Google paga 25 milioni di dollari per il dominio .app di primo livello

Google paga 25 milioni di dollari per il dominio .app di primo livello

Mai prima d'ora una società aveva versato una cifra così consistente per un dominio di primo livello, ma Google può, e con 25 milioni di dollari si aggiudica .app

di pubblicata il , alle 12:31 nel canale Web
Google
 

Google, o per meglio dire Charleston Road Registry, consociata di Google, ha sborsato 25 milioni di dollari per disporre dei diritti esclusivi sul dominio di primo livello ".app". Le finalità dell'accordo appaiono logiche, tuttavia Big G non ha ancora piani per l'utilizzo del nuovo dominio nell'immediato futuro. La nuova proprietà si aggiunge agli altri domini di Big G, fra cui .android, .free, .fyi e .foo.

L'interesse di Google per i domini di primo livello è nato nel 2012, a quattro anni dalla decisione della ICANN di espandere il numero dei domini di primo livello utilizzabili. L'ultima acquisizione di Google, tuttavia, non ha precedenti in termini economici. In precedenza l'investimento più elevato per un TLD (top-level domain) era stato di 6,76 milioni di dollari, cifra con cui Dot Tech lo scorso anno strappava il dominio .tech dalle grinfie della stessa Google.

Sono invece di Amazon i domini .buy e .spot, acquistati rispettivamente per 4,59 e 2,2 milioni di dollari. Google attualmente consente di registrare i domini .how, .soy e .minna sfruttando servizi registry di terze parti, mentre sono attesi per il prossimo futuro i domini .dad, .here, .eat e .new, fra gli altri, parallelamente ad un nuovo servizio di registrazione proprietario (ad oggi in fase di beta).

La società invece ha il diritto esclusivo sull'uso dei domini .google, .youtube e .plus, in modo che questi non siano aperti al pubblico e possano rappresentare ufficialmente i servizi correlati. In seguito alla registrazione sull'uso di un determinato TDL, inoltre, sarà la stessa Google a comunicare all'utente interessato quando questo sarà disponibile.

Ma quali sono i vantaggi dei nuovi domini? Ce lo spiega la stessa Google all'interno della pagina delle FAQ di Registry: "Una rete Internet che offre una gamma più ampia di domini andrà a vantaggio di tutti noi offrendo spazi online più organizzati, utili e sicuri", scrive la società. "Le aziende e gli individui che non riescono a ottenere l'URL desiderato con il dominio .com avranno a disposizione nuove opzioni. Il vantaggio per gli utenti sarà che potranno capire quali tipi di contenuti sono in hosting su domini specifici."
8 Commenti
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Xile27 Febbraio 2015, 12:49 #1
.minna? Lollai...
the_joe27 Febbraio 2015, 12:52 #2
.stica
ubuntolaio27 Febbraio 2015, 13:48 #3
.peto
Therinai27 Febbraio 2015, 14:03 #4
.G
devilred27 Febbraio 2015, 14:38 #5
.azz
gerko27 Febbraio 2015, 15:48 #6
Originariamente inviato da: Xile
.minna? Lollai...


Questo è fantastico!
Cappej27 Febbraio 2015, 16:14 #7
Originariamente inviato da: the_joe
.stica

*
Vash8828 Febbraio 2015, 16:46 #8
.minna = LOL però probabilmente è pensato per il giappone, dove significa tutti(insieme)

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