Intel annuncia il modulatore in silicio per trasmissioni a 40Gbps
Una soluzione Intel dovrebbe portare a modulatori laser da 40Gbit/s a costi accessibili e, aprendo all'integrazione sullo stesso chip, a tecnologie computazionali su scala Tera
di Roberto Colombo pubblicata il 27 Luglio 2007, alle 09:22 nel canale SistemiIntel
Intel ha recentemente avuto modo di annunciare wche i suoi ricercatori sono giunti alla produzione di un modulatore per laser in silicio capace di arrivare a velocità di trasmissione pari a 40 Gbit/sec. Una descrizione abbastanza dettagliata del progetto è riportata nel blog di uno dei ricercatori Ansheng Liu, che entra nel dettaglio della scoperta.
La costruzione di circuiti integrati fotonici (PIC photonic integrated circuit) rappresenta un passo importante per l'industria computazionale e delle telecomunicazioni, soprattutto dal punto di vista dei costi di produzione.
L'uso del silicio, materiale ampiamente disponibile a costi compatibili con la produzione di massa, è parte fondamentale del nuovo modulatore. Attualmente questo tipo di dispositivi si basa su materiali optoelettronici quali ad esempio il niobato di litio, disponibili a costi abbastanza sostenuti. Materiali che permettono in ambito commerciale velocità di 10 Gbps, ma che hanno dimostrato di superare anche i 40Gbps.
Proprio questa larghezza di banda era la sfida per i ricercatori Intel nell'uso del silicio. I cristalli di silicio non danno luogo ad effetti elettro-ottici quali l'effetto Pockels, che sono utilizzati nei materiali optoelettronici per modulare la luce. I ricercatori hanno provato a sfruttare il cambiamento di indice di rifrazione del silicio in relazione alla densità di portatori (elettroni e vacanze).
Nel 2004 un dispositivo basato questa tecnologia è arrivato alla velocità 10Gbps. Ma facciamo un passo indietro per capire il processo e la necessità dei modulatori.
É possibile trasmettere dati con un laser facendolo pulsare in modo da creare una serie di 1 e di 0 che sia portatrice di informazioni. Non è possibile però superare una certa velocità dei dati, a causa di distorsioni nel segnale di natura termica, che 'allargano' gli impulsi; non è possibile quindi trasmetterne più di un certo numero per unità di tempo, pena la trasmissione di un segnale confuso e non più leggibile.
Per superare il limite fisico della distorsione termica del segnale laser si può utilizzare una fonte che fornisca un impulso continuo e un modulatore esterno. Nella versione prodotta da Intel la luce prodotta da lase ibridi (fosfuro di Indio/silicio) viene incanalata in una guida d'onda e poi modulata tramite il cambio di indice di rifrazione del silicio.
La presenza del silicio in tutti questi passaggi permette l'integrazione di tutti i dispositivi in un unico chip. Non solo, è possibile l'integrazione di più laser modulati in un solo circuito integrato, aprendo la strada a quello che viene definito 'Tera-scale computing'. Ricordiamo che già nel corso dell'IDF di San Francisco dello scorso anno abbiamo avuto modo di parlare delle tecniche relative alla realizzazione del laser ibrido al silicio, tramite questo articolo.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCon tutto il dovuto rispetto credo che fosse cecità pura. Già al tempo era utile per l'allargamento di banda delle reti xWDM e per la gestione di grandi moli di dati in transito, soprattutto per quanto riguardava gli switch (da elettronici ad ottici). E' grazie all'integrazione di sistemi ottici in sostituzione dei "vecchi" elettronci se si sta contrastando l'aumento di richiesta di banda della popolazione mondiale.
Da noi si sconta un certo conservatorismo accademico senza contare che la fotonica e ancor più la nanofotonica coniugata con l'optoelettronica rappresentano l'elettronica del futuro e dovrebbero costituire la punta di diamante dei percorsi universitari di ricerca.
Inutile dire che da noi non esistono forti applicazioni industriali e quindi per gli studenti appassionarsi alla materia significa attaccarsi al tram, e tirare forte.
Beh, il miglioramento dei dispositivi Touch screen si basa sulla TIR (total internal reflection). Gli schermi a cristalli liquidi. Gli OLED. I fotodiodi e fotorivelatori che abbiamo tutti nei nostri dispositivi. I lettori che utilizzano diodi laser di qualsiasi tipo. Tutta la rinnovata parte dei LED ad alto rendimento. La sensoristica. le applicazioni militari. le applicazioni spaziali. . Dispositivi laser ed integrazione degli stessi su silicio.etc etc
Tutta roba "vecchia" che nasce dagli albori della ricerca in optoelettronica e si commercializza oggi.
Poi c'è tutta la parte di ricerca recente ed attuale: nanolasers, transistors che utilizzano virus e lasers. Comutazione quantica su laser a singolo fotone. Crittografia quantica, nanoInterferometri ottici, olografia su silicio, etc etc etc etc.
Quindi, se vai dai telecomunicazionisti, difficilmente si troveranno progetti di questo genere, ma si troveranno applicazioni di comunicazione che utilizzano tali dispositivi.
Al momento tirano tanto i reticoli in fibra, ad esempio.
Comunicazioni ottiche, intese come progetto e non utilizzo, sono più argomenti di fisica che di telecom.
Se si passa alla sezione elettronica, si trovano progetti di questo tipo, che riguardano sopratutto dispositivi e circuiti integrati.
Borse Europee, mattinata nervosa
Intel rischia maximulta dalla Ue
http://www.corriere.it/Primo_Piano/..._ue_multa.shtml
Borse Europee, mattinata nervosa
Intel rischia maximulta dalla Ue
http://www.corriere.it/Primo_Piano/..._ue_multa.shtml
Non vedo molta attinenza con l'articolo ....cmq il flame è sempre dietro l'angolo
Il dispositivo che si trova al centro e che poi viene ingrandito rappresenta la parte attiva della configurazione Mach-Zehnder cioè quella dove avviene la commutazione ( e se progettato ad hoc anche la modulazione del segnale).La parte esterna quindi rappresenta il dispositivo di trasporto.
La bontà di tutto ciò è quella di essere possibile su Silicio e quindi integrabile con la tecnologia CMOS.
e per modulare utilizza da deversa rifrazione del silicio?
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