Amazon spende 4,6 milioni di dollari per assicurarsi il suffisso .buy
Il colosso dello shopping batte Google all'asta indetta dall'ICANN per l'assegnazione di alcuni gTLD di particolare rilevanza
di Andrea Bai pubblicata il 19 Settembre 2014, alle 13:59 nel canale WebGoogleAmazon
La liberalizzazione dei generic Top Level Domain (gTLD) stabilita dall'ICANN nel corso del 2011 e resa operativa nei mesi passati sta portando alcuni grossi colossi a battagliare a suon di milioni per assicurarsi la proprietà di suffissi URL che possano rappresentare un elemento di valore aggiunto al proprio business e al proprio marchio.
Recentemente l'ICANN ha indetto un'asta per l'assegnazione di tre gTLD particolarmente significativi, dato che le varie compagnie che ne hanno fatto richiesta non sono riuscite a trovare un accordo amichevole. Il caso più interessante è l'assegnazione del dominio .buy ad Amazon, che si è aggiudicata l'asta con un'offerta di poco inferiore ai 4,6 milioni di dollari, battendo Google, Donuts e Famous Four Media.
Gli altri domini messi all'asta sono stati .tech e .vip, il primo venduto a Dot Tech per 6,7 milioni di dollari ed il secondo a Minds + Machines per poco più di tre milioni di dollari. Google ha partecipato a tutte e tre le aste, senza però portare a casa nulla.
Chi si assicura la proprietà di un gTLD ha la responsabilità di gestire e mantenere tutte le eventuali registrazioni di nuovi domini legate a quel gTLD. E' quindi verosimile supporre che il colosso dello shopping online utilizzerà il suffisso .buy per le sue operazioni retail, rafforzando così la percezione del proprio marchio. Amazon comunque non ha ancora fatto sapere come intende utilizzare il nuovo acquisto.
L'ICANN ha comunicato che attiverà i tre gTLD entro la fine dell'anno.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon è detto che amazon decida di mettere in vendita l'estensione al pubblico, potrebbe anche tenerla per se oppure la contrario regalarla.
Coperti i costi all'ICANN, Amazon si configura come un TLD, quindi fa le regole su come e quanto gestire le proprie estensioni
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