Fitbit Ionic si presenta in Italia, con interessanti sviluppi per il futuro
Fitbit ha infatti integrato molte funzioni in Ionic che al momento non sono del tutto sfruttate, ma che aprono il campo ad applicazioni future molto interessanti. Il rilascio di un SDK di sviluppo e di Fitbit Studio, per programmare applicazioni per lo smartwatch in modo semplice utilizzando Javascript e SVG, anche in cloud, va proprio nella direzione di non dare limiti alla fantasia degli utenti e di soggetti terzi. l'SDK darà accesso a tutti i sensori dell'orologio, anche quelli che al momento non sono stati attivati da Fitbit
di Roberto Colombo pubblicata il 20 Settembre 2017, alle 11:41 nel canale WearablesFitbit
Il mercato dei wearable e quello degli smartwatch sono in grande crescita e nei prossimi anni arriveranno facilmente a raddoppiare il loro giro d'affari. Nel campo dei wearable Fitbit è il marchio più noto a livello globale e vuole sfruttare questa sua posizione per riguadagnare terreno anche nel segmento degli smartwatch. Surge e Blaze erano stati esperimenti interessanti, ma non erano stati in grado generare gli stessi numeri delle fitness band del marchio statunitense.
Durante gli ultimi giorni di agosto Fitbit ha messo sul piatto i suoi nuovi prodotti, tra cui l'attesissimo smartwatch Ionic, che ha visto poi la presentazione in grande stile con la presenza del fondatore di Fitbit James Park a IFA. Qui sotto il nostro primo contatto con l'orologio (finalmente impermeabile) registrato nei minuti successivi alla conferenza stampa allo stand del produttore americano.
Ieri Fitbit Ionic si è presentato ufficialmente anche in Italia, durante un evento che ha visto alcuni volenterosi giornalisti sottoporti ad alcuni intensi workout per mettere subito alla prova alcune delle funzioni chiave del nuovo prodotto. Una è Fitbit Coach, che riunisce le fuzioni che erano di Fitstar e che mette un vero e proprio personal trainer al polso, con la possibilità di vedere direttamente dallo schermo a colori gli esercizi da compiere. La versione gratuita offre solo alcuni degli esercizi disponibili e solo un allenamento 'dinamico', ossia che si modifica a seconda delle condizioni di fitness dell'utilizzatore, usando i dati del rilevatore e i suoi feedback alla fine delle sessioni. La versione a pagamento offrirà invece 40 tipi di workout e più allenamenti dinamici. A livello di business per Fitbit si tratta di un buon metodo per fidelizzare i clienti sulla propria piattaforma e generare ricavi costanti anche dopo l'acquisto.
Il nuovo Fitbit Ionic punta su un GPS rinnovato rispetto a quello di Surge, con nuova antenna e supporto GPS/Glonass, per offrire una maggiore precisione e diventare punto di riferimento tra gli smartwatch. Ionic offre poi connettività Bluetooth, Wi-Fi e NFC, che aprono il campo a diverse funzionalità. La prima è la possibilità di portare a bordo più di 2GB di brani musicali per l'ascolto tramite cuffie Bluetooth. Fitbit Flyer sono state presentate assieme all'orologio smart e sono le perfette compagne per ascoltare musica durante le sessioni di allenamento, essendo impermeabili, resistenti al sudore, ma soprattutto molto leggere e con un'ampia gamma di personalizzazioni per un perfetto aggancio all'orecchio.
La presenza dell'NFC apre poi la strada al mondo dei pagamenti al polso, con una strategia che è quella di permettere ai possessori di Ionic di lasciare a casa il telefono sempre più spesso: per correre con il GPS, per ascoltare musica, per fare piccoli acquisti.
Dopo la conferenza abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con Giovanni Bergamaschi e Lorena Landini, rispettivamente Country Manager dell'area Sud Europa e Marketing Manager per l'Italia. Se con Blaze l'impressione era stata quella di un prodotto non del tutto all'altezza della concorrenza del periodo, con Ionic siamo di fronte a un dispositivo molto più completo, in grado di crescere nel tempo. Fitbit ha infatti integrato molte funzioni in Ionic che al momento non sono del tutto sfruttate, ma che aprono il campo ad applicazioni future molto interessanti. Il rilascio di un SDK di sviluppo e di Fitbit Studio, per programmare applicazioni per lo smartwatch in modo semplice utilizzando Javascript e SVG, anche in cloud, va proprio nella direzione di non dare limiti alla fantasia degli utenti e di soggetti terzi. l'SDK darà accesso a tutti i sensori dell'orologio, anche quelli che al momento non sono stati attivati da Fitbit.
Vicino al sensore di rilevazione del battito cardiaco troviamo quello della saturazione dell'ossigeno nel sangue, ancora non attivo, ma che apre interessanti scenari futuriL'esempio più lampante è quello del sensore della saturazione di ossigeno nel sangue, integrato nella cassa vicino a quello della rilevazione del battito cardiaco. Al momento non è attivo, ma sarà già accessibile dall'SDK. Pur non essendo un dispositivo della categoria elettromedicale Ionic potrà diventare uno strumento molto interessante per tenere sotto controllo lo stato di salute. Lo scenario più semplice è quello del rilascio da parte della stessa Fitbit di un'app che attivi il sensore di notte e permetta di registrare eventuali apnee notturne, ma con la presenza dell'SDK lo scenario più interessante è quello dello sviluppo di app particolari da parte di soggetti terzi. Un servizio di telemedicina che voglia avere dati precisi e continui sulla salute dei propri pazienti, un'azienda interessata a ridurre i costi legati alle malattie in azienda, un'assicurazione che voglia profilare in modo più netto i propri pazienti. Quest'ultimo esempio ci porta a un parallelo per spiegarci meglio: possiamo pensare per Ionic un ruolo simile a quello delle piccole scatole nere fornite dalle assicurazioni per rilevare in modo più preciso le dinamiche degli incidenti e il comportamento dei propri assicurati, con uno sconto sul premio.
Se pensiamo al primo mercato di riferimento per Fitbit, quello statunitense, è facile capire come la mossa del brand possa avere un forte impatto e aprire importati porte. Già ora i prodotti Fitbit vengono utilizzati da grosse aziende come mezzo per aiutare i propri dipendenti a migliorare il proprio stile di vita (e ridurre le malattie e le assenze), grazie al parco sensori molto ampio e alla possibilità di studiare applicazioni personalizzate, il mercato enterprise è uno sbocco che potrebbe risultare molto importante per il futuro di Fitbit, contando anche che l'azienda sta puntando sempre di più a proporsi come un ecosistema formato dai dispositivi (tra cui la nuova bilancia Aria 2), da una community in costante ascesa e da partnership importanti, come quella con con DexCom per il monitoraggio dei livelli di glucosio sullo smatwatch Ionic, da poco annunciata.
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