Seagate: nuovo brevetto per lubrificare gli hard disk

Seagate: nuovo brevetto per lubrificare gli hard disk

Seagate deposita un nuovo brevetto relativo ad una nuova tecnologia che consentirebbe di incrementare notevolmente le capacità di immagazzinamento dei dati

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Storage
Seagate
 

Seagate Technology ha depositato un brevetto riguardante una nuova tecnologia per la realizzazione di dischi fissi che permetterebbe di incrementare notevolmente le capacità di stoccaggio. Il progetto prevede l'impiego di nanotubi e di un sistema di lubrificazione dei piatti.

Una delle tecniche che è possibile seguire per incrementare la capacità di immagazzinamento dei piatti di un hard disk è quello di avvicinare il più possibile la testina di lettura/scrittura al piatto stesso. La motivazione è molto semplice: si immagini, per esemplificare il concetto, che la magnetizzazione da parte della testina avvenga al pari del getto di una doccia, ovvero seguendo una diffusione a cono. Più la testina sarà vicina al piatto, più la base di questo cono sarà ridotta, in modo tale da magnetizzare aree ridotte e lasciare così a disposizione le aree non magnetizzate per lo stoccaggio di altri dati.

Attualmente ridurre la distanza delle testine dai piatti vorrebbe, di fatto, portare la testina a contatto con il piatto stesso. Ed è qui che entra in gioco il nuovo brevetto di Seagate: implementare un sistema di lubrificazione che permette alla testina di "veleggiare" sul piatto senza alcun contatto fisico. Stiamo ovviamente parlando di distanze nell'ordine di grandezza di molti sottomultipli del metro.

Il nuovo progetto prevede inoltre un sistema che, tramite l'impiego di un laser, vada a riscaldare la piccola area che dovrà essere magnetizzata, in modo tale da ottenere una maggior precisione nella magnetizzazione delle particelle e poter così ottenere una più elevata densità di immagazzinamento dei dati. Nasce però un inconveniente: il calore, infatti, causa l'evaporazione del sottile strato di lubrificante.

Per risolvere questo problema è previsto l'impiego all'interno del disco stesso di una sorta di "serbatoio" costituito, appunto, da milioni di nanotubi di carbonio che provvede a mantenere lubrificati i piatti del disco, mediante le proprietà di condensazione dei gas. Segate dichiara che ogni disco sarà provvisto di una quantità di lubrificante tale da poter garantire il funzionamento per 5-10 anni.

Non è ancora possibile sapere quando (e se) tale tecnologia riuscirà ad approdare sul mercato. Le prime stime, comunque, indicano che unendo a questo sistema di lubrificazione la tecnologia Perpendicular Recording dovrebbe essere possibile realizzare dischi con capacità superori di circa dieci volte rispetto agli attuali hard disk più capienti disponibili in commercio.

Fonte: Dailytech

55 Commenti
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Luca6903 Luglio 2006, 14:03 #1
Dieci volte piú capienti!! Ma la velocitá?
heavymetalforever03 Luglio 2006, 14:07 #2
hmmm.... mi sembra una tecnologia molto complessa... chissà i costi !

Ciao
dany13x03 Luglio 2006, 14:11 #3
mi lascia un po' perplesso il dettaglio dei 5-10 anni di funzionamento..e a me che i computer durano un'eternità? come potrei usare ancora il mio caro 486 ?

ciao
Angrenost03 Luglio 2006, 14:13 #4
esagerati! tecnologia avanzatissima, speriamo non facciano la fine dell'ibm. Con i nuovi dischi flash nand in arrivo prevedo una guerra tecnologia a suon di novità da parte dei produttori di hard disk magnetici classici
Kayne03 Luglio 2006, 14:17 #5
detta così mi lascia perplesso, una cosa è probabile, che anche l'acquirente si lubrifichi prima dell'acquisto

cmq mai che si parli di tecnologie che riducano le latenze o aumentino la velocità
Octane03 Luglio 2006, 14:22 #6
Il nuovo progetto prevede inoltre un sistema che, tramite l'impiego di un laser, vada a riscaldare la piccola area che dovrà essere magnetizzata, in modo tale da ottenere una maggior precisione nella magnetizzazione delle particelle e poter così ottenere una più elevata densità di immagazzinamento dei dati. Nasce però un inconveniente: il calore, infatti, causa l'evaporazione del sottile strato di lubrificante.

questa tecnica (con alcune differenze) era utilizzata svariati anni fa anche nei dischi removibili Magneto-Ottici da 3.5" e 5.25" da qualche centinaio di MB.
LZar03 Luglio 2006, 14:23 #7
Classica domanda stupida: che succede quando la riserva di lubrificante (o meglio, lo strato di nanotubi che viene fatto evaporare per riparare le "falle" create dal laser) finisce?
tarek03 Luglio 2006, 14:25 #8
quindi ogni 1500 reboot dovremo fermarci all'autogrill e cambiare l'olio al disco rigido...
dr-omega03 Luglio 2006, 14:26 #9
Bisognerà fare il tagliando dopo 3 anni di funzionamento?Potrò controllare tramite apposita astina il livello di suddetto olio???

"A Mario fammi il tagliando della Duna, e già che ci sei controllami anche l'hdd del portatile..."

Mi sa che con questa tecnologia siamo arrivati alla fine dello sviluppo degli hdd con parti in movimento...
mrvomit03 Luglio 2006, 14:31 #10
effettivamente ,le capienze oramai sono un problema superato.
Non abbiamo tutti dei server,meglio sarebbe aumentare le prestazioni..e cavolo anche la durata e affidiilità dei supporti .

preferisco avere 400 giga in meno ,al
pregare che un mirror raid 1 basti a scongiurare la rovina..

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