri.
Spulciando il faccialibro è impressionante la mole che si trova di bufale palesi o notizie parziali pesantemente distorte.. con chiusura ad effetto tipo "meditate gente, meditate!"
E tutti i pecoroni ad inoltrare a manetta.. col cervello rigorosmante spento.
E' il lato negativo della rete. Quello citato da Umberto Eco.. qualsiasi c*glione oggi come oggi può far sentire la sua voce.
E più grossa è la caxxata più si diffonde.
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poi c'e' ci puote e chi se lo squote...
Karma is a bitch.
Verissimo, poi mi scappa da ridere quando vedo quelli che scrivono "non so se sia vero ma nel dubbio condivido"
No più che altro mi vergogno per loro, la mia stima per molte persone è finita sotto le suole vedendo condividere le minchiate più assurde.
Per questo non bisogna neppure andare a cercare Internet, basta vedere come i quotidiani che oggi se la cavano meglio sono quelli che annunciano i propri articoli con titoloni forti (e spesso non in linea con i contenuti), articoli schierati con poca informazione e tanta opinione di parte, e così via.
Se anche l'editoria "seria" cade in questo tranello (inclusa quella online, naturalmente, cosa su cui anche questo sito è stato criticato più volte), figuriamoci cosa possa succedere in un blog del genere.
fico, ora mi fingo senzasoldi (e vengo soldato??) at-tenti!
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