Protezione dei dati, un gruppo di colossi IT scrive all'Unione Europea

Protezione dei dati, un gruppo di colossi IT scrive all'Unione Europea

Numerose aziende della tecnologia si uniscono le forze per chiedere all'Europa di abbandonare la ePrivacy Directive a favore della General Data Protection Regulation

di pubblicata il , alle 10:41 nel canale Web
 

Un gruppo di compagnie tecnologiche ha unito le forze per spingere l'Unione Europea ad abbandonare l'ePrivacy Directive a favore della General Data Protection Regulation (GDPR), ritenuta essere un quadro più adeguato e bilanciato capace di meglio rispondere alle esigenze della società.

"Crediamo che la semplificazione e l'ottimizzazione delle leggi sarà di beneficio ai consumatori, assicurando loro un insieme di regole semplice, coerente e significativo pensato per proteggere i loro dati personali. Allo stesso tempo andrà ad incoraggiare una maggior innovazione nella catena di valore e spingerà nuove opportunità di crescita. Si tratta di un passaggio critico in un momento in cui le compagnie digitali stanno cercando di lanciare nuovi servizi innovativi e lavorano per costruire un'Europa 5G" si legge in un comunicato del gruppo.

L'ePrivacy Directive, in vigore dal 26 maggio 2012, rappresenta lo sforzo dell'Europa di normare una serie di specifici problemi di Internet, come la riservatezza delle informazioni dell'utente, il modo in cui i dati sono gestiti e conservati dai provider di servizi, la regolamentazione dello spam e l'implemenentazione dei cookie dei browser in una sola legge. Molto delle disposizioni della ePrivacy directive si sovrappongono ad altre norme e leggi dell'EU, tra le quali appunto la GDPR.

Quest'ultima è stata adottata nel mese di aprile 2016, e ha lo scopo di rafforzare e unificare la protezione dei dati personali entro i confini dell'Unione Europea, con l'obiettivo di restituire ai cittadini il controllo dei propri dati e semplificare il contesto normativo che riguarda gli affari internazionali unificando i regolamenti all'interno della UE.

La coalizione delle aziende comprende Amazon, Apple, BT, Blackberry, BT, Dropbox, eBay, Facebook, Fastnet, Foursquare, Google, Huawei, LinkedIn, Microsoft, Netflix, Orange, Paypal, T-Mobile, TalkTalk, Telefonica, Three e Vodafone.

7 Commenti
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inited07 Luglio 2016, 11:00 #1
Ma le aziende non hanno interesse a favorire la privacy, quindi come non guardare con sospetto una simile iniziativa?
Cooperdale07 Luglio 2016, 13:04 #2
L'unica cosa che mi interessa: questo discorso comprende anche l'inutile e odioso obbligo di includere l'avviso cookie sui siti?
Pino9007 Luglio 2016, 13:22 #3
Mi sembra un po' come la storia degli spazzolini consigliati dai dentisti

Meglio non ascoltare!
ComputArte07 Luglio 2016, 19:52 #4

Fuffa da furbastri...

....insomma "lasciate perdere la privacy" e concentratevi sulla sicurezza dai dati".....AMMAZZA CHE BESTIALITà !!!!!

La Privacy è l'unico valore che se non protetto adeguatamente , consentirà al club dei "furbetti del pianetino" di continuare a concorrere SLEALMENTE e a produrre PUBBLICITA' INGANNEVOLE.

Se in Europa ( o quel che rimane di una concetto molto più alto e nobile rispetto all EU ) non ci sveglia, sarà un disastro!!!!
Azhrarn2308 Luglio 2016, 10:48 #5
British Telecom vale doppio? oppure una è quella europea e l'altra quella inglese?!
Zenida08 Luglio 2016, 17:26 #6
Il fatto che si venga perseguiti legalmente in caso di mancata applicazione dell'avviso Cookies è davvero assurdo.

cioè sono obbligato a rompere le palle ai miei utenti con un inutile avviso altrimenti sono punibile??

perchè è inutile?
1) Perchè gli utenti che sanno cosa sono i cookie non hanno bisogno di leggere un avviso per sapere che il sito ne fa uso
2) Perchè gli utenti che non sanno cosa sono i cookie ignoreranno il messaggio, chiudendolo senza neanche aver capito cosa dice.
ComputArte09 Luglio 2016, 02:42 #7

...attenzione a definire inutili le leggi e gli obblighi imposti

La consapevolezza è uno status da ricercare sempre e con forza in una democrazia.
Dove c'è ignoranza dominano i prepotenti e coloro che concorrono in nmaniera SLEALE.

Già soltanto aver iniziato a far apparire una finestra che definisce i cookie e quello che si aprestano a fare E' UN OTTIMO INIZIO....per un cambiamento che tutti dovremmo volere per un mercato più LEALE e CORRETTO!

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