Samsung Galaxy S8 con batterie di LG Chem dopo il caso Note7?
Per il prossimo Galaxy S8 Samsung starebbe pensando ad un terzo partner per la fornitura delle batterie integrate, in modo da evitare i recenti problemi occorsi con Galaxy Note7
di Nino Grasso pubblicata il 21 Ottobre 2016, alle 11:01 nel canale TelefoniaGalaxySamsungLG
Samsung non ha ancora scoperto quali fossero i motivi esatti che causavano i roghi su Galaxy Note7, cosa che ha costretto la compagnia prima a organizzare una campagna di richiamo inibendo le vendite del dispositivo in tutto il mondo, poi a cessare definitivamente la produzione e la vendita del prodotto. Per impedire che lo stesso accada con la fondamentale famiglia Galaxy S, sembra che i coreani stiano decidendo di diversificare la produzione di batterie delegandone parte a LG Chem.
A riportare la novità è The Korea Herald, che cita un quotidiano locale: "Secondo nuove informazioni trapelate il 20 ottobre, il colosso coreano è in trattativa con LG Chem per una possibile partnership al fine di diversificare i fornitori di batteria in aggiunta a Samsung SDI e la cinese ATL". La compagnia avrebbe dichiarato per mezzo di un dirigente al Maeli Business Newspaper che "si stanno considerando diversi fornitori", e fra questi spicca il nome di LG Chem.
Quando le notizie sulle prime esplosioni del Note7 iniziavano a diffondersi i tecnici della società hanno creduto che il problema fosse relativo a un difetto di produzione delle batterie prodotte da Samsung SDI. Tuttavia, anche parecchi modelli sostitutivi hanno iniziato ad esplodere, nonostante l'enorme campagna di richiamo diramata dai coreani. Sono così affiorati i primi dubbi sulle supposizioni degli esperti della compagnia, che ancora oggi sembra brancolino nel buio nel tentativo di scoprire il difetto.
Se le novità provenienti dalla Corea in qualche modo riconfermano i primi dubbi, dall'altro ad oggi non ci sono prove ufficiali che individuano con certezza nelle batterie integrate gli unici problemi del dispositivo. Una delle teorie più interessanti sul Note7 e i suoi problemi vede il difetto nell'intero design industriale del prodotto, il cui form factor causa una pressione troppo elevata sulla batteria integrata, provocando una deformazione nelle celle che vengono a contatto surriscaldandosi.
Il caso Note7 potrebbe costare ai coreani fino a 5 miliardi di dollari in danni, ed è normale che si stia cercando di evitare nuovi fenomeni del genere sui prodotti più altisonanti della famiglia. Ad oggi il Note7 è stato bandito su tutti i voli e negli Stati Uniti l'infrazione può portare a multe salatissime di un massimo di 180 mila dollari. La compagnia di recente ha organizzato negli aeroporti dei punti di raccolta appositi in cui ogni utente può restituire il proprio Note7 prima di salire a bordo.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoScusa Nino
Leggo con le dita dei piedi
Multa salatissima e 180Mila $ non vanno messi nella stessa frase nel caso di un'azienda miliardaria
Cioé, secondo te un passeggero porta il suo Note 7 su un aereo e la multa la fanno a Samsung?
Ho frainteso la multa
Pare che le batterie a Samsung le fornirà...
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