Italia quarta come dipendenza da smartphone: ne soffri anche tu?

Italia quarta come dipendenza da smartphone: ne soffri anche tu?

Statista ha analizzato l'aumento della dipendenza da smartphone negli ultimi quattro anni, verificando come in tutti gli stati ci sia stato un importante aumento

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Telefonia
 

Il pericolo che c'è nella dipendenza da smartphone è che spesso non viene considerata un pericolo. Quanti di noi possiamo dire che in questo quiz otteniamo un punteggio di 4, o inferiore? Il successo della categoria è esploso a partire dal primo iPhone originale, nel 2007, ma è ancora oggi importante il tasso di crescita di quella che può essere definita "smartphone addiction". Ad aver analizzato il fenomeno è una nuova ricerca di Statista, che ha verificato che sono gli utenti brasiliani ad utilizzare in maniera più ossessiva il proprio dispositivo mobile.

Dipendenza da smartphone

Cos'è la dipendenza da smartphone? Ne abbiamo parlato in questa pagina, definendola come un "attaccamento psicologico al proprio dispositivo". In termini gergali viene chiamata nomofobia, e deriva dalle parole "no-mobile-phone" e "fobia", termine che ha fatto la sua prima apparizione dal 2008. Il nomofobo ha la necessità di controllare costantemente lo smartphone alla ricerca di nuove notifiche in arrivo e, nei casi più gravi, è anche in grado di sentire squillare il proprio cellulare anche quando questo non riceve nessun messaggio, nessuna chiamata.

L'argomento è stato trattato in maniera approfondita su helpguide.org, in cui si legge che "la dipendenza da smartphone è spesso alimentata da problemi di uso eccessivo di internet o da un disturbo di dipendenza da internet". Lo smartphone rappresenta raramente il problema, e non è lui a creare il disturbo, ma sono i vari mondi online (giochi, app) che creano la compulsione. La nomofobia può comprendere diversi tipi di problemi di gestione degli impulsi, fra cui la ricerca compulsiva di informazioni, relazioni virtuali, di effettuare attività online (giochi, trading, shopping).

Con lo studio scopriamo il tempo speso dai singoli utenti (dai 16 anni in su) sul proprio smartphone in diverse nazioni del mondo. Il Brasile occupa saldamente la prima posizione con quasi 5 ore d'uso giornaliero del dispositivo, seguito dalla Cina con 3 ore. Chiude il podio l'America, con quasi 2 ore e 40 minuti, seguita a brevissima distanza dall'Italia (2 ore e 34 minuti). È preoccupante il fatto che in tutti i paesi analizzati da Statista la crescita dal 2012 al 2016 è stata consistente: in Italia si è passati da circa 1 ora e mezza a 2 ore e mezza, un'ora in più in 4 anni.

Infographic: Smartphone Addiction Tightens Its Global Grip | Statista

L'industria tecnologica sta cercando con affanno di vendere un'alternativa agli smartphone, tuttavia ad oggi questi ultimi sono i dispositivi elettronici con cui la gente si interfaccia maggiormente durante la giornata. Lo smartphone è sempre con noi, e spesso viene utilizzato anche quando si dovrebbe concentrare l'energia altrove (durante la guida, al lavoro). Con gli smartphone che diventano sempre più potenti e capaci di compiere un numero superiore di azioni, è chiaro che la tendenza è destinata ad aumentare ancora nei prossimi anni a venire.

E nonostante l'hype intorno a VR, AR, IA e altre amenità tecnologiche, Statista ci rimette con i piedi per terra e ci ricorda, come se ce ne fosse bisogno, che questo è ancora un mondo dominato dal buon caro vecchio smartphone.

24 Commenti
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Sandro kensan28 Maggio 2017, 11:46 #1
Il problema non è la dipendenza da smartphone ma è la *dipendenza* personale. Poi la propria dipendenza si declina a seconda di quel che abbiamo attorno ma tale rimane. Questo è il mio pensiero.
-=W1S3=-28 Maggio 2017, 11:51 #2
L'altro giorno riflettevo: perché nelle scuole non insegnano ai ragazzini (ormai tutti ce l'hanno uno smartphone... purtroppo) come si usa uno smartphone in modo produttivo? Perché stanno sempre a "demonizzare" uno strumento provando a negarlo a chi ne è dipendente?
opelio28 Maggio 2017, 12:04 #3
Originariamente inviato da: -=W1S3=-
L'altro giorno riflettevo: perché nelle scuole non insegnano ai ragazzini (ormai tutti ce l'hanno uno smartphone... purtroppo) come si usa uno smartphone in modo produttivo? Perché stanno sempre a "demonizzare" uno strumento provando a negarlo a chi ne è dipendente?


Forse perché sono più impegnati ad insegnare loro a leggere e comprendere i libri. Se poi sparissero dalla circolazione siti come questo ci sarebbero meno assurdità da consultare e forse, dico forse, il cervello potrebbe essere finalmente utilizzato.
GG16728 Maggio 2017, 12:12 #4
Io invece sono quasi allergico ai social e agli smartphone. Ho lo stesso dispositivo ormai da 3 anni e continuo a dimenticarmelo spento o in macchina...
WarDuck28 Maggio 2017, 12:13 #5
Originariamente inviato da: -=W1S3=-
L'altro giorno riflettevo: perché nelle scuole non insegnano ai ragazzini (ormai tutti ce l'hanno uno smartphone... purtroppo) come si usa uno smartphone in modo produttivo? Perché stanno sempre a "demonizzare" uno strumento provando a negarlo a chi ne è dipendente?


Mah, personalmente non vedo come un ragazzino possa utilizzare uno smartphone in maniera produttiva (ok ci sono applicazioni "educative", ma trovo più produttivo studiare insieme ad altri bambini che da soli con un dispositivo elettronico).

Strumento che in primis non scordiamoci che dovrebbe servire a "comunicare".

Piuttosto bisognerebbe rendersi conto di quanto l'abuso alimenti una pigrizia di fondo nella comunicazione e nelle relazioni umane in generale.

Io sono molto pessimista al riguardo, progresso tecnologico NON coincide necessariamente con progresso sociale, anzi.

C'è un bellissimo telefilm, Black Mirror, che indaga proprio questa dimensione alternativa, in cui la tecnologia diventa pervasiva e disumanizzante, ve lo consiglio.

La gente è circondata di mezzi di comunicazione (virtuali) che vengono usati per NON comunicare.
flapane28 Maggio 2017, 12:31 #6
Lo credo bene, anzi credevo che solo Cina e Brasile ci superassero, mentre con gli USA ce la giocassimo (anche se, nei fatti, i valori sono quasi identici). Vivendo in Germania posso notare la differenza in maniera netta. E'impensabile (a meno di non scendere negli strati più bassi della società che qualcuno ti cacci il telefono mentre sei a tavola, o mentre si parla, figurarsi poi alla guida (ma qui entrano in gioco altri fattori che non hanno a che fare con lo smartphone in sé, quanto col rispetto delle regole), cose che trovo letteralmente odiose, oltre che maleducate.
Ciò si riflette anche in tariffe molto concorrenziali, ed una pletora di piani.

Originariamente inviato da: opelio
Forse perché sono più impegnati ad insegnare loro a leggere e comprendere i libri. Se poi sparissero dalla circolazione siti come questo ci sarebbero meno assurdità da consultare e forse, dico forse, il cervello potrebbe essere finalmente utilizzato.


Applausi.
randorama28 Maggio 2017, 13:13 #7
sono talmente dipendente che non ho mai abilitato il traffico dati sul telefono.
Eress28 Maggio 2017, 16:24 #8
Io accendo lo smartphone 4 o 5 volte all'anno.
san80d28 Maggio 2017, 17:21 #9
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Il problema non è la dipendenza da smartphone ma è la *dipendenza* personale. Poi la propria dipendenza si declina a seconda di quel che abbiamo attorno ma tale rimane. Questo è il mio pensiero.


D'accordo, se uno e' incline alle dipendenze ne trova a bizzeffe in giro alle quali "affiliarsi". Droga, alcol, scommesse, sigarette, cibo, sesso, etc. etc.
demos8828 Maggio 2017, 17:38 #10
La cosa che mi lascia perplesso è anche il costo di certi dispositivi, che vengono acquistati da/per giovanissimi. Poi li vedi girare per il centro come zombie con ste cuffiette sempre alle orecchie e gli occhi sempre in basso.
In autobus poi, giustamente bisogna occupare quei 20-30 minuti per arrivare a scuola. Mi domando come ce la facessi io senza smartphone quando prendevo il bus delle 6:40 (arrivando un'ora dopo) di mattina per andare alle superiori, 15 anni fa.
Ormai il "sempre connesso" è un must ed è incentivato dal mercato dei dati (rabbrividisco al pensiero).
Io personalmente ho tolto notifiche da gran parte delle app che possono crearne e tipicamente le cancello senza nemmeno leggerle (se intuisco che non mi interessano), ogni paio d'ore circa. Fortunatamente non do like e non "stringo amicizia" con il primo che incontro, sono proprio un asociale virtuale

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