Anche Android L blindato per contrastare le azioni di controllo dei governi

Anche Android L blindato per contrastare le azioni di controllo dei governi

Android L offrirà in fase di inizializzazione di un prodotto un'opzione per crittografare ogni dato presente sullo smartphone, in modo che non sia accessibile in alcun modo da remoto

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Telefonia
Android
 

A un solo giorno di distanza dall'email di Tim Cook sull'impegno di Apple nell'ambito della sicurezza su iOS 8, Google fa conoscere i propri piani sull'argomento. Il risultato sarà particolarmente simile a quanto operato da Apple, in cui nessun dato immagazzinato sullo smartphone sarà decifrabile da terzi, nemmeno dalle società coinvolte nella produzione dei dispositivi.

Il sistema di data encryption di Android L sarà parte del processo d'inizializzazione del dispositivo in uso, selezionabile a discrezione dell'utente e già attivo di default. Appare chiaro che questo è il risultato dell'era post-Snowden, che ha divulgato a suo tempo un numero non indifferente di documentazioni mettendo in ginocchio l'NSA e gran parte dei sistemi di spionaggio americani post 11 settembre 2001.

"Per oltre tre anni Android ha incluso un sistema di cifratura dei dati, e le chiavi non sono immagazzinate fuori dal dispositivo, in modo che non possano essere condivise con le forze dell'ordine", ha dichiarato Niki Christoff, portavoce di Google, al Washington Post. La piattaforma mobile di Mountain View propone infatti la feature da parecchio tempo, tuttavia la procedura per l'attivazione non era di facile accesso per tutti gli utenti.

"Come parte della prossima release di Android, la cifratura dei dati sarà abilitata di default, così non dovrai nemmeno pensare di attivarla", ha continuato Christoff. Android L verrà probabilmente rilasciato al pubblico durante il prossimo mese di ottobre, tuttavia passerà del tempo prima che la maggioranza dei dispositivi in circolazione verranno supportati dai produttori con il nuovo aggiornamento.

Samsung potrebbe rilasciare Android L a dicembre (o poco prima) per i top di gamma di attuale generazione, ma la situazione potrebbe rimanere invariata per parecchi mesi, o addirittura per anni, per quanto riguarda una percentuale parecchio elevata di smartphone Android, i cui produttori non si sono mostrati troppo solerti a rilasciare i nuovi update nel corso degli anni.

Con le nuove manovre, Apple e Google non saranno in grado di intercettare i dati sensibili degli smartphone nemmeno su richiesta delle autorità competenti, legandosi volontariamente le mani di fronte agli abusi alla privacy perpretati negli ultimi anni dalle varie agenzie governative.

26 Commenti
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@ndrey19 Settembre 2014, 15:12 #1
"Apple e Google non saranno in grado di intercettare i dati sensibili degli smartphone nemmeno su richiesta delle autorità competenti"

ma non mi dite
travelmatto19 Settembre 2014, 15:32 #2
Originariamente inviato da: @ndrey
"Apple e Google non saranno in grado di intercettare i dati sensibili degli smartphone nemmeno su richiesta delle autorità competenti"

ma non mi dite


sbazaars19 Settembre 2014, 15:34 #3
Siii...come no.. sicuramente... sembra che ogni volta il sistema di prima faceva schifo ... ma ugualmente ogni volta quello nuove è più sicuro....mah...
bobafetthotmail19 Settembre 2014, 15:34 #4
"Apple e Google non saranno in grado di intercettare i dati sensibili degli smartphone nemmeno su richiesta delle autorità competenti"

Ufficialmente. Poi è ovvio che hanno dei backdoor per mettere le mani sui dati comunque perchè è quello il loro pane. Apple avrà anche dei buchi dei sistemi di crittazione che ci passano dentro delle portaerei, conoscendo la qualità dei loro firmware.

Resta comunque una scelta da applaudire.
bobafetthotmail19 Settembre 2014, 15:37 #5
Originariamente inviato da: sbazaars
Siii...come no.. sicuramente... sembra che ogni volta il sistema di prima faceva schifo ... ma ugualmente ogni volta quello nuove è più sicuro....mah...
mai sentito parlare di "corsa agli armamenti" o di "fatta la legge, trovato l'inganno"

E comunque, il sistema di prima faceva schifo, qualsiasi cosa è un miglioramento. L'NSA aveva datacenter pieni di fatti degli altri ottenuti spiando la gente tramite questi dispositivi.
demon7719 Settembre 2014, 15:49 #6
Staremo a vedere.
Dubito pesantemente che Apple e Goggle non abbiano fior fior di backdoor ben nascoste e piazzate ala facciazza di tutto e di tutti.

Di certo c'è che la criptatura dei dati è necessaria, uno smarphone contiene troppa roba personale ed è veramente troppo troppo mal protetto per poter andare avanti in questo modo.
Basta comprare uno smartphone usato "ripulito e rigenerato" e con due programmini del caxxo e un cavetto usb recupero vita morte e miracoli del precedente proprietario.
Mparlav19 Settembre 2014, 15:55 #7
Notare come si stanno affannando Apple e Google a creare negli utenti la percezione che ora i loro dati sono al sicuro scaricandosi di ogni responsabilità.

Sono fantastici
frankie19 Settembre 2014, 16:29 #8
Da una parte il dispositivo criptato

Dall'altra alla società a/g verranno trasmessi di default la cronologia di navigazione e la posizione nonostante il gps sia spento.
bobafetthotmail19 Settembre 2014, 16:55 #9
Originariamente inviato da: demon77
Basta comprare uno smartphone usato "ripulito e rigenerato" e con due programmini del caxxo e un cavetto usb recupero vita morte e miracoli del precedente proprietario.
Perchè chi ha fatto la cosa era un beduino e non ha fatto un reset a condizioni di fabbrica, o reinstallato il firmware da capo.

Ma più che altro è inquietante che si possa clonare tutta la memoria interna del telefono semplicemente installando una recovery decente come CWM e chiedendo un "backup completo sulla SD".

Poi apri il backup con linux e ti vai a sfogliare con tranquillità il database contatti, registro chiamate e i messaggi, più eventuali foto e musica e video.

pero' li potranno utilizzare per ads mirati !?
Una cosa è proteggerti dalle intercettazioni, un'altra è bombarti di pubblicità usando ID numerici anonimi.
hexaae19 Settembre 2014, 17:19 #10
Intanto, come si può bellamente leggere anche su Wikipedia, il famosissimo e ormai standard de-facto protocollo di sicurezza AES usato per password un po' ovunque, è "approvato dall'NSA".....................

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