Il Dr. Canavero, i trapianti della testa e Mgs 5 The Phantom Pain

Il Dr. Canavero, i trapianti della testa e Mgs 5 The Phantom Pain

Nelle ultime ore Konami è stata letteralmente nell'occhio del ciclone. A parte tutto quello che raccontiamo in questa news su The Phantom Pain, ha annunciato ufficialmente la cancellazione del progetto Silent Hills e conseguentemente è uscita dalla borsa di New York.

di pubblicata il , alle 10:50 nel canale Videogames
Halifax
 

Una storia al limite del paradossale che unisce brillanti intuizioni mediche, il genio artistico di Hideo Kojima e il marketing più aggressivo e dirompente probabilmente mai organizzato nella storia dei videogiochi. Dopo qualche verifica abbiamo le idee più chiare su tutta la faccenda, dopo che negli ultimi giorni l'isteria della rete e la voglia del complottismo a tutti i costi hanno portato a dubitare addirittura della sincerità del Dottor Sergio Canavero, un luminare nel campo delle Neuroscienze, ingiustamente accusato di far parte del marketing di Konami.

Sergio Canavero

La storia di The Phantom Pain è piuttosto criptica sin dall'inizio, ovvero sin dal momento in cui il gioco viene annunciato nel dicembre del 2012 in occasione degli Spike Vga 2012. In quel momento si comunicava che la software house alle spalle del progetto era la sconosciuta Moby Dick Studios e il gioco veniva semplicemente definito come The Phantom Pain. Nel marzo successivo, poi, Kojima avrebbe finalmente rivelato che The Phantom Pain era un suo progetto e che in realtà corrispondeva a Metal Gear Solid V.

Una strategia di marketing un po' strana, di cui non si capivano molto bene gli obiettivi, ma che probabilmente rientrava in un certo stile tipicamente giapponese di fare richiamo. La cosa assurda è che nel trailer di The Phantom Pain, nei primi secondi come potete vedere voi stessi qui di seguito, compariva un personaggio con le esatte sembianze fisiche di Sergio Canavero. Konami aveva organizzato delle sessioni di motion capture apposite per ottenere questa somiglianza e, anzi, poi si sarebbe scoperto che allo scopo aveva assunto l'attore Ian Moore.

Ora, per quanto la trama di The Phantom Pain sia molto complessa, alcuni sostenitori della serie immaginano che il protagonista del gioco, Snake, subisca un trapianto della testa. La presenza di Canavero è giustificata dal fatto che il neuroscienziato di Torino era già un'autorità a livello mondiale nel campo del trattamento del dolore cronico neurogeno e della neuromodulazione cerebrale e aveva usato le sue teorie sull'l'elettrostimolazione per "risvegliare" una paziente di 20 anni in stato vegetativo.

Ma la cosa sorprendente è che lo stesso Canavero annuncia solamente a giugno/luglio 2013 (dopo il primo battage mediatico su The Phantom Pain) la sua intenzione di praticare un trapianto della testa entro due o tre anni. Si tratta del cosiddetto progetto HEAVEN/GEMINI (Head Anastomosis Venture with Cord Fusion), ovvero la possibilità di fondere due diversi tratti di midollo spinale, quello di un corpo donato col moncone nel collo del soggetto ricevente. Esattamente il principio scientifico che avrebbe usato Kojima nel suo videogioco.

Successivamente, Canavero avrebbe rivelato di avere un volontario per il suo trapianto della testa, il programmatore trentenne russo Valery Spiridonov, il quale è affetto da una grave patologia genetica, la malattia di Werdnig-Hoffmann.

Ma evidentemente il caso a quei tempi non scoppiò, anche perché probabilmente Canavero non si accorse della sua presenza nel trailer e perché probabilmente, ma questa è la sua unica colpa, sottovalutò la capacità di immaginazione dei videogiocatori e la forza della rete di inventare storie che non esistono. Che sarebbero puntualmente arrivate circa due anni dopo, quando mancano ormai pochi mesi al rilascio di Metal Gear Solid V The Phantom Pain.

Nei giorni scorsi, infatti, su NeoGaf viene segnalata la presenza del clone di Canavero nel trailer originale di The Phantom Pain e, soprattutto, un paio di articoli su Kotaku (qui e qui) gettano benzina sul fuoco. Gli articoli, che sono stati scritti dal giornalista italiano Gabriel Galliani di Playstation Magazine Ufficiale, in realtà mirano a smentire la teoria del complotto, ma in una totale psicosi della rete vengono interpretati in senso opposto e lo stesso Galliani viene addirittura accusato di far parte del complotto.

Insospettisce il fatto che Galliani possa entrare così facilmente in contatto con Canavero e di aver ottenuto una copia dell'esposto del neurochirurgo alla Polizia Postale italiana. Infatti, per tutelarsi dall'ondata di voci che volevano il suo coinvolgimento nelle azioni pubblicitarie di Konami, Canavero si era rivolto alla Polizia. Questo esposto ha fatto velocemente il giro della rete e lo riproponiamo anche qui di seguito.

Denuncia Canavero

Galliani parla con un avvocato, tale Stefano Ponte, che sembra irrealisticamente troppo giovane, essendo nato nel 1984. Ma è regolarmente iscritto all'Ordine degli Avvocati di Torino. La community dei giocatori è colpita da diversi aspetti: dalla solerzia dell'avvocato a fornire i documenti, dal fatto che Canavero non usi un'email professionale ma un comune indirizzo di posta elettronica e, soprattutto, dal fatto che si sia rivolto alla polizia con un esposto semplice e non con una denuncia formale. Insomma, il web impazzisce perché non ci sono "prove" contro la teoria complottista: Canavero sembra operare di comune accordo con Konami. Ma ovviamente le cose non stanno così e tutto nasce dalla voglia del web di creare storie che non esistono e dalla passione dei videogiocatori, che hanno così voluto materializzare una storia che invece rimane prettamente videoludica.

Per cercare di far luce su tutto questo abbiamo contattato tutti i protagonisti della vicenda, per convincerci noi stessi con assoluta certezza che non si trattasse di una manovra di marketing. Prima abbiamo scritto allo stesso Canavero, che ci ha risposto così: "Contatti pure l'avvocato Stefano Ponte che le dirà come ci stiamo muovendo contro questi imbecilli".

E, quindi, ecco la risposta dell'Avv. Ponte: "Stiamo facendo le verifiche del caso e sarebbe prematuro rilasciare delle dichiarazioni prive di riscontri fattuali. Il dott. Canavero mi ha comunicato di essere molto contrariato da quanto ha appreso ed è per questo che ha deciso di presentare un esposto alla competente autorità. Non vuole che le sue ricerche vengano associate ad attività di marketing e/o di propaganda. Una volta chiarito il quadro della situazione valuteremo come (e se) intervenire".

Abbiamo poi sentito Halifax, il distributore italiano dei giochi Konami e di The Phantom Pain: "Onestamente Konami non si è minimamente espressa sulla questione. Quando abbiamo visto i rumor sul web abbiamo provato a chiedere lumi ma stiamo ancora aspettando una qualsiasi risposta".

E infine ci siamo rivolti a Gabriel Galliani, che è la persona che ha maggiore lucidità su tutta la faccenda. Innanzitutto, abbiamo chiesto a Gabriel se questa storia potrebbe combaciare con il tipo di strategia di marketing messa in piedi da Konami sin dall'inizio con l'annuncio di The Phantom Pain. Ecco la sua risposta: "Potrebbe, si. Ci sono abbastanza elementi da far alzare ben più di un sopracciglio o tutta questa faccenda avrebbe un profilo infinitamente più basso. Vale però la pena ricordare che esistono connessioni palesi e connessioni artificiali. Io scrivo ormai da quasi diciassette anni e, per correttezza professionale verso i miei lettori, devo limitarmi a riportare i fatti che posso provare o di cui ho una documentazione ufficiale".

"Al momento (se spengo "il fanboy che mi abita") le cose sembrano essere proprio come raccontatemi da Canavero e dall'avvocato stesso. Tornando per un secondo alle connessioni artificiali, da quasi una settimana ricevo email e telefonate di gente che mi chiede se sono al soldo di Konami, alcuni sostengono io faccia parte di un grande schema di marketing. C'è addirittura chi sostiene di avere "le prove" nel fatto che qualche mese fa ho scritto un editoriale di diverse pagine - su Playstation Magazine Ufficiale - in cui esaminavo dal lato umano e storico ogni titolo della saga. Insomma, una cospirazione spesso si basa su indizi che non sono esattamente il massimo dell'oggettività".

Tu sei un profondo conoscitore di Metal Gear Solid. Secondo te, la storia alla base del quinto capitolo potrebbe avere a che fare con un ipotetico trapianto della testa di Snake? "La risposta onesta, anche qui è: si, potrebbe. Ma, di nuovo, ricordiamoci che stiamo parlando di Metal Gear e di Kojima e francamente non credo esista una circostanza o domanda in cui un "potrebbe" non la faccia da padrone".

"Ci sono mille aree in cui è possibile (e divertente) speculare e io non sono certo immune a questa pratica! Eccoti un paio delle mie: potrebbe l'incidente alla fine di Ground Zeroes aver causato un problema alle corde vocali di Big Boss e quindi dare vita ad un cambio di voce che richiederebbe il doppiaggio di David Hayter? Oppure, per restare in tema Hayter: potrebbe Solid Snake essere il boss finale di Phantom Pain? Tutto "potrebbe". In questo caso entrambe le supposizioni avrebbero un loro senso e i loro perchè, ma da li' a dire "è sicuramente così!!" ci passa in mezzo una Big Shell!"

Si è parlato molto anche di una futura apparizione di Canavero in TV. Pare che ciò avvenga sabato prossimo all'interno della trasmissione Studio Life che andrà in onda su Italia 1 alle 19:00. Sembra che Canavero abbia fatto una lunga registrazione per questo show televisivo, all'interno della quale ha parlato fugacemente del suo coinvolgimento in The Phantom Pain. Ora non sappiamo come verrà editata la trasmissione e se la parte del gioco Konami venga mantenuta o meno.

Risulta quindi smentita l'ipotesi del coinvolgimento di Canavero nel marketing di The Phantom Pain. Ma, tanto per restare in tema, potrebbe essere vero il contrario? Ovvero, che Konami stia cercando di sfruttare la cosa per fare del marketing virale a The Phantom Pain che, ricordiamo, uscirà il prossimo 1 settembre?

Anche qui ci sono molti dubbi. È vero che all'inizio Konami ha annunciato il gioco in maniera singolare, e che ultimamente sono accadute delle cose sensazionali. Kojima, infatti, pare aver litigato con il gruppo dirigenziale di Konami. Il suo nome, infatti, è stato rimosso dal sito ufficiale di Metal Gear Solid e ci sono molte voci che sostengono che sia imminente l'annuncio a proposito del suo definitivo abbandono alla serie da lui stesso creata.

E non è tutto. Nella giornata di ieri Konami ha ufficialmente cancellato Silent Hills, dopo aver creato molto hype anche su questo progetto. Si trattava di un proseguimento della famosissima serie di survival horror, creato dallo stesso Kojima in collaborazione con Guillermo Del Toro, il celebre regista di Hollywood. Insomma, un progetto già in partenza roboante, ma anche in quel caso sostenuto da una campagna di marketing perlomeno innovativa.

Nello scorso settembre, infatti, Konami rilasciava P. T. (Playable Teaser), appunto un teaser giocabile che avrebbe dovuto fare da introduzione a Silent Hills. L'esperimento riuscì alla grande, la "demo" venne apprezzata grandemente dai fans e fece parlare di un progetto ancora in uno stato embrionale. Insomma, Konami sembra aver cancellato un progetto incredibilmente innovativo e promettente, che per la prima volta avrebbe coinvolto due geni del videoludo e della cinematografia. Perché? Anche questo è un annuncio fuorviante?

Non possiamo dare risposte in tal senso, se non che Konami ha deciso di ritirare momentaneamente il suo titolo dalla borsa di New York. Pare lo abbia fatto in via cautelare dopo l'annuncio della cancellazione di Silent Hills. Ha detto che comunque assicurerà un futuro alla serie, pur senza il coinvolgimento delle due personalità di cui abbiamo parlato.

Casi di azioni legali per l'utilizzo non autorizzato della propria persona all'interno di un videogioco non sono certo rari. Nel recente periodo ha fatto parlare molto di sé il caso di Lindsay Lohan in Gta 5 o di Manuel Noriega in Call of Duty Black Ops II. Inoltre, se l'addio di Kojima a Metal Gear Solid può sembrare realistico, perché il game designer in passato ha palesato più volte l'interesse a lasciare la serie, ci sembra assurda la cancellazione di Silent Hills. La nostra sensazione è quindi che Kojima stia preparando ad hoc una storia che poi rivivremo anche nel videogioco, magari per sottolineare lo sdegno dell'opinione pubblica di fronte a un caso di operazione chirurgica così aggressiva come lo è quella del trapianto della testa, su cui si è pronunciata in senso contrario anche buona parte della comunità scientifica.

Che dire, infine, a corollario di tutto questo marasma? Che una cosa è certa: questa non è l'ultima puntata del marketing su Metal Gear Solid V.

4 Commenti
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ferro7528 Aprile 2015, 11:33 #1
Segnalo che il 1° aprile è passato da un po'...
kamon28 Aprile 2015, 13:18 #2
Che storia...mai sentito nulla a riguardo, sarà per il mio totale disinteresse per la serie in questione.
ice_v28 Aprile 2015, 14:03 #3
Storia del trapianto di testa a parte...che comunque ne ero a conoscenza e da quanto letto è un progetto tutt'ora in corso e oltretutto molto vero...c'è niente marketing o sci-fi: http://motherboard.vice.com/it/read/l-uomo-che-vuole-subire-il-primo-trapianto-di-testa

Per quanto riguarda Konami, il titolo S.H. e Kojima...è tutta colpa della Konami e dei suoi investimenti sulle slot machine in Giappone, andati praticamente in fumo, a causa di decisioni strettamente politiche: https://www.youtube.com/watch?v=iMK-kajdgMA
moicano6829 Aprile 2015, 18:00 #4
konami non ne fà + 1 giusta da nni ormai...maledetti, proprio silent hill cancellano?

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