Google Translate, traduzioni ancora più accurate grazie alle reti neurali
Il gigante del web annuncia l'uso di reti neurali su otto nuove lingue, oltre l'inglese, per offrire traduzioni ancora più accurate rispetto a quelle odierne
di Nino Grasso pubblicata il 16 Novembre 2016, alle 15:51 nel canale WebOttima novità per chi ama viaggiare o per chi vuole fruire di contenuti scritti in lingue sconosciute. Google ha annunciato che ha ampiamente migliorato Google Translate per otto linguaggi diversi grazie all'uso di algoritmi di "neural machine translation". Le novità sono disponibili, oltre che in inglese, su 8 delle 103 lingue supportate dal servizio: francese, tedesco, spagnolo, portoghese, cinese, giapponese, coreano e turco, ovvero per il 35% delle traduzioni effettuate sul servizio.
Con l'uso delle reti neurali Google Translate può prendere come riferimento frasi intere, e non singole o poche parole, per effettuare una tradizione corretta. In questo modo si possono ridurre gli errori effettuati dal 55 all'85%: "[Google Translate] viene migliorato di più oggi con questa singola novità che negli ultimi 10 anni messi insieme", ha commentato entusiasticamente la novità con queste parole Barak Turovsky, responsabile prodotto per Google Translate.
Non è una novità che Google stia puntando per il suo futuro sull'intelligenza artificiale e sul machine learning, ovvero tecnologie che consentono non solo l'esecuzione di operazioni ma anche il loro apprendimento per eseguire compiti supplementari senza che questi vengano esplicitamente richiesti. Lo scorso mese la compagnia ha presentato molteplici prodotti, fra cui i nuovi Google Pixel, con un assistente integrato simile a Siri di Apple, o meglio ad Alexa di Amazon.
Il grande piano di Big G è quello di rendere il nuovo assistente l'evoluzione naturale del motore di ricerca, quindi un modo più colloquiale per interagire con i sistemi informatici per ottenere le informazioni desiderate. Il tutto spulciando fra i tanti dati che inseriamo nei servizi online e nelle varie applicazioni con risultati che sono da una parte utilissimi per gli utenti, dall'altra una miniera d'oro per Google che genera fatturati da capogiro proprio grazie a questi dati.
Lo stesso CEO Sundar Pichai ha dichiarato che il nuovo assistente sarà la pietra miliare del percorso di Google per divenire una compagnia basata soprattutto sull'intelligenza artificiale. Ma ad essere interessata alle tecnologie di "apprendimento profondo" non è solamente Big G: grossi investimenti sono stati fatti anche da compagnie come Facebook, che ha una divisione apposita per il riconoscimento automatico di volti e suoni, così come anche da Apple, Microsoft o da NVIDIA.
Google ha inoltre annunciato che sta formando un nuovo gruppo Cloud Machine Learning che si occuperà di offrire le tecnologie di intelligenza proprietarie anche alle altre aziende. Il gruppo sarà gestito da Fei-Fei Li, professore della Stanford, e Jia Li, ex-boss delle ricerche per Snap, il nuovo nome dell'azienda che ha creato l'app di successo Snapchat.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTurco si?
Mah.
Per fortuna che un po' d'inglese lo conosco...
Turco si?
Mah.
Ma perchè le reti neurali Italiane fanno acqua... se hanno preso quelle della classe politica...
Oddio... non è che in Turchia sian messi tento meglio eh...
e' una lingua sistemica (non ha praticamente irregolarità.
l'italiano e' irregolare per natura (oltre al fatto che a doppi e tripli sensi puoi cambiare l significato di ogni frase, oltre al fatto che ha parole uguali con significati totalmente diversi dati dagli accenti vocali)...
insomma... l'italiano non e' facile da far capire ad una macchina.
e' una lingua sistemica (non ha praticamente irregolarità.
l'italiano e' irregolare per natura (oltre al fatto che a doppi e tripli sensi puoi cambiare l significato di ogni frase, oltre al fatto che ha parole uguali con significati totalmente diversi dati dagli accenti vocali)...
insomma... l'italiano non e' facile da far capire ad una macchina.
e non oso pensare il napoletano ahahah :P grande lingua a se
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