Calano le vendite di GPU, utilizzate sempre meno per elaborare valute virtuali

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato alcuni dati incentrati sulle vendite di schede video registrate nel corso dei primi 3 mesi del 2014. Intel rimane il primo produttore grazie alle GPU integrate nei propri processori, con NVIDIA e AMD a seguire di fatto appaiate con una quota rispettivamente pari al 16,6% e al 16,7%.

Per tutte le aziende è da registrare un calo nelle vendite nel Q1 2014, dinamica standard nel mercato tenendo conto che gli ultimi 3 mesi dell'anno sono quelli nei quali si registra il maggior numero di vendite di prodotti grazie all'effetto delle vendite di Natale. A influenzare le vendite di schede video intervengono vari fenomeni legati sia all'evoluzione tecnologia sia ai prezzi di mercato, ma nel corso della seconda metà del 2013 è stato il fenomeno del Crypto Mining a influenzare in misura marcata le dinamiche di vendita di schede video top di gamma.

AMD, in particolare, ha beneficiato di una forte domanda per le proprie schede video della famiglia Radeon in quanto le GPU AMD si sono dimostrate le più efficienti nell'elaborazione di alcune tipologie di cripto valute. Molti utenti hanno quindi optato per queste proposte, soprattutto con riferimento alle schede della famiglia Hawaii, portando ad una ridotta disponibilità in volumi di schede sul mercato e a un conseguente aumento repentino dei prezzi.

L'interesse da parte degli appassionati di Crypto Mining è ora rivolto a chip ASIC custom, sviluppati specificamente per questo tipo di elaborazioni e in grado di ottenere una superiore efficienza complessiva rispetto alle più moderne GPU. Ne deriva quindi una inferiore domanda per schede video pr questo tipo di elaborazioni, soprattutto con riferimento alle soluzioni AMD, che non trovano più una valvola di sfogo commerciale per i modelli top di gamma rappresentata dai miners.

Nelle scorse settimane AMD ha comunicato che i prezzi delle schede Radeon della serie R9 sono ritornati ai livelli originariamente previsti, superando quindi quella fase nella quale i listini ufficiali proposti da AMD erano ben inferiori ai prezzi praticati dai rivenditori. Questo annuncio non è altro che una diretta conseguenza della stabilizzazione della domanda su valori più allineati alla norma e alla stagionalità del mercato.