Investimenti per la fibra: Lombardia al primo posto, e le altre regioni?
È stato dato il via libera all'Accordo quadro per lo sviluppo della banda ultra larga nell'intero territorio nazionale. Ecco come verranno ripartiti i soldi nelle diverse regioni italiane
di Nino Grasso pubblicata il 12 Febbraio 2016, alle 16:31 nel canale Web"C'è un gap in termini di modernizzazione in questo settore che va assolutamente colmato", ha commentato così Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni, dando il via libera all'Accordo quadro per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale per incontrare gli obiettivi imposti dall'Europa entro il 2020. "La crescita digitale è uno dei presupposti di ogni moderna democrazia ed è una pre-condizione per migliorare la qualità e la diffusione dell’informazione e della partecipazione, e incentivare lo sviluppo", ha poi continuato.
È la prima strategia nazionale per la diffusione della banda ultralarga
L'Accordo ha il fine di stanziare più di un miliardo e mezzo di euro nelle diverse regioni italiane, suddividendo la cifra sulla base del fabbisogno della relativa regione. Negli studi effettuati dalle autorità sono state considerate anche le "aree bianche", ovvero le zone a rischio fallimento e poco attrattive per gli operatori. L'idea è quella di spendere solo laddove necessario, mirando in maniera certosina gli investimenti con l'obiettivo di non sprecarli in zone poco redditizie. Il miliardo e mezzo è una cifra "immediatamente disponibile", ha dichiarato inoltre Boccaccini.
Commenti entusiasti degli artefici a parte, l'Accordo perfezionato oggi rappresenta la prima strategia nazionale per la diffusione della banda ultralarga e non "una somma di piani territoriali", come li ha definiti Antonello Giacomelli, sottosegretario alle comunicazioni. Viene però ridotta la somma: il piano prevede la spesa complessiva di 3 miliardi in 7.300 comuni, e non più di 4 miliardi. Si risparmia un miliardo proprio con le "aree bianche": si spendono i circa 1,6 miliardi della delibera Cipe di agosto 2015 e 1,4 miliardi da fondi provenienti dalle regioni.
Ci sono zone, in altre parole, in cui "non intende investire nessuno". Ma ci sono anche "aree grigie", si legge nella nota rilasciata alla stampa, in cui gli 1,1 miliardi in esubero potrebbero essere utilizzati e spesi in un secondo momento. Nella nota leggiamo anche la ripartizione dei fondi nelle varie regioni, che riportiamo di seguito.
Regione | Fondi ( € ) | |
Abruzzo | 69.948.879 | |
Emilia Romagna | 180.758.862 | |
Friuli Venezia Giulia | 86.412.642 | |
Lazio | 28.417.849 | |
Liguria | 41.851.216 | |
Lombardia | 381.700.459 | |
Marche | 72.052.277 | |
Molise | 10.136.953 | |
Piemonte | 193.824.685 | |
Sardegna | 306.485 | |
Toscana | 132.966.792 | |
Provincia Trento | 47.691.697 | |
Umbria | 3.791.764 | |
Valle d'Aosta | 2.175.687 | |
Veneto | 315.810.955 |
Totale | 1.567.847.202 |
La Lombardia e il Veneto saranno le regioni che riceveranno gli investimenti più corposi, seguiti da Piemonte, Emilia Romagna e Toscana. Fanalino di coda la Sardegna fra le regioni presenti nel piano di investimenti, con un accordo da poco oltre le 300 mila euro.
46 Commenti
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Qui si parla di nuovi "fondi", quelli già stanziati non compaiono, vedi calabria Sicilia, Puglia, Campania, I piano Lazio ecc.
a me sembra del tutto contraddittoria, certo che potrebbero essere anche un attimino approfonditi questi articoli..
Ah ecco, già questo chiarisce un po' di cose, grazie
C'è ( forse ) un altro miliardo utilizzabile ma non ancora diviso, magari il Lazio attingerà a tali fondi, anche perché 1 anno fa pare fossero stati decisi(stanziati?) 186 milioni per cablare almeno in fttc l'intero territorio.
chissà quando si concretizzerà però
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