Samsung: nessun rischio per la sicurezza utilizzando lo scanner dell'iride del Galaxy S8 e S8+
L'azienda sudcoreana minimizza il rischio che gli hacker possano facilmente ottenere l'acceso ai vari Galaxy S8 e S8+ tramite la scansione dell'iride. La risposta al video di alcuni hacker che avevano ottenuto l'accesso tramite una foto digitale dell'iride.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 26 Maggio 2017, alle 13:21 nel canale TelefoniaSamsung
Samsung risponde al video realizzato da un gruppo di hacker che nei giorni scorsi era riuscito ad ottenere l'accesso su di un Samsung Galaxy S8 tramite la stampa degli occhi, per meglio dire dell'iride, dell'utente fotografato da una fotocamera digitale. La riproduzione con tanto di lenti a contatto per riuscire ad ingannare il sensore dello smartphone aveva permesso di accedere senza troppe problematiche innescano una sorta di polemiche e chiaramente preoccupazione tra gli utenti che vedevano dunque cadere la sicurezza di una delle più importanti funzionalità decantate da Samsung.
L'azienda ha voluto dunque replicare a questo video e al turbinio di preoccupazioni innescate dichiarando come il nuovo Galaxy S8 e S8+ siano altamente sicuri per gli utenti e come il sensore per la scansione dell'iride risulti una delle più sicure funzionalità introdotte proprio in questo ultimo periodo. Oltretutto l'azienda dichiara come i rischi che malintenzionati realizzino quel procedimento macchinoso per la replica dell'iride visto nel video siano davvero bassi nella realtà.
L'azienda sudcoreana ha dunque replicato a Gizmodo dicendo che: "Siamo al corrente della situazione, ma vorremmo rassicurare i nostri clienti che la tecnologia per la scansione dell'iride nel Samsung Galaxy S8 è stata sviluppata attraverso test rigorosi per garantire un elevato livello di precisione e prevenire tentativi di compromettere la sicurezza, come per esempio le immagini dell'iride di una persona. Se c'è una potenziale vulnerabilità o se dovesse emergere un nuovo metodo che mette in crisi realmente i nostri sforzi per garantire la sicurezza, faremo il più in fretta possibile per risolvere il problema".
Samsung ha inoltre dichiarato come per il metodo messo a punto dagli hacker del Chaos Computer Club di Berlino venga utilizzata una macchina digitale capace di catturare la luce ad infrarossi che effettivamente non è più disponibile sul mercato. Oltretutto per riuscire a sbloccare lo smartphone è necessario rubare il Galaxy all'utente e chiaramente fotografare l'iride dello stesso per riuscire a riprodurla poi in laboratorio con la stampante. Condizioni che nella vita reale difficilmente potrebbero verificarsi con conseguenza del fatto che utilizzare la scansione dell'iride sui Galaxy S8 e S8+ risulta ancora una funzionalità di sblocco altamente sicura per gli utenti.
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