Teheran censura il web: da agosto una Intranet nazionale
Il governo Iraniano ha pronto un piano per bloccare il web nel Paese ed istituire una rete di comunicazione interna
di Andrea Bai pubblicata il 10 Aprile 2012, alle 12:21 nel canale TLC e MobileNel giro di qualche mese milioni di persone in Iran non potranno più accedere liberamente al web e saranno esclusi da siti di social networking e servizi email a fronte di un nuovo piano del governo iraniano volto alla creazione di una grande "Intranet" nazionale. A riportare la notizia è il quotidiano International Business Time.
Il piano è stato comunicato la scorsa settimana dal ministro per le comunicazioni Reza Taghipour: la prima fase del progetto prenderà il via nel corso del mese di maggio, con il blocco di servizi Google, Hotmail e Yahoo che saranno sostituiti da Iran Mail e Iran Search Engine. A questo punto i cittadini potranno ancora accedere al web, ad eccezione dei siti precedentemente menzionati, fino a quando non verrà avviata la seconda fase del progetto.
Seconda fase che è prevista per il mese di agosto, quando verrà effettivamente negato l'accesso ad Internet agli Iraniani. "Tutti gli ISP dovranno implementare la National Intranet entro Agosto" ha dichiarato il ministro nel comunicato. Attualmente gli ISP iraniani già incorrono in pene severe se non rispettano i filtri imposti dal governo e con la nuova Intranet il controllo governativo sarà ancora più stringente. I cittadini potranno accedere a quei siti esteri che saranno inseriti in una apposita whitelist definita dal governo. Verranno inoltre effettuati controlli più capillari su eventuali proxy server in grado di consentire l'accesso ai siti vietati.
La creazione di una intranet isolata non dovrebbe rappresentare una particolare difficoltà per il governo iraniano, già abituato ad adottare un elevato livello di controllo in vari settori. Il nuovo sistema assomiglierebbe di fatto ad una intranet aziendale, dove l'accesso ai siti web è approvato dall'amministratore di sistema.
Lo scorso mese di marzo il ministro ha dichiarato che Internet "promuove il crimine, la discordia, i contenuti moralmente non salutari e l'ateismo" e che lo scopo del governo è quello di eliminare i "flagelli" online. Il ministro Taghipour è già stato inserito nella lista delle sanzioni dell'Unione Europea per via del suo coinvolgimento nella violazione dei diritti umani durante le proteste per le elezioni del 2009-2010. Taghipour avrebbe infatti giocato un ruolo chiave nelle attività di censura e repressione dell'attivismo organizzato sul web.
La creazione di un blocco completo della rete, e l'istituzione di una rete di comunicazione interna, potrebbe rappresentare un pericoloso precedente per tutti quei paesi interessati a limitare la libertà di comunicazione dei propri cittadini. Il governo di Teheran ha infatti già annunciato piani per esportare la propria formula anche all'estero.
52 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLoro dicono che fanno questo non perche' dittatori NaziComunisti dal gusto perverso della domininazione sadomasichistica (si vede come si eccitano a frustrare le donne), ma perche' dio lo dice.
Ma visto che nessun dio ha detto mai nulla questo a loro....
...Soffriranno in questa e qualsiasi altra vita, dal loro o qualsiasi altro dio, delle pene piu' tremende fino alla fine dei tempi (o dell'esistenza della materia e/o altra sostanza/luogo/tempo)
I governi religiosi andrebbero aboliti così come le dittature, questa è entrambi.
I loro governanti sono indietro anni luce, oscurano internet per non far vedere ai cittadini che altrove si sta meglio che da loro...
Non vedo perché il popolo occidentale si debba sempre "preoccupare" del diverso modo di vivere di Paesi e culture diverse dalla nostra...
Come dice il detto: chi si fa i ca...voli suoi campa cent'anni.
Non vedo perché il popolo occidentale si debba sempre "preoccupare" del diverso modo di vivere di Paesi e culture diverse dalla nostra...
Come dice il detto: chi si fa i ca...voli suoi campa cent'anni.
Credo personalmente che non esista nessuna maniera "alternativa" di essere economicamente "ricchi" se non quella "all'occidentale", quindi anche nell'Iran oscurantista i benestanti, coloro che percepiscono i maggiori profitti dal Petrolio, governanti e capitalisti in genere all'occidentale ci vivono gia' eccome, quella che da fastidio e che la censura e l'oppressione si accaniscono sempre contro chi non ha alcun potere effettivo o capacita' economica, che nel caso del paese persiano sono la gran parte della popolazione, la gente e' stanca di demagoghi ed illuminati che impongono la via maestra sempre ai soliti noti, a suon di minacce e condanne a morte, mentre gli stessi aguzzini sguazzano nel capitalismo alla occidentale tanto odiato a parole.
Non vedo perché il popolo occidentale si debba sempre "preoccupare" del diverso modo di vivere di Paesi e culture diverse dalla nostra...
fin qui si può anche trovare un punto di accordo, in effetti è giusto che ogni paese (garantendo diritti ai cittadini) viva come meglio creda, e non per forza il modello di vita occidentale è il migliore (in particolar modo, basare la nostra economia su borse e titoli artificialmente gonfiati si sta dimostrando una pessima cosa, visto che siamo al collasso finanziario).
Questa invece è una stupidaggine, e quel detto che tu citi ha portato l'Italia ad essere un paese dove il primo comandamento è "frega il prossimo tuo più che poi". E' ora di smettere di vivere pensando che finchè il proprio piatto è pieno allora si sta bene, non si può costruire una società fregandosene del vicino di casa che muore di fame perchè tanto io ho da mangiare e se muore son problemi suoi...
Non vedo perché il popolo occidentale si debba sempre "preoccupare" del diverso modo di vivere di Paesi e culture diverse dalla nostra...
Come dice il detto: chi si fa i ca...voli suoi campa cent'anni.
Tu sei uno di quelli che, in occasione della rielezione (falsata) di Ahmadinejad, dove milioni di persone si sono riversate in strada a costo di rischiare (ed alcuni, infatti, ne hanno pagato le conseguenze) la vita, dove la rivolta è stata soppressa nel sangue, eri a Ibiza a ballare, oppure a guardare Tamarreide su Italia1?
Senza rendertene conto, hai affermato una cosa gravissima, oltre che tristemente qualunquista. E'lo stesso atteggiamento che tanti italiani hanno assunto per decenni, permettendo la salita al potere di certi personaggi, fino ad arrivare alla disastrosa situazione odierna.
Qui non si tratta della solita ingerenza americana nei confronti del paese di turno, finalizzato ad avere il controllo "politico" di quell'area geografica, tantomeno nessuno ha mai parlato di imporre il nostro stile di vita in medio Oriente.
Che Dio, Allah, o chi altro li aiuti, poveretti. Vivono in un vero inferno, loro, come tanti altri paesi stretti nella morta di dittature più o meno religiose. Avrei brutte storie da raccontarti, sentite in diretta da conoscenti che tutt'ora ci vivono, in quel paese.
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