Bufale, arriva la proposta di legge italiana: multe e fino a 2 anni di reclusione
Il Senato ha presentato negli scorsi giorni un disegno di legge per combattere la diffusione delle bufale via internet. L'Italia è fra i primi paesi a pensare a soluzioni normative al problema
di Nino Grasso pubblicata il 16 Febbraio 2017, alle 13:52 nel canale Web"Le bufale non sono atti goliardici, ma menzogne pensate per danneggiare". Laura Boldrini ha esordito così all'interno di un video messaggio in cui annunciava il suo nuovo progetto, BastaBufale.it. Ma oltre alla manovra di informazione firmata dalla Presidente della Camera dei deputati, l'Italia sta pensando di adottare il pugno duro contro la diffusione delle cosiddette fake news: stabilire un percorso normativo pensato nella fattispecie per i contenuti falsi del web.
Il disegno di legge proposto dal Senato della Repubblica è disponibile al momento sotto forma di bozza (link Corriere.it), ed è stato firmato da Adele Gambaro (ex M5S oggi Ala-Scelta Civica) e da tutti i gruppi parlamentari. L'idea è quella di sanzionare blog e forum, non testate giornalistiche registrate, colte in violazione dei termini previsti con sanzioni fino a 5 mila euro o 10 mila euro e reclusione da 12 mesi nel caso si rechi "pubblico allarme o nocumento agli interessi pubblici".
La proposta del Senato appare oggi fin troppo vaga e fumosa nei termini, e questa caratteristica ha suscitato non pochi dubbi fra i tanti opinionisti del web. Chi decide quando una notizia si è spinta troppo oltre i confini della verità? Quando una notizia è bufala o semplice satira? Quando viene prodotto un pubblico allarme o un "nocumento" agli interessi pubblici? La paura comune è che le nuove norme possano nuocere alla libertà di cui è tipica il web, con censure e divieti.
Lo stesso Beppe Grillo parlava di "nuova inquisizione" quando il presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella proponeva un'organizzazione sovranazionale (gestita dall'UE) per la tutela di internet dalle news false. Adele Gambaro ha comunque già risposto ai primi dubbi: "Sono questioni che affronteremo anche con dei costituzionalisti", ha dichiarato. "Questo testo è un primo passo, sappiamo che è un'impressa titanica ma vogliamo provarci. E siamo aperti al dibattito".
Quello delle bufale è un problema estremamente sentito in tutto il mondo, affiorato progressivamente negli ultimi anni fino alla sua esplosione con le ultime elezioni presidenziali USA. Secondo alcuni la vittoria di Trump è stata pilotata proprio dalle fake news, e anche la Germania ha iniziato ad avere il timore che i partiti "populisti" possano avere la meglio nelle prossime elezioni nazionali pensando a soluzioni ad-hoc per arginare il fenomeno, almeno sui social.
80 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOppure metteranno l'obbligo che se un sito è indicizzato in Italia il server fisico deve risiedere nell'italico svolo?
Non a caso vive in Bulgaria...
Non a caso vive in Bulgaria...
Ne ho sentito parlare stamattina. Certo che vedere un programma come Le Iene fare la predica dopo essere stati i principali portavoce del metodo Stamina (e non solo, di servizi pseudoscientifici ne hanno fatti a vagonate) è decisamente ironico
Nel web ma sopratutto su facebook & co. girano un sacco di stronz.ate tra cui le famose catene di s. Antonio che sono molto in voga anche tra la messaggistica in primis what's app, che la gente condivide senza neanche sapere cosa effetttivamente sta condividinendo, ritwinttando ecc e neache la pura veridicità del contenuto stesso!!
Sembra che tutti diano per buone le notizie che circolano sui social spacciandole per vere senza neanche verificarne fonte e veridicità!! Ma dai su, dove siamo finiti, ben venga una legge che metta fine a tutto ciò!
Tra l'altro anche a striscia hanno fatto vedere come soprattutto nei social e nelle varie testate vengono riportate spesso notizie false con danno d'immagine, quindi bisogna porre un freno per tutti quei scialli che diffondo notizie false a scopo di lucro o di visibilità!
Ovviamente la gente non ha colpa se la notizia è falsa e quindi la condivide con altri senza sapere, però ultimamente è molto piu facile fare click sul pulsante "condivi" che verificare il contenuto con una semplice ricerca!!
Tutti possono cascare in notizie false, ci mancherebbe, anche il sottoscritto è incappato in qualche notizia, però prima di esporsi una ricerchina la farei!
sistema anti bufale super efficace
http://www.ansa.it/www.ilsole24ore.com/
Quindi a te sta bene che il primo parassita della società che ne abbia voglia possa prendere e inventarsi di sana pianta notizie che verranno condivise da migliaia di analfabeti funzionali sui social ?
Te la butto lì semplice: se tu domani rielaborassi la bufala del veleno che "gli arabi" mettono nelle cassette della posta in campioncini di profumo e crei un potenziale allarme, totalmente ingiustificato, ti meriteresti una bella multa che ti faccia passare la voglia di rifarlo in futuro
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