Windows 10 S è un approccio corretto, parola di Google
L'azienda americana trova conferma delle proprie scelte nel mondo educational, legate ai dispositivi Chromebook, proprio nelle scelte portate avanti da Microsoft con Windows 10 S e le soluzioni Surface Laptop
di Paolo Corsini pubblicata il 09 Maggio 2017, alle 10:31 nel canale Sistemi OperativiWindowsMicrosoftSurfaceGoogleChromebook
18 Commenti
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Ammazza che informatica avanzata, la punta di diamante dell'evoluzione umana, senza dubbio. Gente che manco sa installare un'app, anzi gente così incapace che non possiamo nemmeno fidarci di lasciarli liberi di installare programmi da soli. Possiamo di certo guardare al futuro con ottimismo (ma solo se siete azionisti di M&G).Insegnare ai bambini a programmare con il Rasperry Pi del resto è troppa fatica, meglio consegnarli con mani e piedi legati a queste bellissime persone che fanno a gara ad accumulare miliardi, non fa una piega.
Non più limitazioni, ma limitazioni di diverso tipo.
ChromeOS consente il sideload in developer mode, che a mio parere è fondamentale se si insegna informatica.
Inoltre devi educare gli studenti a "sopravvivere" con il tipico computer che troveranno a casa, educarli ad un sistema blindato (quindi senza poter insegnare gli accorgimenti necessari ad usare un normale PC in sicurezza) potrebbe essere tutt'altro che positivo.
Il problema si pone per due questioni:
- puoi installare il browser che vuoi, ma solo edge può essere quello predefinito. Immagina quindi che cosa piacevole deve essere usare un browser diverso da edge, con pagine di edge che ti si aprono in diverse situazioni.
- i browser sono software molto complessi e critici dal punto di vista delle prestazioni. Il rimpacchettamento per lo store richiederà comunque una fase di testing molto accurata, nella speranza che non ci siano problemi di prestazioni.
Come già detto da qualcuno, se lo store non prende davvero piede, sarà difficile vedere browser alternativi (forse qualche browser alternativo nella speranza di farsi conoscere... ma con la limitazione dell'app predefinita chissà...).
Insegnare ai bambini a programmare con il Rasperry Pi del resto è troppa fatica, meglio consegnarli con mani e piedi legati a queste bellissime persone che fanno a gara ad accumulare miliardi, non fa una piega.
famo a capisse, per quanto qui dentro siamo TUTTI più o meno capaci di installarci un programma da soli, sapere quello che serve "da soli" e montarci un pc da soli (o giocare con un rpi da soli, chi più nell'hw chi più nel software, io per esempio trovo che sia una pippa fare software, utilizzerei un rpi per fare un qualcosa di domotica lavorando sui sensori e i servo motori, mettendo un codice base ordine "0" che manco scrivo ma mi trovo more or less già pronto dal produttore dell'hw, quindi inutile dire "insegnamo a programmare" se poi manco sai ome funziona l'hw che vuoi programmare).
Il processo di alfabetizzazione informatica prevede di portare tutti a livello minimo per utilizzare la cosa con facilità.
Un buon'esempio è l'automobile. In un secolo l'automobile è diventare un mezzo di uso comune perchè "è semplice" da portare. Se uno sa guidare, è un'utilizzatore "standard" dell'auto. Il saper guidare non implica che se la macchina si rompe, io debba sapere anche come ripararla. Certo sarebbe il caso che mi imparassi le base (cambiare una gomma, vedermi da solo l'olio e l'acqua). Poi ci sono i power user dell'auto che si cambiamo i freni da soli, se attaccano alle centraline e si fanno le diagnostiche da soli, si smontano il motore e lo rimontano come io farei con un pc.
Io con il pc sono un power user, con le macchine sono un povero cristo che le guida e finisce li.
La macchina è un sistema semplice dal puntod i vista dell'utente, c'è uno strumento chiamato volante che serve per girare, una cosa che serve per aumentare la velocità chiamata acceleratore e una cosa che serve per diminuire la velocità chiamato freno (e poi il cambio ma quello credo che presto sparirà e diventerà una cosa da power user).
Quando impari, nessuno ti chiede di imparare come funziona il motore, la trasmissione e tutto il resto.
Stessa cosa ad un'utente comune devi semplificarli al cosa, quindi se gli riduci le cose a "questo è il mouse, questa è la tastiera e questo è il browser se ti serve un programma vai li e digiti" è un passo avanti per dare a tutti la base per lavorare.
E nessuno ti obbliga a saper programmare in c in pyton o a sapere come funziona l'hw dentro al pc.
Le cose vanno semplificate e rese immediate per tutti, poi si fa sempre a tempo a diventare power user di qualcosa (macchine, pc o alta cucina).
In questo caso però, riprendendo il tuo esempio automobilistico, è come se ti insegnassero a guidare l'auto utilizzando solo una segnaletica stradale semplificata e con altri guidatori che rispettano sempre le regole.
Poi finisci per strada a fare disastri.
In questo caso però, riprendendo il tuo esempio automobilistico, è come se ti insegnassero a guidare l'auto utilizzando solo una segnaletica stradale semplificata e con altri guidatori che rispettano sempre le regole.
Poi finisci per strada a fare disastri.
La semplificazione fa parte dell'evoluzione informatica a prescindere dalla conoscenza che hai per padroneggiarla.
Possiamo essere ottimi meccanici delle marche più blasonate senza per questo dover conoscere internamente gli strumenti computerizzati di diagnostica, basta saperli usare.
anche io, mi sono fatto la stessa domanda
Personalmente non credo, sono dispositivi aggiornabili a Windows 10 e di conseguenza destinati a diventare dei PC tradizionali.
Al più potrebbero avere un bootloader bloccato che si sblocca con l'upgrade.
Indubbiamente, ma se questa semplificazione è limitata agli ambienti didattici e poi nel mondo reale ti trovi a fare i conti con ben altro, beh, allora li cominciano i guai.
molti software opensource stanno venendo convertiti, per essere installati dallo store...
windows 10S propone solo un modo diverso (e più sicuro) di installare le applicazioni cosa che già sta prendendo piede su ubuntu con i pacchetti "SNAP".
per quanto non sia un fan degli "store" devo ammettere che come modello ha avuto successo (da linux con synaptics proseguendo con apple, google ed ora windows) ed aiuta molto gli inesperti del pc (e dei pericoli di internet)... chi vuole può sempre comprare la PRO
che strano, non c'è libreoffice...
ps: ubuntu snap non c'entra niente.
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