Ecco IBM Plex, un nuovo font open source
IBM ha annunciato IBM Plex, un nuovo font open source reso disponibile gratuitamente a chiunque. Sarà utilizzato dall'azienda ogni volta che dovrà essere mostrato del testo, dai siti web fino ai cartellini dei visitatori
di Riccardo Robecchi pubblicata il 24 Novembre 2017, alle 16:21 nel canale WebIBM
IBM ha annunciato la pubblicazione in forma open source del suo nuovo font, chiamato IBM Plex. Il font sarà utilizzato dall'azienda per tutte le occasioni in cui sarà necessario mostrare del testo, inclusi il sito Web e le presentazioni.
Il nuovo font offre supporto per 110 linguaggi (incluso l'italiano) ed è prevista una sua ulteriore espansione verso nuovi set, ad esempio per supportare il cirillico. Al momento sono disponibili otto diversi pesi per le varianti mono, sans e serif. Il font appare decisamente moderno e minimale, con una buona leggibilità anche quando il testo è piccolo.
L'azienda ha reso il font disponibile gratuitamente a chiunque e per qualunque scopo. Internamente sostituirà Helvetica, font utilizzato finora, e sarà utilizzato ovunque: sui siti Web aziendali, all'interno del software, nei comunicati stampa, nelle presentazioni e addirittura sui cartellini dei visitatori.
È possibile scaricare l'intero set dei font direttamente da GitHub, dove IBM l'ha pubblicato e messo a disposizione.
11 Commenti
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Ti ringrazio della precisazione: seppure la Treccani riporti come corretto il mio uso, effettivamente è più utilizzato "lingue" in questo contesto.
In questo senso no; ti invito a rileggere il significato della Treccani dopo aver letto attentamente queste "SFUMATURE" dello Zingarelli (grassetto del vocabolario, corsivo mio):
"lingua - linguaggio
Lingua indica un sistema grammaticale e lessicale per mezzo del quale gli appartenenti a una comunità comunicano tra loro; in altra accezione designa il modo particolare di esprimersi di un ambiente, un mestiere, una scienza, uno scrittore. In quest'ultima accezione lingua è sinonimo di linguaggio, che tuttavia come primo significato designa la capacità peculiare dell'uomo di esprimersi attraverso un sistema di segni vocali (parole); per estensione linguaggio è anche un sistema di segnali per mezzo dei quali gli animali comunicano tra di loro, o il sistema di significazione che l'uomo riconosce o attribuisce a determinati gesti, simboli, oggetti (linguaggio della musica, linguaggio dei fiori ecc.)."
Si dice infatti "la lingua italiana", ma non "il linguaggio italiano".
Poi è chiaro - soprattutto per il fatto che ultimamente si tende molto più ad essere descrittivi che prescrittivi - che se "linguaggio", come traduzione errata di "language", viene usato costantemente, alla fine entrerà nel vocabolario come sinonimo generale di "lingua"; personalmente mi auguro però che questo non accada.
Comunque apprezzo che il commento sia stato preso in considerazione.
"lingua - linguaggio
Lingua indica un sistema grammaticale e lessicale per mezzo del quale gli appartenenti a una comunità comunicano tra loro; in altra accezione designa il modo particolare di esprimersi di un ambiente, un mestiere, una scienza, uno scrittore. In quest'ultima accezione lingua è sinonimo di linguaggio, che tuttavia come primo significato designa la capacità peculiare dell'uomo di esprimersi attraverso un sistema di segni vocali (parole); per estensione linguaggio è anche un sistema di segnali per mezzo dei quali gli animali comunicano tra di loro, o il sistema di significazione che l'uomo riconosce o attribuisce a determinati gesti, simboli, oggetti (linguaggio della musica, linguaggio dei fiori ecc.)."
Si dice infatti "la lingua italiana", ma non "il linguaggio italiano".
Poi è chiaro - soprattutto per il fatto che ultimamente si tende molto più ad essere descrittivi che prescrittivi - che se "linguaggio", come traduzione errata di "language", viene usato costantemente, alla fine entrerà nel vocabolario come sinonimo generale di "lingua"; personalmente mi auguro però che questo non accada.
Ti ringrazio dello spunto di riflessione. Effettivamente è vero, "linguaggio" indica una cosa diversa rispetto a "lingua". Cerco sempre di fare attenzione quando scrivo ma, purtroppo, ogni tanto qualche errore scappa inevitabilmente. Sono il tipo di persona che smette di leggere un libro se è tradotto male (dico a te, Fanucci), dunque cerco di essere pignolo anche con me stesso. È un bene che qualcun altro mi aiuti a rimanere sulla "retta via" quando non ci riesco da solo, dunque grazie!
Senza confronto non ci sarebbe crescita, senza crescita non ci sarebbe avanzamento, senza avanzamento non ci sarebbe divertimento. È sempre importante confrontarsi con gli altri!
Centrato il punto. Ormai è fin troppo facile trovare il colpevole della morte sempre più rapida della nostra lingua: l'inglese.
Comunque di questi tempi non è facile trovare un articolista che, di fronte a un rilievo del genere, invece di inalberarsi e partire in quarta con accuse di nazigrammar (ecco, ancora l'inglese), prende atto e ringrazia.
Da parte mia, ringrazio entrambi.
grammar nazi o nazigrammar?
Nessuno dei due.
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