L'Authority americana blocca internet a due velocità
Con una storica votazione, la FCC, l'autorità federale per le comunicazioni, fa valere il principio della neutralità della rete, arrestando un'iniziativa portata avanti da alcuni grossi protagonisti del mondo di internet.
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Febbraio 2015, alle 10:12 nel canale WebIl dibattito sulla neutralità della rete va avanti negli Stati Uniti da qualche mese, sotto l'impulso di alcuni fra i più grossi colossi delle telecomunicazioni. Sostenuti da alcuni repubblicani a Capitol Hill, questi giganti del mondo IT chiedono agli operatori di offrire un servizio più veloce alle aziende disposte a pagare.
Si tratta di una questione molto complicata, che potrebbe avere ripercussioni anche in Europa. Secondo il principio della neutralità della rete, infatti, la rete a banda larga deve essere priva di restrizioni sui dispositivi connessi e sul modo in cui essi operano. L'utente finale, insomma, non deve percepire differenze nella fruizione dei contenuti a prescindere dal sito o dal servizio a cui si rivolge.
Una rete neutrale deve essere in grado di distribuire ipacchetti IP di cui si compone l'informazione in maniera paritaria e senza favoritismi, senza priorità differenziate per chi è più potente o disposto a pagare di più.
Con tre voti favorevoli e due contrari, nella giornata di ieri, la Federal Communications Commition ha detto no a una rete a due velocità, obbligando gli ISP a non discriminare il traffico web. È una vittoria per l'amministrazione Obama, che in questa occasione è andata contro gli interessi dei grandi colossi di internet, come Facebook, Amazon, Google, Spotify e Netflix, che invece caldeggiavano la possibilità di accedere a un servizio più veloce in nome dell'avanzamento tecnologico.
Queste grandi compagnie, infatti, sostengono che abbattendo il muro della neutralità della rete si avrebbe l'opportunità di offrire ai consumatori servizi migliori e più efficaci, oltre che connessioni più veloci. In una realtà, quella della internet di oggi, in cui il grosso volume del traffico è veicolato attraverso pochissimi siti, e pensiamo a YouTube, Twitch o Facebook, la questione del web a due velocità è quindi tutto tranne che scontata.
"La rete fornisce servizi essenziali per la collettività e per questo il principio della neutralità non può essere messo in discussione ", aveva detto il numero uno dell'authority, Tom Wheeler. Sulla base della decisione dell'Authority, quindi, tutte le telco americane dovranno seguire le stesse regole di 'public utility'.
È quindi una decisione storica, che mette tutti nelle stesse condizioni di partenza, e rende internet un posto ancora più democratico, capace di offrire a tutti le stesse potenzialità a prescindere se si è un grosso produttore o un semplice appassionato. Impone inoltre delle regole a un mondo che fino a oggi si è autoregolamentato in assenza di un quadro normativo chiaro.
I vari provider come Verizon, AT&T e Time Warner Cable rappresentano i principali sconfitti, perché vedono in questo livello di regolamentazione un intralcio per investimenti e innovazione. La svolta verso il sostegno della neutralità della rete è arrivata solamente negli ultimi mesi, soprattutto sotto l'impulso dello stesso Wheeler, perché i grossi fornitori di servizi americani hanno fino a oggi goduto del forte appoggio di una grossa fetta del partito repubblicano. L'opinione pubblica, l'amministrazione Obama e la stessa Silicon Valley, però, si sono battute per la riaffermazione del principio, ma dall'altra parte si annuncia ancora battaglia, che questa volta potrebbe prendere la strada dei tribunali.
A differenza di altri colossi chi esprime soddisfazione per la decisione dell'Authority è l'Esa, l'Entertainment Software Association, ovvero il gruppo di pressione per il settore dei videogiochi. Ha anche aggiunto che continuerà ad utilizzare il suo network per educare i giovani e i genitori sull'importanza della neutralità della rete.
"Le migliori esperienze videoludiche sono possibili solamente con bassa latenza e connessioni a banda larga", si legge nella comunicazione dell'Esa. "Ci auguriamo che il voto della Fcc promuova la diffusione di connessioni a internet veloci e che protegga i giocatori da pratiche anticoncorrenziali e discriminatorie".
L'industria dei videogiochi, quindi, si schiera dalla parte dell'amministrazione Obama. Secondo l'industria abbattere il principio della neutralità della rete avrebbe creato discriminazione tra gli utenti.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCome non quotare questa frase!!! Hanno perfettamente ragione!!! Anzi, lo grido:
HANNO PERFETTAMENTE RAGIONE!!!
Quindi, la strada giusta sarebbe questa:
- servizi di pubblica utilità (siti delle amministrazioni pubbliche, ospedali, musei, eccc...) con connessioni veloci e traffico privilegiato
- servizi di pubblica inutilità (facebook su tutti) a 56k.
hahahahah!!! si vede che non sono mai stati in italia dove il sistema e' come una scala, passi da telecom 7 mega a fastweb e te ne ritrovi 6, passi a tiscali diventano 5, passi a infostrada diventano 4, passi a teletu e come per magia diventano proprio 2.
HANNO PERFETTAMENTE RAGIONE!!!
Quindi, la strada giusta sarebbe questa:
- servizi di pubblica utilità (siti delle amministrazioni pubbliche, ospedali, musei, eccc...) con connessioni veloci e traffico privilegiato
- servizi di pubblica inutilità (facebook su tutti) a 56k.
Se... nel mondo delle fatine rosa, forse.
Se avessero approvato la proposta di cui sopra, avremmo facebook, youtube, netflix, ecc ecc ecc con traffico privilegiato, e tutti gli altri si attaccano e tirano, PA, ospedali e musei in primis.
Perchè? semplice, i primi possono pagare, e tanto.
hahahahah!!! si vede che non sono mai stati in italia dove il sistema e' come una scala, passi da telecom 7 mega a fastweb e te ne ritrovi 6, passi a tiscali diventano 5, passi a infostrada diventano 4, passi a teletu e come per magia diventano proprio 2.
Solitamente, a parità di condizioni, fastweb e teletu sono le più lente: la prima per i suoi algoritmi eccessivamente conservativi di riqualifica, la seconda perchè ha semplicemente poca banda.
Tiscali e infostrada (in ULL) invece solitamente vanno molto, molto bene e imho sono l'unica alternativa valida tra le offerte adsl su doppino che non fa rimpiangere telecom.
Tiscali e infostrada (in ULL) invece solitamente vanno molto, molto bene e imho sono l'unica alternativa valida tra le offerte adsl su doppino che non fa rimpiangere telecom.
ti sbagli, i conti non devi farli cosi perche' altrimenti io ti dico che : se vai in una zona coperta dalla sua fibra fastweb e' stravelocissima. tiscali di reti ULL ne ha in poche zone d'italia ( per esempio nella mia zona tiscali vale meno di zero).
Forse ti è sfuggito "a parità di condizioni"
Se avessero approvato la proposta di cui sopra, avremmo facebook, youtube, netflix, ecc ecc ecc con traffico privilegiato, e tutti gli altri si attaccano e tirano, PA, ospedali e musei in primis.
Perchè? semplice, i primi possono pagare, e tanto.
Forse mancava una faccina sconsolata in fondo al mio messaggio... ma è ovvio che ero altamente sarcastico!!!
Lo so bene che l'intento dei colossi di internet era auto-favorirsi a discapito delle realtà più piccole
Col risultato che ti fanno un contratto superscontato in ULL per poi rifilarti 1,5 Mb perchè ''abbiamo in progetto una centralina tutta nostra nella tua area, a breve aggiornamenti''. Ovvero, MAI
Col risultato che ti fanno un contratto superscontato in ULL per poi rifilarti 1,5 Mb perchè ''abbiamo in progetto una centralina tutta nostra nella tua area, a breve aggiornamenti''. Ovvero, MAI
Dopo un anno e sei mesi di adsl fastweb e tante, tantissime frustrazioni, posso dire che non la sceglierei mai più nella vita, fibra ottica a parte (forse).
Come già menzionato da qualche utente il problema principale sono le continue riqualifiche a cui ti sottopongono: per un anno ero fisso a 16,5 Mega, poi misteriosamente iniziano disconnessioni e latenze inaccettabili...da lì, invece di risolvere il problema, mi hanno riqualificato fino ad arrivare a una 10 mega per loro "stabile". Dopo diverse inutili litigate con il servizio clienti sono passato a libero.
Lo so bene che l'intento dei colossi di internet era auto-favorirsi a discapito delle realtà più piccole
Perdono!
Non avevo colto...
Come già menzionato da qualche utente il problema principale sono le continue riqualifiche a cui ti sottopongono: per un anno ero fisso a 16,5 Mega, poi misteriosamente iniziano disconnessioni e latenze inaccettabili...da lì, invece di risolvere il problema, mi hanno riqualificato fino ad arrivare a una 10 mega per loro "stabile". Dopo diverse inutili litigate con il servizio clienti sono passato a libero.
Libero che non appena saturera la centrale come Fasweb ti rifilera un servizio pure peggiore, visto che io ho avuto l'esatto contrario; ero cliente Libero da 10 anni, tempo nel quale è precipitato in qualita fino a costringermi a passare a Fastweb che ora mi da una ADSL NETTAMENTE migliore, Libero 5,4 Mbit con infinite disconnessioni, Fastweb fisso a 8,4 Mbit.
Non esiste l'operatore buono e quello cattivo, esistono tante situazioni e va a culo a trovare l'operatore che nella tua zona funziona meglio, che non ha le centrali sovraffollate o che non paga la banda a Telecom e che viene castrata in determinate ore.
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