Cina, libertà di informazione, Google e USA: le ultime novità

Cina, libertà di informazione, Google e USA: le ultime novità

Nella vicenda che vede coinvolti il governo cinese e Google interviene il Segretario di Stato americano. Pronta e stizzita la risposta da Pechino

di pubblicata il , alle 14:36 nel canale Web
Google
 

Si aggiunge una nuova puntata all'ormai nota vicenda che vede contrapposta la Cina e Google, anzi gli USA perché, anche se da Pechino sottolineano il ruolo principale dell'azienda di Mountain View, le istituzioni americane prendono posizione. Hillary Clinton in un primo momento ha chiesto chiare spiegazioni e indagini trasparenti al governo di Pechino per accertare i fatti che vedono coinvolta Google, poi in un intervento pubblico ha però preso una posizione ben più netta arrivando ad affermare:

"...in un mondo interconnesso, attaccare la Rete di una nazione significa attaccarla su tutto. Quel che è chiaro è che la diffusione di queste tecnologie sta trasformando il mondo, non è chiaro come questa trasformazione affliggerà i diritti umani ed il benessere di molta della popolazione mondiale".

 Il testo integrale in lingua originale è disponibile qui mentre in questa pagina è visualizzabile l'intervento in video. Dopo le pesanti dichiarazioni di Hillary Clinton, la risposta di Pechino non si è lasciata attendere e i termini della vicenda sono cambiati. In origine, come detto in apertura, il governo cinese sottolineava come la questione non riguardasse le istituzioni americane ma la sola azienda Google rimarcando che se Google rispetta le leggi cinesi - anche quindi le eventuali imposizioni censorie - potrà continuare a operare nel Paese. Ora He Yafei - Vice Ministro degli Esteri - afferma per tutta risposta alla Clinton: "chiediamo agli Stati Uniti di rispettare i fatti e smettere di usare la cosiddetta "libertà di internet" per fare ingiustificate accuse contro la Cina".

Il Segretario di Stato americano non si è limitato a criticare il regime cinese e nel proprio intervento ha sottolineato come anche in Uzbekistan, Vietnam e Tunisia siano in atto limitazioni nell'accesso alle informazioni su internet. La vicenda nel suo complesso e l'importanza datagli dalle autorità intervenute conferma quanto oggi la rete -con la sua facilità di accesso all'informazione - sia una risorsa strategica non solo sul piano economico ma anche e soprattutto negli equilibri politici.

31 Commenti
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Xile22 Gennaio 2010, 14:53 #1
Tanto è solo un BlaBlaBla, ricordiamoci che la Cina tiene in mano tutta la produzione Occidentale e si è accollata un bel pò di debito USA, quindi se si incazza sono guai per tutti.
frankie22 Gennaio 2010, 15:14 #2
Cina, Uzbekistan, Vietnam e Tunisia

a quando l'italia?

visto l'andazzo di sto periodo non mi meraviglierei di certo di un ulteriore legge censoria
abla22 Gennaio 2010, 15:17 #3
Appunto... Hillary Clinton dovrebbe inveire anche qui da noi.
Anche se poi... nulla di fatto.
tommy78122 Gennaio 2010, 15:24 #4
Originariamente inviato da: frankie
Cina, Uzbekistan, Vietnam e Tunisia

a quando l'italia?

visto l'andazzo di sto periodo non mi meraviglierei di certo di un ulteriore legge censoria


e certo...ora in Italia non c'è diritto di parola e pensiero...ma dai, se c'è un paese in cui puoi dire quello che vuoi è proprio il nostro e peggio parli e più pubblicità ti fanno, altro che censura, guarda Francia ed Inghilterra che fanno, ti ricordo solo che in quest'ultima un DJ di una radio privata è stato licenziato in tronco per aver definito "inutile il discorso della regina alla nazione" quindi vedi tu come qua da noi stiamo fin troppo bene viste le stupidaggini che in troppi dicono senza sapere di cosa parlano.
Mookas22 Gennaio 2010, 15:25 #5
Ho tanta paura che questo sia il pretesto per una grande guerra.

Gli USA criticano (e deridono) la legge di censura della grande cina, e la cina è un gigante dormiente che reagisce male a questi interventi, non vorrei essere catastrofico, ma non credete che possa succedere veramente un disastro?
shik22 Gennaio 2010, 15:25 #6
non citare certi regimi mettendo il nome dell'italia vicino: ridicolizzeresti la vera sofferenza di quei popoli che ti direbbero ben benino quali sono le tirannie. quando mi dici una cosa del genere non so se riderti in faccia o cosa.
la democrazia italiana ha votato un governo? fatevene una ragione, il popolo, la massa, ha deciso. non hai neanche idea di cosa sia la censura tesoro, è quella dei fascisti contro tutti, è quella dei comunisti che incarceravano gli intellettuali dissidenti.

PS: non hai mai visto rai3,rai2, tg1, baudo,fazio,ballarò, per non citare poi altri famosissimi che conoscerai sicuramente. se questa è censura. ah, fatti anche un giro su mediaset: se non erro in questi giorni c'è zelig e le iene... conducono 2 coppie che fanno ascolti,mai visti??
ice_v22 Gennaio 2010, 15:26 #7
non ho capito nulla dell'articolo!
Cos'è che ha detto la clinton in poche parole? Cause? probabili conseguenze?
tokun22 Gennaio 2010, 15:26 #8
italia? ma stiamo scherzando? dove sta la censura nella rete italiana? perchè son stati oscurati dei gruppi su facebook che inneggiavano alla morte di un politico?
che sia chiaro, non sono di parte ma è giusto che cose del genere vengano oscurate come vengono oscurati siti inneggianti al movimento nazifascista o brigatista.

cioè perfavore, un po' di buon senso prima di parlare di "andazzo"
il divino22 Gennaio 2010, 15:34 #9
Sembra il preludio di Fallout3...
Fabio Boneschi22 Gennaio 2010, 15:39 #10
___
Cos'è che ha detto la clinton in poche parole? Cause? probabili conseguenze?
___
più che le parole di Hillary Clinton sono da valutare altri due aspetti: la sua presa di posizione nei confronti della Cina con chiaro riferimento alla faccenda di Google e la risposta non proprio diplomatica del governo di Pechino. Non sono fatti e decisioni assolute ma sono elementi . spero sia chiaro ora

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