TaihuLight, il nuovo supercomputer più veloce al mondo usa solo CPU cinesi

TaihuLight, il nuovo supercomputer più veloce al mondo usa solo CPU cinesi

Tianhe-2 è stato battuto da un sistema che è ancora "più cinese". Oltre ad essere posizionato in Cina TaihuLight, il nuovo sistema da record, utilizza CPU progettate localmente

di pubblicata il , alle 19:01 nel canale Sistemi
 

Un supercomputer cinese i cui componenti principali sono di produzione domestica è stato recentemente dichiarato il più veloce al mondo. Supera in potenza il celeberrimo Tianhe-2, anch'esso cinese, ma a differenza di quest'ultimo le sue CPU integrate non sono prodotte da Intel. A detenere il nuovo record è Sunway TaihuLight che è in grado di sfoderare 93 petaflop su Linpack triplicando il valore che ottiene il detentore dello scorso record. La Cina sembra essere riuscita a superare i rivali statunitensi con tecnologia proprietaria, e il primo sistema USA scende quindi in terza posizione.

TaihuLight

TaihuLight utilizza 40.960 mila chip, ognuno con 260 core integrati. Questo porta il computo complessivo a 10,65 milioni di core rispetto ai 560 mila integrati nel computer più veloce posizionato nei confini statunitensi. In termini di memoria il nuovo supercomputer da record utilizza in tutto 1,3 petabyte, non molti se rapportato ad altri sistemi di pari tipologia, ma è sul fronte energetico che sorprende. TaihuLight consuma infatti solamente 15,3 megawatt/ora, meno dei 17,8 megawatt consumati da Tianhe-2, il quale ha una potenza quantificabile in soli 33 petaflop.

Nel documento rilasciato dal sito Top500.org troviamo maggiori informazioni: il sistema è attivo al National Supercomputing Center nella città di Wuxi, a due ore da Shanghai, ed è stato progettato dal National Research Center of Parallel Computer Engineering & Technology (NRCPC). È il successore di BlueLight, che nel 2011 riusciva a consegnare una potenza di circa 796 teraflop. BlueLight utilizzava processori ShenWei SW1600 di terza generazione a 16-core, ognuno capace di sfoderare 140 gigaflop di potenza; ma con 5 anni di sviluppo in più sulle spalle il nuovo TaihuLight utilizza processori ShenWei SW26010, ognuno con 260-core e in grado di offrire oltre 3 teraflop di potenza bruta. Sono 40.960 i nodi che compongono l'intero sistema con un picco massimo di potenza che può arrivare a 125 petaflop, e con 93 petaflop su Linpack abbiamo una rispettabilissima resa del 74% rispetto al massimo teorico.

Nonostante le specifiche siano assolutamente sbalorditive, tuttavia, TaihuLight sorprende per altro: "Non è basato su un'architettura esistente. L'hanno costruita tutta in proprio", ha dichiarato Jack Dongarra, professore alla University of Tennessee. "È un sistema che utilizza processori prodotti in Cina". Da anni lo stato asiatico dispone del record dei supercomputer visto che i sistemi migliori erano dislocati proprio in Cina, tuttavia grossa parte della tecnologia integrata proveniva dagli Stati Uniti. Tianhe-2, infatti, utilizzava processori prodotti da Intel. Con TaihuLight la situazione è decisamente cambiata anche per via del fatto che gli Stati Uniti hanno imposto un ban nelle esportazioni di chip computazionali ad alte performance verso la Cina.

Il Dipartimento del Commercio sosteneva infatti che l'esportazione di questo tipo di prodotti agiva in maniera contraria agli interessi della sicurezza nazionale o straniera, suggerendo che un precedente modello di supercomputer cinese, nella fattispecie Tianhe-1A, era stato utilizzato all'interno di attività con esplosivi nucleari. I supercomputer vengono utilizzati dai principali stati del mondo come parte cruciale della ricerca scientifica o della sicurezza nazionale. Grazie alla loro versatilità e la loro enorme potenza di calcolo possono svolgere diversi tipi di incarichi, fra civili (previsioni climatiche, progettazioni di varia natura) e militari (sicurezza informatica, armamenti).

Secondo i produttori, TaihuLight sarà usato ufficialmente nei settori della produzione, scienze biologiche, osservazione e modellazione del Sistema Terra. È da tempo che la Cina si mostra interessata nel settore dei chip e computer ad elevate performance, e negli ultimi anni ha investito parecchie risorse in maniera oculata ed estremamente efficace. Basti pensare che nel 2001 non esisteva nemmeno nella classifica dei sistemi Top500 in termini di performance. Adesso ce ne sono 167, due in più delle controparti statunitensi, due solo nel podio, e il primo utilizza CPU sviluppate, progettate e prodotte in Cina. TaihuLight è stato progettato all'interno del "Programma 863" con cui la Cina vuole mettere fine alle dipendenze del paese dalle tecnologie straniere.

45 Commenti
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AleLinuxBSD20 Giugno 2016, 19:33 #1
Cosa che dovrebbe fare pure l'Europa ma, che non accadrà mai, data la frammentazione esistente.
19giorgio8720 Giugno 2016, 19:42 #2
speriamo che arrivi presto anche il primo computer quantistico cinese
ziobepi20 Giugno 2016, 19:55 #3
Originariamente inviato da: 19giorgio87
speriamo che arrivi presto anche il primo computer quantistico cinese


A me basterebbe un competitor per Intel
fano20 Giugno 2016, 20:02 #4
Ma ci gira Windwos (no Crysys non me frega una fava) ?

Comunque a parte le battute queste sono CPU da Super Computer quindi pensare a concorrenza ad Intel non ha senso: quel "mostro" avrà bisogno di alimentatore da 1'000 W, raffreddamento a liquido ecc...

I Russi, invece, hanno in casa qualcosa che in teoria ad Intel potrebbe far paura:

https://en.wikipedia.org/wiki/Elbrus-8S

... sì su quello Windows ci gira
cdimauro20 Giugno 2016, 21:55 #5
Ma lentamente, visto che deve emulare x86.

Comunque Intel non ha nulla da temere.
pingalep20 Giugno 2016, 21:59 #6
potreste farci un articolo sullo stato delle alternative a intel per cpu non arm.
qui secoli fa c'erano aggiornamenti su transmeta, so che ci sono alternative russe e indiane, ma non ho capito assolutamente l'ordine di grandezza di queste alternative!
CrapaDiLegno20 Giugno 2016, 22:06 #7
Originariamente inviato da: fano
Ma ci gira Windwos (no Crysys non me frega una fava) ?

Comunque a parte le battute queste sono CPU da Super Computer quindi pensare a concorrenza ad Intel non ha senso: quel "mostro" avrà bisogno di alimentatore da 1'000 W, raffreddamento a liquido ecc...

I Russi, invece, hanno in casa qualcosa che in teoria ad Intel potrebbe far paura:

https://en.wikipedia.org/wiki/Elbrus-8S

... sì su quello Windows ci gira


Supported operating systems

Linux Kernel based OS compiled for Elbrus

No Windows, sorry.

A parte questo, se altri cominciano a fare chip in casa anche per supercomputer si mette male per Intel. Soprattutto perché anche questo, come fu per il Cell, consuma meno di 1/3 per la stessa potenza computazionale. E non credo che siano fatti con il migliore PP.
Altra dimostrazione ch ciò che ha permesso ad Intel di sooravanzare tutti i concorrenti è stato per via del PP migliore, non certo per l'efficienza dell'architettura. Ora che il vantaggio del PP è praticamente andato, andato è il vantaggio tecnologico di Intel. Le rimane il mercato dipendente da Windows e il fattore di scala che le permette di sfornare chip che le costano meno della concorrenza a parità di area.
In attesa dei chip server ARM based con I quali anche questo vantaggio se ne andrà e rimarrà solo la dipendenza dal mercato Windows. Che non è certo piccolo, ma le crepe anche in quello si sono già aperte.
cdimauro20 Giugno 2016, 22:33 #8
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
A parte questo, se altri cominciano a fare chip in casa anche per supercomputer si mette male per Intel. Soprattutto perché anche questo, come fu per il Cell, consuma meno di 1/3 per la stessa potenza computazionale. E non credo che siano fatti con il migliore PP.

Il problema dei supercomputer fatti in casa dai cinesi è dovuto principalmente all'embargo imposto dagli USA.
Altra dimostrazione ch ciò che ha permesso ad Intel di sooravanzare tutti i concorrenti è stato per via del PP migliore, non certo per l'efficienza dell'architettura. Ora che il vantaggio del PP è praticamente andato, andato è il vantaggio tecnologico di Intel.

Permettimi: questo NUOVO supercomputer ha il TRIPLO dei core del precedente basato su Xeon Phi (Knights Corner). Lo credo bene che abbia il triplo delle prestazioni...

Quanto al processo produttivo non mi pare ci siano informazioni, a parte su Knights Corner, che però ne usa uno ormai vecchio (22nm).

Knights Landing rimetterà le cose in sesto.
Le rimane il mercato dipendente da Windows e il fattore di scala che le permette di sfornare chip che le costano meno della concorrenza a parità di area.

Dovresti informarti: la maggior parte del fatturato di Intel arriva ormai da tempo da mercati non-Windows.
In attesa dei chip server ARM based con I quali anche questo vantaggio se ne andrà e rimarrà solo la dipendenza dal mercato Windows. Che non è certo piccolo, ma le crepe anche in quello si sono già aperte.

Articolo abbastanza fresco da parte di AnandTech proprio su questo tema: Investigating Cavium's ThunderX: The First ARM Server SoC With Ambition

[INDENT][I]"When is a worthy alternative to Intel's Xeon finally going to appear? That is the burning question in the server world. [B][U]If PowerPoint presentations from various ARM-based SoCs designers[/U] released earlier this decade were to be believed, Intel would now be fighting desperately to keep a foothold in the low end server market[/B]. [B]But the ARM SoCs so far [U]have always disappointed[/U][/B]: the Opteron A1100 was too late, the X-Gene 1 performed poorly, consumed too much power, and Broadcomm's Vulcan project is most likely dead.
[...]
Meanwhile, Intel listened to their "hyperscaler customers" (Facebook, Google...) and delivered the Xeon D. We reviewed Intel's Broadwell SoC and we had to conclude that this was one of the best products that Intel made in years. It is [B]set a new [U]performance per watt[/U] standard[/B] and integrated a lot of I/O. The market agreed: [B]Facebook's new web farms were built upon this new platform, [U]ARM servers SoCs were only successful in the (low end) storage server world[/U][/B]. To make matter worse, Intel expanded the Xeon D line with even higher performing 12 and 16 core models.
[...]
[B]The Xeon D, by comparison, offers superior performance per watt:[U] twice as good as the ThunderX[/U][/B]. It is clear that the ThunderX is not a good match for heavy database servers, nor for enterprise workloads where energy consumption at low load is a high priority.
[...]
We found out that the [B]raw integer computing power of the Thunder-X is about [U]one-third that of the best Xeon Ds[/U][/B], not one-fifth as claimed in advertising materials (a difference of 65%). The ThunderX core is almost as good as the A57, while it consumes quite a bit less power and thus offers a better performance-per-watt than the latter. "[/I][/INDENT]
fano20 Giugno 2016, 22:58 #9
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Supported operating systems

Linux Kernel based OS compiled for Elbrus

No Windows, sorry.


Certo che ci gira Windows è in grado di eseguire anche codice x86 con instruction decoder che traduce nelle sue VLIW interne ovvero quella CPU può eseguire due instruction set x86 e il suo interno... un po' come faceva Itanium (ma si spera con performance migliori!).

Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
In attesa dei chip server ARM based con I quali anche questo vantaggio se ne andrà e rimarrà solo la dipendenza dal mercato Windows. Che non è certo piccolo, ma le crepe anche in quello si sono già aperte.


Windows storicamente non è solo Intel esistero porting per RISC, SPARC, Alpha, Itanium il problema era che tutti questi XP non facevano girare il codeice x86 che ci porta dietro da 30 anni e passa!

Ciò basta pagare e la Microsoft te lo porta al volo...
LMCH21 Giugno 2016, 00:25 #10
Maggiori dettagli sul nuovo supercomputer e sulle sue cpu:
http://www.hpcwire.com/2016/06/19/china-125-petaflops-sunway/

Ma è da notare che il NIST è molto più avanti, basta vedere la loro ultima generazione di simulatori quantistici (dei "computer quantistici dedicati" che letteralmente spazza via i supercomputer nelle simulazioni di materiali e metamateriali:
http://www.nist.gov/pml/div688/qubits-042512.cfm

E notare che se il NIST rende pubblica roba simile, significa che l'NSA come al solito è MOLTO più avanti in tal senso (specialmente se si parla di crittografia e cose simili).

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