Google presenta ufficialmente G Suite e Google Cloud
Tutto ruota intorno al cloud e tutte le piattaforme nonché le tecnologie degli ultimi anni si basano proprio su questo. Un'importanza sempre maggiore viene infatti data ai servizi nonché agli strumenti che prendono vita "sulla nuvola". Google in questo ha sempre avuto una marcia in più sin dall'inizio e da oggi tutti i suoi servizi cloud nonché tool e piattaforme confluiranno in un'unica grande famiglia denominata Google Cloud.
Durante la conferenza di Horizon i portavoce di Mountain View hanno presentato ufficialmente i cambiamenti che gli utenti, sia privati che business, troveranno in futuro in questo mondo "sospeso". Chiariamo subito che non vi è alcun cambiamento sui servizi offerti da BigG la quale dunque continuerà a rendere ai propri utenti tutte le sue piattaforme di archiviazione. Avviene essenzialmente un "rebrand" il quale rende possibile la nascita di G Suite.
Con G Suite le informazioni possono fluire liberamente tra i dispositivi, le applicazioni, le persone e i team. Così le grandi idee non verranno più messe in un angolo. Immaginate il futuro per il vostro business, se potesse essere così.
G Suite al suo interno racchiuderà Google Drive, Gmail, Google Documenti, Google Fogli, Google Presentazioni ma anche Google+, Calendar, Hangouts e Moduli Google. Ogni singolo strumento creato dall'azienda farà parte del grande insieme che prenderà il nome di G suite. Tutto sarà chiaramente interfacciato e dunque sarà possibile la collaborazione online, lo storage su server in remoto ma anche la comunicazione efficace in ambito professionale.
Da segnalare un'interessante novità in Google Drive: l'introduzione di Quick Access. Una sorta di toolbar che permette di mettere in evidenza i file più utilizzati o magari aperti di recente.
Tutto questo sarà possibile grazie ai data center che la stessa Google possiede e che, proprio in occasione della conferenza, ha dichiarato di aver incrementato. Nuovi impianti sono ora presenti a Mumbai, Singapore, Sydney, Northern Virginia, San Paolo, Londra, Finlandia e Francoforte. Tutti pronti a servire gli utenti e permettere un ottimale funzionamento dei servizi in cloud.
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