Android Pay a maggio: tap-and-pay per tutti per contrastare Apple
Le tecnologie di pagamenti via NFC si rivolgono sempre più al mercato di massa, con Google che promette una maggiore semplicità in futuro rispetto a Google Wallet. A maggio verranno svelate le novità
di Nino Grasso pubblicata il 28 Febbraio 2015, alle 11:31 nel canale TelefoniaGoogleAppleAndroid
Google si appresta a lanciare una nuova API per i pagamenti chiamata Android Pay che avrà l'obiettivo non solo di semplificare l'esecuzione dei pagamenti all'interno di app di terze parti, ma anche di diffondere i pagamenti negli store fisici attraverso smartphone compatibili con le tecnologie NFC. La notizia proviene da fonti "affidabili" citate da ArsTechnica a pochi giorni dall'annuncio dell'acquisizione di Softcard da parte di Big G.
Chiamata precedentemente Isis, Softcard era un'applicazione tap-and-pay sviluppata da vari operatori telefonici americani proprio per contrastare Google Wallet. Verizon, AT&T e T-Mobile avevano fondato una joint venture nel 2010, ma l'app non è stata lanciata prima del 2012 per vari problemi di natura tecnica. I tre carrier si sono però arresi, vendendo ad un prezzo non ufficializzato le tecnologie alla base dell'app.
Google ha annunciato lunedì l'acquisizione, dichiarando di essersi appropriata di "tecnologie e proprietà intellettuali molto interessanti" detenute da Softcard. È probabile che il prezzo di vendita sia stato inferiore ai 100 milioni, una cifra ben al di sotto degli investimenti operati dalla joint venture negli anni passati. Ma questo è il momento migliore per rilanciare le tecnologie di pagamenti, e Google lo sa bene.
L'arrivo di Apple Pay sui mercati americani è stato un successo, ma non solo per la Mela. Anche i servizi concorrenti, fra cui Google Wallet, hanno beneficiato della nuova linfa portata al mercato dal servizio di pagamenti di Cupertino, e Google vuole un prodotto che sia più in linea con le richieste del pubblico rispetto all'attuale Google Wallet, soprattutto sul piano della semplicità d'uso e di implementazione.
Android Pay funzionerà per certi versi in maniera molto simile a Google Wallet: consentirà di registrare le proprie carte di credito o di debito all'interno del servizio, e darà la possibilità di effettuare transazioni all'interno di un'app o con i vari POS abilitati nei vari negozi mediante un singolo tap. Naturalmente, in quest'ultimo caso Android Pay si baserà su NFC con il supporto delle tecnologie Host Card Emulation (HCE) di Google.
Rispetto alle Google Wallet API, tuttavia, l'implementazione delle varie funzionalità di pagamento all'interno delle app di terze parti sarà molto più semplice. Android Pay, inoltre, potrebbe avere costi di gestione inferiori per Google. Al momento, Google Wallet ha la necessità di abbinare una scheda virtuale per ogni carta di credito o debito inserita nel servizio, con la quale la società versa ai beneficiari i pagamenti degli utenti.
Si tratta di una procedura che, secondo alcune fonti, costringerebbe Google stessa al pagamento di una piccola "tassa" per ogni transazione effettuata, piccolo compromesso a cui Big G è disposta a cedere per via dei dati sensibili e delle informazioni che riesce ad ottenere dalle transazioni, dati che poi può utilizzare indirettamente per la sua piattaforma pubblicitaria. Le nuove API potrebbero però funzionare in modo diverso, eliminando la necessità della scheda virtuale e riducendo o addirittura annullando del tutto questa particolare tassa.
Android Pay dovrebbe essere annunciato a maggio all'interno della Google I/O, tuttavia non preannuncia, almeno per il momento, la fine del servizio parallelo Google Wallet. Entrambi potranno coesistere, hanno specificato le fonti, anche se saranno i risultati delle due piattaforme a stabilirne l'esito finale.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoiOS per il momento, non sono ha dimostrato maggior sicurezza, ma ispira anche una fiducia superiore in termini di funzionamento.
Ditemi voi se sbaglio...
anzichè attaccare il telefono sul muso ne abbiamo amabilmente parlato per un po'.
alla fine credo che la tizia del call center disdirà il suo contratto
iOS per il momento, non sono ha dimostrato maggior sicurezza, ma ispira anche una fiducia superiore in termini di funzionamento.
Ditemi voi se sbaglio...
Probabilmente è vero, Apple dal punto di vista della sicurezza è un pò più avanti, ma ciò non vuol dire che il sistema di Google non possa essere affidabile (ma soprattutto possa arrivare al livello di Apple Pay). Personalmente non assocerei mai una carta di credito collegata al conto bancario nè a wallet, nè ad Apple Pay, per ragioni differenti.
E' la stessa cosa... associare una carta di credito che può essere anche ricaricabile se avete paura.
Che ios sia più sicuro di Android ho i miei dubbi.. entrambi i sistemi sono bucabili, come lo sono le stesse carte di credito.
E' solo un altro strumento.
Ditemi voi se sbaglio...
Credo che Jennifer Lawrence non sarebbe d'accordo con te...
E' la stessa cosa... associare una carta di credito che può essere anche ricaricabile se avete paura.
Che ios sia più sicuro di Android ho i miei dubbi.. entrambi i sistemi sono bucabili, come lo sono le stesse carte di credito.
E' solo un altro strumento.
Teoricamente sarebbe più facile installare un keylogger su android piuttosto che su iOS (ambiente in cui ogni app viene passata a setaccio da Apple in maniera intensiva, non solo tramite scansioni automatizzate come avviene sul Play Store di Google), il che significa che ogni volta che inserisco la password potrei essere in pericolo (che poi non succeda molto spesso in pratica è un altro paio di maniche...). Con i sistemi contactless di pagamento password e pin potrebbero andare in pensione, ma resta sempre il problema della sicurezza degli account (il phishing è sempre in agguato, il social engineering potrebbe diventare sempre più pericoloso). La mia impressione è che comunque Apple sia più sicura, o che comunque riesca a far credere di esserlo (non nel senso che non sia sicura), e questo, si sa, può far pendere l'ago della bilancia di molti utenti nella scelta del proprio smartphone e/o tablet.
sullo store di apple ci sono piu' di un MILIONE di app, aggiornate ogni due per tre, dubito fortemente che siano testate per davvero. e poi, testate da chi? dalla apple? ri-dubito che la apple abbia un centomila tester che testano [U]veramente[/U] una app prima di metterla sullo store, e la ritestino dopo ogni aggiornamento.
Non so che dirti, magari un tempo facevano controlli più approfonditi, ora invece, per motivi di tempo, si affidano anche loro più a controlli automatici che altro. Nel 2012 sembra tuttavia che qualcuno alla Apple effettuasse un controllo...
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