Servizi premium attivati e non richiesti: nuova bastonata per TIM, Vodafone, Wind e H3G
Quella dei servizi Premium attivati su SIM ma mai richiesti è una piaga che perdura da anni e pare che gli operatori telefonici non siano molto interessati a trovare una soluzione che vada incontro alle esigenze del consumatore. Proprio su questo argomento sta battendo ormai da mesi l'Antitrust, che è tornata a bastonare i quattro nomi più importanti in Italia per non aver ottemperato ai provvedimenti richiesti lo scorso mese di gennaio, quando arrivava la prima stangata dell'ordine dei milioni di euro.
A gennaio parlavamo infatti di "sanzioni pari a 1,75 milioni di euro per Telecom e H3G e 800 mila euro per Wind e Vodafone per aver obbligato gli utenti delle proprie SIM al pagamento di servizi internet cosiddetti premium non esplicitamente richiesti". Il tutto partiva da "numerose segnalazioni da parte delle associazioni dei consumatori e utenti", che lamentavano forniture non richieste con relativo addebito da parte del proprio operatore telefonico. Ma non solo.
L'Autorità aveva richiesto agli operatori la comunicazione delle iniziative assunte per impedire che il fenomeno si potesse verificare nuovamente, dando come tempistica massima sessanta giorni di tempo. Secondo l'Antitrust, tuttavia, le società continuano a "non acquisire un consenso pienamente consapevole del consumatore per l'acquisto dei servizi premium attraverso la navigazione su internet con telefoni cellulari". In altre parole, non forniscono strumenti adeguatamente intuitivi per impedire il fenomeno dei servizi a pagamento attivati sulla SIM ma non richiesti.
Per questo, l'Autorità ha irrogato una sanzione complessiva di 1,73 milioni di euro, suddivisi in 583 mila per Telecom, 400 mila per Vodafone e H3G e 350 mila per Wind. "L'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha accertato che, anche successivamente a queste delibere, i quattro operatori non hanno implementato un sistema idoneo a garantire l’acquisto consapevole dei servizi. A tal fine, viene considerato insufficiente digitare il tasto di attivazione una sola volta", leggiamo nel comunicato. Secondo l'Antitrust, infatti, le imprese avrebbero dovuto implementare misure più lente e ragionate per portare a compimento l'acquisto del servizio.
Nel comunicato leggiamo che l'unico operatore ad aver realizzato, anche se con ritardo, misure volte a proteggere l'acquirente è H3G. La società dal 1 ottobre 2015 ha implementato un "modello di acquisizione del consenso del consumatore basato su una doppia digitazione, all'interno di una landing page posta sotto il controllo diretto dell'operatore" avente l'obiettivo unico di prevenire "in modo adeguato il fenomeno delle attivazioni di servizi premium non richieste".
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTruffa DNS TIM:
https://www.youtube.com/watch?v=g5vvWXhQUc0
Dannati ladri.
Forse.. e dico FORSE perchè le multe sono ridicole e quelle cifre le riguadagnano in tre giorni?????
Proviamo a far diventare 1,73 miloni di euro complessivi qualcosa come 173 milioni complessivi.. scommetto che staranno molto più attente.
e ma poi se licenziano il figlio del dirigente antitrust?
a me tim ha attivato qualcosa non so...1.90€ in meno figuriamoci se perdo 20 min al call center per incazzarmi e farmeli ridare... ma moltiplica per milioni di utenti vedi quanto incassano a sbafo
Possibile che da due anni a questa parte stiano cercando in tutti i modi di farci pagare in più modificando i servizi che già abbiamo sottoscritto?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".