In Collaborazione con NTT Data

I manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana online grazie a NTT Data

I manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana online grazie a NTT Data

Un importante progetto per la digitalizzazione degli oltre 80 mila manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana che permetterà a tutti di consultare online i contenuti di documenti di estremo valore storico e culturale

di pubblicata il , alle 11:15 nel canale Web
 

Un milione e seicentomila libri a stampa antichi e moderni (tra cui 8600 incunaboli), 150 mila tra codici manoscritti e carte di archivio, oltre 300 mila oggetti di interesse numismatico, 250 mila tra disegni, matrici e fotografie e circa 20 mila oggetti di arte: è questo il ricchissimo patrimonio della Biblioteca Apostolica Vaticana, uno dei più grandi archivi di cultura e storia dell'umanità. Tra i pezzi più famosi della Biblioteca si trova il Codex Vaticanus, il più antico manoscritto completo della Bibbia conosciuto.

Fondata attorno al 1451 da papa Niccolò V e istituita ufficialmente nel 1475 da papa Sisto IV, la Biblioteca Apostolica Vaticana consente però l'accesso solamente a docenti e ricercatori universitari o tesisti per un dottorato di ricerca. Da qualche tempo, tuttavia, è stato avviato un ambizioso progetto che ha lo scopo di digitalizzare gli oltre 41 milioni di pagine di tutti i manoscritti presenti in archivo per rendere possibile la consultazione a chiunque, comodamente da casa con il proprio PC, tablet o smartphone.

Il progetto, partito negli scorsi anni e con l'obiettivo di archiviare inizialmente 6000 manoscritti, ha visto solo di recente il coinvolgimento di NTT Data Corporation, importante realtà internazionale nella fornitura di servizi IT, che dal mese di marzo 2014 è stata selezionata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana per un progetto di digitalizzazione di 3000 documenti, con un accordo della durata di quattro anni e del valore di circa 18 milioni di euro.

NTT Data è stata selezionata come partner per questo progetto sulla base della favorevole valutazione ottenuta per le attività precedentemente affrontate nel campo dell'archiviazione digitale, con particolare attenzione al lavoro svolto con la National Diet Library in Giappone e alle competenze e risorse tecnologiche messe in campo, tra le quali AMLAD, il servizio di archiviazione digitale end-to-end che permette una gestione a 360 gradi dei materiali digitalizzati, dalla loro acquisizione fino alla catalogazione, alla ricerca e alla consultazione.

La decisione di aderire al progetto di digitalizzazione avviato dalla Biblioteca Apostolica Vaticana è stata presa da NTT Data a seguito di un esteso lavoro di revisione del progetto stesso, inclusi i parametri di base e tutti gli aspetti tecnici e strutturali. La compagnia ha quindi verificato di poter assimilare e ottimizzare i sistemi della Biblioteca, e ha colto la prospettiva di poter applicare la metodologia come modello di lavoro per altri progetti che prevedono la conservazione a lungo termine di immagini digitali.

Il progetto mette inoltre NTT Data nella condizione di migliorare i processi e i materiali già sviluppati per poter contribuire alla ottimale riuscita di servizi chiave, tra i quali l'archiviazione di manoscritti digitali in forma di dati ad elevata definizione, supportati con speciali misure per la conservazione a lungo termine e la loro custodia. NTT Data provvederà inoltre ad utilizzare un formato di storage sostenibile, ad un sistema di gestione dei metatada per migliorare l'efficienza nelle operazioni di ricerca, elaborerà algoritmi di ricerca ottimizzati ed una interfaccia di ricerca user-friendly.

NTT Data ha inoltre messo a disposizione una applicazione per l'accesso e la navigazione dell'archivio digitale della Biblioteca Apostolica Vaticana, provvista di uno speciale visualizzatore realizzato tramite AMLAD. Il visualizzatore, che offre interfacce per vari tipi di dispositivi, permette di accedere facilmente alle immagini digitali degli oltre 4 mila manoscritti fino ad ora digitalizzati.

Il progetto completo della digitalizzazione della Biblioteca Apostolica Vaticana richiederà più di 15 anni ed un impegno economico di oltre 50 milioni di Euro. Questo consentirà però di mettere al sicuro i manoscritti originali, conservandoli in condizioni di umidità e temperatura controllate e la digitalizzazione permetterà al contempo una consultazione priva di rischi. I manoscritti saranno accessibili gratuitamente a chiunque e le estese capacità di catalogazione permetteranno di compiere ricerche incrociate sull'intero archivio della Biblioteca, con la possibilità di portare alla luce conoscenze e scoperte fino ad oggi impensabili.

La digitalizzazione dei manoscritti viene effettuata con formato FITS, ideato già dai tardi anni '70 e largamente impiegato da realtà quali la NASA e l'ESA per la memorizzazione di immagini e dati di astronomia e astrofisica spaziale. Il formato FITS, oltre all'archiviazione di immagini ad alta fedeltà, permette di conservare altre informazioni di valore (come ad esempio le dimensioni ed il materiale del manoscritto originale). FITS è libero da restrizioni legali, è gestito e aggiornato a cura dell'International Astronomical Union e può essere visualizzato con qualsiasi programma di elaborazione di immagini.

 
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