Indiegogo cambia i termini di servizio: più informazioni per i sostenitori

Indiegogo cambia i termini di servizio: più informazioni per i sostenitori

Indiegogo ha annunciato dei cambiamenti che dovrebbero migliorare l'informazione disponibile per i sostenitori, nel tentativo di limitare i casi di truffa e di cattiva condotta da parte degli imprenditori

di pubblicata il , alle 08:21 nel canale Web
 

Indiegogo sta apportando alcuni cambiamenti ai suoi termini di servizio per i creatori di campagne in cerca di fondi. D'ora in poi, infatti, questi dovranno obbligatoriamente dichiarare lo stato del progetto e dovranno informare i sostenitori almeno una volta al mese sui progressi fatti.

Il noto sito di crowdfunding sta cercando di rendere più semplice avere informazioni chiare per i sostenitori dei progetti. Uno dei problemi più frequenti quando si parla di crowdfunding, infatti, è proprio la scarsità di informazioni che porta a sostenere progetti lontani dalla realizzazione o che vengono spiegati in maniera incompleta al pubblico.

Il primo passo è una verifica sullo stato del progetto: Indiegogo richiede ora che i creatori delle campagne dichiarino se il progetto è in stato di progettazione, prototipazione, avvio della produzione o pronto alla consegna. Indiegogo verificherà la correttezza delle informazioni fornite e, nel caso non corrispondano al vero, informerà i sostenitori o fermerà la campagna di raccolta fondi.

Un secondo elemento importante è la comunicazione con il pubblico: un problema ben noto a chi ha avuto la sfortuna di sostenere una campagna non andata a buon fine è che spesso i creatori smettono di dare aggiornamenti, lasciando i sostenitori senza informazioni. D'ora in poi sarà obbligatorio inviare informazioni agli utenti almeno una volta al mese, per mantenerli informati sull'andamento del progetto.

Queste misure non annullano, comunque, il rischio di fallimento. Il crowdfunding è di fatto un'attività rischiosa e Indiegogo afferma - in un'intervista con The Verge - che questo fa parte del gioco e che eliminare qualunque rischio trasformerebbe il sito in un e-commerce, anziché in un sito di crowdfunding.

Ciononostante, alcuni casi sfociano nella vera e propria truffa, con i creatori che spariscono nel nulla dopo aver raccolto anche centinaia di migliaia di dollari. È questo il caso di ZNAPS, ad esempio, che ha raccolto somme ingenti su Kickstarter per realizzare un prodotto relativamente semplice (un cavo micro-USB o Lightning con connessione magnetica), sparendo poi nel nulla. In questi casi Indiegogo cercherà di recuperare almeno parte della somma tramite società di recupero crediti, dopo aver oscurato la campagna dal sito per impedire che ulteriori utenti la finanzino.

Nel complesso si tratta di cambiamenti che puntano a ridurre l'asimmetria attualmente presente tra sostenitori e proprietari delle campagne. Che è anche il principale problema attuale del crowdfunding.

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